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Informazione
Prima giornata europea della sicurezza stradale
Friday, 27/4/2007
L’obiettivo del programma d’azione europeo per la sicurezza stradale, lanciato nel 2001 dalla Commissione europea, può essere raggiunto entro il termine previsto. Si tratta di dimezzare il numero di morti sulle strade europee nel periodo 2001-2010, in modo da ridurre il numero totale delle vittime da quasi 50.000 a 25.000.
È questo il messaggio principale che si ricava dalle ultime cifre disponibili, comunicate nel corso della giornata europea della sicurezza stradale. Queste cifre segnalano che l’ambizioso obiettivo era quello giusto: negli ultimi 12 mesi il numero dei morti è diminuito dell’8%. Nell’Unione europea nel 2006 rispetto al 2001 sono state salvate quasi 12 000 vite umane.
“Se continuiamo su questa strada, grazie allo sforzo concertato di tutti i cittadini dell’Unione europea, l’obiettivo può essere raggiunto nel 2010, ma non è un traguardo garantito: ci vuole uno sforzo continuo�, ha affermato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti, ricordando che la sicurezza stradale è una priorità del suo mandato e invitando tutti gli Stati membri ad esaminare attentamente la relazione che è stata appena pubblicata e a trarne le conseguenze. “Esorto soprattutto i governi ad intervenire energicamente nei casi in cui i risultati sono allarmanti�, ha aggiunto.
Al di là delle nude cifre e delle statistiche sul numero di vittime di incidenti stradali, è infatti essenziale poter valutare le prestazioni dei paesi mediante indicatori opportunamente scelti, che riflettano l’effetto delle politiche svolte e permettano di intervenire meglio su problemi concreti. Nell’ambito della prima giornata europea della sicurezza stradale, questi risultati sono presentati ad un vasto pubblico.
In occasione della giornata europea della sicurezza stradale, la Commissione pubblica per la prima volta i risultati del progetto “SafetyNet�, finanziato dal sesto Programma Quadro di Ricerca, che pone le basi dell’osservatorio europeo della sicurezza stradale, grazie al quale è stato possibile effettuare un ingente lavoro sugli indicatori di prestazione in materia di sicurezza stradale.
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Nella relazione sono stati presi in considerazione sette indicatori di prestazione della sicurezza stradale: alcol e droghe; velocità ; cinture di sicurezza e porto del casco; utilizzo dei fari di giorno; sicurezza passiva dei veicoli; infrastruttura stradale; primi soccorsi alle vittime. I primi tre indicatori sono i più importanti e quelli meglio documentati.
Fra i paesi esaminati, si notano grandi disparità . Ad esempio, dal 5% al 30% dei decessi sulla strada sono dovuti ad incidenti in cui è coinvolto almeno un conducente che ha bevuto oltre il limite consentito dalla legge.
Fino al 50% dei conducenti non rispetta i limiti di velocità in vigore.
Dal 67% al 97% degli occupanti di automobili o di furgoni portano la cintura di sicurezza nei sedili anteriori, ma nei sedili posteriori queste percentuali sono comprese tra il 28% e l’89%. Dal 20% al 96% dei bambini di età inferiore ai 12 anni utilizza sedili appositi.
Benché la protezione offerta dai veicoli (sicurezza passiva) migliori di anno in anno, è sorprendente constatare come il divario tra i paesi con le migliori prestazioni e gli altri paesi non diminuisca.
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Missione Internet Sicuro
Tuesday, 17/4/2007
Internet è un pericolo per i bambini! L’11% dei minori nel nostro Paese che frequenta le chat line sulla Rete ha avuto un contatto diretto con un pedofilo. La maggior parte di questi (75%), però, ma non ne parola con i propri genitori. Perché? Per vergogna, incoscienza, ma anche perchè i bambini sono sicuri che la famiglia “non capirebbe”.
I dati emergono da una ricerca della Polizia delle comunicazioni, illustrata in occasione della presentazione di un programma di educazione dei minori all’utilizzo consapevole del Web creato dall’Unicef in collaborazione con Microsoft.
Il tema delle insidie della Rete per i minori non è certo nuovo: il 79% dei minori utilizza Internet, ma -  dice Marco Valerio Cervellini, responsabile dei progetti per la navigazione sicura dei minori su Internet della Polizia delle comunicazioni - ancora non c’è una consapevolezza e un’educazione efficace dei genitori, che troppo spesso manifestano “totale disinteresse” nei confronti del tema. Solo il 23% dei bambini viene seguito sempre durante la navigazione, mentre il restante 77% viene seguito “qualche volta” (46%) o “mai” (30%). ”Il problema — continua Cervellini — è che i genitori non hanno la percezione del rischio  Per molti di loro, il problema semplicemente non si pone, ed è per questo che per noi l’educazione dei minori sui rischi della Rete è diventata una vera e propria ‘mission’”.
Inoltre, alcuni pedofili hanno iniziato a utilizzare i cellulari per entrare in contatto con i bambini.
Insieme alle famiglie e alle scuole è possibile fare qualcosa. Nasce così: “Missione Internet sicuro “  il progetto di Unicef e  Microsoft Italia - con il patrocinio della Polizia delle comunicazioni e dal ministero delle Politiche della Famiglia - che ha come intento quello di dare ai più giovani un’educazione corretta sulle potenzialità e sulle minacce di Internet.
L’iniziativa coinvolgerà 1.000 scuole secondarie di primo grado del paese, e sarà divisa in due fasi. la prima didattica, che consisterà in vere e proprie lezioni nelle aule, e la seconda che consisterà in un concorso al quale i bambini potranno partecipare iscrivendosi online.
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Il Festival della matematica all’Auditorium di Roma
Wednesday, 14/3/2007
Dal 15 al 18 marzo 2007
Auditorium Parco della Musica
Il festival vede anzitutto la partecipazione dei due matematici più famosi del mondo: Andrew Wiles, dimostratore nel 1995 dell’Ultimo Teorema di Fermat e John Nash, premio Nobel per l’economia nel 1994 e protagonista della vicenda umana raccontata nel film A beautiful mind. Matematici di eccezione sono inoltre sir Michael Atiyah e Alain Connes, medaglie Fields nel 1966 e 1983: il primo, già presidente della Royal Society e del Movimento Pugwash degli Scienziati contro l’Atomica parlerà su Bellezza e verità in matematica, mentre il secondo toccherà alcuni dei temi filosofici che ha già discusso nei suoi due volumi di conversazioni, Pensiero e materia e Triangolo di pensieri. E ancora due star come Douglas Hofstadter, vincitore del premio Pulitzer nel 1980 per il famoso volume Gödel, Escher, Bach (Adelphi, 1984) e Benoit Mandelbrot, il cui nome è associato all’insieme caratteristico della teoria dei frattali. Il fisico John Barrow, vincitore del premio Templeton per i legami tra la religione e la scienza nel 2006, affronterà alcune Questioni matematiche e teologiche.
Mentre i legami tra matematica e filosofia saranno discussi in una tavola rotonda fra alcuni dei più noti matematici-filosofi italiani. E ancora una lezione-spettacolo con il premio Nobel per la letteratura Dario Fo; una serata di grande musica condotta da Serena Dandini con Elio delle Storie Tese e la partecipazione del premio Oscar Nicola Piovani; un incontro con Mario Martone e la proiezione del film Morte di un matematico napoletano; mostre, letture, enigmi, giochi matematici con Giovanni Filocamo ed Ennio Peres; dulcis in fundo, si potrà assistere alla disfida scacchistica tra il campione mondiale Boris Spassky e diversi matematici, dopo un dibattito con Zhores Alferov, premio Nobel per la fisica del 2000. Il tutto a riprova del fatto che le facce della matematica sono multiformi, e che essa trascende qualunque confine nazionale o culturale.
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Bill Gates proibisce alla figlia di usare il computer per più di 45 minuti al giorno
Thursday, 22/2/2007
Quando si tratta di mettere regole ai propri figli, Bill Gates è un papà come tutti gli altri. E nonostante le proteste della giovane Jennifer, mette il lucchetto al computer della figlia di 10 anni: non più di 45 minuti al giorno durante la settimana e 1 ora nei festivi. Escluso il tempo per fare i compiti, naturalmente.
Che uomo! Che esempio per tutti i genitori!
 La piccola Jennifer Katharine Gates non era una fanatica del computer fino a quest’anno, quando ha cominciato a frequentare una scuola dove il PC è pane quotidiano sia per fare i compiti che per giocare e socializzare. Ed ha scoperto i videogiochi come Viva Pinata (dove fa la giardiniera) che la tenevano incollata al computer per due o tre ore al giorno. A quel punto papà Bill e mamma Melinda sono corsi ai ripari e hanno razionalizzato l’uso del PC per la figliola.
L’aneddoto familiare di per sé non ha nulla di eccezionale se i protagonisti della scenetta non fossero i membri della famiglia Gates. E la notizia non sarebbe mai venuto alla ribalta delle prime pagine dei giornali (o sarebbe rimasta appannaggio di una ristretta cerchia di amici) se papà Bill non l’avesse usata ad una conferenza stampa ad Ottawa per ricordare che Vista, il nuovo sistema operativo di casa Microsoft, consente ai genitori di controllare i siti visitabili dai ragazzi e registra portali e chat usate.
Ma tutto sommato, va bene così. Che Bill e Melinda siano da esempio per i genitori. E non solo. E’ risaputo, infatti, che Sua Emittenza ha scelto per i propri figli scuole steineriane che  sconsigliano vivamente di guardare la TV. Ma la scelta di Silvio Berlusconi non fu né ostentata (forse perché non aveva un sistema operativo di controllo TV da presentare alla stampa) né tantomeno presa ad esempio dai genitori italiani.
La comunicazione, però, può fare miracoli. E Silvio ne è egregio maestro.
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Il ministro della Sanità si preoccupa della fertilità degli italiani
Friday, 2/2/2007
Adolescenti fino a 34 anni: è l’immagine degli italiani che emerge da uno studio dell’Istituto Italiano di Medicina Sociale. La sindrome di Peter Pan colpisce il 45 per cento dei giovani fra i 30 e i 34 anni: quelli che dovrebbero essere i genitori di domani.
I nostri maschi tardano a mettere su famiglia perché hanno difficoltà a trovare lavoro, ha spiegato il direttore generale dell’istituto Giovani Pirone, e di conseguenza aspettano a mettere al mondo un figlio.
Mamme e papà di questi adolescenti cresciuti fanno la loro parte e non aiutano certo i pargoli a lasciare il nido:  appena il 18% dei genitori pensa che un figlio debba uscire di casa alla maggiore eta’.
Sono soprattutto le madri ad essere contrarie, pensando che l’età giusta per lasciare la famiglia sia attorno ai 26 anni. Anche i figli considerano questo il momento ideale ma alla fine non varcano la porta di casa prima dei 30.
Ci si sposa ma non ci si allontana: quasi la metà delle nuove coppie va ad abitare entro un chilometro dalla casa dei genitori dell’uno o dell’altra: del resto, se le giovani coppie pensano di mettere al mondo un figlio sanno che devono poter contare sulla presenza dei nonni per poter continuare a lavorare.
 I genitori di domani vorrebbero avere almeno due figli ma ne mettono al mondo solo uno. Un bambino su quattro ha una mamma con più di 34 anni e i nonni non fanno un tifo esagerato affinché la casa si popoli di un esercito di nipoti: solo la metà delle madri che ha una figlia con un bambino la invoglia a farne un altro: se poi i nipotini sono già due, le nonne frenano.
‘’Aiutiamo, sosteniamo, informiamo i giovani affinché possano vivere la possibilità di diventare genitori come un bene da tutelare. E questo e’ possibile promuovendo la cultura della genitorialità attraverso un’adeguata informazione scientifica sui temi della sessualità e della procreazione. Ma, altro elemento importante e’ che dobbiamo promuovere quei corretti stili di vita che caratterizzano l’età adolescenziale'’, ha spiega Dorina Bianchi, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, promotrice e presidente del Convegno a Roma ‘’Sapere oggi per essere genitori domani'’. Questo delicato equilibrio fra maturità e adolescenza prolungata e’ uno dei fattori che hanno contribuito in questi anni a frenare paurosamente le nascite in Italia, tanto da porre la questione fertilità nell’agenda del ministro della Salute che ha predisposto un piano nazionale per la prevenzione della sterilità con l’obiettivo di mantenere a lungo la fertilità nella popolazione e di prevenire i fattori di infertilità . Tra le misure che scaturiranno collegate a questo lavoro ci sarà anche una campagna di comunicazione con particolare attenzione nei confronti dei giovani. ‘’Non possiamo rassegnarci a consegnare ai nostri figli una società sterile ‘’ ha detto annunciando anche un lavoro con il ministro della famiglia Rosy Bindi per valorizzare i consultori. ‘’Le ragazze di oggi guardano al matrimonio come ad un appuntamento lontano. E alla maternità come ad un evento probabile, non scontato, sicuramente lontano. E quando la cicogna arriva, la gravidanza e’ vissuta con un’enorme apprensione'’ ha raccontato Massimo Moscarini, presidente dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI). E una ragazza su 3 non nasconde, ha aggiunto lo psicoterapeuta Federico Bianchi di Castelbianco, di avere una vera e propria paura nei confronti di una futura maternità .
Oltre il 50% dei ragazzi considera l’evento come una scocciatura. A cambiare le cose saranno forse gli oltre cinquecentomila studenti con cittadinanza non italiana nel nostro Paese, che provengono da oltre 187 Paesi del mondo, ha spiegato Aldo Morrone e’ Direttore della Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle Migrazioni all’Ospedale San Gallicano Un’integrazione che, sottolinea, non deve essere omologazione perche’ le donne straniere portano con loro anche dei comportamenti e saperi positivi e che comunque sono il frutto di millenni di cultura e tradizione.
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USA: VIETATO FUMARE IN AUTO SE CI SONO BAMBINI
Tuesday, 23/1/2007
 E’ la nuova frontiera dei divieti antifumo e parte da Bangor. Nella cittadina nello Stato del Maine la polizia municipale è autorizzata a fermare le auto in cui un passeggero fuma alla presenza di un minorenne e a far scattare la multa di 50 dollari. Ma c’é chi teme l’eccessiva intrusione nella sfera privata. E anche se il fronte dei favorevoli alle nuove restrizioni è nutrito, non manca chi contesta l’eccessiva intrusione nella sfera privata che un provvedimento del genere comporta. “Ci sono ormai troppe persone che ci dicono cosa fare o non fare”, reagisce il consigliere comunale Susan Hawes. Ma per la gran parte dei cittadini la salvaguardia della salute dei bambini vale più di una sigaretta al volante. Anche per il sindaco di Bangor che ne fuma un pacchetto al giorno: “E’ una questione di buon senso - dice - il fumo fa male e se si vive con bambini o adolescenti in fase di sviluppo è nostro dovere proteggerli”. Del resto la questione non è passata inosservata nemmeno nei tribunali. Lo scorso anno in Ohio, dovendo decidere a chi affidare i figli nel corso di una causa di divorzio, un giudice ha preferito il padre alla madre solo perché quest’ultima era una fumatrice. E le sigarette sono inoltre sempre più spesso causa di sfratti o anche di denunce a carico dei proprietari di immobili che non garantiscono abitazioni ’smoke-free’. Ma il Maine non deterrà a lungo questo primato. Leggi analoghe sono in discussione in California e in Connecticut. In quest’ultimo Stato la crociata è stata lanciata proprio da un ragazzino: Justin Kvadas di nove anni è riuscito a porre la questione all’attenzione dei legislatori locali con petizioni e catene di e-mail.
Ansa
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A lezione dall’orsetto Pooh
Monday, 11/12/2006
Si è concluso, ieri, a Roma, il tour italiano “Una giornata speciale con Winnie the Pooh�. La Disney - che per la prima volta approda in Italia con questo genere di spettacoli, dopo aver girato il mondo – porta a casa un successo senza precedenti. E lascia un segno ai bambini e agli adulti che hanno visto lo spettacolo, e un insegnamento a coloro che, nel nostro Paese, si occupano di spettacoli teatrali per i bambini.
“Lo spettacolo rappresenta un’esperienza indimenticabile per tutta la famiglia. Per molti bambini sarà la prima esperienza teatrale, ed è proprio questo genere di spettacolo che si aspetteranno di vedere per il resto della vitaâ€?, ha detto il produttore Kenneth Feld, presidente e amministratore della Feld Entertainment. Chi ci ha messo i soldi non ha certo badato a spese. Ma è certo che ogni centesimo investito era visibile sotto gli occhi di tutti: dalla regia alle scenografie, alle musiche agli effetti speciali. E con quali risultati! “Fin dall’inizio ci siamo preoccupati che ogni scena, ogni canzone e ogni momento fosse appassionanteâ€? dice il regista B.T. “La realizzazione del magico mondo di Winnie Pooh è stata una sfida che ha portato grandi soddisfazioni. Mentre immaginavo la scenografia, volevo che il pubblico si sentisse completamente immerso nel Bosco dei Cento Acriâ€? Ha confessato la scenografa, Anna Louizos, che ha appena realizzato le scene di alcuni spettacoli di Broadway come Avenue Q and Golda’s Balcony, vincitore del Tony Award®. I vari scenari del Bosco dei Cento Acri prendono vita grazie alle foglie smosse dal vento, alle farfalle che volano leggere e al cambio delle stagioni. Patrick Dierson, responsabile luci, spiega “abbiamo utilizzato le tecnologie più avanzate per rappresentare meglio la storia.Gli artisti (15) dominano il palco grazie alle coreografie di Christopher Battelli, le musiche, il doppiaggio con le voci familiari dei cartoni in lingua italiana (Il doppiaggio in italiano è stato realizzato dalla ROYFILM e i dialoghi sono stati curati da Manuela Marianetti, mentre la direzione del doppiaggio è stata affidata a Lesile James la Penna).
Perfetto lo spettacolo. Perfetto il marketing: nella media il costo del biglietto (da 20 a 35 euro), nella strategia più vincente il costo degli optional e dei gadget. E vorrei sottolineare con quanta cura sono stati intrattenuti i piccoli spettatori che – nel corso dello spettacolo – sono stati invitati più volte – tra canti ed effetti speciali - a saltare, fare ginnastica ed alzarsi dalle sedie che, ahimè, sono stata l’unica nota dolente della perfetta organizzazione dello spettacolo: i sedili delle gradinate centrali del Palalottomatica di Roma non sono stati pensati per la sicurezza dei bambini e qualche manina (senza nessuna grave conseguenza, per fortuna) è rimasta incastrata.
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Technotown: alta tecnologia per i ragazzi, uno spazio rigorosamente off limits per tutti gli altri
Friday, 17/11/2006
E’ con grande piacere che Giacomino accoglie l’apertura di uno spazio ludoteca a Villa Torlonia.dedicato agli adolescenti. Si chiama Technotown e si trova nel Villino Medievale, vicino il ristorante la Limonaia (ingresso da via Spallanzani).
Che cos’è Technotown: E’ uno spazio al chiuso dove l’alta tecnologia la fa da padrone, a cominciare dall’ingresso sul quale – con un semplice gesto della mano, e senza toccare lo schermo, si può avere una panoramica delle sette sale interne, divise per argomenti e illustrate nei loro contenuti dall’orami storica voce dei documentari di Claudio Capone.
Cosa c’è nelle sette sale: C’è quanto di meglio la tecnologia può offrire, ovviamente sotto forma di gioco e di divertimento. Si può guidare una navicella indossando occhiali virtuali che proiettano il giocatore in un mondo tridimensionale. Si può viaggiare nel tempo. Si possono fare sculture di polistirolo da una fotografia. E poi comporre musica elettronica, camminare su pavimenti “di acqua�, e realizzare un vero e proprio programma televisivo con tanto di effetti speciali, e sperimentare i materiali del futuro.
In ognuna delle sette sale, poi, c’è un “piccolo genio�, ovvero giovani laureati in ingegneria meccanica, fisica ecc. ecc pronti a dare spiegazioni, a rispondere alle domande, a “contagiare� i visitatori con la loro conoscenza e soprattutto con il loro entusiasmo per la scienza.
I commenti:“E’ il divertimento dei ragazzi la testimonianza della grandezza di questa iniziativa - dice il sindaco Veltroni - Ragazzi nell’età cruciale tra gli 11 e i 17 anni trovano qui una città che li accoglieâ€?.
E’ una grande semina - commenta il giornalista Piero Angela - auguro ai ragazzi di avere sempre il piacere e la curiosità della conoscenza”
Chi può visitare Technotown? Soltanto i ragazzi e le ragazze che anno fra gli 11 e i 17 anni. Lo spazio delle sale è rigorosamente proibito a tutti gli altri.
Gli orari:
Dal martedì alla domenica dalle 9,00 alle 19,00 (la mattina è riservata alle scuole mentre il pomeriggio e i festivi ai singoli visitatori)
Le scuole medie e superiori possono andare a Technotown dal martedì al venerdì dalle 9,00 alle 16,00 e il sabato dalle 9,00 alle 14,00 (prenotazione obbligatoria al numero 06399678009
I ragazzi che vanno individualmente possono entrare dal martedì al venerdì dalle 16,00 alle 19,00; il sabato dalle 14,00 alle 19,00 e la domenica e festivi dalle 9 alle 19,00
Biglietti:
Ingresso scuole : 3 euro a ragazzo
Ingresso ragazzo 5 euro
INFO 0682059127
SITO WEB www.technotown.it
Che fare mentre i ragazzi sono impegnati a scoprire Technotown?
La Limonaia: Accanto alla ludoteca, nella Limonaia, c’è la Caffetteria e focacceria dove si può prendere un caffé, fare uno spuntino o, perché no, fermarsi a pranzo o a cena.
I più piccoli possono fermarsi con i genitori nella sala lettura (la stessa dove si riunisce il Consiglio dei Bambini), oppure scatenarsi all’aperto sui bellismi prati.
La Casina delle Civette offre lo spettacolo delle sue vetrate Liberty
La magia del Parco: Il Parco di Villa Torlonia ha qualcosa di magico. Sotto gli alberi (Pino domestico, Palma Californiana, Pino americano, Palma nana, Cedro, Oleandro, Quercia verde e Fico) i visitatori sembrano riconquistare una serenità profonda e , come per magia, ci si incontra, si socializza, nascono amicizie, sbocciano amori.
E nascono giornali.
E proprio sui prati di Villa Torlonia, infatti, che è stato concepito Giacomino. Da un passaparola di mamme e papà , italiani e non, che si scambiavano notizie e informazioni sui servizi che la città offriva ai più piccoli.
Villa Torlonia e Giacomino: Dal 1992 – anno di nascita di mio figlio Giacomo (a lui è dedicato Giacomino) – un gruppo di mamme e papà (italiani e non), con i loro pargoletti, frequenta i prati di Villa Torlonia. Cosa fare nel tempo libero? In quale scuola iscrivere i nostri figli? Quale sport scegliere? C’è un teatro con spettacoli per bambini?
Erano queste le domande che giravano fra noi genitori. Non c’erano a Roma giornali specializzati (a parte qualche flash su Trovaroma) che davano informazioni o servizi di questo genere. Il passaparola fra genitori era l’unico mezzo con il quale ci scambiavamo suggerimenti e informazioni “Ho saputo che hanno aperto un centro sportivo qui vicino!� Oppure “ So che ci sono corsi di nuoto per neonati!� Ecc, ecc. Così, le amiche mi dicono:� Tu che fai la giornalista, perché non ti inventi un giornale dove possiamo trovare informazioni, indirizzi e un po’ tutto quello che ci interessa come genitori?� Giusto il tempo di far arrivare Internet in Italia, e nel 1998 nasce Giacomino.it – Il primo Internet Magazine alla scoperta della Roma dei bambini.
Il successo è stato grande e immediato. La gente mi telefonava per ringraziarmi di quanto facevo per i genitori. Il telefono era diventato “bollente� : le nascenti attività a favore dei bambini (sport, teatri, muscia, ecc ecc) trovavano finalmente spazio su un giornale. Poi – per venire incontro a quanti non avevano ancora il computer e Internet – Giacomino viene stampato, a colori, e distribuito gratuitamente in 10 mila copie a Roma e provincia.
La soddisfazione fu talmente grande da ripagare l’enorme fatica – fisica ed economica – che accompagnò un anno di cartaceo. I bambini della Scuola Parco di Veio collaborarono attivamente alle pagine di Giacomino. La fondazione Collodi ci ha onorati accogliendoci con il n ostro fumetto dedicato a Pinocchio. Le Biblioteche di Roma trovarono in Giacomino un eccellente megafono alle tante iniziative organizzate grazie all’amore e alla passione del personale che lavora all’interno degli spazi dedicati ai bambini.
Ora mio figlio Giacomo è grande, ha 14 anni. A Villa Torlonia non ci andiamo più tutti i giorni. Insieme al gruppo dei ragazzi del ’92 abbiamo visitato l’edificio principale ancora in via di restauro e abbiamo accolto con grande favore i lavori di riqualificazione dell’intera Villa. La nostalgia, però, è venuta a trovarci. Per anni abbiamo auspicato che Villa Torlonia fosse strappata al degrado. Eppure, oggi, dopo i restauri, quando vediamo i prati regolari e le mura non più fatiscenti ci assale una strana sensazione, come se avessimo perso la “nostra� la Villa. Sarà , forse, un sentimento legato alla malinconia per il tempo passato. Sarà che abbiamo desiderato così tanto questi restauri che ora abbiamo la tristezza conseguente “al sogno diventato realtà �. Fatto sta che ci siamo un pò vergognati di non provare felicità per la nuova Villa Torlonia. Qulalcuno ha detto “E’ come se, ora, fosse finta� oppure “ Bella così, la Villa diventa dei turisti e non è più nostra�
La nostra cara Villa Torlonia ci ha sentiti. Ha percepito le nostre emozioni e ci ha risposto. “Ora sono più bella, così come mi avete desiderata per tanti anni. E come una donna più bella, sono più ammirata da tutti. Non siate gelosi, però. Io sono e sarò sempre la vostra Villa. I vostri bambini sono cresciuti giocando con la ghiaia dei miei viali e saltando sui tronchi caduti dei miei alberi, ed io non mi sono dimenticata di loro. E continuo ad accoglierli, adolescenti, tra le mie braccia�.
Sara Musa
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E’ fallito l’obiettivo di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che soffrono la fame
Tuesday, 31/10/2006
A 10 anni dal Vertice Mondiale dell’Alimentazione che aveva promesso di dimezzare i sottoalimentati, nel mondo vi sono ancora 854 milioni di persone che soffrono la fame, dei quali ben 820 nei Paesi in via di sviluppo. A lanciare l’allarme, la Fao che ha presentato, ieri, Â il rapporto annuale sullo stato dell’insicurezza alimentare.
‘’I leader dei 185 paesi che partecipavano al Vertice in quell’occasione hanno definito la fame nel mondo ‘inaccettabile ed intollerabile’ - ha ricordato il direttore generale dell’organizzazione Jacques Diouf - e mi rincresce dire che oggi la situazione continua a rimanere intollerabile ed inaccettabile, e forse anche di più perché nel frattempo sono trascorsi dieci anni'’. Secondo il rapporto Sofi 2006, gli 820 milioni di persone che oggi soffrono di sottonutrizione nei paesi in via di sviluppo rappresentano solo una trascurabile riduzione di tre milioni rispetto al dato di riferimento del 1990-92 usato dal Vertice, che era di 823 milioni.
Ma il risultato è anche peggiore se paragonato al totale di 800 milioni registrato nel 1996, un aumento di 23 milioni. Per onorare l’impegno preso al vertice si dovrebbe ridurre il numero dei sottonutriti di 31 milioni l’anno da oggi sino al 2015, mentre il trend attuale è al contrario di un aumento al ritmo di quattro milioni l’anno. Negli ultimi dieci anni la proporzione delle persone che soffrono la fame nei paesi in via di sviluppo è scesa, ma contemporaneamente è cresciuta la popolazione mondiale, fa notare il Sofi. Nel biennio 1990-92 nei paesi in via di sviluppo era sottonutrita una persona su cinque, mentre adesso la percentuale è scesa al 17%. Le proiezioni della Fao indicano che la proporzione potrebbe ulteriormente calare passando dal 17 al 10% nei prossimi nove anni. ‘’Questo significa che il mondo è sulla buona strada per il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio sulla riduzione della fame'’, dice il rapporto. Ma le proiezioni indicano anche che il numero totale delle persone sottonutrite nei paesi in via di sviluppo nel 2015 sarà di 582 milioni, 170 milioni in più rispetto all’obiettivo del Vertice Mondiale dell’Alimentazione che era di 412 milioni. Più di metà sarà concentrato nel sud e sud-est asiatico, con rispettivamente 203 milioni e 123 milioni di persone sottonutrite.
L’Africa sub-sahariana, avverte ancora il rapporto, rimarrà la regione con la maggiore concentrazione in termini percentuali con un numero di persone sottonutrite che si prevede si aggirerà per il 2015 intorno a 179 milioni, più del doppio rispetto all’obiettivo auspicato dal Vertice mondiale del 1996. La tendenza generale ad una riduzione della fame maschera però grandi disparità da regione a regione. Per esempio, nelle regioni Asia e Pacifico ed America Latina e Caraibi si è assistito ad una riduzione generalizzata sia nel numero sia nella percentuale delle persone sottonutrite. In Africa sub-sahariana invece ‘’il compito che la regione si trova di fronte è immane'’ secondo il rapporto, perché attualmente sono 206 milioni le persone senza cibo, circa 40 milioni in più rispetto al biennio 1990-92, data di riferimento del Vertice. Ciononostante il Sofi fa notare che l’obiettivo del Vertice è ancora raggiungibile, ma solo se si interverrà concretamente ed in modo concertato. Questo significa un approccio a doppio binario che punti ad un’azione diretta contro la fame contemporaneamente ad interventi mirati allo sviluppo agricolo e rurale.
Il rapporto elenca quindi una serie di altre misure necessarie per sconfiggere la fame negli anni a venire: indirizzare i programmi e gli investimenti verso le ‘’zone più critiche'’ di povertà e sottonutrizione; rafforzare la produttività ’ a livello di piccoli produttori; creare condizioni idonee per gli investimenti privati, e questo implica tra l’altro trasparenza e buon governo. Secondo la Fao occorre poi far sì che il commercio mondiale funzioni anche per i poveri, con l’istituzione di meccanismi di protezione per i gruppi più vulnerabili; un immediato incremento del livello degli Aiuti Pubblici allo Sviluppo (Aps) per arrivare a raggiungere quello 0,7% del Pil, come promesso. ‘’Dobbiamo intensificare, ed in modo rilevante, il nostro impegno per raggiungere la riduzione della fame proclamata dal Vertice dell’Alimentazione. Se vi è la volontà politica -conclude il rapporto- possiamo riuscirci'’.
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Il Papa ai vescovi irlandesi parla degli abusi sui minori
Sunday, 29/10/2006
Gli abusi sessuali sui minori commessi dai preti costituiscono un crimine particolarmente grave che danneggia la credibilita’ della Chiesa. E’ quanto si legge nel messaggio rivolto da Benedetto XVI ai vescovi irlandesi in visita ad limina apostolorum ricevuti oggi in Vaticano.
‘’Nell’esercizio del vostro ministero pastorale -ha detto il Papa- avete dovuto rispondere di recente di casi di abusi sessuali sui minori'’. Tali casi ‘’sono particolarmente tragici - ha affermato il Pontefice - quando colui che abusa è un prete'’. E’ dunque importante, ha affermato Ratzinger, ‘’stabilire cosa sia avvenuto realmente nel passato, e prendere ogni provvedimento affinche’ casi del genere non avvengano di nuovo'’. E’ poi necessario assicurarsi che i principi di giustizia siano pienamente rispettati quindi aiutare le vittime ‘’e tutti coloro che sono stati colpiti da questo grave crimine'’.
Su questa strada, ha aggiunto, si dovra’ compiere un grande sforzo ‘’ed essere sempre piu’ capaci di dare testimonianza del potere redentivo della Croce di Cristo'’. ‘’Io prego - ha aggiunto Benedetto XVI- affinche’ dalla grazia delo Spirito Santo questo tempo di purificazione rendera’ capace il popolo di Dio in Irlanda di conservare la santita’ ricevuta da Dio'’.
Tuttavia, ha osservato Ratzinger, la trasgressione di alcuni sacerdoti non oscura'’ la grande dedizione ‘’della grande maggioranza dei preti e dei religiosi in Irlanda'’.
Adnkronos
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