Informazione

Basta con i cartoni in TV alle sette del mattino!

Thursday, 15/4/1999

        

No ai cartoni animati nella fascia del risveglio (dalle 7 alle 9 del mattino).
No alla pubblicità durante i cartoni animati.
No alle telepromozioni presentate dallo stesso conduttore del programma per ragazzi.
Si ai programmi e ai cartoni animati “made in Italy”.
Si ai programmi che insegnino ai genitori come educare i figli ad un uso corretto della televisione.
Ecco alcune interessanti proposte della Commissione per l’infanzia del Senato che aspettano solo di essere votate. Si tratta di un decalogo per proteggere i bambini dalle “abboffate” di televisione che, spesso, cominciano fin dal primo mattino.
Questa fascia oraria, invece, dovrebbe essere dedicata unicamente al rapporto tra genitori e figli, suggerisce la Commissione che, tra l’altro, chiede che il decalogo sia vincolante per la RAI - che è la concessionaria del servizio pubblico - ma anche per Mediaset e per le altre emittenti private.

Un sito interessante, sempre aggiornato sulle problematiche del rapporto fra bambini e Tv è:
http://www.genitori.it

Giacomino n.8 del 15 aprile 1999

Basta con i cartoni in TV alle sette del mattino!

Thursday, 15/4/1999

                          Basta con i cartoni in TV alle sette del mattino!No ai cartoni animati nella fascia del risveglio (dalle 7 alle 9 del mattino).
No alla pubblicità durante i cartoni animati.
No alle telepromozioni presentate dallo stesso conduttore del programma per ragazzi.
Si ai programmi e ai cartoni animati “made in Italy”.
Si ai programmi che insegnino ai genitori come educare i figli ad un uso corretto della televisione.
Ecco alcune interessanti proposte della Commissione per l’infanzia del Senato che aspettano solo di essere votate. Si tratta di un decalogo per proteggere i bambini dalle “abboffate” di televisione che, spesso, cominciano fin dal primo mattino.
Questa fascia oraria, invece, dovrebbe essere dedicata unicamente al rapporto tra genitori e figli, suggerisce la Commissione che, tra l’altro, chiede che il decalogo sia vincolante per la RAI - che è la concessionaria del servizio pubblico - ma anche per Mediaset e per le altre emittenti private.

Un sito interessante, sempre aggiornato sulle problematiche del rapporto fra bambini e Tv è:
http://www.genitori.it

Giacomino n.8 del 15 aprile 1999

Agriturismo per famiglie e bambini

Thursday, 15/4/1999

               Ecco un’idea per passare una vacanza immersi nella natura. La struttura è attrezzata per accogliere le famiglie e per ospitare i bambini che vogliono fare questa esperienza senza mamma e papà

L’AQUILONE

Obiettivi per i bambini che fanno la vacanza senza i genitori:

Stimolo all’autonomia e all’indipendenza, intervenendo per insegnare come, e aiutando a fare da soli. 
Incoraggiamento alla responsabilità, affidando piccoli incarichi (cura delle piante, centralinisti, bibliotecari, giornalisti etc) 
Sensibilizzare all’altruismo ed alla solidarietà, con il comportamento e con attività mirate. 
Sana attività fisica in contrapposizione alla vita sedentaria, giochi, gimcane, escursioni, sport, tornei a squadre. 
Rapporto diretto con la natura, attraverso la conoscenza di animali e piante , fondamentale per una crescita equilibrata dei bambini, con escursioni, osservazioni dal vivo, giochi nei campi e nei boschi, contemplazione della volta celeste. 
Stimolo ai rapporti di amicizia tra bambini di città diverse. 
Sviluppo della creatività e della fantasia immergendosi in storie appassionanti, in cui i bambini diventano personaggi di una fiaba vissuta e creata da loro. 
Riscoperta della manualità attraverso molteplici proposte (Ceramica, pittura, falegnameria, carta riciclata, pasta di pane, cucina…….) 
Espressione del corpo in danze, canti e giochi di gruppo, yoga per bambini.

VACANZE PER BAMBINI 1999:

Apertura da Domenica 20 giugno a Domenica 22 agosto
Tariffe settimanali: da domenica a domenica
1 settimana di soggiorno 720.000
2 settimane 1.350.000
3 settimane 1.950.000
Per gruppi fino a 5 amici sconto del 5%, dal 6° in su 10%.
Le attività a L’aquilone sono numerosissime.
Effettuiamo per i capi dei bambini il servizio di lavanderia e
guardaroba che è compreso nella quota.

Giacomino n.8 del 15 aprile 199

Le avventure di Capitan Net: una guida per grandi e piccoli navigatori

Monday, 15/3/1999

Un manuale. Un codice. Un allegro opuscolo dove trovare informazioni e suggerimenti per navigare sicuri in Internet. 
Fortemente voluta dall’Assessorato alle Politiche dell’infanzia dopo la scoperta di pedofili telematici, la guida è il risultato del lavoro di neuropsichiatri infantili, di rappresentanti di enti istituzionali, delle Forze dell’Ordine e dell’Ecpat riuniti nella Commissione Tecnologia e Bambini istituita su impulso di Pamela Pantano, Assessore alle politiche per la città delle bambine e dei bambini.
Il volumetto - redatto in collaborazione con Telecom - si rivolge sia agli adulti sia ai bambini. Contiene informazioni su cosa è Internet e sulle sue potenzialità, e fornisce indicazioni e suggerimenti su come proteggere i minori. A questi, con un linguaggio appropriato, dà una serie di raccomandazioni per non cadere nelle trappole della Rete (non dare mai la password a nessuno; non prendere appuntamenti; segnalare ai genitori chi scrive messaggi molesti o fastidiosi ecc.). 
Le avventure di Capitan Net - distribuito nelle ultime due classi delle scuole elementari romane - rappresenta un primo, concreto contributo a favore sia dei più piccoli fruitori di Internet sia della Rete come strumento di comunicazione che, purtroppo, ha rischiato e rischia, nel nostro Paese, di avere gli onori della cronaca solo in occasione di fatti criminali.
Internet non si ferma. Lo sanno bene i genitori che chinano il capo di fronte alle competenze telematiche dei loro pargoli. E lo sanno bene soprattutto gli insegnanti. “La conoscenza ancora parziale di Internet - ha detto Pamela Pantano - ed i rari ma pur esistenti rischi ad un uso non propriamente corretto ne hanno spinto a creare una guida per i non addetti ai lavori, destinata ai bambini ed agli adulti che, come me, si sbalordiscono di fronte alle capacità die loro figli di navigare in rete. Questa inizativa - ha aggiunto - non pretende di risolvere il problema nella sua totalità, ma di stimolare i genitori, gli insegnanti ed i bambini a parlare anche di questi problemi”.
E sul ruolo della scuola, il Provveditore agli Studi di Roma, Paolo Norcia, non ha dubbi:”La scuola deve dire alle famiglie come usare Internet. L’uso ed il pericolo di questo nuovo mezzo di comunicazione non è un problema delle forze dell’ordine, ma una questione preventiva che parte dalle scuole e dalle famiglie, istituzioni che devono contribuire allo sviluppo dei bambini”.
Alla scuola, quindi, il compito di fare prevenzione. Ed alle Forze dell’Ordine quello di indagare e scoprire le “maglie sporche” della Rete. I siti sospetti possono essere segnalati  al sito Internet dei Carabinieri,  oppure alle associazioni che si occupano dei minori. 

Giacomino n.7 del 15 marzo 1999

Documenti più facili per i giovani che vogliono andare all’estero

Wednesday, 21/10/1998

Niente più assenso da parte dei genitori e niente più imposta di bollo per l’autentica della dichiarazione.  E per chi non ha ancora compiuto 18 anni diventa più facile e meno costoso fare la Carta d’identità per  andare all’estero.
Si tratta di innovazioni introdotte dalla cosiddetta “Bassanini ter” – dice  il sottosegretario all’Interno Adriana Vigneri – e contribuiscono a modernizzare la pubblica amministrazione, semplificando al massimo i rapporti con i cittadini-utenti.

Giacomino n.1 del 15 settembre 1998

Rapporto Onu sulla popolazione

Wednesday, 21/10/1998

L’11 giugno 1999 – il  World Population Day – saremo 6 miliardi. Nel 2025 saremo 8 miliardi. E nel 2050 saremo 9 miliardi e 400 milioni. E le Nazioni Unite si rivolgono alle famiglie ed alle società di tutto il mondo perché “il nostro futuro dipenderà da come loro affronteranno le esigenze di queste nuove generazioni”.
Aumentano i giovani e aumentano anche gli ultra 65enni. Ce la faranno le istituzioni a garantire istruzione e servizi sanitari agli uni, sostegno sociale, medico e finanziario agli altri?
Attualmente – secondo il rapporto dell’Onu – sono più di un miliardo i giovani che hanno fra i 15 ed i 24 anni,  la maggior parte dei quali vive in Africa e purtroppo è la più colpita dalle malattie aa trasmissione sessuale.
Nei Paesi industrializzati, invece, è destinato a salire il numero delle persone che hanno più di 65 anni. Qui, entro il 2050 , la vita media si allungherà a 87 anni per gli uomini e 92 per le donne.
Molti Paesi in via di sviluppo hanno aumentato la loro spesa per programmi demografici e per la salute riproduttiva – si legge nel rapporto dell’Onu – ma l’assistenza internazionale resta molto al di sotto dei 5 miliardi e 700 milioni di dollari l’anno concordati dalla Conferenza del Cairo del 1994. 

Giacomino n.1 del 15 settembre 1998

Bambini e Internet: come non cadere nella rete dei pedofili

Wednesday, 21/10/1998


Navigazione sicura  per i bambini: è questa la parola d’ordine che s’impone quando si parla di bambini e Internet. Lo sanno bene i genitori. E lo sanno bene le associazioni che operano nel campo della tutela dei diritti dei minori, e che lanciano continuamente appelli affinché – in attesa di una regolamentazione in materia – siano proprio i genitori i primi supervisori delle “attività telematiche” dei propri ragazzi. 
 Per non naufragare su Internet, le associazioni Arci ed Ecpat –  quest’ultima impegnata a livello internazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori - hanno messo a punto un  manuale. Oltre alla censura  dei siti pericolosi, ai genitori consigliano di navigare insieme ai propri figli o, comunque, di sistemare il computer in una stanza controllabile. Ai ragazzi dicono di non dare mai  a nessuno il proprio nome, indirizzo, numero di telefono,  la propria foto o la password, di non prendere appuntamenti con nessuno senza aver prima avvertito i genitori, di non rispondere a e-mail o a  messaggi molesti o allusivi, di non frequentare chat room dove qualcuno dice o scrive cose strane.
Suggerimenti e consigli più che utili. Come rivela il rapporto ’97 dell’Osservatorio sul fenomeno della magia a tutela dei bambini e minori del Telefono arcobaleno  su 761 telefonate ricevute, oltre 100 erano richieste d’aiuto per uscire da situazioni di plagio o dipendenza dopo che, per gioco, i bambini si erano rivolti a maghi e occultisti. 
Per fortuna, però, Internet non è solo pericolo per i bambini. E’ di questa estate la notizia della piccola Chiara, 6 anni che vive con i genitori sull’isola di Montecristo (di cui il papà è il guardiano) e che potrà frequentare la scuola proprio grazie alla rete telematica.
Per i piccoli esploratori di Internet ci sono specifici motori di ricerca, come Girotondo dove possono navigare liberamente su siti precedentemente selezionati per loro.
Infine, per imparare fin dall’inizio ad utilizzare in modo corretto il computer ed Internet ci sono scuole che organizzano corsi mirati. Alla Pigrecodata, per esempio, da ottobre riprendono i Laboratori per i bambini dai 6 ai 10 anni e per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni dove, con allegria e  divertimento, il computer diventa uno strumento per disegnare, fare musica, scambiare la corrispondenza con vecchi e nuovi amici o andare in giro per musei. 

Giacomino n.1 del 15 settembre 1998

Contro i pedofili di Internet

Wednesday, 21/10/1998

 
Operazione “Cattedrale”

In tutto il mondo la polizia ha fermato 180 persone ed ha sequestrato 100.000 foto con immagini porno di bambini. In Italia, tre persone sono state arrestate, cinque denunciate, e sono state effettuate 15 perquisizioni. Sequestrati 30 computer, 440 videocassette, 8 hard disk , 2600 floppy-disk e migliaia di fotografie con bambini nudi o seviziati e uccisi . La Procura di Napoli tira le somme dell’indagine che ha sgominato una rete internazionale di pedofili. L’operazione “Cattedrale” – scattata contemporaneamente in 21 paesi di tutto il mondo – è partita su iniziativa della polizia britannica. E la guerra ai criminali continua. “La pedofilia è molto più estesa di quanto è uscito fuori finora , ha detto il procuratore Diego Marmo che, da Napoli, coordina il versante italiano dell’inchiesta . Le stesse famiglie si chiudono a riccio e non denunciano il fenomeno”. Ma il fatto più pericoloso , secondo Marmo, è che in questa vicenda “entrano personaggi con un un’alta collocazione sociale e con una cultura medio alta” e che molte persone coinvolte “aderiscono al Fronte pedofilo internazionale danese e predicano l’ideologia del perfetto pedofilo, cioè il riconoscimento della sua liceità”.

La legge italiana

Dal mese scorso, la nuova legge contro lo sfruttamento sessuale dei minori fornisce strumenti nuovi agli investigatori e prevede pene severe per questo tipo di reato. Nata con l’intento di colpire la pedofilia, colpisce anche lo sfruttamento della prostituzione al di sotto dei 18 anni, prevede pene da 6 a12 anni ed una multa da 50 a 500 milioni per chi produce materiale pornografico con minori; da 1 a 5 anni di reclusione e da 5 a 100 milioni di multa per chi distribuisce il materiale, così come chi si collega con siti pedopornografici. Per le indagini su questo tipo di reati sono ammesse le intercettazioni telefoniche.
Arci ed Ecpat esprimono “soddisfazione per la nuova legge che permette di colpire chi produce, detiene e diffonde – anche via Internet – materiale pornografico”. In applicazione all’articolo 16 della nuova legge – informano Arci ed Ecpat – gli operatori turistici hanno l’obbligo di stampare su tutto il materiale consegnato ai viaggiatori la seguente frase: “la legge italiana punisce con la pena della reclusion i reati inerenti alla prostituzione ed alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero” e chiedono ai proveders di inserire un’avvertenza analoga nei loro siti.

Internet è colpevole?

“Bisogna evitare che da un’inchiesta contro il crimine della pedofilia – che va comunque perseguita – si finisca per lanciare una crociata contro Internet, presentata da tv e giornali come veicolo di ogni nefandezza” dice l’eurodeputato Ernesto Caccavale. 
Sulla rete, però, i siti porno fanno affari d’oro: 1700 miliardi l’introito previsto per quest’anno, secondo una stima del Financial Times. Ma, le forze dell’ordine non stanno a guardare.  Nel ’97 , in Italia, è stata sgominata un’organizzazione che faceva traffico di bambini codificandoli come se fossero bottiglie di vino: più 6 gradi, meno 6 gradi per indicare l’età delle vittime. I carabinieri, in quella occasione, hanno censito 500 mila foto pornografiche e arrestato 9 persone che avevano collegamenti con 56 paesi.

Giacomino n.1 del 15 settembre 1998

Se un bambino si fa male a scuola, il ministero paga

Wednesday, 21/10/1998

Se un bambino si fa male a scuola, il ministero deve risarcire i danni.  Lo ha stabilito la Cassazione che - con una sentenza - ha accolto il ricorso dei genitori di un bambino milanese. Il piccolo era caduto a scuola e si era rotto i denti mentre giocava con un suo compagno, durante una pausa pomeridiana delle lezioni, e mentre la maestra si era assentata. La Corte di Cassazione, così, ha stabilito che il Ministero della Pubblica Istruzione deve pagare i danni subiti dai bambini che si fanno male a scuola durante il normale orario di lezione, ricreazione compresa.

Giacomino n.2 del 15 ottobre 1998

Tv e Internet frenano l’immaginazione?

Wednesday, 21/10/1998

La partita è aperta. Da una parte i governi e gli sponsor sostengono la diffusione dell’informatica  e della telematica nelle scuole  a colpi di concorsi a premi  ,con stretta di mano finale di Clinton. Dall’altra la Lego  (certamente interessata a tirar l’acqua al suo mulino) che lancia l’allarme: “I bambini subiscono un bombardamento di notizie e di immagini – dice il presidente e amministratore del gruppo Kjeld Kirk Kristiansen – e tutti dobbiamo prenderci la responsabilità di incoraggiarli a non guardare, ascoltare e ripetere soltanto, ma ad utilizzare attivamente la propria immaginazione”.
Proprio per allargare il dibattito sulla validità o meno delle  nuove tecnologie nello sviluppo dei bambini, la Lego ha lanciato l’idea di un  forum a livello internazionale per parlare sulle più avanzate conoscenze sullo sviluppo e l’immaginazione dei bambini.  A Londra, intanto, proprio la Lego ha organizzato una dimostrazione nel corso della quale – grazie ad Internet -  bambini di Londra e bambini di Singapore hanno potuto giocare tra di loro “virtualmente e fisicamente” con mattoncini “intelligenti” dotati di microchip e sensori. “Associando i prodotti Lego a Internet – precisano i responsabili dell’azienda che produce giocattoli – i bambini potranno condividere le loro creazioni usando il lcomputer per stimolare un’immaginazione attiva piuttosto che passiva” .
Giacomino n.2 del 15 Ottobre 1998

 
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