Winx club – Il segreto del regno perduto - Da domani, il film in tutte le sale

29/11/2007

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Winx club – Il segreto del regno perduto

Winx club – Il segreto del regno perduto 

una produzione RAINBOW 

in collaborazione con RAI FICTION

 

Un film di Iginio Straffi

 

 

winks26.jpgSedici anni fa i più potenti maghi guerrieri della Dimensione Magica si sono sacrificati per combattere il male assoluto.  Ora il destino di un regno è nelle mani di una ragazza: Bloom, la fata della fiamma del Drago.

Accompagnata come sempre dalle sue amiche del Winx Club, Bloom dovrà affrontare la più grande delle sfide: addentrarsi negli abissi della dimensione oscura e combattere il male assoluto per riportare in vita i suoi genitori e svelare finalmente il mistero legato alle sue origini.

Riusciranno Bloom, Flora, Stella, Aisha Musa e Tecna a sconfiggere le più terrificanti creature dell’incubo e a ritrovare l’ultimo re di Domino? E Bloom riuscirà a salvare il regno perduto e a diventare finalmente Principessa di Domino?

Dall’esito di questo scontro dipenderà il destino dell’intera Dimensione Magica.winks6.jpg

 Diversi anni fa quando lavoravo alla stesura del progetto Winx Club, per la serie televisiva,  tratteggiai il profilo della protagonista Bloom come quello di una ragazza cresciuta da genitori adottivi perché questo tema mi era rimasto dentro da quando, ai tempi dell’università, frequentavo una ragazza straniera cresciuta in Italia che aveva vissuto questa stessa esperienza.

Antonella, così si chiamava la mia compagna di studi, mi aveva confessato con un tale trasporto il grande desiderio di conoscere un giorno i suoi genitori naturali ed il suo paese che non poteva essere ignorato.

Nel tratteggiare la storia di Bloom, creatura magica, proveniente dal mondo di Domino, ma cresciuta da genitori adottivi terrestri, mi sono ispirato a lei, anche se il carattere della Bloom, come lo conosciamo oggi dalla serie televisiva, somiglia molto di più a quello di mia moglie Joanne, che non a quello della studentessa di cui sopra.

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Originariamente avevo pianificato il viaggio di Bloom alla ricerca dei genitori naturali, come parte della seconda stagione televisiva. Ben presto però mi sono reso conto che sarebbe stato un vero peccato non indirizzare la saga televisiva delle fatine più trendy del mondo verso altri sviluppi, riservando questa emozionate avventura, alla ricerca delle proprie origini, per il grande schermo.

 

winks3.jpgCosì è nato il soggetto del film, un racconto che svela molti dei segreti irrisolti nelle 3 serie televisive, ma che è anche l’ espressione di una storia universale; un viaggio alla ricerca di se stessi e delle proprie origini, un processo di crescita e di passaggio, per la protagonista, dall’adolescenza verso il mondo degli adulti. Una storia insomma che può coinvolgere ed appassionare anche chi non ha mai visto una puntata delle Winx.winks3.jpg

 

Per la stesura della sceneggiatura ho coinvolto Sean Molyneaux, talentaccio neworkese, che aveva dato prova delle sue capacità già nella serie televisiva. I contenuti e le emozioni che volevo trasmettere agli spettatori, dovevano essere miscelati con l’azione e il ritmo dei dialoghi tipici della scrittura made in USA, il risultato di questa sceneggiatura a 4 mani mi sembra soddisfacente, perché credo che coinvolga e parli al cuore degli spettatori.

 

Verso la fine del 2005 con la sceneggiatura e i disegni di personaggi e ambienti mi sono quasi trasferito a Roma dove, insieme a Francesco Mastrofini, abbiamo messo insieme una squadra di bravissimi artisti e tecnici, tutti giovani, ma già provenienti da esperienze produttive diverse, accomunati da un unico sogno, quello di realizzare anche in Italia il Cinema di animazione CGI. Nei mesi successivi poi siamo stati in grado di riportare a casa altri talenti italiani spersi e sparsi nell’universo produttivo delle major, a vantaggio della qualità del prodotto.

 

Partita la sfida italiana denominata Rainbow CGI sono cominciati i problemi, il primo la lotta contro il tempo per uscire nelle sale entro il 2007 e ovviamente con uno standard qualitativo di altissimo livello. Accanto alla fatica  e alle difficoltà di uno start up così ambizioso la soddisfazione di vedere il team crescere giorno dopo giorno, in un percorso quasi parallelo a quello della protagonista del film, Bloom.

Le notti sono state e continuano ad essere lunghe alla Rainbow CGI, tante le risate che ci siamo fatti alcuni mesi fa quando la polizia ha dovuto svegliare a calcetti il mio assistente regista Mauro Uzzeo che dormiva profondamente dalla notte prima sui divani dello studio. Mauro esausto dalla lunga giornata di lavoro si era addormentato sul divano ed era stato scambiato dalle donne delle pulizie del turno mattutino per un barbone intrufolatosi negli studios in cerca di un giaciglio al caldo…che dire poi delle voci guida per animare il labiale, tutte fatte in casa, come in una grande recita scolastica, in cui tutti hanno dato il peggio delle proprie capacità interpretative.

 

Insomma lacrime e sangue, ma anche tanto divertimento ed un livello di energia creativa che si respirava in ogni reparto degli studios; e poi l’impagabile sensazione di lavorare ad un progetto unico, di essere parte di un esperienza che mai prima si era realizzata in Italia.

 

Ora siamo pronti al debutto speriamo in un grosso successo di critica e di pubblico, ma la soddisfazione più grande ci verrà come al solito dal sorriso e dal pianto di una piccola spettatrice. WINX STAFFI32.jpgIginio Straffi 

 

winks2.jpg“Winx Club - Il Segreto del Regno Perduto� è una commedia romantica che alterna situazioni comiche a momenti drammatici e rappresenta un passaggio epocale della saga Winx Club: risalire alle origini di Bloom per rivelare il segreto alla base dell’universo Winx. 

 

 

I PROTAGONISTI - Le magiche WINX

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BLOOM – La Fata del Fuoco. Nata sotto il segno del Drago, Bloom proviene da Gardenia, dove ha vissuto con i suoi genitori, Vanessa e Mike. Ma la sua vita cambia radicalmente quando incontra Stella, una fata di Alfea minacciata da un pericoloso troll, per difendere la quale scopre di avere dei poteri magici e di essere una potenziale fata. Da quel giorno Bloom lascerà Gardenia per frequentare a Magix il college delle fate e diverrà la leader del Winx Club. Generosa, sincera, coraggiosa, nobile d’animo, impulsiva e carismatica (proprio come una leader), la Fata del fuoco è inseparabile dalle sue amiche e con loro, mentre cerca di comporre il difficile puzzle del suo passato, vive ogni giorno una magica avventura.

 

STELLA – La Fata del Sole e della Luna. Figlia unica del re e della regina di Solaria, e’ nata sotto il segno della Sirena. Adora letteralmente vestirsi alla moda e fa molta attenzione al suo look. Il suo guardaroba è infatti il piu’ capiente e colmo di tutta la Dimensione Magica ed il suo passatempo preferito è lo shopping nelle boutique di Magix o di Adquistes. Anche frequentare i ragazzi non le dispiace mentre invece lo studio non rientra proprio fra le sue passioni. Stella ha un bel caratterino: è spontanea, allegra, un po’ egocentrica ma anche buffa e generosa.

 

MUSA – La Fata della Musica. Proviene da Melody, regno della Musica ed è nata sotto il segno fatato del Folletto. Sua madre era una grande cantante e suo padre un ottimo pianista e fabbricante di strumenti musicali. Cresciuta in mezzo alle note non poteva che ereditare una grande passione per la musica! Adora ogni tipo di strumento ma soprattutto il flauto traverso che ama suonare nel silenzio della sua camera di Alfea. E le piace tanto ballare, qualsiasi tipo di ritmo: la disco music, l’hip hop, il rap, il latino-americano, la techno non hanno segreti per lei. Tenace, energica, ironica, disordinata, irruente, è forse un po’ diffidente. Tranne che con le sue amiche con cui vive sempre nuove e fantastiche avventure.

 

FLORA – La Fata del Fiori. Nel pianeta di Linphea, da cui proviene, ha imparato ad apprezzare la magia della natura. Non potrebbe vivere senza sentire il profumo di fiori e piante e la sua stanza sembra un piccolo giardino. Il suo segno fatato è Driade. Flora è un’allieva diligente - non certo ambiziosa - ma cerca di dare il meglio di sé in tutto quello che fa. Saggia e ponderata, non esita a correre in aiuto di chiunque si trovi in difficoltà, con dolcezza e pazienza. La sua insicurezza spesso la frena, ma per fortuna le sue amiche sanno sempre consigliarla e incoraggiarla.

 

TECNA – La Fata della Tecnologia. Sotto il segno del Tritone, Tecna viene dal pianeta di Zenith – dove la magia scaturisce unicamente dalla tecnologia. Adora lo sport ed il movimento, ma nutre una vera passione per le scienze e nel tempo libero si diverte ad inventare e realizzare nuovi marchingegni oppure accende il computer per  avventurarsi in nuove entusiasmanti sfide con i videogiochi. Un tipo ordinato e razionale che ricorre sempre alla logica per affrontare le situazioni…e non c’è da stupirsi che il suo look sia essenziale e hi-tech. Puo’ sembrare fredda o distaccata, ma in realtà con le sue amiche mostra sempre grande affetto e generosità.

 

AISHA – La Fata del Fluidi. L’ultima arrivata nel gruppo Winx, è la principessa del pianeta Andros, da cui proviene. Segno magico: Chimera. Le Winx l’hanno salvata dalla grinfie di Darkar e da allora fa parte del loro fantastico gruppo. Con i suoi poteri riesce a manipolare il Morfix, uno speciale fluido fucsia che puo’ assumere qualsiasi forma, ma presto – perfezionandosi nella scuola di Alfea - riuscirà a controllare tutti i fluidi. Appassionata di sport, si allena costantemente per essere sempre scattante e in forma. Aisha è orgogliosa e grintosa, sempre pronta ad affrontare il pericolo, ma ha il terrore del buio e degli spazi troppo piccoli e desolati…La sua massima aspirazione è quella di diventare una vera Fata ed una grande Winx.    

 

La Winx Mania

 

“Le Winx sono frutto di una lunga elaborazione, di ricerche su soggetti e su personaggi che hanno richiesto diversi anni di duro lavoro prima di essere pronti al lancio sul mercato. Il format che vede un gruppo di sei amiche affiatate e integrate pur nella differenza delle personalità e dei gusti, sicuramente è un concetto molto importante, specie per il target di riferimento delle Winx. Se poi si aggiunge l’ingrediente della magia, ovviamente come strumento di lotta contro il male, il concept si rafforza maggiormente� Cosi’ Iginio Straffi, il creatore delle Winx, spiega il successo delle sei fatine, le piu’ trendy e piu’ cool nel panorama internazionale, divenute in breve tempo oggetto di un vero e proprio fenomeno di culto.  

 

Un fenomeno che nasce e si sviluppa grazie ad una stretta collaborazione fra Rainbow e Rai Fiction che ha decretato lo straordinario  successo delle 3 serie televisive in 2D. E lo stesso team produttivo si è naturalmente riproposto anche per il film in 3D destinato alle sale cinematografiche. 

 

Solari e romantiche, fragili e determinate, unite da un’inossidabile amicizia e dotate di straordinari poteri magici che mettono al servizio del bene, le sei mitiche “teen-fate� hanno conquistato infatti in soli tre anni il mercato mondiale per attestarsi come un vero e proprio fenomeno internazionale per estensione, e trasversale per penetrazione in diverse fasce d’età. 

 

Le cifre parlano chiaro: nate solo 3 anni fa, dal 2004  le Winx hanno invaso 130 paesi e conquistato diversi primati. Winx è il brand n. 1 in Italia ed Europa per livello di notorietà, il n. 1 in Italia, Francia e Benelux nel settore giocattolo, attestandosi come un grande fenomeno anche a livello di merchandising. Il brand Winx è infatti n.1 tra i prodotti in licenza più venduti – basti pensare che nella categoria fashion doll, Winx presenta ben 25 referenze di prodotto all’interno della top 100 dei prodotti più’ venduti della stessa categoria: una leadership indiscussa.

 

Oggi le bambole Winx sono infatti uno dei prodotti più venduti in Italia. Contrariamente all’andamento del mercato delle fashion dolls, che – comparando i mesi di Gennaio–Giugno 06 e Gennaio-Giugno 07 - registra una situazione di stasi (con un incremento di appena 0,9%), le bambole Winx sono in continua ascesa, con un incremento di oltre il +70% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Con una quota di mercato di quasi 40% di market share superando le piu’ trasgressive Bratz e le piu’ tradizionali Barbie.

Al successo delle fashion doll si affianca quello della linea di abbigliamento. Winx Club è stato infatti sempre concepito come un marchio molto fashion e al passo con la moda. Non è un caso infatti che disegnatori Rainbow abbiamo lavorato a braccetto con stilisti moda per creare il look delle fate di Alfea e un vero e proprio guardaroba di cambi d’abito. Questo perché le Winx sono ragazze normali che vanno a scuola e amano vestirsi per ogni occasione, proprio come le teen-ager di oggi. Ed ecco comparire vere e proprie collezioni moda e accessori fashion di ogni genere, dai portacellulari alle spille per le borse, dai ciondoli ai gioielli: da questo autunno infatti  tutta una linea di gioielli veri a marchio Winx verrà distribuita nelle principali gioiellerie d’Italia. Per non parlare dei prodotti hi-tech che vanno dalla fotocamera digitale al cellulare, dalla pen drive all’asciugacapelli Winx, dall’organizer allo spazzolino elettrico.

E ancora gli orologi da polso, il corredo per la scuola, la linea da toilette, i cosmetici, l’area food e la linea da tavola per assicurarsi la presenza delle Winx in ogni momento della giornata. E poi i libri e le figurine: la collezione di figurine Panini abbinata alla terza serie delle Winx ha battuto ogni record con 50 milioni di figurine vendute in poco più di 2 mesi solo in Italia – e si tratta della quarta collezione che Panini pubblica sulle Winx. Mentre il settore DVD  ha superato il volume dei 10 milioni di pezzi venduti in 41 paesi, di cui oltre un milione solo in Italia.

Le Winx hanno conquistato anche il pubblico sul web: sono oltre 2 milioni i visitatori unici al mese del sito www.winxclub.com e oltre 1,5 milioni i membri iscritti allo stesso sito. Ma non solo: sono oltre 275.000 i siti web e 5 milioni le pagine web che parlano di Winx e 12.400 i videoclip delle Winx abbinate alle loro canzoni ma anche alle canzoni di artiste di fama internazionale sul sito piu’ ciccato dai teen ager, You Tube. Perché Winx è anche un fenomeno musicale: tutte le ragazzine d’Italia e dei paesi in cui Winx è trasmesso, cantano le loro canzoni, acquistano i cd musicali con le loro raccolte e in Italia tantissime hanno assistito al musical delle Winx. Un Live show itinerante che ha toccato oltre 40 città con il tutto esaurito e totalizzando piu’ di 300.000 biglietti venduti – prima di approdare quest’anno anche in Olanda. La musica è un elemento importante specie per le ragazzine, tweens e teen agers. Le Winx sono ragazze di oggi e ascoltano la musica pop, tecno o altri genere comunque in voga tra i ragazzi e anche per questo sono molto amate. Le canzoni Winx esprimono soprattutto sentimenti: i sentimenti d’amore, d’amicizia delle ragazzine, la fiducia verso il futuro, le aspettative per la loro crescita, in sintonia con i valori positivi che le Winx trasmettono.

Un successo indiscusso dunque, che accomuna bambine e adolescenti ma anche genitori e nonni, visto che il fenomeno Winx è ormai entrato nelle case degli italiani.

 

Un successo spiegabile con il fatto che le Winx rappresentano perfettamente le identità, ma anche i sogni e le aspirazioni delle tweens di oggi: sono fashion, attente alle novità e all’hi-tech, con una passione per la musica ed un‘incondizionata fiducia nell’amicizia, nella solidarietà e nello spirito di gruppo. Ma vanno a scuola,  si innamorano e sognano una vita da principesse. Non puro intrattenimento, ma un modello aspirazionale. Non solo fenomeno mediatico, ma un vero e proprio stile.   

IL DIARIO DI UNA TATA

29/11/2007

 diario.jpgE’ la storia del percorso, coinvolgente e divertente, di Annie Braddock (Scarlett Johansson), una ragazza  del New Jersey  alla ricerca di un suo posto nel mondo. Finita l’università, la madre la spinge a trovare un lavoro rispettabile nel settore degli affari, ma Annie preferisce di gran lunga gli studi antropologici. Casualmente entra in contatto con la cultura elitaria e rituale dell’East Side di Manhattan, tanto lontana dalle sue esperienze provinciali quanto la vita in un villaggio tribale dell’Amazzonia. Annie sceglie di isolarsi dalla realtà e accetta di lavorare come tata per una ricca famiglia, che definisce semplicemente “gli Xâ€?. Impara rapidamente che la vita non è poi tanto rosea a quel livello sociale, deve soddisfare tutti i capricci di Mrs. X (Laura Linney) e del precoce figlioletto Grayer (Nicholas Reese Art), e nel frattempo evitare Mr. X (Paul Giamatti). La situazione poi si complica ancora di più quando si innamora di un bellissimo ragazzo (Chris Evans) ed è costretta a riesaminare la propria vita e la direzione che sta prendendo.

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Nel 2002 è stato pubblicato con grande successo di critica e di vendite il romanzo satirico “The Nanny Diaries�, scritto da Emma McLaughlin e Nicola Kraus, che per otto anni avevano lavorato come babysitter per oltre trenta famiglie di Manhattan. Poiché il loro racconto forniva un quadro divertente e sferzante di una ricchissima famiglia di Park Avenue, i media iniziarono a mormorare, chiedendosi chi fosse in realtà la famiglia in questione. Anche se le autrici insistevano che il loro era un romanzo di fantasia, il libro rivelava una conoscenza di prima mano dell’ambiente e questo favoriva le varie speculazioni.

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“Io sono di New York�, dice Springer Berman, “e posso confermare che le donne che hanno scritto il libro sono nate anche loro in questa città, non sono le fantasie di qualcuno che vive in un altro posto. E’ un ritratto veritiero e molto interessante di una subcultura che trovo affascinante�. La stessa Springer Berman ha vissuto un’esperienza molto simile a quella della protagonista di “Il diario di una tata�. “Subito dopo la laurea ho lavorato per una coppia di sceneggiatori/produttori�, dice. “Non facevo la tata, ma ero egualmente coinvolta in tutti gli aspetti della loro vita. E’ stato una specie di limbo, non dovevo prendere nessuna decisione. Quando ho letto il libro, mi è venuta voglia di scrivere una sceneggiatura su una fase che molti giovani attraversano, quella in cui non sanno ancora chi sono�. diariotata2.jpg

Springer Berman e Pulcini si sono ispirati anche alla più famosa delle tate cinematografiche, Mary Poppins, con una sequenza in cui Annie aggrappata a un ombrello rosso vola sullo skyline di Manhattan. “Volevamo cogliere il feeling di ‘Mary Poppins’ e ‘Tutti insieme appassionatamente’, ma anche contrapporlo alla realtà di New York�, dice Pulcini. “Ci è piaciuta l’idea di usare l’ombrello rosso come simbolo del desiderio di libertà e di fuga dalla vita e dai problemi“Annie è diversa da tutti i personaggi che ho interpretato�, dice la Johansson. “Anche se è un po’ insicura, ed ho avuto ruoli così, ha fiducia in sé come donna diariotata1.jpgIl romanzo si lega anche a un tema che i registi hanno sempre amato. “E’ un libro sul lavoro�, dice Springer Barman Il cast ha vissuto l’esperienza di un team di registi. “Mi ha stupito l’armonia del loro rapporto�, dice la Johansson. “Non so esattamente come si dividano i compiti�, dice Giamatti. “Uno da la direzione emotiva e l’altro quella fisica, si compensano perfettamente e tu senti di avere lo spettro completo, l’analisi del personaggio sia dal punto di vista maschile che femminile�, aggiunge la Johansson. “Sono bravissimi registi di attori, perché sono chiari rispetto a ciò che vogliono da te e sanno come parlare con ciascun attore�, dice ancora Giamatti. “Credo che il fatto di comunicare così profondamente sia dovuto al loro essere sposati�, conclude la Linney.  

 

Il Rigiocattolo

28/11/2007

Il “Rigiocattolo” è il nome dell’iniziativa di vendita di giocattoli usati che il movimento del Paese dell’Arcobaleno organizza nel mese di dicembre a Roma e in molte altre città italiane e straniere.

Nei due mesi precedenti vengono avviate le raccolte dei giocattoli usati nelle scuole e nei quartieri. I bambini e gli adolescenti del movimento portano i loro giocattoli e coinvolgono i compagni perché portino quelli che non usano più.

Il giocattolo va riutilizzato perché i materiali plastici con cui è costruito sono in genere inquinanti, per questo bisogna farlo vivere il più a lungo possibile, perché quando si getta via nei rifiuti, finisce in un inceneritore o in una discarica, continuando a inquinare l’ambiente.

Dal 1998 bambini e ragazzi del movimento del Paese dell’Arcobaleno danno vita all’iniziativa. Essi stessi si sono fatti promotori fra i coetanei e con il loro entusiasmo hanno coinvolto migliaia di persone e raccolto più di settemila giocattoli.

«Abbiamo parlato del “Rigiocattolo” ai nostri compagni di scuola, agli insegnanti, ai nostri amici e abbiamo distribuito volantini un po’ dappertutto. Poi i giocattoli li abbiamo risistemati, ripararti, puliti, e siamo arrivati a restaurare circa seimila giocattoli che altrimenti sarebbero stati buttati nelle discariche» - spiegano i bambini alle persone che si fermano alle bancarelle e, mentre acquistano, chiedono il senso dell’iniziativa.

Il principio è semplice: non tutto ciò che non si usa più è da buttare, basta un semplice ritocco e un vecchio giocattolo o un mozzicone di candela possono essere riciclati.
Tutti possono fare qualcosa per il Rigiocattolo. Anche i bambini zingari che non hanno giocattoli da portare vendono le candele prodotte con la cera riciclata, ed altri oggetti e giochi costruiti da loro. 

Con i disegni dei bambini più piccoli nasce ogni anno un piccolo calendario.

C’è anche uno spazio di prova dove i più piccoli possono sperimentare i giochi in libertà.

Le piazze si trasformano in un villaggio del Paese dell’Arcobaleno: i bambini, nelle strade attorno, distribuiscono gli inviti e chiedono alle persone di comprare un rigiocattolo, spiegando il senso dell’iniziativa. La piazza è invasa dalle bancarelle e i bambini e gli adolescenti sono impegnati a vendere, consigliare, spiegare. Poi ogni acquirente viene accompagnato alla cassa ed al banco per i pacchetti (con carta riciclata, naturalmente). Moltissime persone passano e acquistano i regali per Natale. I canti e le musiche della “band del Paese dell’Arcobaleno” (composta interamente da ragazzi e da bambini) attirano moltissime persone.

Lo scorso anno sono stati venduti in tutto più di seimila giocattoli. I mille rigiocattoli invenduti sono stati inviati in Albania per l’ospedale pediatrico di Tirana e per i rifugiati kossovari.

L’iniziativa viene ripetuta ogni anno non solo a Roma ma in molte altre città italiane ed europee, e rappresenta un’opportunità per tutti di recuperare i giocattoli. A questo scopo la raccolta prevede che anche i giocattoli inutilizzabili (perché ormai distrutti) vengano “riciclati” da una fabbrica che riutilizza la plastica per farne degli shopper ( le classiche buste di plastica) o dei piles.

Per informazioni 

www.santegidio.org

CAMBIAMENTI CLIMATICI: WWF “ANCHE L’INDONESIA E’ VITTIMA”

28/11/2007

L’impatto devastante del riscaldamento globale è più che tangibile in Indonesia, un paese particolarmente vulnerabile per la combinazione di alta densità della popolazione e alto tasso di biodiversità presente lungo gli 80.000 km di coste e sulle 17.500 isole che la compongono.  A pochi giorni dall’avvio del vertice sul clima che si svolgerà nell’isola indonesiana di Bali, il WWF lancia al livello globale il nuovo rapporto Il cambiamento climatico in Indonesia - Le conseguenze per gli esseri umani e la natura che  registra la diminuzione del 2-3% delle piogge rispetto alla media, una situazione aggravata dal fatto che l’Indonesia è il quarto stato più popoloso del mondo (232 milioni di abitanti) dopo Cina, India e Stati Uniti. 

“La diminuzione delle piogge durante la stagione umida si traduce in un alto rischio di siccità e, di conseguenza, una minore resa delle coltivazioni, instabilità economica e, in definitiva, rischio che la popolazione non abbia di che nutrirsi” osserva Gianfranco Bologna, Direttore scientifico del WWF Italia  ”Una situazione che non consentirà all’Indonesia di fare passi avanti nella lotta alla fame e alla povertà”.

L’incremento delle piogge durante la stagione secca, invece, provoca il rischio di alluvioni, come è accaduto proprio a Giacarta a febbraio scorso, quando l’acqua ha inondato ben 70.000 case costringendo circa mezzo milione di persone alla fuga. Le vittime sono state 69 e le perdite quantificate in 4.1 miliardi di rupie indonesiane, circa 300 milioni di euro. Gli impatti dei cambiamenti climatici sono riscontrabili in tutta la regione dell’Asia-Pacifico; ondate di calore più frequenti e intense, alluvioni, eventi meteorologici estremi e periodi di siccità prolungata continuano a provocare danni, malattie e purtroppo anche morte. La temperatura in continua ascesa causerà un numero sempre crescente di casi di malaria, di febbre dengue e di altre malattie infettive che sono una diretta derivazione malnutrizione, dovuta alla minore disponibilità di cibo. L’Indonesia inoltre è un significativo produttore di gas serra a causa della deforestazione e dal cambio d’uso dei terreni; si stima che ogni anno siano interessati a questo processo circa 2 milioni di ettari di terreno e che ad esso sia dovuto l’85% del totale delle emissioni indonesiane. Da non sottovalutare il fatto che il paese è un buon produttore e consumatore di carbone.

“L’Indonesia ospita un’incredibile quantità di esseri viventi e gran parte della biodiversità del pianeta. Il governo indonesiano deve guidare in maniera seria la lotta contro i cambiamenti climatici” prosegue Bologna. “La sfida è mettere in cima all’agenda politica ed economica l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’uso sostenibile della terra anche con l’aiuto dei paesi industrializzati. Il summit dell’ONU sul clima che si terrà a Bali è una sfida e un’opportunità: i ministri di 190 paesi dovranno lavorare duramente e mettersi d’accordo su tagli drastici alle emissioni di CO2 a partire dal 2012″.

Xmas Children: il salone del bambino a Natale

27/11/2007

Una fiera dedicata a loro, ai bambini, ma anche ai genitori e agli insegnanti.

Xmas Children, il salone del bambino a Natale, dal 1 al 9 dicembre 2007. presso il quartiere fieristico di Parma

I bambini  protagonisti: del Xmas Children montagne di ogni genere di prodotti inventati, progettati e realizzati per loro. Tanti spazi liberi in cui correre, giocare, costruire, dipingere, pasticciare, sporcarsi senza restrizioni. Maghi, pagliacci, giocolieri, saltimbanchi, baracche e burattini, narratori e lettori di storie, musicisti e danzatori, film e cartoni animati pronti a farli sognare.
Nove giorn pieni di sorprese ed allegria. Un grande divertimento che coinvolgerà tutti quanti: mamme, papà, bambini e ragazzi di tutte le età, da zero a quattordici anni!

Xmas Children è anche per i genitori e gli adulti impegnati nel difficile compito di crescere bambini e ragazzi sani, intelligenti e ottimisti, pronti a cambiare il mondo.
Gli espositori saranno lieti di illustrare pregi e particolarità della migliore produzione sul mercato dedicata al mondo dell’infanzia. Psicologi, pediatri, puericultrici ed altri operatori del settore metteranno a disposizione la loro esperienza per sciogliere dubbi e fornire consigli preziosi.

 

E non manca l’angolo della solidarietà! Con l’iniziativa Aiuta Babbo Natale! i bambini potranno portare a Babbo Natale del Xmas Children un loro giocattolo usato da donare ai più poveri. E la loro generosità sarà premiata con un libro: una guida di tutti i parchi più belli e una tessera per visitarli a prezzo ridotto.

‘Il principe felice’

27/11/2007

Dal 2 al 21 dicembre il sipario del teatro Le Maschere di Roma si aprirà su una delle più famose fiabe di Oscar Wilde, “Il principe felice�, spettacolo diretto da Gigi Palla ed interpretato dalla compagnia dell’Associazione Culturale Talia.

Una piccola rondine ed una maestosa statua sono i protagonisti di una storia che trova i suoi punti di forza nella compassione e nel sacrificio, nella generosità e nell’amicizia.

Il domatore che ha perso le tigri e due maestri caduti in miseria sono alcuni dei personaggi che si susseguono sul palco raccontando le loro storie.

Una riduzione teatrale nella quale trova spazio sulla scena anche la fata turchina di Pinocchio che, confusa per essersi smarrita tra una fiaba e l’altra e turbata per aver perduto il burattino di legno, offrirà il suo aiuto alla grande statua del principe.

Una favola che l’autore irlandese ha voluto scrivere per i suoi figli e che ancora oggi si inserisce con straordinaria attualità nell’ambito della letteratura per ragazzi.

Orari degli spettacoli:
dal lunedì al venerdì ore 10.00
sabato e domenica ore 16.30
E’ indispensabile la prenotazione

Sta per arrivare “Gormiti – Lo spettacolo�

24/11/2007

I Gormiti debuttano a Milano, al Palasharp: dal 13 al 16 dicembre. Poi lo spettacolo andrà ad Ancona (Palarossini, 29 e 39 dicembre); Trieste (Teatro Rossetti, 2 e 3 gennaio); Bologna (Paladozza, 19 e 20 gennaio); Rimini (105Stadium, 26 e 27 gennaio); Bergamo (Creberg, 8,9 e 10 febbraio). Arriverà anche a Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Napoli,Perugia, Palermo, Roma, Sassari, Torino, Udine, Varese, Vicenza, ma in queste città la data dello spettacolo e il teatro sono ancora da definire.

Ma chi sono i Gormiti?

I Gormiti sono gli eroi di Madre Natura - nati dalle lacrime di un vecchio saggio - che lottano contro la forza del male identificata con il Fuoco distruttore.

Un fenomeno, sicuramente, che ricorda quello dei Pokèmon. Adulti e collezionisti che navigano freneticamente per i siti web alla ricerca dell’introvabile. Bambini e genitori che saltano da un’edicola all’altra per trovare il Signore della Terra. Insegnanti alla ricerca dell’ultimo aggiornamento per tener testa agli alunni che, tra una lezione e l’altra, si scambiano informazioni sui piccoli mostriciattoli.

La novità? Il fenomeno è tutto italiano: l’inventore dei Gormiti è Leandro Consumi di Firenze e l’azienda che li produce è la Giochi Preziosi.

Come per le Winx (il cartone animato è realizzato dallo studio italiano Rainbow Spa ed è basato su un’idea di Iginio Straffi) i Gormiti segnano il successo della creatività italiana e della capacità della commercializzazione del prodotto: i mostri giocattolo hanno registrato un giro d’affari da 90 milioni di euro.

 

 

Laboratorio d’arte: nuovi spazi e proposte al Palazzo delle Esposizioni

22/11/2007

Il laboratorio d’arte del Palazzo delle Esposizioni riapre rinnovato negli spazi e nelle proposte educative, per avvicinare il pubblico all’arte e ai suoi luoghi, con i linguaggi del contemporaneo.

Grazie alla collaborazione con gli artisti, chiamati a realizzare progetti destinati al pubblico più giovane, bambini e adulti hanno la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva e conoscere da vicino l’arte e i suoi protagonisti.  

All’atelier si accede attraversando un tunnel di luce che ospita Pénétrer l’invisible, installazione permanente dell’artista francese Nathalie Junod Ponsard che accompagna anche metaforicamente l’ingresso dei visitatori. Entrando nell’atelier si viene accolti dal cubo, una sala nella sala, un luogo dalla grande versatilità per molteplici usi: installazioni, mostre, letture, incontro con gli artisti. Nell’atelier il sapere passa attraverso la conoscenza e il saper fare: bambini e ragazzi sono invitati a usare materiali e tecniche in modo inconsueto, a inventare le variabili d’uso del segno, a lavorare con tutti i sensi.

Il forum del Palazzo delle Esposizioni è sala mostre, convegni, laboratorio e spazio multimediale. Mette a disposizione del pubblico arte, tecnologia e letteratura. Attraverso la rete si accede alla documentazione virtuale e al patrimonio globale della cultura e dell’arte, mentre il libro permette di trovare il proprio tempo per elaborare una personale esperienza del guardare, del vedere e dell’immaginare. Il forum ospita lo scaffale, le mostre laboratorio, le conferenze e gli incontri con gli artisti. La ricchezza delle proposte fa di questo spazio multimediale un luogo di scambio, incontro e conoscenza in continuo divenire.

 

In particolare, lo scaffale è una novità per un museo a Roma e in Italia: biblioteca specializzata nell’editoria internazionale d’arte per ragazzi, con monografie di artisti, percorsi di storia dell’arte, albi illustrati, libri di esperienze, cataloghi, saggi.

Apre lo scaffale la sezione dedicata a Bruno Munari, artista unico del Novecento italiano, capace di dialogare con i ragazzi trovando modi e forme per avvicinarli all’arte, con straordinarie occasioni di educazione al visivo per una nuova qualità della vita. Accanto a Munari prendono posto libri di storia dell’arte, biografie di artisti, monografie su epoche e stili. Un settore a parte è dedicato al Novecento, ai cambiamenti culturali del secolo scorso: pittura e scultura, ma anche fotografia, grafica, design e architettura in un confronto diretto con l’arte contemporanea. I libri raccontano la storia dell’arte e al contempo diventano un pretesto per andare alla scoperta di percorsi a tema, per trovare suggestioni, per realizzare attività. Nella biblioteca trovano posto libri e albi illustrati con una particolare ricerca sull’immagine, stimoli da seguire per fare nuove scoperte. Tra gli illustratori: Chiara Carrer, Roberto Innocenti, Lorenzo Mattotti, Kveta Pakovska, Art Spiegelman.

E ancora, riviste di settore e una sezione dedicata ai Dipartimenti educazione dei musei in Italia e all’estero. Bibliografie, atti di convegni, brochure, schede didattiche a disposizione di operatori, insegnanti e genitori: una documentazione importante per confrontare l’offerta e la ricerca educativa, straordinaria occasione per andare alla scoperta di una geografia dell’arte. Lo scaffale cura pubblicazioni rivolte agli operatori del settore, quaderni di lavoro e una collana dedicata a bambini e ragazzi.

 

Obiettivo del  metodo educativo è accompagnare il visitatore in un’esperienza che oltre al sapere stimoli la capacità di stupirsi, l’abitudine a interpretare il mondo, la voglia di esprimersi e di capire l’altro. L’attività avviene in due momenti: la visita animata favorisce, attraverso il dialogo e l’incontro con l’opera, una lettura immediata e originale del testo artistico, mentre il laboratorio affida un ruolo determinante alla dimensione dinamica e operativa del fare. La sperimentazione di metodi e linguaggi stimola l’elaborazione di un pensiero creativo e aiuta a decodificare e produrre nuove immagini in modo consapevole.


Omaggio a Rothko

di Nathalie Junod Ponsard

23 ottobre 2007 – 06 gennaio 2008

Atelier Palazzo delle Esposizioni

 

Un quadro vive in compagnia, dilatandosi e ravvivandosi nello sguardo di un visitatore sensibile. Muore per la stessa ragione. (M. Rothko)

 

Sui lati del cubo, sono disposte tre linee orizzontali di luce. Ogni parete è un quadro di luce. Le linee, fissate ad altezze variabili, sono variazioni cromatiche che si attenuano, si sovrappongono, si mescolano, si irradiano. I visitatori sono immersi nella luce. Si trovano nello stesso rapporto attivo voluto da Rothko e da lui inteso come un’esperienza totale. Lo spettatore ha la sensazione di essere all’interno dell’opera e assorbito dal colore, di perdere ogni riferimento con la realtà esterna. L’opera diventa un luogo di rifugio.

Nell’installazione di Nathalie Junod Ponsard la luce sembra oltrepassare le pareti, si diffonde e crea una sensazione di sospensione nel visitatore, come se il suo corpo perdesse il peso per essere avvolto dalla luce.

 

Nathalie Junod Ponsard

Ha esposto in importanti musei nazionali quali il Singapore Art Museum (2002), la Bauhaus Dessau Foundation (2004), il Centre Pompidou (2005).

Ha partecipato a numerose manifestazioni internazionali tra cui la Biennale di Arti Visive a Singapore (2001), la prima Notte Bianca (2002) e la Notte dei Musei a Parigi (2005); Luce di Pietra a Roma (2007).

Per quest’ultima manifestazione Nathalie ha “illuminato� la stanza del mosaico degli acrobati (III secolo a.C.) nei sotterranei di Palazzo Farnese.

Il principale strumento espressivo di Nathalie Junod Ponsard è la luce; utilizza neon rivestiti con gelatine colorate che trasformano la luce bianca e fredda del neon in materia colorata.

Le sue ricerche la conducono a esplorare l’influenza della luce sul sistema biologico umano, a sperimentare i vincoli e le possibilità della percezione e a indagare gli effetti vibranti del colore sulla psiche, capaci di modificare lo stato d’animo e il comportamento.


Dedicato a Munari. 1,2,3… Komagata

23 ottobre 2007 – 06 gennaio 2008

Forum Palazzo delle Esposizioni

 

Lo scaffale apre con un evento Dedicato a Munari e una grande festa in occasione del centenario della sua nascita, che cade il 24 ottobre. Per approfondire il suo pensiero pedagogico e meglio indagare il Munari creatore di libri d’arte, proponiamo preziosi documenti visivi come il cd-rom inedito MNR BRN–parole del duemila, a cura della Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese, in cui l’artista si racconta con la sua voce e le sue opere. Sempre inediti o rieditati dopo una lunga assenza dagli scaffali, libri e giochi come aconà biconbì, un libro gioco per i più piccoli pubblicato oggi in occasione del suo anniversario dalla casa editrice Corraini; e poi incontri e laboratori per grandi e piccini.

Con uno spirito bambino Munari ha saputo trasformare le cose di tutti i giorni in un gioco, in un momento di libertà, di creatività e di fantasia mediando l’idea del libro con l’oggetto d’uso quotidiano. Il bambino entra dentro il libro e diventa personaggio del racconto. Un ciclo di incontri e laboratori offrirà anche ai piccolissimi l’opportunità di incontrare e scoprire questo grande artista.

Dedicato a Munari. 1,2,3… Komagata

La mostra dell’artista giapponese Katsumi Komagata, erede del pensiero pedagogico di Munari, riunisce libri concepiti come oggetti a tre dimensioni, con forme e colori che si trasformano in gioco. Nella mostra, così come nell’incontro con il libro, si sviluppa il dialogo tra il bambino e l’adulto. Libri d’artista che fanno venire voglia d’essere aperti più volte, che prendono i bambini sul serio mentre li divertono; costruiti sulla serietà, la sorpresa e la complicità. Munari stesso parla di questi libri come di “una piccola ginnastica della mente�.

La mostra è curata in collaborazione con l’associazione Les Trois Ourses che da 20 anni propone ai bambini e alle famiglie libri d’arte, grazie a mostre, formazione, edizioni, eventi.

 

Bruno Munari

Nasce a Milano nel 1907, inizia il suo percorso d’artista nel 1927 frequentando Marinetti e i futuristi, per poi attraversare l’esperienza astratto-concreta del MAC. Dal 1939 al 1945 lavora come grafico per l’editore Mondadori, è art director della rivista Tempo e progetta innovativi oggetti d’arredamento e design. Nel 1977, il suo grande interesse verso il mondo dell’infanzia si realizza nel primo progetto di laboratorio per bambini della Pinacoteca di Brera a Milano. Chi si occupa di didattica dell’arte non può prescindere dal suo pensiero pedagogico. Munari citava un antico proverbio cinese “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco�, che bene interpreta lo spirito del suo metodo giocare con l’arte. Metodo che promuove l’esperienza diretta del fare arte e offre l’occasione per cercare, provare, sperimentare il nuovo, sovvertire in maniera programmatica il senso delle cose e trasformare l’ironia in un metodo di lavoro scientifico.

 

Katsumi Komagata

Komagata nasce nel 1953 in Giappone. Dopo aver lavorato per il Nippon Design Center parte per gli Stati Uniti dove lavora come designer a Los Angeles e New York. A quel periodo risale la sua passione per i libri per l’infanzia, nata dall’incontro con l’opera e i libri di Bruno Munari. Nel 1981 riceve la medaglia d’argento dell’Art directors’ club di New York e nel 1986 ritorna a Tokyo dove apre la sua agenzia, One stroke. Nel 1990, alla nascita della figlia Aϊ, pubblica i suoi primi libri per bambini che danno il via alla serie Little Eyes: piccoli libri di giochi visivi che accompagnano i bambini fin dalla nascita per stimolarne lo sguardo e l’immaginazione. Sempre sulla pista tracciata da Munari intorno al libro come oggetto, sviluppa una personale ricerca per una nuova forma di rilegatura e di lettura. Ricerca che lo porta alla creazione di una nuova serie di libri tattili per bambini non vedenti, realizzati in collaborazione con Les Trois Ourses, Les doigts qui rêvent e il Centre Pompidou. Nel 2006 vince il Design Award di Tokyo con il progetto di comunicazione per l’Ospedale dei bambini di Kyushu .

 


Percorso grandi mostre

nuove proposte per visitare le mostre in corso

 

al Palazzo delle Esposizioni

 

in occasione delle mostre dedicate a Mark Rothko e a Mario Ceroli il Laboratorio d’arte propone una riflessione sul colore e la materia, un vocabolario minimo per una grammatica del visivo.

Il colore si trasforma grazie a mescolanze ma anche a rapporti e interazioni: su di esso influiscono la forma, la dimensione, la coesistenza di colori caldi e freddi, quindi i contrasti.

La materia nell’arte del novecento diventa soggetto, gli artisti scoprono i materiali extrapittorici quali portatori di una complessità di valori inespressi, prelevano direttamente dalla realtà materiali estranei alle pratiche artistiche tradizionali. La materia diventa specchio della società e dell’uomo contemporaneo, delle sue abitudini, luoghi, desideri, bisogni, incubi e sogni.

 

Mark Rothko

06-10 / 06-01

Guardare un quadro di Rothko significa vivere un’esperienza intensa: esso prende vita se i tuoi sono gli occhi di un osservatore sensibile, ti cattura con evanescenze cromatiche e ti avvolge nel suo spazio portandoti nella sua dimensione, come se fosse musica. Luce e colore, capaci di stimolare reazioni percettive ed emotive, sono i temi ricorrenti nei tre percorsi di laboratorio.

 

per la scuola dell’infanzia e primaria – classe prima 3/6

campi di colore: variazione sul tema

I colori si muovono nello spazio dell’opera e incontrandosi creano nuove tinte e tonalità. Attraversate dalla luce sfumature e mescolanze prendono vita e si trasformano. Con movimenti lenti, ampi e leggeri, pennellate silenziose per lasciarsi avvolgere dall’energia del colore.

 

per la scuola primaria – primo e secondo biennio 7/11

affetti da monocromia

Se dico “rosso� 10 persone penseranno 10 tipi di rosso. Opacità e lucentezza, densità e trasparenza danno infinite variazioni dello stesso colore e il laboratorio si veste di monocromo.

 

Mario Ceroli

06-10 / 02-12

Il legno è il materiale dell’originale e audace sperimentazione di Mario Ceroli. Straordinaria la sua ‘pratica’ nel lavorare i più diversi materiali muovendosi tra scultura, architettura e scenografia. Spunti per una riflessione sulle potenzialità espressive e plastiche della materia.

 

per la scuola dell’infanzia e primaria – classe prima 3/6

trame di materia

Il legno è protagonista di un percorso alla scoperta di forme, colori e tessiture: dal seme al ramo, dalla corteccia al sughero più raffinato, il legno diventa fiammifero o mobile, libro da sfogliare o cartone per imballare. Tanti frammenti di un gioco di spessori che ha come regola la seduzione tattile.

 

per la scuola primaria – primo e secondo biennio 7/11

double-face

Silhouettes e profili simili a ombre. La materia è “povera�! Forme piatte ritagliate nello spazio. Materiali del quotidiano per tracciare contorni da accostare e fissare in una ripetizione continua e ritmata.

 


info

 

visite guidate per scuola secondaria inferiore e superiore, accademie d’arte

dal lunedì al venerdì                                                                ore 10:00-14:00

                                                                                              orario a scelta, durata 60 minuti

prenotazione obbligatoria gratuita

ingresso                                                                                  euro   4,00 per ragazzo

attività                                                                                    euro 70,00 per gruppo

 

 

laboratorio d’arte per scuola dell’infanzia e scuola primaria – classe prima - 3/6 anni

dal lunedì al venerdì                                                                ore 10:00-11:30

laboratorio d’arte per scuola primaria – primo e secondo biennio – 7/11 anni

dal lunedì al venerdì                                                                 ore 11:30-13:30; ore 13:30-15:30

prenotazione obbligatoria gratuita

ingresso (gratuito per scuola dell’infanzia)                                euro   4,00 per ragazzo

attività                                                                                    euro 70,00 per gruppo

 

per ragazzi dai 7 agli 11 anni visita animata alla mostra e laboratorio

sabato                                                                                    dalle ore 16:00 alle 18:00

domenica                                                                                dalle ore 10:30 alle 12:30

prenotazione obbligatoria                                                        euro 1,50

attività + ingresso mostra                                                         euro 10,00 per ragazzo

 

scuole

è possibile accogliere quattro classi - max 25 ragazzi per classe per ogni fascia oraria – con attività differenziata. L’ingresso è gratuito per 1 accompagnatore ogni 10 ragazzi

 

offerta famiglia

visita alle mostre Mark Rothko, Mario Ceroli

laboratori i sensi dell’arte (partire da gennaio 2008)

mentre i ragazzi partecipano all’attività, gli adulti (max 2 accompagnatori per ragazzo) possono visitare la mostra: tutti con ingresso ridotto

prenotazione obbligatoria                                                        euro 1,50

attività + ingresso mostra ridotto                                              euro 8,00  per ragazzo

ingresso mostra ridotto                                                            euro 10,00  per adulto

visita guidata facoltativa                                                           euro 4,00

 

giochiamo con l’arte di… Munari e Komagata

attività per bambini dai 3 ai 6 anni con o senza i genitori

sabato e domenica                                                                  dalle ore 10:30 alle 12:30

ingresso mostra adulti                                                              euro 12,50

ingresso gratuito al forum ragazzi fino a 6 anni

 

attività per adulti

corsi con visita alla mostra e laboratorio

Rothko il colore e la luce

prenotazione obbligatoria entro il 9 novembre

10, 17, 24 novembre e 22 dicembre

dalle ore 10:30 alle ore 13:00

Lo scaffale. Dalla creazione al libro d’arte

prenotazione obbligatoria entro il 23 novembre

24 novembre, 1, 7, 15 dicembre

dalle ore 10:30 alle ore 13:00

prenotazione obbligatoria gratuita entro il 30 ottobre

4 incontri (attività + ingresso mostra) € 70,00 – i corsi partiranno con un minimo di 15 partecipanti

 

informazioni e prenotazioni

06 39967 500

scuole 06 39967 200

www.palazzoesposizioni.it

“UNA DOMENICA DA LEMURI� AL BIOPARCO

21/11/2007

I bambini impareranno i segreti delle scimmie del Madagascar e daranno il nome a 2 cuccioli  

Il Bioparco dedica domenica 25 novembre ai lemuri, scimmie a serio rischio di estinzione che i bambini hanno imparato a riconoscere e ad apprezzare grazie al cartoon “Madagascar�.

Alle ore 12.30, un esperto del Bioparco racconterà - davanti alla nuova area di 600 metri quadrati dedicata a loro - abitudini, curiosità segreti, dei lemuri, descrivendo “in diretta� i comportamenti degli 8 lemuri catta (che presentano la caratteristica coda ad anelli bianchi e neri) presenti al Bioparco.

Si tratta di animali altamente sociali che in natura vivono unicamente in Madagascar, e che si distinguono per le evoluzioni acrobatiche, i divertenti giochi e le caratteristiche posture yoga per prendere il sole.

Gli 8 animali che vivono al Bioparco sono 5 femmine e 3 maschi, nati in cattività  nello Zoo di Ostrawa nella Repubblica Ceca: Nossi (maschio), Dolly, Rakitra (femmina) e Rajako (maschio), Kintana e Kitroka (due giovani femmine) e due piccoli, un maschio e una femmina, che ancora non hanno un nome. I bambini in visita potranno proporre i nomi che verranno poi sorteggiati; ai due vincitori andrà l’abbonamento gratuito al Bioparco 2008.

Il Numero Verde per i diritti di ogni bambino, si rivolge agli adulti

20/11/2007

 Oggi,  in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia, La Linea Nazionale Contro L’abuso di Telefono Arcobaleno chiama gli adulti. 

Telefono Arcobaleno è l’Associazione che da 11 anni combatte in prima linea contro ogni forma di abuso sull’infanzia.

Sin dal 1996,  lo strumento d’eccellenza è stato quello della Linea Nazionale contro l’abuso, una linea gratuita alla quale è possibile accedere  da qualunque città d’Italia componendo il

Numero Verde 800 025777.

 “Nel corso della nostra lunga esperienza�- afferma la dr.ssa Silvia Reitano, psicoterapeuta, responsabile della Linea Nazionale contro l’abuso - “abbiamo avuto modo di riscontrare che, a fronte di un’altissima percentuale di adulti che ogni giorno si fa portavoce della sofferenza dei bambini, la percentuale di minori in difficoltà che si rivolge direttamente al Numero Verde è minima:  l’1,5% delle telefonate del 2005 e il 6% del 2006. 

In particolare, i dati relativi alle telefonate pervenute nel 2005 e nel 2006 ci mostrano un’alta percentuale  di genitori (circa il 30%), di vicini di casa (17%)  e di parenti (13%) che chiama il nostro servizio per segnalare abusi ai danni di un minore.

Il bambino che è vittima di un abuso vive un trauma che, raramente, gli permette di chiedere aiuto in prima persona.

E’ difficile, specialmente se la vittima è molto piccola, che abbia una chiara consapevolezza di ciò che gli sta accadendo  e  la maturità necessaria per rivolgersi ad una help line.

Specialmente nei casi in cui l’abuso avviene all’interno della famiglia, che dai nostri dati risulta essere la situazione più frequente, è possibile che il bambino non abbia gli strumenti necessari per comprendere l’ accaduto e per affrontare da solo  il complesso insieme di vissuti emotivi che l’abuso porta con sé.

“Per questo motivo�, sottolinea la dottoressa Reitano “Telefono Arcobaleno si rivolge, in questa giornata così importante, agli adulti perché intervengano in difesa dei minori: perché chi ha gli strumenti per portare avanti i bisogni fondamentali  di un bambino, possa decidere di esserne il portavoce, chiedendo la collaborazione di un servizio come  Telefono Arcobaleno che, da undici anni, fa della tutela dell’infanzia lo scopo principale della propria attività.�  

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