’Ma davvero sei Paul Newman? Dai non scherzare continuiamo a giocare’. E’ il frammento di una conversazione tra la star di Hollywood ed uno dei tanti bambini che frequentano i campi della sua fondazione, ‘Hole in the wall’ che dall’88 offre ai bambini affetti da patologie gravi ed loro genitori l’occasione di passare un periodo di vacanza, allegria e spensieratezza in una delle 21 strutture della fondazione diffuse in Usa e in Europa occidentale.
A Palazzo Feroni, sede della Maison Ferragamo della cui famiglia l’attore e’ ospite, e’ stato presentato il progetto del primo campus in Italia della fondazione di Paul Newman, che nascera’ a Limestre, sulla montagna pistoiese, grazie ad un accordo con la fondazione Dynamo di Vincenzo Manes.
Paul Newman non e’ il volto prestato ad una iniziativa benefica, ma il finanziatore dei 21 campi allestiti dalla sua fondazione dove lui stesso presta periodicamente servizio di volontariato per insegnare ai bambini non solo a sorridere, ma anche a recitare, a pescare a fare regia di piccoli spettacoli.
‘Sembra impossibile - ha detto Paul Newman a conclusione della proiezione di un video sull’attivita’ nei campi della fondazione -, ma quando sei stato dieci giorni con questi bambini alla fine ti rendi conto che quello che hai ricevuto da loro e’ molto piu’ di quello che hai dato’.

Bimbi in piazza

Saturday, 29/4/2006

Nei ricordi di chi, come me, ha vissuto in un piccolo paesino, la piazza rappresenta il luogo di incontro, di socializzazione, di pettegolezzo, di appuntamenti. E la piazzetta, quella sotto casa, il mondo magico dei giochi, dove le mamme ci facevano scendere a giocare perché non c’erano pericoli e perché potevano controllarci dalla finestra. La palla rimbalzava , ma non nelle ore più calde dell’estate; i muri scrostati fornivano “materiale prezioso�? per i nostri giochi di cucina; il piccolo atrio con tre scalini dell’abitazione di Casilda il nostro rifugio preferito (sempre che l’anziana signora fosse di buonumore e ci lasciasse giocare).

Per i nostri bambini, e soprattutto per i bambini che vivono in città, la piazza – come dice mio figlio di 3 anni – è dove girano le automobili.

Sono le auto, infatti, ad essersi appropriate di questi spazi: auto in movimento e soprattutto auto in sosta.

Per far riscoprire ai  bambini il vero valore della piazza nasce l’iniziativa delll’Unione Italiana Sport “Bimbi in piazza�? che che anche quest’anno colorera’ per un giorno le piazze di 60 citta’ italiane, a partire dal 29 aprile.
Per far riscoprire ai bambini il valore della piazza (di quella vera, e non di quelle inventate nei grandi centri commerciali) in ogni citta’ verranno allestiti spazi per attivita’ sportive (mini-basket, calcetto, mini-volley, ecc.) e per i giochi di strada, dai piu’ comuni a quelli piu’ insoliti; non mancheranno i giochi popolari come la campana, il tiro alla fune, il gioco dell’oca, la corsa coi sacchi.
La manifestazione viene organizzata insieme ai Comuni e agli Enti locali delle citta’ coinvolte, dove la manifestazione e’ spesso abbinata a iniziative di solidarieta’ e a campagne per il diritto al gioco, quale elemento determinante per la crescita armoniosa dei piu’ piccoli.
LE DATE: Si comincera’ il 29 aprile con Reggio Calabria e Monfalcone (Gorizia), ma la giornata centrale della manifestazione sara’ domenica 30 aprile, quando contemporaneamente saranno coinvolte 26 citta’ italiane. Ultimi appuntamenti, il 7 maggio, con Orvieto e Brescia.

L’iniziativa gode dell’Alto Patronato del presidente della Repubblica

 

Sara Musa

Domenica 23 aprile “Stop alle automobili e allo smog”

Saturday, 22/4/2006

Un solo giorno, una grande festa per vivere una citta’ a misura di bambino e di pedone. Stop alle automobili e allo smog per ribadire il diritto dell’infanzia al gioco in piazza. Un modo per riappropriarsi degli spazi pubblici, per giocare e divertirsi…senza traffico!
Ritorna l’appuntamento primaverile di Legambiente dedicato ai bambini e alle bambine di ogni eta’, nessuno escluso fino ai 99 anni e oltre. Dalla Sicilia al Trentino, domenica 23 aprile si dira’ “Stop alle automobili e allo smog” per dare via libera al gioco! Un giorno senza traffico per giocare in liberta’ e per riprendersi la citta’. Senza inquinamento, rumore e ostacoli. E il divertimento e’ assicurato! Laboratori del riciclo, animazione, clown, artisti di strada e giocolieri ti aspettano a ogni iniziativa.
A 100 Strade per Giocare saranno presenti anche gli amici di ALI, l’associazione dei ludobus e delle ludoteche italiane.
Un’occasione unica per mettere insieme le tante iniziative dedicate ai bambini che si organizzano durante tutto l’anno: con i Circoli e le Bande del Cigno di Legambiente ma anche con le Classi per l’Ambiente e le tante associazioni amiche che condividono con noi un percorso verso citta’ piu’ belle e vivibili.

ITALPRESS

Cinture di sicurezza: le novità introdotte dalla nuova legge

Wednesday, 19/4/2006

Veramente rivoluzionarie le novità in materia di utilizzo di cinture di sicurezza sia per la tipologia dei veicoli che per i destinatari (adulti – bambini) che ne devono fare uso e anche per le categorie esenti.

 

ASPETTI GENERALI 

Viene esteso l’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza a tutte le categorie internazionali di autoveicoli adibiti al trasporto di persone e di merci, in particolare anche per quelli di massa superiore a 3,5 tonnellate (veicoli commerciali per il trasporto di carichi pesanti, autobus e pullman). Lo stabilisce il decreto legislativo 13 marzo 2006, nr.150 di attuazione della direttiva comunitaria 2003/20/CE che modifica la direttiva 91/671/CEE, relativa all’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini nei veicoli, pubblicato sulla GU il 13 marzo 2006.

BAMBINI: SCOMPARE IL RIFERIMENTO ALL’ETA’ DI 12 ANNI, RIMANE IL LIMITE DI ALTEZZA DI METRI 1,50

Tra le innovazioni contenute nel provvedimento c’è l’obbligo di assicurare al sedile i bambini di statura inferiore a 1,50 metri facendo uso di un cuscino sollevatore ed adattatore che permetta al bambino di essere trattenuto dalle stesse cinture di sicurezza previste per gli adulti.

Scompare dalla nuova stesura dell’art. 172 il riferimento all’età dei bambini col limite ai 12 anni.

I bambini sino a 3 anni non possono viaggiare su veicoli vecchi sprovvisti di cinture di sicurezza, mentre quelli di età superiore e di altezza fino a m 1,50 non possono occupare un sedile anteriore.

Il decreto proibisce anche l’installazione di seggiolini per bambini rivolti contromarcia sui posti protetti da airbag, a meno che non sia possibile disinserirlo.

I bambini di statura non superiore a 1,50 m, quando viaggiano negli autoveicoli per il trasporto di persone in servizio pubblico di piazza o negli autoveicoli adibiti al noleggio con conducente, possono non essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, a condizione che non occupino un sedile anteriore e siano accompagnati da almeno un passeggero di età non inferiore ad anni sedici.

Fino all’8 maggio 2009, sono esenti dall’obbligo di cinture e sistema di ritenuta i bambini di età inferiore a 10 anni trasportati in soprannumero nei posti posteriori, purché accompagnati da un passeggero di età non inferiore a 16 anni, solo sugli autoveicoli adibiti al trasporto promiscuo di persone e cose, di cui all’art. 169 CdS.

 

MEZZI ADIBITI AL TRASPORTO DI PERSONE ANCHE PUBBLICI - OBBLIGO CINTURE PER I PASSEGGERI SEDUTI, ESCLUSI QUELLI ADIBITI A TRASPORTO LOCALE E CHE CIRCOLANO IN AREA URBANA
Tutti gli occupanti, di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere oltre il conducente, devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti sui veicoli adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere, oltre il conducente, solo se di tipo omologato secondo quanto previsto al comma 1 dell’art. 172.

I passeggeri dei veicoli adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere, oltre il conducente, devono essere informati dell’obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza, quando sono seduti ed il veicolo è in movimento, mediante cartelli o pittogrammi, conformi al modello figurante nell’allegato alla direttiva 2003/20/CE, apposti in modo ben visibile su ogni sedile. Inoltre, la suddetta informazione può essere fornita dal conducente, dal bigliettaio, dalla persona designata come capogruppo o mediante sistemi audiovisivi quale il video.

 

Il decreto prevede alcune novità in tema di esenzione dall’uso delle cinture di sicurezza. In particolare, fino all’8 maggio 2009, sono esenti dall’obbligo di cinture i bambini inferiori a 10 anni trasportati in soprannumero nei posti posteriori, purché accompagnati da un passeggero di età non inferiore a 16 anni, solo sugli autoveicoli adibiti al trasporto promiscuo di persone e cose.

 

LE ESENZIONI
ORA VIGE L’OBBLIGO ANCHE PER I TAXISTI. AGGIUNTA INVECE L’ESENZIONE PER LE FORZE ARMATE NELL’ESPLETAMENTO DI ATTIVITA’ ISTITUZIONALI NELLE SITUAZIONI DI EMRGENZA

Va segnalato che scompare l’esenzione per i taxisti, (conducenti di autoveicoli adibiti al trasporto di persone in servizio pubblico di piazza, ovvero adibiti al noleggio con conducente, durante il servizio nei centri abitati) già prevista dal punto d) dell’art. 172 ante modifica. Aggiunta l’esenzione per le forze armate impegnate in attività istituzionali nelle situazioni di emergenza.

Rimane l’esenzione dall’obbligo di uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini per le seguenti categorie:

 

a) gli appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale nell’espletamento di un servizio di emergenza;

 b) i conducenti e gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di intervento di emergenza;
c) gli appartenenti ai servizi di vigilanza privati regolarmente riconosciuti che effettuano scorte;
d) gli istruttori di guida quando esplicano le funzioni previste dall’articolo 122, comma 2;
e) le persone che risultino, sulla base di certificazione rilasciata dalla unità sanitaria locale o dalle competenti autorità di altro Stato membro delle Comunità europee, affette da patologie particolari o che presentino condizioni fisiche che costituiscono controindicazione specifica all’uso dei dispositivi di ritenuta. Tale certificazione deve indicare la durata di validità, deve recare il simbolo previsto nell’articolo 5 della direttiva 91/671/CEE e deve essere esibita su richiesta degli organi di polizia di cui all’articolo 12;
f) le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza;
g) i passeggeri dei veicoli M2 ed M3 autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi ed adibiti al trasporto locale e che circolano in zona urbana;
h) gli appartenenti alle forze armate nell’espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza.

LE SANZIONI
Novità significativa è il sequestro e la confisca dei dispositivi  di ritenuta di cui al comma 12, cioè quando importati o prodotti per la commercializzazione se non omologati, ancorché installati sui veicoli.

Comma - 10. Chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta, cioè delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 68,00 euro a 275,00 euro. Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto chi e’ tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Quando il conducente sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al presente comma per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI.

 

Comma - 11. Chiunque, pur facendo uso dei dispositivi di ritenuta, ne altera od ostacola il normale funzionamento degli stessi e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 34,00 euro a 138,00 euro.

 

Comma - 12. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza dispositivi di ritenuta di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 716,00 euro a 2.867,00 euro.

 

Comma - 13. I dispositivi di ritenuta di cui al comma 12, ancorché installati sui veicoli, sono soggetti al sequestro ed alla relativa confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI.

DECORRENZA
La legge è entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla GU cioè il 14 aprile 2006. www.ASAPS.it

Giornata della Memoria dei Bambini dal 25 aprile alla prima domenica di maggio

Tuesday, 18/4/2006

La Giornata della Memoria dei Bambini vittime della violenza dello sfruttamento e dell’indifferenza si celebra dal 25 aprile alla prima domenica di maggio.

Gli Sportelli Meter di Ragusa, Gela, Piazza Armerina, Aci Castello, Messina, Canicattini Bagni, Modica, Pachino e Portopalo di C.P. sono già all’opera.

La Giornata della Memoria dei bambini - vittime della violenza, indifferenza e sfruttamento - viene celebrata presso la Parrocchia Madonna del Carmine di Avola dal 1995 (su richiesta di famiglie e dei gruppi di bambini). Nel 1995, a motivo di un tentato omicidio a danno di una bambina di 11 anni e dopo vari episodi di racconti di abusi e, successivamente il suicidio di un ragazzo di 14 anni, la comunità cristiana guidata da don Fortunato Di Noto, iniziò a riflettere sulla condizione dell’infanzia e della adolescenza, impegnandosi contro ogni forma di sfruttamento e di abuso all’infanzia, concentrando sforzi e risorse nel contrastare la pedofilia e la pedopornografia.

Nel 1996 e successivamente nel 1998, si aggiunsero tristi vicende accadute in Italia e all’estero (Belgio), anni che videro una “stagione di violenza e di sangue�?, l’apice della violenza su bambini, sottrattati al calore delle loro famiglie. Parallelamente la pedofilia, e il suo strutturatasi a livello criminale e con conseguenti pseudo-celebrazioni di ‘orgoglio pedofilo ’, impose un ulteriore slancio alla Giornata della Memoria dei bambini che negli ultimi anni ha assunto carattere nazionale, strutturata con due momenti celebrativi (il primo commemorativo: preghiere e riflessioni; il secondo momento: dedicato ai bambini e alle famiglie.)

Nel 2002, su sollecitazione istituzionale ed ecclesiale, la GMB è diventata un appuntamento e un forte richiamo in Italia e all’estero per la Chiesa, la società civile e le realtà politiche e culturali. Una Giornata che di anno in anno cresce, si sviluppo e coinvolge sempre più istituzioni, realtà ecclesiali, civili e politiche.

Il Presidente della Repubblica ha espresso apprezzamento e plauso all’Associazione Meter onlus per questa iniziativa, “occasione di riflessione su una delle problematiche più drammatiche del nostro tempo. Contrastare i gravissimi fenomeni di abuso, di violenza, di sfruttamento dei bambini, salvaguardare la loro integrità con il riconoscimento del diritto alla salute e all’istruzione deve essere una grande conquista di libertà e di civiltà. …difficile compito, ed occorre rafforzare questo impegno, per consolidare una cultura dei diritti e della solidarietà�?. (dal messaggio del Giornata 2004).
Non sono mai mancati messaggi di condivisione e apprezzamento dalle più alte cariche dello Stato, da esponenti politici, magistrati, come dai numerosi, cardinali e vescovi italiani da gruppi e associazioni laiche e confessionali, che hanno invitato, il 25 aprile, tutte le loro comunità ecclesiali a pregare e riflettere sulla condizione dell’infanzia, affinché non accada mai più.

Gli Sportelli Meter, presenti in diverse città italiane e i referenti all’estero, sono impegnati a promuovere la GMB.

La Giornata della Memoria dei Bambini - vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza è diventata il 4 maggio 2005 – art. 38 Legge Regionale Siciliana e dovrà celebrarsi “la prima domenica di maggio di ogni anno�?.
L’Associazione Meter onlus per tradizione inizierà il 25 aprile per concludere tutte le celebrazioni la prima domenica di maggio.

http://www.associazionemeter.it/

Informazione

Papa Benedetto XVI difende l’istituto della famiglia

Monday, 15/5/2006

 No ai Pacs, no alla legalizzazione delle unioni omosessuali, per le quali si vuole attribuire “anche il diritto all’adozione di figli”. Un si’ deciso al rispetto dell’embrione umano; un si’ alla procreazione che e’ frutto dell’amore, “testimonianza che non manchera’ di stimolare i politici e i legislatori a salvaguardare i diritti della famiglia”.
   Benedetto XVI e’ una volta di piu’ deciso, instancabile, nel difendere l’istituto della famiglia, e dunque del matrimonio uomo-donna, cosi’ come lo intende la Chiesa cattolica.Benedetto XVI ribadisce con forza il valore della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, che non deve essere equiparato a nessun altro tipo di unione. “Evitare la confusione con altri tipi di unioni basate su un amore debole - ha affermato il Papa - si presenta oggi con una speciale urgenza”. Ricevendo in udienza i partecipanti al Congresso promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia della Pontificia Universita’ Lateranense sul tema: “L’eredita’ di Giovanni Paolo II sul matrimonio e la famiglia: amare l’amore umano”, il Pontefice ha ricordato che “solo la roccia dell’amore totale e irrevocabile tra uomo e donna e’ capace di fondare la costruzione di una societa’ che diventi una casa per tutti gli uomini”.

Si celebra oggi, 15 maggio, la Giornata internazionale della famiglia

Monday, 15/5/2006


Furono le Nazioni Unite, 12 anni fa, a istituire questa giornata per riaffermare il ruolo primario svolto dalla famiglia per la coesione sociale, lo sviluppo economico e la solidarieta’ tra le generazioni.
La giornata è anche l’occasione per ‘’Telefono Rosa'’ di tornare a lanciare l’allarme violenza tra le mura domestica. Sono oltre 12 mila le telefonate che arrivano ogni anno al centralino dell’associazione, soprattutto da donne, bambini e adolescenti.
 
 
La famiglia –spiega Maria Gabriella Carnieri Moscatelli,  presidente di ‘Telefono Rosa’- non e’ piu’ quell’ oasi di pace e tranquillita’ nel quale ogni individuo puo’ trovare rifugio e sostegno nel momento del bisogno. Non costituisce piu’ quel ‘gruppo primario’, secondo la formulazione del sociologo americano H.C. Cooley, di associazione e cooperazione ‘faccia a faccia’, dove si formano gli ideali di un individuo’. Il disagio e’ forte e si traduce in litigi, in scontri che degenerano quasi sempre in maltrattamenti. ‘Del totale delle segnalazioni che riceviamo ai nostri centralini -aggiunge Carnieri Moscatelli - solo duemila si traducono in denunce. E pochissime finiscono nelle aule dei tribunali.

‘Stiamo assistendo- spiega la responsabile di ‘Telefono Rosa’ - ad una escalation del fenomeno e questo emerge perche’ oggi le donne che subiscono maltrattamenti riescono ad avere consapevolezza di quanto accade proprio rivolgendosi a noi’. L’associazione ‘Telefono Rosa’ da anni si occupa e si prende cura delle persone, delle donne che subiscono maltrattamenti all’interno dell’ambiente domestico.’Normalmente - riferisce- chi si rivolge a noi ha un’eta’ compresa tra i 30 e i 40 anni e subisce violenze di tipo psicologico, economico, fisico e anche sessuale’
A livello europeo, non e’ prevista una competenza comunitaria nel settore della politica della famiglia, e spetta ai singoli Stati membri attuare o meno delle politiche nel settore. La famiglia “tradizionale�? oggi non appare piu’ come modello esclusivo in quanto accanto ad essa troviamo una grande varieta’ di modelli familiari come quelle ‘de facto’ e quelle unipersonali. Cosi’ a tutela dei diritti, il Trattato di Nizza firmato il 26 febbraio del 2001, permette al Consiglio d’Europa di sanzionare uno Stato membro per una qualsiasi violazione dei diritti fondamentali, che sia grave e persistente.

Condizione sottolineata anche da Chiara Saraceno, docente di sociologia della famiglia presso l’Universita’ di Torino. ‘Non esiste oggi - spiega - una normativa a livello europeo a tutela della famiglia perche’ il diritto di famiglia e’ a discrezione dei singoli Stati membri. Tuttavia - precisa - in alcuni trattati, come quello di Nizza e dentro la Costituzione europea, esistono principi che attengono alla liberta’ individuale utilizzati per mettere in mora una legislazione nazionale che non li rispettasse’.
Si richiede dunque che l’Unione rispetti i diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea, ovvero quei diritti che altro non sono, se non il prodotto delle comuni tradizioni degli Stati membri.

La Convenzione europea ha avuto il grande merito di esercitare una funzione di stimolo, ha infatti condizionato l’evoluzione delle legislazioni familiari dei Paesi contraenti e lo ha fatto avvalendosi di una formula piuttosto elastica. In particolare all’articolo 8 della Convenzione che, con le nozioni di ‘vita privata’ e ‘vita familiare’, ha permesso di proteggere delle realta’ affettive fino a poco tempo fa, non suscettibili di alcuna tutela. Ne consegue che uno dei primi obiettivi e’ quello di concepire la difesa della famiglia come societa’ naturale ove l’individuo apprende le prime regole e riceve una insostituibile considerazione della sua importanza come essere umano: e’ per questo che i bambini debbono essere considerati come unici privilegiati.

 

Ciampi è diventato bisnonno: auguri!

Friday, 12/5/2006
Si chiama Ginevra: è la nipotina di Ciampi, nata 10 giorni fa, figlia di Margherita Ciampi (nipote di Carlo Azeglio) e dell’imprenditori Giordano Gironacci.
Ginevra e’ una bellissima bambina con i capelli scuri e assomiglia al papa’.
Sarà lei che ha stregato il cuore del nostro Presidente che si appresta a lasciare il Quirinale al suo successore Giorgio Napolitano? 

In vigore dal 9 maggio le nuove norme di sicurezza per i bambini in auto

Friday, 12/5/2006

 E’ entrato in vigore martedi’ 9 maggio la nuova direttiva sulle cinture di sicurezza, che riserva un’attenzione particolare ai bambini. Tra le novita’, l’obbligo di prevedere sedili speciali, e adatti al loro peso, per i piccoli al di sotto di 135 centimetri. Diventa inoltre vietato mettere i bimbi a sedere nei posti anteriori, dando le spalle alla strada, contrariamente a quel che avviene attualmente, a meno che non sia disattivato l’airbag.
   Attualmente la direttiva impone l’obbligo delle cinture di sicurezza solo nelle auto di meno di 3,5 tonnellate. Con la nuova direttiva, l’obbligo riguarda ogni categoria di autoveicoli. “Sono persuaso che questa direttiva puo’ salvare migliaia di vite umane - ha dichiarato Jacques Barrot, il vicepresidente della Commissione europea responsabile dei trasporti - e contribuira’ a raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre della meta’ il numero di morti sulla strada all’orizzonte 2010 rispetto ai 50.000 del 2001″.
   In effetti il mancato utilizzo della cintura di sicurezza e’ la seconda causa di decesso su strada dopo il mancato rispetto dei limiti di velocita’ e prima delle guida sotto l’influenza dell’alcol. Uno studio della Commissione europea valuta che iniziative sulle cinture di sicurezza potrebbero consentire di risparmiare 5.500 vite umane l’anno a livello dell’Ue.

Vedi articolo sulla  normativa 

 

Creme solari: non esiste la protezione totale per i bambini

Friday, 12/5/2006

La Commissione Ue lancia un’allarme tintarella. Con i primi raggi di sole a Bruxelles e l’estate in vista infatti l’esecutivo Ue ha annunciato addirittura una ‘raccomandazione’ “per assicurare che l’industria dei prodotti solari utilizzi un sistema di etichettatura dei prodotti semplice, standardizzato e comprensibile a partire dal 2007″.
   ”La situazione attuale e’ insostenibile - ha detto il commissario all’Industria, Guenter Verheugen - . La soluzione consiste in una raccomandazione mediante la quale l’industria sia impegnata a etichettare i prodotti per la protezione solare in modo corretto. Cio’ dara’ ai consumatori un’informazione chiara e coerente senza creare formalita’ burocratiche inutili per l’industria”.
   Ad esempio la dicitura ’schermo totale’ su alcuni solari, secondo la Commissione, dovrebbe essere “eliminata” dal momento che il ‘fattore protezione’ tanto decantato dai forzati della tintarella previene solo dai raggi ‘UVB’, quelli che provocano le scottature, ma non da quelli ‘UVA’, quelli responsabili dell’invecchiamento e, nel peggiore dei casi, del cancro della pelle. Allo stesso modo la “protezione totale per bambini” secondo Bruxelles, non esiste e i consumtori “devono sapere che il solare costituisce solo uno degli elementi di protezione” e che i neonati e i bambini non dovrebbero essere direttamente esposti alla luce del sole.
   L’Unione europea vanta (dati 2004) un giro di affare nel settore delel creme di protezione solare pari a 1300 milioni di euro. Nel 2005 le vendite sono aumentate del 4%.

Agi

Paul Newman in Italia fa il nonno ai bambini malati

Friday, 5/5/2006
 
 
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