WWF: Il clima ferma la marcia dei Pinguini

17/12/2007

A causa dei cambiamenti climatici, in pericolo la sopravvivenza di varie
specie di Pinguini, simbolo del continente antartico.
A Bali è necessario un accordo per salvare l’ultima frontiera naturale
del Pianeta dal  riscaldamento globale

La Penisola antartica, parte dell’Antartide, l’ultimo continente ancora
‘integro del pianeta, si sta assottigliando a causa dei cambiamenti
climatici. Il ghiaccio che si forma dall’acqua marina copre oggi un’area del
40% inferiore rispetto a 26 anni fa, l’Oceano meridionale che la lambisce si
è scaldato fino a una profondità di 3.000 metri. Tutto questo sottrae
habitat, vale a dire terreno di riproduzione e cibo, a 4 diverse specie di
pinguino. A rischio le popolazioni di Pinguino imperatore, Pinguino di
Adelia, il Pinguino dell’Antartide e il Pinguino papua. Abitudini, cicli
riproduttivi che si perpetuano da millenni sono già minacciati dal
riscaldamento globale. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto del WWF Pinguini
e cambiamenti climatici lanciato oggi in tutto il mondo da Bali.

“Quattro specie diverse, sulle quali incombe lo stesso rischio, un pianeta
che ‘ribolle’�? commenta Gianfranco Bologna, Direttore scientifico del WWF
Italia “Sono i veri simboli dell’Antartide, ora costretti ad un adattamento
forzato al cambiamento climatico che gli sottrae i terreni per la
nidificazione e il krill per l’alimentazione ad un ritmo che non ha
precedenti�?.

Il Pinguino imperatore - il più grande e maestoso pinguino del mondo - ha
visto dimezzarsi l’estensione delle sue abituali colonie nell’ultimo mezzo
secolo. Gli inverni sempre più miti e i venti sempre più forti hanno
costretto i pinguini a crescere i propri piccoli su strati di ghiaccio più
sottili. Negli ultimi anni, il ghiaccio ha cominciato a rompersi troppo
presto e moltissime uova e piccoli sono caduti in acqua prima che fossero in
grado di sopravvivere in autonomia.

La riduzione del ghiaccio marino, ridotta ad un’area inferiore del 40%
rispetto a 26 anni fa al largo della penisola antartica, ha provocato la
diminuzione della popolazione di krill, la principale fonte di cibo del
Pinguino dell’Antartide. La popolazione di questa specie è diminuita dal 30%
al 66% a seconda delle colonie e della disponibilità di cibo. Lo stessa cosa
accade ai Pinguini papua, che più degli altri stanno subendo il declino
degli stock di krill causato da una pesca intensiva.

Nell’Antartide nord-occidentale, dove il riscaldamento è ancora più
accentuato, la popolazione dei pinguini di Adelia è diminuita del 65% negli
ultimi 25 anni. Non solo il cibo è diventato più scarso, ma la popolazione
ha subito una invasione nei loro territori abituali dei ‘cugini’
appartenenti papua e dell’Antartide, specie che amano temperature un po’ più
miti.
Le temperature più alte, inoltre, permettono all’atmosfera di trattenere più
vapore acqueo, cosa che aumenta le precipitazioni nevose: un rischio per la
sopravvivenza dei pinguini di Adelia che hanno bisogno di terra libera dalla
neve per allevare i loro piccoli.

“La catena alimentare dell’Antartide, e di conseguenza la sopravvivenza dei
pinguini e di molte altre specie, è legata al futuro dello strato di
ghiaccio marino�? conclude Bologna “I ministri giunti a Bali da tutto il
mondo, soprattutto quelli dei paesi industrializzati, devono trovare un
accordo per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e proteggere
l’Antartide che ormai vive una pressione fortissima a causa del
riscaldamento globale�?:

Genova: a cavallo con Garibaldi!

17/12/2007

Giuseppe Garibaldi, protagonista della mostra in programma a Palazzo Ducale fino al 2 marzo, amava molto la sua cavalla bianca, Marsala, che lo aveva accompagnato nella famosa pedizione dei Mille, tanto da costruire per lei una tomba nell’isola di Caprera, ancora oggi presente a pochi metri dal sepolcro del suo padrone.

Com’era il cavallo di Garibaldi? Quanti ne ha avuti? Un animale entrato nella leggenda che diventa pretesto per costruirsi il proprio cavallo, da cavalcare, da accarezzare e da usare - perché no? - anche in battaglia. In programma Sabato 15 dicembre a Palazzo Ducale il laboratorio guidato da Hans Hermans, bambini e genitori ripercorreranno, ognuno in sella al proprio, le avventure di questo eroico compagno. In occasione delle festività, per i genitori che vorranno visitare la mostra Garibaldi.Il mito. Da Lega a Guttuso dopo aver accompagnato i bambini nello Spazio Didattico, acquistando un biglietto intero (€8,00) ne riceverà uno in omaggio.

Informazioni e prenotazioni: tel. 010 5574064 -065 biglietteria@palazzoducale.genova.it    Indicato per i bambini dai 5 agli 11 anni

Durata 2 ore circa, il costo 6,50 € a partecipante.

 

 

Il pellegrinaggio in Italia

13/12/2007

Torna il Pellegrinaggio, una forma tanto antica quanto sentita ai nostri giorni. Già da qualche anno riscoperto, ora è proprosto anche in Italia.

Un sito Imtermet camminodiassisi.it propone tanti itinerari. Vale la pena farci un pensierino

Perché un cammino in…….. Italia

San Francesco e San Antonio, il Serafico fondatore ed il Dotto Apostolo (meo episcopus)  dell’ordine francescano, sono due “figure�? incommensurabili, che hanno acceso un perpetuo motore di spiritualità umile e semplice, una fonte inestinguibile per tutti coloro che soffrono d’arsura esistenziale.

Proprio su questi presupposti nasce l’esigenza di offrire un Cammino che esaudisca la nuova esigenza spirituale, che diversamente dal passato è una ricerca di “movimento�? dove il pellegrino vuole esplorale in primis originali contaminazioni pur di aprirsi alla compassione di quell’Amor “che move il sole e l’altre stelle�?. Apparentemente lo scopo del pellegrino è di camminare verso ad Assisi, ma in verità “avanza  dentro se stesso�? per congiungersi al divino celato in Lui.

Il Cammino di Assisi non è un pellegrinaggio architettato come si potrebbe pensare,  ma è la concatenazione di tanti brevi pellegrinaggi tradizionali che già preesistano nell’ambito locale (Vedi: Assisi, La Verna, la Casella,Cerbaiolo, Montecasale, Montepaolo) legati a peculiari devozioni e che rivissuti in questa dimensione daranno un nuovo slancio alla ricerca interiore rinverdendo l’essenzialità della dottrina di Francesco; anche perché non siano soltanto le pietre a testificare al forestiero il Suo Magistero, ma si rinnovi lungo il cammino e nella stessa comunità assiate l’originale fraternità francescana.

La città di Assisi sarà elevata a: “Punto di Convergenza Universale�? per gli uomini di buona volontà, trascendendo così qualunque distinzione di Cultura e Credenza in coerenza ai Principi Fondanti di ogni Vera Religione.

All’estero le scuole italiane scarseggiano

12/12/2007
Bruxelles - C’è sempre stato un disagio per le famiglie italiane in Belgio con figli da mandare a scuola, qualora ritenessero imprescindibile l’insegnamento nella lingua madre. Lo afferma Anna Maria Campogrande, Presidente di Athena, l’associazione per la difesa delle lingue ufficiali della Comunità europea. “Ciò appare tanto più incredibile se si tiene conto del fatto che in questo Paese ospitale e, da sempre, amico dell’Italia ci sono circa 450.000 italiani dei quali 287.000 di nazionalità italiana, circa 100.000 con la doppia nazionalità e i restanti con nazionalità belga per ovvi motivi di lavoro, di famiglia, di vita. 

In questa situazione oggettiva non si capisce perché un Paese come l’Italia non abbia mai aperto, non già una, ma più scuole italiane, a Bruxelles, a Liegi, a Mons e ovunque la presenza di cittadini italiani lo rendesse necessario”. C’è il liceo francese, la scuola tedesca, la scuola inglese, numerose scuole anglo-americane ma non c’è l’ombra di una scuola italiana. Se questo fatto poteva trovare una giustificazione all’epoca delle prime emigrazioni, negli anni subito dopo la seconda guerra mondiale, anni difficili, di ristrettezze, di ricostruzione, di sacrifici per tutti, attualmente non si può più trovare giustificazione alcuna. 

Per un lungo periodo, con l’installazione delle istituzioni europee a Bruxelles, la Scuola Europea, creata per i figli dei funzionari europei e di tutto l’apparato diplomatico e amministrativo dell’Europa istituzionale, ha in parte paliato ai disagi accogliendo anche i figli dei numerosi Italiani che per svariati motivi di lavoro dovevano passare alcuni anni a Bruxelles. In queste situazioni viene molto spesso a mancare la continuità dell’insegnamento della lingua madre, ed emerge la possibilità di seguire i corsi in un’altra, a volte in altre lingue e con il rischio di difficoltà e ritardi negli studi.

“Gli Italiani esterofili, civilizzati e amanti del quieto vivere si sono adeguati alla situazione con apertura, entusiasmo e con la loro ben nota adattabilità. Purtroppo questa adattabilità, fin troppo celebre, gioca più contro che a favore dei nostri connazionali, a tutti i livelli, anche ai più elevati. L’ambiente comunitario non è più quel circolo di gentiluomini che hanno fondato la Comunità Europea che non solo rispettava la diversità, l’identità, il genio peculiare di ogni membro ma se ne faceva carico tenendone conto e valorizzandolo”. Nel cuore pulsante dell’Europa istituzionale, afferma Anna Maria Campogrande, vige ormai la legge del più forte e spesso anche del più manovriero, “perché il processo di integrazione dell’Europa è stato convertito in un processo di colonizzazione dove mezzi finanziari e intellettuali vengono usati a discapito e non a favore della grande maggioranza dei cittadini europei, dei loro interessi e dei loro valori. 

Alla fine i nodi sono venuti al pettine, dopo anni di gestione morbida e civile, ci si è dovuti rendere conto che la Scuola Europea  aveva decisamente aperto un nuovo capitolo, inaugurando una gestione a dir poco autoritaria, opaca e sprovvista della dimensione “comunitaria�? che dovrebbe animare qualsiasi progetto e azione che ha un legame diretto con le Istituzioni europee. In questo scenario, la sezione italiana, che risultata particolarmente presa di mira, ha visto la nascita di un gruppo di genitori per la difesa dei diritti della sezione italiana, che ha preso il nome di “Save my School�?.

A causa dell’allargamento, la Scuola Europea si trova confrontata al problema di aprire nuove sezioni che facciano lezioni nelle lingue dei nuovi arrivati. Invece di trovare una soluzione adeguata o di aprire una nuova scuola per tutti i nuovi arrivati, “si è pensato bene di trasferire in blocco tutta la sezione italiana di Woluwé Saint Pierre verso la nuova scuola di Laeken, senza tener conto del parere dei genitori né del luogo di residenza dei ragazzi. Inoltre, poiché la scuola di Laeken è in costruzione e non si sa quando sarà disponibile, la sezione italiana dovrebbe essere provvisoriamente trasferita in una scuola in disuso, a Berkendael, luogo quanto mai fuori mano in relazione ai luoghi di insediamento tradizionale dei funzionari europei già in posto a Bruxelles. Una specie di deportazione forzata senza l’accordo dell’associazione dei genitori né delle autorità italiane ai più alti livelli, le quali sono dovute intervenire a fronte dei meccanismi perfidi che sono stati messi in opera per il trasferimento della sezione italiana della Scuola Europea installata, da decenni, a Woluwé Saint Pierre”.

Se è vero che le autorità italiane sono state disponibili e coinvolte in questo dramma, continua Anna Maria Campogrande, resta il fatto che non solo non ci sono scuole italiane in Belgio e che anche quella boccata di ossigeno fornita per lungo tempo dalla Scuola Europea sta esaurendosi e diventando sempre più problematica.

L’Italia non può continuare ad abbandonare alla deriva tutti gli Italiani all’estero con la politica del “fai da te�?, afferma Anna Maria Campogrande. “È tempo che si responsabilizzi nei confronti dei propri cittadini, in particolare di quelli che operano fuori del territorio nazionale, che la rappresentano negli innumerevoli settori della vita civile, imprenditoriale e artistica. E’ necessario e urgente che il Governo italiano predisponga e attui, in tempi brevissimi, una politica di Pubblica Istruzione che incorpori tutti gli italiani all’estero, tramite l’apertura di scuole italiane”.

Italia Press

 

Multe per gli studenti che diffondono filmati non autorizzati

11/12/2007

Il Ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha adottato il 30 novembre 2007 la Direttiva n.104, recante linee di indirizzo e chiarimenti in ordine alla normativa vigente, con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari, o di altri dispositivi elettronici, allo scopo di acquisire e divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali. Chi diffonde immagini con dati personali altrui non autorizzati, tramite internet o mms, è passibile di multe (irrogate dall’Autorità garante della privacy) da 3 a 18 mila euro, o da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi, nonché di sanzioni disciplinari che spettano alla scuola. In particolare, la Direttiva richiama gli obblighi di preventiva informazione e di necessaria acquisizione del consenso dell’interessato da parte di chi raccoglie e utilizza dati personali mediante i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici. Nell’ipotesi in cui, viceversa, i filmati, le immagini o i suoni, relativi ad altre persone, siano acquisiti mediante telefonino per “fini esclusivamente personali” (come riprendere una lezione dell’insegnante per studio individuale) non operano i predetti obblighi di informativa e di acquisizione del consenso, benché, anche in questi casi, si debbano rispettare gli obblighi previsti da altre norme (per es., l’art. 10 del codice civile (abuso dell’immagine altrui), o l’art.528 del codice penale (pubblicazioni oscene). L’utilizzo improprio dei videofonini costituisce oltre che un trattamento illecito di dati personali, anche una grave mancanza sul piano disciplinare. Di qui la necessità che tali comportamenti siano severamente sanzionati dai regolamenti di Istituto.

Storie a Colori

10/12/2007

Storie a Colori

Quattro bambini, di nazionalità differenti, si incontrano al giardino e si tengono compagnia raccontando ognuno una storia del proprio paese di origine. Una favola africana, una cinese ed una americana  prendono vita  attraverso varie tecniche di teatro di figura. Ogni favola invita il pubblico a riflettere sui grandi temi del nostro tempo: la solidarietà, la tolleranza, l’integrazione razziale.
Lo spettacolo si svolge in una baracca girevole su rotelle di cui si sfrutta ogni lato e prospettiva. Ogni storia corrisponde ad un quadro. Rilette con le tecniche più affascinanti del teatro di Figura, dal teatro d’ombre    ai muppets, dal teatro su nero ai burattini, sfilano allegramente. Alla fine, verso il pubblico, viene fatto rimbalzare un grande pallone che rappresenta il mappamondo ed è un “messaggio�?  lanciato a grandi e piccoli: nessuno deve divertirsi a giocare con il mondo a suo piacimento, giochiamo tutti insieme e divertiamoci a conoscerlo.
 29 e 30 dicembre 2007TEATRO VASCELLO
via Giacinto Carini, 78 – Roma

www.teatrovascello.it

Fioroni:bisogna ripristinare il “merito”

10/12/2007

“I dati sulla scuola italiana contenuti nel rapporto Ocse Pisa 2006 dimostrano che c’è un’emergenza educativa e di formazione che riguarda tutto il Paese, segno che qualcosa in passato non ha funzionato. Negli ultimi anni sono state fatte troppe riforme, occorre più serietà e un po’ di buonsenso�?: è quanto ha detto il Ministro Giuseppe Fioroni commentando i dati.

“Abbiamo una scuola primaria di buona qualità su tutto il territorio nazionale, ma dal rapporto “Pisa�? emerge anche un acuirsi delle difficoltà nelle scuole medie inferiori e superiori. Basti pensare che alle superiori, in dieci anni, abbiamo scrutinato e mandato avanti circa 8 milioni e 800 mila studenti con lacune gravi o gravissime. Per questo ho voluto che le scuole si impegnino a fare i corsi di recupero dei debiti scolastici e a verificare il superamento del debito prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo. In questo modo tutti entreranno in classe senza debiti e saranno in condizione di svolgere regolarmente il programma del nuovo anno.

Occorre uno sforzo di tutto il Paese per riportare il merito al centro della scuola come della società e per far tornare la scuola ad essere un ascensore sociale. Dobbiamo incentivare l’eccellenza creando gli strumenti affinché ogni ragazzo abbia forte la convinzione che in base a ciò che è e a ciò che sa può ricoprire qualunque ruolo nella società.

Dobbiamo dare ai giovani – ha concluso Fioroni - le competenze indispensabili per potersi inserire in maniera proficua nel mondo del lavoro e far si che i poveri di competenze di oggi non siano i poveri della vita di domani. Ne va del futuro del nostro Paese�?.

La bussola d’oro: il film di Natale

30/11/2007

Nicole Kidman

in

LA BUSSOLA D’ORO

Esiste un mondo in cui le streghe dominano i cieli del nord e gli orsi polari sono i guerrieri più coraggiosi, mentre ogni essere umano è collegato ad uno spirito animale che è importante come il loro cuore. Ma questo mondo è dominato dal Magisterium, che cerca di controllare tutta l’umanità e che ora deve fronteggiare una minaccia molto pericolosa: l’ultima Bussola d’Oro esistente e la ragazzina che è destinata a possederla. La dodicenne Lyra Belacqua(Dakota Blue Richards) conduce una vita straordinaria al rinomato Jordan College. Girando senza controllo nelle strade alla spensierata ricerca di avventure con il fedele amico Roger (Ben Walker), Lyra è sempre accompagnata dal suo daimon, Pantalaimon , un piccolo animale mutaforma che rappresenta una costante voce della ragione. Ma il mondo di Lyra sta cambiando. Ma il mondo di Lyra sta cambiando. Suo zio, Lord Asriel (Daniel Craig) si sta imbarcando in un viaggio verso il Circolo Artico per indagare su un misterioso elemento, la ‘Polvere’, ma il Magisterium è disposto a tutto, compresa la possibilità di far chiudere il Jordan College, pur di fermarlo. Allo stesso tempo, le voci di bambini che scompaiono misteriosamente e vengono portati a nord diventano purtroppo reali quando il suo miglior amico Roger risulta disperso. Lyra giura di andare fino in capo al mondo pur di salvarlo, e quando al college arriva Marisa Coulter (Nicole Kidman), un’affascinante scienziata ed esploratrice, lei ritiene che questa rappresenti un’ottima opportunità di partire.

Ma Lyra scopre rapidamente di essere stata attirata in una trappola per prenderle un oggetto che possiede e che il Magisterium cerca disperatamente: la Bussola d’Oro, un regalo del preside del Jordan College (Jack Shepherd). Si tratta di uno strumento mistico e potente che può indicare la verità, rivelare quello che gli altri desiderano nascondere e prevedere (o anche modificare) il futuro.

 

In quel momento, Lyra capisce che deve scappare dalla signora Coulter e imbarcarsi in un viaggio per salvare Roger e fermare il Magisterium. Il destino la fa imbattere in una tribù di marinai gyziani, condotti da John Faa (Jim Carter), Ma Costa (Clare Higgins) e Farder Coram (Tom Courtenay), che la pongono sotto la loro protezione. Formando una particolare alleanza con i gyziani, la misteriosa strega Serafina Pekkala (Eva Green) e l’aviatore texano Lee Scoresby (Sam Elliott), Lyra si getta in un’avventura che la porterà ad attraversare il cielo e l’oceano, fino ad arrivare alla natura selvaggia del polo nord, dove troverà un potente alleato, l’enorme orso corazzato Iorek Byrnison (che ha la voce di Ian McKellen), che le promette di servirla nella sua missione fino a quando non avrà raggiunto il suo scopo.

 

Alle porte si profila una grande guerra che minaccia non solo il mondo di Lyra, ma anche tutti gli universi paralleli che si trovano oltre l’aurora boreale. Con il suo gruppo di amici ed alleati, oltre che con il potere della Bussola d’Oro, Lyra dovrà utilizzare tutte le sue doti e il suo coraggio per fermarla.

Più libri più liberi: torna, a Roma, la Fiera della piccola e media editoria

30/11/2007

Un appuntamento con il libro, la lettura e i protagonisti di un universo editoriale vivo e dinamico che si conferma per il sesto anno: Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria, torna al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma, dal 6 al 9 dicembre, con circa 400 editori, migliaia di libri, anteprime editoriali e incontri con autori ed ospiti, pronti ad accogliere il vasto pubblico degli amanti del libro: lo scorso anno la manifestazione ha superato il record di 50mila visitatori.

Quest’anno la Fiera riaprirà i battenti sull’onda d’urto di dati eccezionali registrati dall’Associazione Italiana Editori (AIE), che attestano la vitalità e il dinamismo che si sviluppano dentro e attorno all’evento: dal 2001 al 2006 gli editori piccoli e medi hanno visto aumentare l’incidenza del proprio fatturato dal 31% al 35% sul totale di quello registrato dall’intero settore librario; lo stesso settore tra il 2005 e il 2006 ha visto aumentare il numero degli addetti del 9,2%. E notizie positive arrivano anche da Roma, dove tra il 2002 e il 2006 la vendita di libri è cresciuta del 25,6% a fronte di una crescita dell’8,84% a livello nazionale. Oggi la Capitale rappresenta per gli editori italiani il 16,5% del mercato editoriale nazionale, quando nel 2002 era solo il 14%.

Più libri più liberi è realizzato, come sempre, dall’Associazione Italiana Editori con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tradizionali partner della Fiera, ai quali si aggiunge quest’anno la Camera di Commercio di Roma, che con il suo intervento consolida il rapporto essenziale tra cultura, impresa e territorio. La compagine dei sostenitori della manifestazione è completata dal patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, e dalle tradizionali collaborazioni con l’Istituzione Biblioteche di Roma e Radio Tre Rai.
I numerosi percorsi, culturali e professionali, permetteranno al diversificato pubblico della Fiera di spaziare tra centinaia di stand ed assistere agli oltre 200 incontri, convegni, eventi del programma che chiama a raccolta autori, studiosi, personaggi della politica o dello spettacolo, comunque legati al mondo del libro, a partire da Andrea Camilleri, Margherita Hack, Marco Lodoli, Massimo Carlotto, Jaume Cabré, per proseguire con Niccolò Ammaniti, Goffredo Fofi, Nanni Balestrini, e ancora Giorgio Albertazzi, Stefano Marroni, Piero Angela, Alberto Bevilacqua, Giovanni Floris, Livia Turco, Piero Grasso, Luigi Lo Cascio solo per citarne alcuni.

Lo Spazio ragazzi, con mostre, giochi e letture per i più piccoli, lo Spazio Blog by Splinder dove indagare le nuove frontiere offerte da Internet 2.0, la Bibliolibreria dove comprare e prendere in prestito libri e il Caffè Letterario, vera agorà e punto d’incontro con i protagonisti del libro, saranno ancora una volta i luoghi d’attrazione della Fiera.

Sul fronte delle partnership sono tre le novità di questa sesta edizione: in un apposito stand nel piazzale antistante il Palazzo dei Congressi si potranno acquistare le stelle di Natale e contribuire così alla ricerca sulle leucemie grazie alla collaborazione con l’AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma: una stella di Natale sarà anche presente in tutti gli stand della Fiera. All’interno della Bibliolibreria ci sarà uno spazio dedicato ai cd musicali, un’iniziativa frutto di un progetto con il MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Infine nelle librerie romane che dedicheranno la loro vetrina a Più libri più liberi ed ai libri dei piccoli editori, si potrà ritirare un ingresso gratuito grazie alla collaborazione tra Più libri più liberi e l’ALI, Associazione Librai Italiani - sede provinciale di Roma

“Storie a quattro zampe due ali qualche pinna�?

30/11/2007

“Storie a quattro zampe due ali qualche pinna�?

il 7 dicembre la presentazione

alla Fiera Più libri, più liberi nel Giardino della Biodiversità

 

 

Orchidee, palme, felci e piccoli animali nel cuore del Palazzo dei Congressi dell’Eur. Sarà possibile incontrarli alla Fiera Più libri, più liberi quando “parteciperanno�? alla presentazione di Storie a quattro zampe, due ali qualche pinna, in programma venerdì 7 dicembre, alle 16,30, nello spazio ragazzi delle Biblioteche di Roma.

La pubblicazione, edita dall’Agenzia Il SegnaLibro srl, affronta il tema della biodiversità attraverso le parole di esperti del settore e lo sguardo stupito di cento bambini, testimoni del profondo cambiamento epocale in cui vivono.

La collaborazione tra la casa editrice e la Fondazione Bioparco di Roma, passo importante per la realizzazione del libro, continua nell’ambito della Fiera con la creazione di un habitat naturale con vere e proprie piante e animali che faranno da scenario ideale alla presentazione ufficiale delle “Storie�? raccontate dall’Agenzia SegnaLibro srl. Il Bioparco ha predisposto tutte le misure cautelative per garantire le massime condizioni di benessere per la flora e la fauna che, in via eccezionale, sosteranno nel Palazzo dei Congressi.

 

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