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Informazione
Bindi: bisogna rendere più semplice il ricongiungimento familiare degli immigrati
Friday, 21/7/2006
“In molte Regioni si stanno creando situazioni di grave difficolta’ con l’intervento della Guardia di finanza e della magistratura. Questi genitori non possono pagare multe esorbitanti per l’imperizia di Tremonti”. Il ministro della Famiglia, Rosy Bindi, spiega il senso e il valore della decisione uscita dal Consiglio dei ministri di fermare la restituzione del bonus bebe’ da parte di quelle famiglie di immigrati che lo avevano ritirato non avendone diritto. “La decisione presa oggi dal Consiglio dei ministri serve a ripristinare un po’ di equita’- sottolinea Bindi- e raccoglie le sollecitazioni che avevo avanzato insieme ai ministri Amato e Ferrero”. Si tratta, spiega, “di sanare gli errori commessi dal precedente esecutivo e di evitare che vengano penalizzate le famiglie di immigrati che, senza aver chiesto nulla, hanno ricevuto la lettera in cui si comunicava la possibilita’ di incassare il bonus”.
Ma la decisione del Consiglio dei ministri “e’ anche un segnale importante per tutte le famiglie di lavorati immigrati: se infatti nel nostro paese c’e’ una lieve ripresa della natalita’ lo si deve ai figli di cittadini stranieri nati in Italia negli ultimi anni. Questi bambini sono una preziosa risorsa per il nostro futuro”. A proposito dell’immigrazione, il ministro dice: “Non dobbiamo temere questo fenomeno, ma anzi incoraggiarlo e governarlo con una politica di piu’ efficace integrazione”. Per questi immigrati “la famiglia e’ infatti un fattore di stabilizzazione che aiuta la condivisione dei diritti e dei doveri di chi vuole entrare nel nostro paese”. E poi un annuncio: “Il prossimo passo sara’ la modifica della Legge Bossi Fini per rendere piu’ semplice i ricongiungimenti familiari”.
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TURCO: LEGGE PER PARTO SICURO E INDOLORE
Friday, 14/7/2006
Diffusione gratuita della pratica dell’epidurale per garantire a tutte le donne un parto indolore. E’ la novita’ piu’ importante di un provvedimento varato oggi dal Consiglio dei ministri su proposta del titolare della Salute, Livia Turco. La normativa, che tende a rendere piu’ sicura e utile per tutte le donne l’assistenza al parto, ha la finalita’, ha spiegato il ministro al termine della riunione, di rendere meno frequente il ricorso al parto cesareo che, specialmente al sud del Paese, ha raggiunto una frequenza del 45,4%. Fra gli altri scopi della normativa spiegati dal ministro una adeguata assistenza ai bambini nei primi mesi di vita, anche con punti di riferimento precisi sul territorio “per affrontare le patologie piu’ complesse dei neonati”, attivando i centri territoriali per l’assistenza ai bambini.
Importante, ha specificato ancora il titolare della Salute, “rendere gratuiti i livelli essenziali di assistenza, compresa l’epidurale per garantire il parto indolore a tutte le donne”.
La legge indica i livelli essenziali di assistenza alle partorienti che “avranno valore cogente”, ha assicurato la Turco, con risorse economiche orientate in questa direzione.
Alle donne che attendono un bambini viene garantire una assistenza preventiva con il “potenziamento della continuita’ assistenziale prima, durante e dopo il parto per evitare anche - ha spiegato - le situazioni di abbandono dei bambini subito dopo la nascita”.
AGI
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Bambini stranieri in Italia
Tuesday, 27/6/2006
A settembre saranno 500.000 gli alunni stranieri presenti nelle scuole italiane, 100.000 soltanto nelle superiori, di cui 80 mila iscritti negli istituti tecnici e professionali. La maggior parte degli alunni immigrati (40%) resta comunque nella scuola primaria E’ quanto emerso da un convegno organizzato da Caritas e Unicef sulla condizione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono nel nostro Paese. Un incontro che ha messo pure in evidenza come se la scuola rappresenta un elemento di speranza, sul fronte dell’integrazione ci sia, invece, ancora parecchio lavoro da fare in tema di sanita’ e giustizia.
E’ il Nord Est dell’Italia l’ area geografica con la percentuale piu’ alta di alunni stranieri. La regione che ne accoglie di più, invece, è l’Emilia Romagna con il 9% seguita da Umbria e Marche.
Tra i comuni capoluogo e’ Milano ad avere l’incidenza piu’ alta con circa il 12%. I poli di attrazione non sono pero’ solo le grandi citta’ ma anche i piccoli centri e Paesi: le localita’ di Martin Sicuro (Teramo) e Porto Recanati (Macerata) hanno percentuali di alunni stranieri del 20%.
Come vanno a scuola i ragazzi stranieri? Nelle superiori oltre il 25% degli studenti stranieri, uno su quattro, ha una battuta d’arresto. Rispetto al risultato conseguito dagli allievi italiani il divario con gli allievi stranieri e’ del 3,36% alla scuola primaria, del 7,06 alla secondaria di primo grado e del 12,56 alla secondaria di secondo grado.
Se dai dati disponibili si rileva una condizione di salute alla nascita (nascite pre-termine, peso alla nascita, ecc..) dei piccoli stranieri di poco peggiore rispetto a quella degli italiani, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria i bambini stranieri non frequentano in modo soddisfacente il pediatra di libera scelta. Secondo dati Ismu (Istituto per gli studi sulla multietnicita’ di Milano) solo il 41% degli immigrati regolari con figli al seguito si rivolge al pediatra di base. E nel caso degli immigrati irregolari la percentuale di fruizione si abbassa all’1,1% nel caso dei padri e al 9,7% nel caso delle madri (media del 5,6%). Alla luce di questa constatazione la Caritas ha lanciato la proposta ‘ogni bambino straniero deve avere il suo pediatra’. Per ora l’ha raccolta la Regione Lazio che proprio in questi giorni dovrebbe attuarla, ma anche il nuovo ministro della Salute ha mostrato interesse per l’ iniziativa.
Più vittime che oppressori: In Italia non sembra siano presenti segnali di devianza delle seconde generazioni di adolescenti stranieri come invece e’ accaduto in altri paesi europei mentre e’ molto piu’ frequente il loro coinvolgimento come vittime. Sul fronte della giustizia minorile emerge tuttavia una diffusa tendenza alla riduzione della presa in carico dei minorenni extracomunitari. L’esigenza che emerge e’ quella di progetti personalizzati per il recupero di questi ragazzi, anche attraverso l’orientamento al lavoro.
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Fioroni sospende la sperimentazione dei nuovi licei
Wednesday, 31/5/2006
Stop alla sperimentazione dei nuovi licei. Lo ha deciso il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha sospeso il provvedimento. ‘’Non intendo iniziare il mio mandato - spiega Fioroni - all’insegna dell’instabilità e dell’incertezza per studenti, insegnanti e genitori e con gravi contenziosi aperti con le Regioni e l’autonomia scolastica. Alla data di oggi sono pervenuti al ministero 54 progetti di sperimentazione su circa 1.750 istituti superiori. Le caratteristiche dei progetti pervenuti non presentano elementi di innovazione tali da prefigurare in termini sperimentali la riforma. Sono invece innovazioni pienamente realizzabili nell’esercizio dell’autonomia scolastica (15% del monte ore) e quindi negli ordinamenti vigenti'’.
‘’Trovandoci ormai alla fine dell’anno scolastico - prosegue il ministro - e non essendo stata rispettata la data prevista per la presentazione dei progetti, cioè marzo scorso, non ci sono più i tempi utili per la formazione dei docenti e per un adeguato coinvolgimento delle famiglie'’.
‘’Laddove, poi - aggiunge ancora Fioroni - la sperimentazione comportasse la modifica della denominazione della scuola (ad esempio con l’istituzione di un liceo tecnologico o musicale) ci sarebbe al momento assoluta incertezza sul riconoscimento del titolo rilasciato al termine degli studi, con grave pregiudizio per il proseguimento del percorso formativo e lavorativo dei ragazzi'’.
‘’La sospensione del decreto è, inoltre, un provvedimento di doverosa autotutela del ministero in relazione ai ricorsi presentati al Tar del Lazio da 15 Regioni e alla Corte Costituzionale dalla Regione Toscana'’.
‘’Si sospende un atto - conclude Fioroni - che non ha prodotto alcun effetto sulla scuola e sui ragazzi che, infatti, si sono già iscritti non ai corsi sperimentali ma agli ordinamenti vigenti. L’arricchimento dell’offerta formativa legata ai progetti già presentati potrà essere tranquillamente realizzata nell’ambito dell’autonomia scolastica già prevista'’.
Fioroni ha comunicato la sospensione del decreto di sperimentazione dei nuovi licei con una lettera inviata all’assessore Silvia Costa, coordinatore degli assessori regionali all’Istruzione.
Adnkronos
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Telefono azzurro denuncia l’aumento della schiavitù fra i bambini immigrati
Tuesday, 30/5/2006
Le segnalazioni riguardanti situazioni di emergenza che coinvolgono bambini e adolescenti stranieri che vivono in Italia sono in costante aumento. Lo afferma Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, l’ente gestore del numero di emergenza 114: il servizio che accoglie le segnalazioni di situazioni di pericolo in cui sono coinvolti bambini e adolescenti.
‘Il 25% delle chiamate che arrivano al 114 - continua Caffo - riguardano infatti bambini e adolescenti stranieri, vittime di abuso, maltrattamento e spesso di sfruttamento, una percentuale molto alta che denuncia un fenomeno preoccupante di cui l’ opinione pubblica non sembra essere realmente consapevole. Il caso della banda bulgara e’ fonte di un ulteriore allarme: lo sfruttamento riguarda bambini sempre piu’ piccoli, con strumenti di difesa ancora piu’ ridotti rispetto agli adolescenti e con nessuna consapevolezza dei propri diritti’.
In questo scenario Telefono Azzurro sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione proprio sui bambini stranieri vittima dell’accattonaggio, cosi’ come ha prodotto un opuscolo informativo specifico sulle situazioni di disagio in cui spesso si trovano, sia i minori che vivono in famiglia, sia chi si trova in Italia da solo.
‘Occorre sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare i cittadini ma anche gli operatori e il mondo della scuola, verso le problematiche dei bambini e degli adolescenti stranieri che vivono nel nostro paese: ogni giorno - conclude Caffo - ci imbattiamo in situazioni di accattonaggio o di sfruttamento e spesso facciamo finta di niente, pensiamo che alla fine questi ragazzini alla sera ritornino dalle loro famiglie, o se ce ne accorgiamo, non sappiamo che cosa fare. La segnalazione e’ il primo passo per proteggere i bambini da adulti senza scrupoli’
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Ragazzi, appassionatevi alla Costituzione!
Saturday, 20/5/2006
Perché fa notizia il fatto che un gruppo di studenti ha fatto visita, ieri, al Capo dello Stato ricevendo in dono una copia della Costituzione?
Intanto perché quello di ieri è stato il primo incontro pubblico di Giorgio Napolitano e il fatto che il Presidente della Repubblica abbia scelto di iniziare il suo settennato parlando ai più giovani è un segnale ben preciso di fiducia e speranza nelle nuove generazioni alle quali ha voluto affidare le “regole fondamentali�? del nostro Paese. «È il primo discorso pubblico che pronuncio - ha esordito il Presidente della Repubblica- e mi fa molto piacere che questo avvenga con voi, ragazzi. Voi sapete che quella degli incontri con le scolaresche al Quirinale è ormai una tradizione inaugurata molti anni fa, tra il 1978 ed il 1985, da un mio predecessore, Sandro Pertini, che aprì questo palazzo solenne». Quindi, continuando a parlare a braccio, ha aggiunto: «Pertini voleva - e anch’io vorrò - che questo palazzo sia vissuto, e che tutti gli italiani, soprattutto i giovani, vi si riconoscano». Infatti «le istituzioni non sono qualcosa di lontano dalla vita di tutti. Sono la base del vivere insieme come cittadini in questo Paese, che vogliamo sia sempre più prospero e democratico». Un paese che ci si augura «possa garantire a tutti, e soprattutto a coloro che si affacciano ora alla vita, la possibilità di realizzare la propria persona».
Regalando ai ragazzi una copia della Costituzione, Napolitano ha detto: «Spero che vi appassioni: dice com’è l’Italia e, soprattutto, come dovrebbe essere l’Italia».
E questo invito ad appassionarsi alla Costituzione è arrivato dal più profondo del cuore. Perché non basta amare il nostro Paese. Bisogna amarlo con passione. Per capirlo, per rispettarlo, per farlo vivere e progredire nel rispetto del passato e con lo sguardo verso il futuro. Un futuro che è già scritto in quelle pagine e che dice come l’Italia “dovrebbe essere�?.
Agli insegnanti, veicoli verso quel futuro, « pilastri della democrazia» un messaggio di incoraggiamento e di sostegno.
Sara Musa
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L’Europa combatte l’obesità dei bambini
Friday, 19/5/2006
Quante volte siamo stati attratti da un prodotto alimentare perché sulla confezione c’era scritto “ricco di fibre�??. E quante volte – mentre masticavamo con la coscienza a posto - ci siamo chiesti se, insieme a tanta ricchezza di fibre non ci fosse anche qualcos’altro? Bene, dal prossimo autunno sull’etichetta di questi prodotti alimentari troveremo anche il profilo nutrizionale: ossia il rapporto tra grassi, sali e zuccheri contenuti negli alimenti. Lo ha deciso il Parlamento europeo.
Per pubblicizzare un alimento ‘con basso tenore in zuccheri’ o ancora ‘con bassa percentuale di grassi’, il produttore dovra’ rispettare alcune soglie fissate dagli scienziati europei.
L’idea della nuova normativa non e’ solo quella - pur importante - di evitare che i consumatori vengano fuorviati nelle loro scelte di acquisto, ma anche di combattere malattie cronache come il diabete e l’obesita’ sempre piu’ diffuse nei bambini. Basti pensare che ogni anno in Europa 400.000 nuovi bambini soffrono di obesita’
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Viasat: un satellite per amico
Wednesday, 17/5/2006
Il satellite potrà aiutare a controllare bambini ed anziani. Un piccolo trasmettitore tascabile potrà aiutare nella sorveglianza dei bambini, o permetterà di individuare e raggiungere un parente anziano colpito da malore o comunque in difficoltà. La novita’ tecnologica, ‘ sara’ pronta tra non molto’ annuncia Domenico Petrone, presidente di Viasat, l’azienda leader in Europa nel settore dei sistemi di sicurezza satellitare, a margine della presentazione della Guida alla Sicurezza 2006.
‘Stiamo lavorando a questo progetto in grado di soddisfare il grado di sicurezza sempre maggiore che viene richiesto dalla nostra societa’ -spiega Petrone- Si tratta di un piccolo trasmettitore che entra in una tasca e se attivato con un pulsante trasmette un sms ad un telefonino. In questo modo si potra’ immediatamente conoscere da dove proviene il segnale con precisione e rintracciare la persona in difficolta'’.
La tecnologia può fare molto per aiutare i minori o le persone anziane che possono aver bisogno di aiuto. L’etica e la morale – nonché il diritto alla privacy – non sono escluse, però, dall’analisi dell’applicazione di questi nuovi strumenti. Perché il controllo e la sorveglianza restino relegati ai casi di effettivo bisogno e non diventino “strumento�? di ansia per quei genitori che – come già succede con i figli adolescenti legati sempre più da un cordone ombelicale fatto di fibre ottiche – hanno difficoltà a lasciare liberi i loro figli.
Se i genitori si trovano ad affrontare problematiche sempre più difficili, le aziende possono essere un valido sostegno proponendo prodotti che aiutano ad affrontare queste problematiche. L’ansia e la paura, però, non possono e non devono diventare strumenti di marketing.
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L’Onu e i diritti del fanciullo: l’Italia sotto esame
Wednesday, 17/5/2006
Cosa fa l’Italia per i bambini che elemosinano nelle strade? Con quali strumenti lotta contro la pornografia infantile? L’Italia era sotto esame ieri, 16 maggio, a Ginevra dove gli esperti di un apposito comitato dell’Onu hanno attentamente scrutinato le misure in vigore nel Paese per lottare contro la tratta di bambini, pornografia e prostituzione infantile e l’implicazione di minorenni nei conflitti armati. Il Comitato dell’Onu sui diritti del fanciullo ha questionato la delegazione italiana sui primi rapporti periodici del Paese sull’applicazione del ‘Protocollo opzionale alla Convenzione dei diritti del fanciullo, concernente la vendita di bambini, la prostituzione dei bambini e la pornografia rappresentante bambini’ e del ‘Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati’, due strumenti approvati dall’Onu nel 2000 e ratificati dall’Italia.
Le conclusioni e le osservazioni de Comitato saranno rese note all’inizio del mese prossimo, ma al termine del dibattito, il Comitato ha gia’ indicato che l’Italia appare sulla buona strada.
‘Il governo italiano pensa che tutte le azioni necessarie sono state prese per rispettare pienamente i due Protocolli’, ha affermato il segretario generale del Comitato Interministeriale per i diritti umani e capo della delegazione, signora Sofia Pain presentando i rapporti e le misure adottate dal Paese. Tra queste, una nuova legge (n. 38/2006) approvata quest’anno e ‘considerata dal governo italiano un contributo sostanziale ad un approccio progressivo e positivo in difesa dei diritti dei bambini contro lo sfruttamento sessuale, la pornografia anche tramite l’Internet’, ha aggiunto. La nuova legge - ha spiegato - stabilisce tra l’altro il principio che ogni rapporto sessuale con un minorenne, in cambio di denaro o altri benefici, costituisce un crimine punito con la detenzione (da due a cinque anni). E sulla situazione nel Paese, Sofia Pain ha riconosciuto che ‘molti bambini e adolescenti entrano illegalmente in Italia per essere sfruttati sessualmente nel Paese stesso o in altri Stati europei ‘. La delegazione ha inoltre illustrato i diversi organismi istituzionali volti a proteggere l’infanzia, primo fra tutti il Comitato interministeriale di Coordinamento per la lotta alla pedofilia. Puntigliosi i membri del Comitato hanno chiesto maggiore chiarezza, tra l’altro, sull’effettivo coordinamento tra i diversi organi preposti alla tutela dell’infanzia, sui finanziamenti e sugli aiuti alle vittime.
Presenti nella sala, tra gli osservatori, anche le organizzazioni non governative italiane, riunite nel Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. ‘Da un punto di vista legislativo sono stati sicuramente fatti molto passi avanti in Italia’, ha osservato Arianna Saurini, coordinatore della delegazione delle Ong citando tra la l’altro la nuova legge 38/2006 entrata in vigore nel 2006. Resta tuttavia ‘il problema del monitoraggio di queste leggi e dell’uniformita’ dell’applicazione delle leggi a livello nazionale’, ha detto parlando con la stampa. Affrontando il rispetto da parte italiana del Protocollo sull’implicazione dei minori nei conflitti armati, il Comitato ha chiesto informazioni sulle scuole militari e l’eta’.
Riunito in sessione fino al prossimo 2 giugno, il Comitato e’ incaricato di verificare il rispetto della Convenzione dell’Onu sui diritti del fanciullo e dei suoi Protocolli da parte dei Paesi aderenti. Nel corso dell’attuale sessione - precisa una nota dell’Onu - i 18 esperti indipendenti del Comitato esamineranno rapporti d’altri Paesi. Approvata all’unanimita’ dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel novembre 1989, la Convenzione dell’Onu sui diritti del fanciullo e’ entrata in vigore nel settembre del 1990. E’ stata ratificata da 192 Stati.
Solo gli Stati Uniti e la Somalia non vi hanno aderito.
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Premiazione del concorso per il poster fatto dai giovani e dedicato ai Diritti dei Minori
Tuesday, 16/5/2006
Cerimonia di consegna dei premi a Bruxelles per i vincitori del concorso con cui il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, responsabile per il portafoglio Giustizia, liberta’ e sicurezza, ha invitato tutti i bambini e gli adolescenti di eta’ compresa tra i 10 e i 18 anni a creare un poster sui diritti dei minori nell’Unione.
Lo scopo dell’iniziativa era quella di sensibilizzare i giovani cittadini europei alle azioni promosse dall’Ue in questo settore. Dopo una prima selezione a livello nazionale e una cerimonia di premiazione in ciascun paese, le squadre vincenti del primo premio nazionale sono state invitate a Bruxelles per una cerimonia di premiazione finale che si svolgera’ giovedi’ 18 maggio. I lavori migliori parteciperanno poi alle future campagne europee per la promozione dei diritti dei minori. Nel giugno prossimo la Commissione varera’ una strategia di promozione e protezione dei diritti dei minori in tutte le sue politiche interne e esterne.
Frattini si e’ detto soddisfatto ‘dell’enorme eco avuta da questa iniziativa. Con piu’ di 2.200 squadre partecipanti in tutta Europa, abbiamo la prova - ha detto il vicepresidente dell’esecutivo Ue - che i giovani sono in grado di mobilitarsi molto rapidamente ed in gran numero quando vengono proposte iniziative che permettono loro di prendere maggiormente coscienza dei propri diritti’
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