Animali

SI CELEBRA OGGI LA GIORNATA MONDIALE PER LA BIODIVERSITA’

Thursday, 22/5/2008

WWF: “Dall’agricoltura un aiuto alla difesa della varietà biologica del PIaneta”. La parola d’ordine è ‘MULTIFUNZIONALITÀ’

 

L’agricoltura è il tema a cui è dedicata la Giornata Mondiale per la biodiversità che si celebra oggi in tutto il mondo, proclamata dalle Nazioni Unite nell’ambito della Convenzione Internazionale per la Diversità Biologica. La biodiversità sarà anche il tema della diciottesima edizione della GIORNATA DELLE OASI WWF: domenica 25 maggio le 130 Oasi protette dall’Associazione saranno aperte gratuitamente al pubblico offrendo lo spettacolo della natura nel momento del suo massimo rigoglio.

L’appuntamento di oggi si inserisce nell’ambito della Settimana della Biodiversità promossa per celebrare e divulgare il valore dell’incredibile varietà di esseri viventi e la loro rete di relazioni ecologiche.

 

Il WWF segnala come l’importanza reciproca di agricoltura e conservazione della biodiversità (sia selvatica che domestica) sia ormai ampiamente riconosciuta. Il 92 % del territorio europeo è occupato da aree rurali e circa il 50% delle specie animali minacciate o in declino è in varia misura dipendente dagli ambienti agricoli. Dall’altro lato, la biodiversità ha un ruolo fondamentale per il mantenimento di un ambiente agricolo sano e funzionale: gli impollinatori consentono di ottenere frutti; uccelli e mammiferi diffondono i semi di molte piante; insetti, funghi e batteri mantengono la fertilità dei suoli degradando la sostanza organica, etc.

 

La parola d’ordine è ‘multifunzionalità’ agricola, ovvero, la diversificazione di tutte quelle funzioni che l’imprenditore agricolo svolge - produttiva, ambientale, paesaggistica, ricreativa, educativa, culturale - che dimostrano come, insieme alla capacità del settore agricolo di produrre prodotti destinati all’alimentazione umana ed animale vi sia anche quella di produrre beni e servizi secondari di varia natura.

Il WWF ha elencato ben 11 tecniche virtuose che l’agricoltura può mettere in atto per difendere la biodiversità: dal mantenimento di siepi, alberi, frangivento per la difesa di fontanili, laghetti e zone umide, dalle coltivazioni adatte alla fauna selvatica al mantenimento di margini erbacei non coltivati lungo canali e fossi come rifugio e aree di alimentazione di tante specie, dal mantenimento di prati, pascoli e radure per specie rare alla gestione diretta del bosco con sistemi di taglio saltuari effettuati in periodi non sensibili, fino alla tutela di risorse genetiche con la produzione di varietà antiche e la conservazione di semi.

L’aiuto reciproco tra difesa della biodiversità e l’agricoltura si può mettere in atto attraverso 7 modalità d’impresa a sostegno del territorio rurale: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, ovvero, aziende che ospitano scolaresche alla scoperta del mondo rurale, dagli ecomusei alla formazione di tecnici, dall’equitazione, all’ippoterapia, passeggiate con asini e muli all’artigianato con legno, cuoio, vimini, ceramica fino alla produzione di energia da  fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare, piccolo eolico e biomassa) in cui l’azienda agricola può diventare produttrice di energia sostenibile.

 

“Nasce una nuova figura di imprenditore agricolo che si trasforma da mero produttore di beni primari  a fornitore di preziosi servizi ambientali per tutta la comunità, dal turismo ai servizi sociali alla manutenzione del territorio. La multifunzionalità diventa così un’opportunità di rilancio economico per tutta l’agricoltura. Il modello di agricoltura italiana è particolarmente adatto allo sviluppo della multifunzionalità basato sulla conservazione della biodiversità poiché è caratterizzato da piccole aziende, diffuse sul territorio la cui dimensione media va dai 6 agli 8 ettari, e un elevato numero di prodotti tipici che puntano sulla qualità delle produzioni piuttosto che sulla quantità - dichiara Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia – Esistono già tra le 130 Oasi gestite dal WWF alcune aree che rappresentano un esempio di multifunzionalità dell’agricoltura, come l’Oasi del Lago di Penne in provincia di Pescara- Abruzzo, l’Oasi di Vanzago in pianura a pochi chilometri da Milano, L’Oasi  di Pian Sant’Angelo nella pianura viterbese- Lazio, l’Oasi di Ripa Bianca, un gioiello di area umida nelle Marche. Sostegno reciproco anche nel progetto del WWF Oasi Affiliate, vere e proprie aziende agricole gestite da privati entrate nella famiglia delle Oasi WWF in virtù di un Protocollo d’intesa che mette in connessione le attività socio-economiche con quelle di difesa dell’ambiente. Capra Matilda e Cesto del Lupo in Toscana, Forteto della Luja in Piemonte e Galbusera Bianca in Lombardia�.

Purtroppo negli ultimi secoli, attraverso disboscamenti, bonifiche, utilizzo di sostanze chimiche, l’attività agricola ha provocato un’intensa erosione del territorio naturale e un diffuso impoverimento della biodiversità. Allo stesso tempo, ha comportato la trasformazione di ecosistemi naturali in nuovi agroecosistemi mantenuti dall’attività agricola e la creazione di numerose nuove specie animali e vegetali “addomesticate�, un inestimabile patrimonio genetico oggi a sua volta minacciato da agricoltura intensiva e globalizzazione dei modelli di consumo.

 

Tutta dedicata alla biodiversità sarà la GIORNATA DELLE OASI WWF: domenica 25 maggio le 130 Oasi protette dall’Associazione saranno aperte gratuitamente al pubblico. Una grande festa della natura per grandi e piccoli che potranno immergersi negli ambienti protetti e ancora incontaminati delle Oasi su tutto il territorio italiano: dalle montagne delle Alpi ai laghi costieri della Toscana, dai boschi degli Appennini alle coste selvagge della Sicilia. Sarà l’occasione per scoprire paradisi di biodiversità dove vivono fenicotteri, lontre, caprioli, lupi, anatre selvatiche e partecipare alle tante sorprese, ai giochi, agli spettacoli, alle visite guidate, ai pic nic sui prati, ai mercatini che verranno organizzati per l’evento. Tra i tanti appuntamenti televisivi dedicati alla Settimana della Biodiversità, grazie al coinvolgimento del Segretariato Sociale RAI, verrà dedicato uno Speciale Oasi, curato dalla trasmissione di Rai 3 Ambiente Italia della Testata Giornalistica Regionale: domenica mattina sarà in diretta dall’Oasi di Astroni nel cuore di Napoli, scelta dal WWF quest’anno come evento centrale proprio per ribadire il diritto dei cittadini di tutta la Campania a vivere in un ambiente sano, tutelato e gestito correttamente.

 

Le Oasi WWF sono il progetto più importante di tutela diretta della natura sul territorio, sono la dimostrazione che una corretta gestione del territorio naturale è possibile e porta benefici all’ambiente e alle comunità umane.  La Giornata Oasi ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della tutela del  Territorio e del Mare, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell’Università e della Ricerca.  Le Oasi saranno anche vere e proprie aule a cielo aperto: durante tutta la Settimana della Biodiversità il WWF ha organizzato visite gratuite nelle Oasi per le classi di  scuole primarie e secondarie di primo grado, accompagnate da guide esperte che illustreranno l’ambiente naturale e proporranno giochi e attività.

 

 

Al Bioparco con gli elefanti

Wednesday, 21/5/2008

Domenica 25 maggio Nelly e Sofia, le due elefantesse asiatiche del Bioparco, saranno le protagoniste della giornata.

elefanti.jpgAlle ore 11.00 e alle 14.00 un esperto del Bioparco racconterà abitudini, curiosità e segreti degli elefanti in generale, le differenze tra elefanti asiatici e africani e la storia delle due elefantesse, entrambe di 37 anni,  arrivate al Giardino zoologico nel 1972 dalla città indiana di Guwahati, e descriverà “in diretta� il loro comportamento, in particolare durante il pasto, a cura dei guardiani, a base di fieno (ne cosumano 80 kg ogni pasto), e verdure, in particolare le carote, (40 kg a pasto).

Gli elefanti sono animali altamente sociali che possiedono un complicato vocabolario di versi in parte udibili anche dall’orecchio umano, ma la maggior parte in infrasuoni, frequenze molto basse per noi non udibili. Gli elefanti, inoltre, posseggono una spiccata “personalità” e le nostre due elefantesse ne sono un esempio. Una è più intraprendente, l’altra è più paurosa; entrambe sono estremamente gelose l’una dell’altra.

ORARIO        9.30 – 19.00 (Ingresso consentito fino alle ore 18.00)

 

IL WWF LANCIA UNA “SETTIMANA PER LA BIODIVERSITA’”

Wednesday, 21/5/2008

Dal 17 al 25 maggio, tra agenda mondiale e appuntamenti nazionali, sarà una kermesse tutta dedicata alla varietà biologica

 

Domenica 25 si chiude con l’evento nazionale ‘Giornata delle Oasi’

 

Biodiversità sta per natura, ma in un senso più profondo per intendere l’incredibile varietà di esseri viventi e la loro rete di relazioni ecologiche. Sarà questo il tema scelto dal WWF per una Settimana fitta di appuntamenti,celebrazioni internazionali e eventi nazionali. A partire da sabato 17 maggio la SETTIMANA DELLA BIODIVERSITA’  culminerà domenica 25 maggio nell’evento nazionale Giornata delle Oasi in cui verranno aperte gratuitamente le 130 are protette gestite dall’Associazione.

 

Per il WWF la biodiversità è una polizza sulla vita del nostro pianeta: la nostra specie riuscirà a vivere fintanto che sarà garantita la varietà biologica e la sua evoluzione naturale. Ogni giorno inconsapevolmente usufruiamo dei servizi che la natura offre, dai più banali come l’acqua che si beve, l’aria che si respira, il cibo a quelli più nascosti, come la protezione da eventi catastrofici offerta da un bosco in buona salute. Non solo, l’Italia è custode di una straordinaria varietà  di specie animali e vegetali, dovuta ad una particolare posizione geografica e conformazione geo-morfologica. Vivono in Italia oltre 57.000 specie animali, più di un terzo dell’intera fauna europea, e 9.000 specie di piante, muschi e licheni, ovvero, la metà delle specie vegetali del continente. Ricchissimo poi il patrimonio di specie tipiche, i cosiddetti endemismi: ben 5.000 tra animali e piante che vivono solo  da noi. 

Numeri e peculiarità che fanno della sfida per la difesa della biodiversità una delle priorità del WWF che promuove la lunga maratona di eventi in un periodo denso di appuntamenti internazionali legati allo stesso tema ambientale per accrescere la conoscenza del valore della diversità biologica.

 

SETTIMANA DELLA BIODIVERSITA’:

IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

Si parte il sabato 17 maggio, con il Convegno “Convivere con l’orso�,  dedicato a una delle specie più preziose delle Alpi. L’evento si svolge nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Val Venosta, uno dei territori frequentati negli ultimi ani da orsi che hanno raggiunto il Trentino provenendo dalla Svizzera, Austria e Germania. 

Si prosegue con un Decalogo per la Biodiversità, le richieste che il WWF lancerà lunedì 19 maggio in occasione dell’apertura della nona riunione della Conferenza degli stati firmatari della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) che si terrà a Bonn dal 19 al 30 maggio. Un appuntamento internazionale importante che richiamerà anche l’Italia al suo impegno rispetto all’obiettivo fissato al livello mondiale, ovvero, ridurre significativamente la perdita di biodiversità entro il 2010 a livello globale, nazionale e regionale.

Giovedì 22 maggio si celebrerà in tutto il mondo la Giornata mondiale per la Biodiversità dedicata quest’anno al tema dell’agricoltura: il quell’occasione il WWF parlerà di multifunzionalità dell’agricoltura come strategia per difendere la ricchezza della vita sul pianeta. 

Venerdì 23 maggio il WWF lancerà un nuovo Dossier, EFFETTO BIODIVERSITA’, sui servizi naturali  che la natura è capace di offrire all’uomo.  

Sabato 24 maggio sarà la volta della Giornata Europea dei Parchi: l’appuntamento internazionale sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione dei parchi in Italia, le strategie di conservazione e di sviluppo per tutelare la diversità biologica e gli stessi servizi naturali.

La Settimana della Biodiversità si chiude il 25 maggio con  la GIORNATA DELLE OASI WWF: le  130 Oasi protette dall’Associazione saranno aperte gratuitamente al pubblico offrendo lo spettacolo della natura nel momento del suo massimo rigoglio. Sarà una  grande festa della natura per grandi e piccoli che potranno immergersi negli ambienti protetti e ancora incontaminati delle Oasi su tutto il territorio italiano: dalle montagne delle Alpi ai laghi costieri della Toscana, dai boschi degli Appennini alle coste selvagge della Sicilia. Sarà l’occasione per scoprire paradisi di biodiversità dove vivono fenicotteri, lontre, caprioli, lupi, anatre selvatiche e partecipare alle tante sorprese, ai giochi, agli spettacoli, alle visite guidate, ai pic nic sui prati, ai mercatini che verranno organizzati per l’evento. Tra i tanti appuntamenti televisivi dedicati alla Settimana della Biodiversità, grazie al coinvolgimento del Segretariato Sociale RAI, verrà dedicato uno Speciale Oasi, curato dalla trasmissione di Rai 3 Ambiente Italia della Testata Giornalistica Regionale: domenica mattina sarà in diretta centrale l’Oasi di Astroni, a Napoli, insieme a l’Oasi di Vanzago (Lombardia) e quella di Guardiaregia (Molise). Le Oasi WWF sono il progetto più importante di tutela diretta della natura sul territorio, sono la dimostrazione che una corretta gestione del territorio naturale è possibile e porta benefici all’ambiente e alle comunità umane. 

Le Oasi saranno anche vere e proprie aule a cielo aperto: durante tutta la Settimana della Biodiversità il WWF ha organizzato visite gratuite nelle Oasi per le classi di  scuole primarie e secondarie di primo grado, accompagnate da guide esperte che illustreranno l’ambiente naturale e proporranno giochi e attività.

La Settimana della Biodiversità e la Giornata Oasi ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della tutela del  Territorio e del Mare, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell’Università e della Ricerca. 

 

Roma, 15 maggio 2008

Ufficio stampa WWF Italia : 06-84497377, 373, 463, 213, 265, 216

 

Tutte le informazioni sulla Giornata Oasi sul sito www.wwf.it

A disposizione dei media immagini video e fotografiche

Ascolta su Radio WWF gli speciali per la settimana Biodiversità :

La  Toscana all’avanguardia nella tutela della biodiversità, il Presidente WWF Enzo Venini parla dell’accordo siglato WWF-Regione Toscana per la creazione di un Piano regionale  per la conservazione della diversità  biologica

Biodiversità: il countdown 2010 dell’IUCN e la conservazione ecoregionale, parla Franco Ferroni Responsabile Programma Eco Mediterraneo WWF Italia

Alla scoperta della biodiversità nascosta del Delta del Po con Andrea Agapito, Resp. Programma Acque WWF,  che racconta la Giornata della Biodiversità WWF e GEO

Per un santuario della biodiversità nel Mediterraneo: Silvio Greco parla degli studi ICRAM intorno alle isole Pelagie, area di alimentazione invernale ma anche di riproduzione delle balenottere comuni

ECOMONDO dedicato a Giornata Oasi e biodiversità

La biodiversità in Italia: perché vale tanto, come la stiamo erodendo e come possiamo proteggerla, intervista con il prof Augusto Vigna Taglianti, Università La Sapienza di Roma

L’inviata sul Delta del Po racconta la Giornata della Biodiversità promossa da GEO e WWF

Le richieste WWF al nuovo Governo appena insediato e al nuovo ministro dell’Ambiente per la tutela della biodiversità, il rispetto del Protocollo di Kyoto, la legalità ambientale. 

Stop all’uso degli animali nelle esercitazioni scolastiche

Wednesday, 21/5/2008

Niente più animali (rane, girini ecc) da usare come cavie durante le lezioni di scienza! Lo stabilisce una nota ufficiale che il ministero dell’Istruzione ha inviato ai direttori degli uffici scolastici regionali e provinciali in merito all’uso degli animali nelle esercitazioni didattiche di scuole elementari, medie e superiori. Nota in cui si invita ad impiegare metodi didattici alternativi. Lo ha reso noto la Lega antivivisezione (Lav), che e’ anche la promotrice dell’iniziativa.

 

 La Lav ricorda che l’impiego di animali nelle esercitazioni puo’ prevedere la loro cattura in natura (in particolare nel caso di invertebrati come lumache e lombrichi o piccoli vertebrati come rane e gechi), l’acquisto di animali morti o di parti di essi presso mercati o macellerie, o ancora, in casi rari, l’uccisione nella stessa scuola.

‘’Operiamo da sempre per prevenire questi interventi sulla base della loro valenza diseducativa - spiega Roberta Bartocci della Lav - oltre che in certi casi vere e proprie illegalita”’. Infatti e’ datato 1999 il protocollo d’intesa che la Lav ha sottoscritto con il ministero dell’Istruzione per sensibilizzare studenti e docenti a un corretto rapporto con gli animali. Proprio sulla base di questo documento e’ stata emanata la nota ministeriale, che invita all’uso di supporti didattici moderni ed efficaci, oltre che eticamente sostenibili, ‘’al fine di prevenire episodi penalmente rilevanti che avrebbero ricadute negative anche in termini pedagogici'’. ‘’L'uso di animali per esercitazioni didattiche - sottolinea la Lega antivivisezione in una nota - oltre a essere obsoleto, e’ in certi casi addirittura pericoloso per l’educazione dei ragazzi'’. Per questo i sostenitori della Lav sono soddisfatti della misura adottata dal ministero, la cui ‘’applicazione - spiega Bartocci - consentira’ di risparmiare la vita di moltissimi animali, selvatici e da allevamento'’.

BIODIVERSITA’ : LE 14 RICHIESTE DEL WWF ALL’ITALIA

Monday, 19/5/2008

In occasione dell’apertura della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica che si è tenuta oggi a Bonn il WWF ha inviato un documento a tutti i ministeri dell’ambiente dei paesi che hanno ratificato la CBD.

Il documento  contiene il messaggio del WWF alle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica per la Co9, una descrizione delle posizioni del WWF su punti specifici dell’Agenda dei lavori. Con l’occasione il WWF lancia anche un ‘decalogo’ di richieste rivolto al Governo italiano: 14 punti per fare in modo che la protezione e l’uso sostenibile della biodiversità diventi anche priorità politica del nostro paese.

    

La Comunità internazionale, secondo il WWF, non è sulla buona strada per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione sostanziale del tasso di perdita di biodiversità, come ha anche dimostrato l’ultimo report del WWF sulla perdita di specie, “2010 and beyond. Rising to the biodiversity challenge� che aggiorna l’Indice del Pianeta Vivente (Living Planet Index), un indice che rende conto dello stato di salute di circa 4.000 popolazioni di oltre 1.400 specie di vertebrati (dai mammiferi ai pesci) e che si è ridotto dal 1970 al 2005 del 27%. L’obiettivo di ridurre significativamente il tasso di perdita di biodiversità che si erano dati tutti i paesi del mondo nel Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg nel 2002, ribadito dalla revisione del Millennium Summit  nel 2005, con ogni probabilità non sarò raggiunto.

Occorre più impegno da parte di tutti i Ministri dell’Ambiente dei paesi firmatari ma soprattutto serve il supporto degli altri settori del governo, specie quelli che dipendono dalla biodiversità, come quello agricolo, della pesca,della gestione delle acque dolci, delle risorse forestali e della salute.

Inoltre occorre integrare sempre di più i problemi relativi ai cambiamenti climatici all’interno della CBD per fare in modo che i vantaggi della conservazione non siano minacciati dagli effetti negativi dei mutamenti già in atto.  E’ anche estremamente necessario disporre di un Panel Internazionale come fa l’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change) sulle conoscenze della scienza del clima e sulle proposte per cambiare rotta, dedicato allo stato di salute degli ecosistemi, focalizzato sui servizi che gli ecosistemi offrono al benessere ed all’economia umana, un International Panel on Ecosystem Services (IPES) proposta già espressa in sede internazionale da molte istituzioni scientifiche e che verrà fatta propria da diversi governi.

Nell’elenco delle 14 richieste del WWF alla Governo italiano viene richiamata la necessità di una Strategia Nazionale per la Biodiversità entro il 2010, la definizione di accordi di programma con le Regioni per individuare linee guida condivise, l’applicazione effettiva ed efficace della Direttiva Acque 2000/60 su tutto il territorio nazionale, un protocollo permanente di monitoraggio della biodiversità a livello nazionale così come richiesto dalla CBD, un adeguato programma per finanziare la conservazione della biodiversità e delle aree protette, eventualmente realizzato anche con un mix di risorse nazionali, internazionali, pubbliche e private, per la gestione delle aree protette esistenti e in quelle future serve adottare criteri ecologici, indicazioni scientifiche, indicatori di efficacia. Occorre poi concludere la redazione e applicazione di piani di gestione di tutte le ZPS e ZSC della Rete Natura 2000.

“La biodiversità garantisce la salute del pianeta e ha una relazione diretta e insostituibile con il benessere umano: assicura cibo, acqua, medicine e aiuta a mitigare i cambiamenti climatici e l’attenuarsi di calamità. La sua difesa e il suo uso sostenibile deve essere per tutti i governi una priorità politica� - ha concluso  Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia.

 

 

 
 

 

 

La tartaruga NIM, grande campionessa di nuoto

Sunday, 13/4/2008

Il WWF Italia presenta i risultati del primo mese di monitoraggio della tartaruga Nim, un progetto ispirato al film Alla ricerca dell’isola di Nim

 

nim.jpg
Una grande nuotatrice la tartaruga marina battezzata Nim, come la protagonista del film Alla ricerca dell’isola di Nim, in sala dall’11 aprile. L’esemplare di Caretta caretta, liberata un mese fa nelle acque di Lampedusa dal WWF e munita di uno speciale trasmettitore satellitare, ha già compiuto una lunga traversata, raggiungendo per prime le coste della Tunisia dove è rimasta per circa due settimane alla ricerca di cibo. I dati raccolti dal satellite rivelano che Nim ha nuotato molto in superficie, in cerca di calore, visto che i 16-17° centigradi di temperatura dell’acqua sono ben al di sotto dei 25° che predilige. La durata delle immersioni è stata in media 2 minuti con picchi che sono arrivati fino a 40 minuti. Dopo un paio di settimane, dalle acque tunisine la tartaruga si è spinta verso le coste della Libia dove fino ad oggi ha trascorso molto del suo tempo in immersione. Ora il viaggio di Nim sembra proseguire verso est.  

 

Sono questi i primi dati raccolti grazie all’operazione speciale di monitoraggio satellitare che il WWF Italia ha effettuato in occasione del lancio del film Alla ricerca dell’isola di Nim, una eco-favola sulla difesa dei paradisi naturali. e che vede Jodie Foster tra i protagonisti. Tutti possono seguire gli spostamenti di Nim collegandosi al sito www.pandatribe.it/nim, e sostenere la campagna adozioni delle tartarughe marine, contribuendo alla salvaguardia delle specie a rischio degli ambienti marini, in Italia e nel resto del mondo..

La tartaruga Nim rappresenta tutte le tartarughe marine, specie simbolo della biodiversità dell’ambiente marino, gravemente minacciata dall’attività umana e in particolare dalla pesca accidentale: ne vivono 7 specie nei mari di tutto il mondo, di cui 3 nel Mediterraneo, ma tutte sono a rischio estinzione. Ogni giorno tartarughe ferite o pescate accidentalmente vengono accolte nei Centri di Recupero WWF, veri e propri ospedali specializzati nella cura e nella riabilitazione di questi animali, dove serve tutto: dalle vasche di riabilitazione ai medicinali, dalle attrezzature mediche al cibo. Il successo della campagna di adozione potrà contribuire anche alla nascita a Lampedusa di un centro per le tartarughe marine più all’avanguardia

Da più di 40 anni il WWF è impegnato nella salvaguardia delle tartarughe marine con progetti di tutela in 44 Paesi del mondo (tra cui Kenya, Mozambico, India e Guiana). Il WWF ha fatto della tutela delle tartarughe marine una delle priorità globali di conservazione, avviando in tutto il mondo attività di tracking satellitare delle tartarughe marine, una tecnologia che consente di seguire i loro spostamenti in mare e studiarne i comportamenti, per valutare dove e quando sono più vulnerabili alle attività umane e in che modo possono essere più efficacemente protette. Il tracking, per esempio, ha svelato che per riprodursi una tartaruga ha compiuto un vero e proprio viaggio transoceanico nuotando dalle coste della California fino a quelle del Giappone, dove ha deposto le sue uova.

In Italia, ha rilievo internazionale il programma di cura, ricerca e conservazione svolto al centro tartarughe WWF di Lampedusa dal 1990. Grazie alla preziosa collaborazione dei pescatori locali, degli studenti, dei volontari e di tutte le Forze dell’Ordine, ogni anno centinaia di tartarughe, catturate accidentalmente con gli ami e con le reti, vengono curate e restituite al mare. 

pearl bath shower bases prices test

Esperanza, la giovane giraffa del Bioparco, tornerà in Africa con un Boeing 747

Wednesday, 12/3/2008

giraffina 1 L.jpgEsperanza, la giovane giraffa del Bioparco, tornerà in Africa. Lo staff del Bioparco, in collaborazione con la riserva africana di Kuruman (Sud Africa) sta organizzando un volo speciale con un Boeing 747 cargo per attuare il trasferimento, che avverrà entro l’estate.

La cabina che consentirà a Esperanza di fare un viaggio da business class è stata studiata dagli architetti del Bioparco in modo da avere il tetto regolabile in altezza che le permetterà di essere agevolmente alloggiata nella stiva e di poter estendere il collo.

I trasferimenti di Esperanza saranno seguiti in ogni dettaglio da una task force di esperti, tra cui un veterinario specializzato in animali africani, uno zoologo, un etologo e i guardiani del Bioparco che l’hanno cresciuta, oltre ad un cineoperatore che filmerà tutte le fasi.

“Promessa mantenuta. Per la prima volta nella storia degli animali del Bioparco, un ospite nato in cattività tornerà libero nei luoghi d’origine, a riprova di come la struttura si stia sempre più trasformando in un centro di recupero per animali maltrattati e sequestrati, come luogo per la salvaguardia dei diritti di tutti i cittadini non umani”, precisa Monica Cirinnà, presidente del Comitato Scientifico del Bioparco, che aggiunge: “Come avevo già anticipato in passato, consideriamo la giraffina un’ospite temporanea, visti gli spazi troppo esigui del nostro recinto che già accoglie tre esemplari adulti, e visto l’impegno della Fondazione Bioparco a trasferirla in un parco del continente africano. Qui Esperanza potrà correre in un parco ampio 7mila ettari dove già vivono serenamente altre venti giraffe, e per questi animali fare gruppo è fondamentale”.

Il Presidente della Fondazione Bioparco, Giovanni Arnone, sottolinea che “in attesa della partenza, che avverrà entro la prima settimana di giugno, da domenica prossima (16 marzo), tutti i bambini in visita al Bioparco potranno presso la Casa delle Giraffe consegnare disegni, pensierini e riflessioni sul viaggio di Esperanza. Una settimana prima della partenza, poi, saranno selezionate le opere più interessanti e gli autori seguiranno in pullman Esperanza dal Bioparco a Fiumicino e saranno presenti all’imbarco. Credo – conclude Arnone – che un importante ‘ritorno’ dall’Europa all’Africa sia una simbolica e positiva inversione della storia”.

giraffina 2 L.jpg

LA STORIA DI ESPERANZA 

Esperanza è venuta alla luce inaspettatamente al Bioparco nell’agosto 2006; ed è stata una vera sorpresa, perché nessuno sospettava che la madre Carroll - arrivata da poco al Bioparco dallo zoo ceco di Dvur-Kralove – fosse gravida. L’arrivo della giraffina è stato accolto con grande gioia da tutti i bambini, che attraverso un concorso, le hanno dato il nome.

Il clima di Roma, seppur ideale per le giraffe, non è certamente quello africano, in special modo per la piccola che fin dalla più tenera età ha evidenziato un leggero problema alle zampe, lo stesso che per gli umani viene definito ‘piedi piatti’. Il caldo e i grandi spazi sono la cura per il suo problema. E quindi l’Africa è la migliore medicina. Non si può più aspettare per il trasferimento, perché se crescesse troppo – si prevede che in estate sarà alta 3 metri - non potrebbe più entrare nella stiva di un cargo aereo, il mezzo di trasporto migliore per un animale dotato di una sensibilità molto elevata.

Si sarebbe allora costretti a farla viaggiare via nave, con conseguenti lunghi tempi e disagi per l’animale.

Lo zoo sacro Vaticano

Thursday, 21/2/2008

Non solo apostoli, Santi e pontefici, ma anche api e colombe, draghi, leoni, cani e pipistrelli, scolpiti o dipinti, decorano la Basilica di San Pietro. Animali legati alle Sacre Scritture che compongono un ricco “bestiario�, analizzato per la prima volta nel volume edito Cnr, Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal titolo “Lo zoo sacro Vaticano� di Sandro Barbagallo, catalogo che raccoglie e analizza tutti gli animali di San Pietro, con i loro significati allegorici o puramente decorativi. Una ricca fauna domestica, feroce o fantastica, composta da circa 500 api, 470 colombe, 100 draghi, 38 leoni, 35 aquile, 24 serpenti, 15 agnelli, 7 delfini, 4 cani, 3 pipistrelli, 2 lucertole, un gatto, un coccodrillo, un unicorno.

Da questo lavoro edito dal Cnr emerge che la fauna presente nella Basilica ha una funzione per il 90% simbolica o allegorica e solo per il restante 10% puramente decorativa. “Gran parte del mio lavoro – ha spiegato Barbagallo - si è basato sulla ricucitura di uno strappo che permette di capire e di riconoscere cosa c’è dietro alle rappresentazioni di animali come una lucertola o un delfino, un’aquila o un leone. Ho rintracciato storie antiche, leggende, favole e miti, prima pagani e poi cristiani, ho cercato di ridare voce a un mondo che era diventato muto a causa della trasformazione di una società più abituata a consultare mezzi informatici che ad entrare in una biblioteca per aprire un libro�.

Ben 67 le specie censite e illustrate: i delfini della fontana del Bernini, simbolo del Cristo Salvatore; il maiale messo al guinzaglio da Antonio Abate, a indicare le tentazioni sconfitte; il cane di San Vito sul colonnato, simbolo di fedeltà; l’aquila e il drago nello stemma Borghese sulla facciata che rappresentano il Cristo trionfante e la perspicacia; il serpente della prudenza nell’atrio che rimanda al Vangelo di Matteo; e poi il cavallo di Costantino ai piedi della Scala Regia, la lucertola nel baldacchino, l’unicorno nella navata centrale, il leone del Monumento a Papa Clemente XIII, e le numerose api che “richiamano l’industriosità, la fatica, la tenacia e l’eloquenza – ha spiegato Barbagallo- da collegare allo stemma dei Barberini, tra i committenti della Basilicaâ€?.

AdnKronos

Molti uccelli europei rischiano l’estinzione a causa dei cambiamenti climatic

Monday, 21/1/2008

A causa dei cambiamenti climatici, tre quarti degli uccelli europei rischiano l’estinzione. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università inglese di Durham, che hanno monitorato lo status di conservazione dell’avifauna selvatica. L’Enpa, alla luce di questi nuovi dati, è estremamente preoccupata.
Con l’aumento delle temperature in tutto il pianete, infatti, è pregiudicata l’esistenza di preziosissimi habitat come, ad esempio, le zone umide, che nel corso della storia hanno subito bonifiche ed interventi e ora, a causa del riscaldamento, rischiano di essere trasformati. Con loro scomparirà non solo l’avifauna rara, ma un patrimonio enorme di biodiversità: rettili, anfibi, mammiferi e la flora che non avranno più gli habitat necessari alla loro sopravvivenza.
Anche l’uomo contribuisce al peggioramento della situazione: con le sue attività l’essere umano modifica e distrugge ambienti ed ecosistemi ed esercita attività – spesso illegali – ad alto impatto ambientale. Tra le attività illegali esercitate dall’uomo c’è il bracconaggio, che contribuisce ad uccidere ogni anno centinaia di migliaia di animali selvatici protetti.
“L’Italia sta muovendo i primi passi per una politica più attenta nei confronti della tutela della natura, ma ancora siamo lontani da una presa di coscienza di quello che sta avvenendo nel mondo� commenta Andrea Brutti, responsabile dell’Ufficio Fauna selvatica dell’Enpa. “I cambiamenti climatici e la conseguente perdita di biodiversità, avranno gravissime ripercussioni anche sull’uomo, che continua ancora a vedere questo problema come una questione legata alla sopravvivenza di altre specie e non come un grave e irreparabile danno anche verso se stesso. E’ necessaria una vera rivoluzione culturale, che deve essere promossa anzitutto dalla politica�.
La Protezione Animali sollecita tutti i governi e in primis quello italiano, a compiere azioni concrete per la conservazione degli habitat, della fauna e della flora, con politiche più coraggiose per la limitazione delle emissioni dei gas serra, ma anche per eliminare le attività ludico-ricreative fortemente impattanti su specie animali e vegetali. “A questo proposito� – prosegue Andrea Brutti – “ricordiamo l’appuntamento del count down sulla biodiversità, dove il nostro Paese, assieme a moltissimi altri, si è impegnato per arrestare il declino di specie animali e vegetali. Un appuntamento che non ci può cogliere impreparati�.

“UNA DOMENICA DA LEMURI� AL BIOPARCO

Wednesday, 21/11/2007

I bambini impareranno i segreti delle scimmie del Madagascar e daranno il nome a 2 cuccioli  

Il Bioparco dedica domenica 25 novembre ai lemuri, scimmie a serio rischio di estinzione che i bambini hanno imparato a riconoscere e ad apprezzare grazie al cartoon “Madagascar�.

Alle ore 12.30, un esperto del Bioparco racconterà - davanti alla nuova area di 600 metri quadrati dedicata a loro - abitudini, curiosità segreti, dei lemuri, descrivendo “in diretta� i comportamenti degli 8 lemuri catta (che presentano la caratteristica coda ad anelli bianchi e neri) presenti al Bioparco.

Si tratta di animali altamente sociali che in natura vivono unicamente in Madagascar, e che si distinguono per le evoluzioni acrobatiche, i divertenti giochi e le caratteristiche posture yoga per prendere il sole.

Gli 8 animali che vivono al Bioparco sono 5 femmine e 3 maschi, nati in cattività  nello Zoo di Ostrawa nella Repubblica Ceca: Nossi (maschio), Dolly, Rakitra (femmina) e Rajako (maschio), Kintana e Kitroka (due giovani femmine) e due piccoli, un maschio e una femmina, che ancora non hanno un nome. I bambini in visita potranno proporre i nomi che verranno poi sorteggiati; ai due vincitori andrà l’abbonamento gratuito al Bioparco 2008.

 
Archivi - 11/2018, 11/2017, 10/2017, 09/2017, 06/2017, 01/2017, 11/2016, 08/2016, 06/2016, 05/2016, 03/2016, 02/2016, 01/2016, 12/2015, 11/2015, 10/2015, 08/2015, 06/2015, 05/2015, 04/2015, 03/2015, 02/2015, 01/2015, 12/2014, 11/2014, 10/2014, 09/2014, 07/2014, 06/2014, 05/2014, 04/2014, 03/2014, 02/2014, 01/2014, 12/2013, 11/2013, 10/2013, 08/2013, 06/2013, 05/2013, 04/2013, 03/2013, 02/2013, 01/2013, 12/2012, 11/2012, 09/2012, 08/2012, 07/2012, 06/2012, 05/2012, 04/2012, 03/2012, 02/2012, 01/2012, 12/2011, 11/2011, 10/2011, 09/2011, 08/2011, 05/2011, 04/2011, 03/2011, 02/2011, 01/2011, 12/2010, 11/2010, 10/2010, 09/2010, 08/2010, 07/2010, 06/2010, 05/2010, 04/2010, 03/2010, 02/2010, 01/2010, 12/2009, 11/2009, 10/2009, 09/2009, 08/2009, 07/2009, 06/2009, 05/2009, 04/2009, 03/2009, 02/2009, 01/2009, 12/2008, 11/2008, 10/2008, 09/2008, 08/2008, 07/2008, 06/2008, 05/2008, 04/2008, 03/2008, 02/2008, 01/2008, 12/2007, 11/2007, 10/2007, 09/2007, 08/2007, 07/2007, 06/2007, 05/2007, 04/2007, 03/2007, 02/2007, 01/2007, 12/2006, 11/2006, 10/2006, 09/2006, 08/2006, 07/2006, 06/2006, 05/2006, 04/2006, 03/2006, 02/2006, 10/1999, 09/1999, 04/1999, 03/1999, 12/1998, 11/1998, 10/1998, 07/1998, 01/1998, 11/1993, 12/1992,
Aut.246/98 del 1/6/98 del Tribunale Civile di Roma - Marchio registrato

Direttore responsabile: Sara Musa


Giacomino Blog powered by Coded and Designed by