Affidata al Comitato “Quelli che il parco” la tutela del Parco Nemorense
Il “Comitato quelli che il parco” ha firmato con il Comune di Roma il protocollo d’intesa per la tutela e la salvaguardia del Parco Nemorense-Virgiliano. Un punto di partenza, non di arrivo “perchè conferma definitivamente la nostro volontà a collaborare con le Istituzioni e la disponibilità delle Istituzioni ad ascoltare i cittadini”
Il 2 aprile il Parco Nemorense – dopo i lavori di riqualificazione - è stato riaperto al pubblico alla presenza del sindaco Alemanno accompagnato dalla moglie Isabella Rauti, dall’assessore all’ambiente, Marco Visconti, da Tommaso Profeta, direttore della Protezione Civile di Roma, dalla Presidente del II Municipio Sara De Angelis, e riconsegnato ai cittadini, soprattutto al Comitato “Quelli che il parco” e agli abitanti del II Municipio che, con una petizione, aveva chiesto al Primo cittadino di intervenire per restituire dignità al parco orami caduto in degrado.
Enzo Rigoli – presidente del Comitato – ci spiega quali lavori sono stati fatti e quali sono in programma, quanto è costata la riqualificazione e come il Comitato intende proseguire la sua azione propositiva nei confronti della pubblica amministrazione .
D:Chi ha progettato i lavori di riqualificazione?
Rigoli: Tutti gli interventi che sono stati fatti al Parco si ispirano al progetto originale del Parco Virgiliano fatto da Raffaele De Vico negli anni 1920-1921. Sono state eliminate quelle piante che, impropriamente, erano state aggiunte nel corso degli anni per restituire lo splendore ad un angolo di Roma progettato a suo tempo con criteri estetici e funzionali all’avanguardia.
D: Cominciamo delle aiuole
Rigoli: Nelle aiuole sono stati riprodotti i disegni originali del progetto del 1920. Per questo motivo sono state tolte le altalene nelle aiuole sul lato di via Panaro (spostate all’interno, nell’area giochi) e piantate rose e siepi di alloro che riproducono lo stesso disegno fatto da del De Vico. La terra è stata rigirata ed è stata applicata una tessitura di erba naturale. La manutenzione – affidata al Dipartimento giardini di Roma – prevede una innaffiatura giornaliera (è stato ripristinato tutto l’impianto di irrigazione governato da una centralina computerizzata). E’ importante, però, che l’erba NON VENGA CALPESTATA. Il Comitato ha già chiesto all’ufficio Giardini che vengano applicati cartelli con le indicazioni per il pubblico.
D: Ora parliamo dei viali: sembra che siano più polverosi ora di prima, quando erano coperti di ghiaia!
Rigoli: Dai viali è stata tolta la ghiaia che aveva invaso le aiuole e sostituita con un compattato di travertino(pietruzze di travertino) che – assorbendo la pioggia - dovrebbe compattarsi. Durante l’incontro con il Direttore del Servizio Giardini, Dr. Mario Vallorosi, abbiamo sottolineato la necessità di trovare una soluzione immediata e difinitiva che risolva il problema del compattato ancora non stabilizzato in molte zone del parco. Ma - voglio sottolinearlo per rassicurare tutti gli utenti– LA POLVERE CHE SI SOLLEVA NON E’ ASSOLUTAMENTE TOSSICA.
D: E la Fontana di rocce sulle quali i bambini si divertono a camminare in equilibrio? Quali interventi sono stati fatti ?
Rigoli: Nella Fontana - che è stata ripulita da sassi e materiale vario gettato all’interno, tra cui il motore di un frigorifero - è stato ripristinato l’impianto idraulico per cui l’acqua viene costantemente filtrata e rimessa in circolazione. E’ un’acqua di riciclo, per cui non ci sono sprechi. Perché l’impianto funzioni, però, è necessario che i filtri non vengano intasati da materiale vario. Per questo è importante che nella fontana non vengano buttati sassi e rifiuti, altrimenti i filtri si otturano e il riciclo dell’acqua di blocca. E’ bene che i genitori lo spieghino ai bambini (e viceversa!).
D: Ora veniamo ai giochi per i bambini: i piccoli avevano chiesto al sindaco le altalene e il sindaco li ha accontentati?
Rigoli: Sì, il Sindaco li ha ascoltati! Le altalene sono state messe nell’area – giochi dei più grandicelli, vicino (ma rispettando le distanze di sicurezza!) al castello e nell’area-giochi dei più piccoli, all’interno della pista ciclabile che è stata completamente ricostruita. Qui sono state collocate anche delle panchine e il pavimento è stato ricoperto con tappeti idonei. Inoltre il Comitato chiederà di inserire nuove altalene anche nell’area delle giostre, dove inizialmente erano previste.
D: Lei ha menzionato le nuove panchine all’interno della pista ciclabile, ma a qualcuno sembra che molte panchine siano state tolte, per esempio intorno alla Fontana
Rigoli: Il numero delle panchine non è diminuito, anzi è aumentato! Sono state tolte nell’area intorno alla Fontana perché lì erano state messe da qualcuno che le aveva abusivamente spostate. Anche la collocazione delle panchine rispecchia il progetto originale!
D: Non le sembra che nel Parco manchi qualcosa?
Rigoli: Certo, mancano ancora tante cose. Manca un’area per giocare a pallone, per esempio, e per questo abbiamo già chiesto alle autorità competenti un campetto polivalente ad uso gratuito per i ragazzi. Abbiamo individuato, per questo, l’area abbandonata che ora è adibita a parcheggio dei mezzi dell’AMA. Mancano i posaceneri , gli arredi, i vasi con i fiori da posizionare al centro delle aiuole per dissuadere gentilmente i ragazzi che, in attesa del campetto, ora, purtroppo, giocano a pallone nella aiuole o sui vialetti
D: Quanto sono costati i lavori di riqualificazione del Parco Nemorense e chi ha pagato?
Rigoli: Tutti i lavori – compresa la risistemazione di parte della cancellata - sono costati 450.000 euro e sono stati sostenuti dal Dipartimento Giardini del Comune di Roma. I giochi dei bambini, invece, sono stati acquistati dal II Municipio e sono costati circa 30.000 euro
D: Beh, un gran bel lavoro e tanti soldi investiti! Ed ora, chi si occuperà della manutenzione del Parco?
Rigoli: Per il momento l’organizzazione della manutenzione e del controllo del Parco Nemorense è affidata al dottor Ianese, responsabile di zona del Dipartimento Giardini. Noi del Comitato Quelli che il parco, comunque, vogliamo che siano gli stessi cittadini, gli utenti , i veri responsabili. Per questo abbiamo chiesto al Comune di incaricare il nostro Comitato come Referente per la gestione: abbiamo in progetto la creazione di un gruppo di volontari, con tanto di distintivo, con compiti di formazione e controllo. Abbiamo già incontrato alcuni cittadini (e speriamo ci siano ancora altre candidature!) che si sono resi disponibili a collaborare con noi per dare avvio ad un programma di monitoraggio e sorveglianza all’interno del parco già autorizzato dal Servizio Giardini. intendiamo far vivere il parco organizzando al suo interno attività culturali da proporre, per esempio, nei fine settimana (lettura di poesia, gruppi musicali, feste per le famiglie come già abbiamo fatto a carnevale o alla Befana ecc). Ben inteso, però: il Comitato NON vuole diventare “ il proprietario” del Parco, ma avere solo compiti di controllo facendosi portavoce di tutti i cittadini e collaborando con le Istituzioni con intenti propositivi, così come abbiamo fatto fino ad oggi.
D: Siete soddisfatti?
Rigoli: Sì, certamente, e ringraziamo tutte le Istituzioni che ci hanno ascoltato e con le quali rimaniamo in costante contatto perché noi non ci fermiamo qui. Vorremmo che fosse installato un servizio di videosorveglianza che, ci siamo già informati, avrebbe un costo di 45.000 euro. E per questo stiamo già cercando sponsor privati. Poi vorremmo fare un referendum per proporre di allargare o spostare l’area-cani per impedire ai maleducati di lasciare i cani nel parco, liberi di fare i loro bisogni sulle aiuole o nei viali.
Sara Musa