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Scuola
Gelmini: quando la spesa per il personale assorbe il 96,98% del bilancio significa che la scuola italiana rischia di non avere più gli strumenti per modernizzarsi
Friday, 29/8/2008
Da questa mattina è consultabile sul portale del Ministero (http://www.istruzione.it) il bilancio del 2008 per l’area Istruzione. Dal bilancio emerge che le spese per il personale sono pari a 41.174.698.165 euro, ed assorbono il 96,98% del totale.
Le spese di funzionamento (informatica di servizio, cancelleria e funzionamento generale, spese di pulizia per circa il 40% delle scuole) raggiungono invece i 493.181.784 euro (l’1,16% del totale), quelle legate agli interventi (trasferimenti ad enti pubblici e privati) i 633.368.341 euro (l’1,49% del totale) e quelle in conto capitale (edilizia scolastica, innovazione tecnologica e sicurezza nelle scuole) i 156.362.270 euro (appena lo 0,37% del totale).
“Quando la spesa per il personale ha una tale incidenza sul bilancio complessivo del Ministero – ha commentato il Ministro Mariastella Gelmini – questo significa che la nostra scuola non ha la capacità , se non si interviene strutturalmente, di rinnovarsi e di guardare con serenità al futuro. Dobbiamo assolutamente porre rimedio ad una situazione insostenibile. La scuola italiana è stata troppo spesso usata in passato come un ammortizzatore sociale. E’ un dovere morale verso le nuove generazioni rivedere completamente il sistema scuola in Italia”.
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Premiati i vincitori del concorso “La mia famiglia in 30 scatti”
Thursday, 12/6/2008
Conservare l’identità culturale del territorio per trasmetterla alle generazioni future. È questo lo scopo del progetto “Famiglie laziali”? realizzato dalla Regione Lazio attraverso il concorso “La mia famiglia in trenta scatti”?. Fotografie in bianco e nero, lettere, cartoline e filmati amatoriali hanno ripercorso un secolo della storia privata degli abitanti di tutto il territorio regionale che sono state scelte e selezionate dagli studenti. L’iniziativa triennale, rivolta alle scuole medie e superiori di tutto il Lazio, si è conclusa a Rieti e ha visto la partecipazione di sei scuole della provincia: Liceo Classico “M.T. Varrone”?; Istituto comprensivo di Casperia; Liceo Scientifico di Amatrice; Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Strampelli” di Cittaducale; Scuola media di Posta; Scuola elementare e media “L. Vignoli”? di Scandriglia.
Il primo premio è andato a Federico Capriotti (Liceo Scientifico di Amatrice) al quale è stata consegnata una telecamera digitale e l’attestato del concorso; secondo classificato Ludovico Mario Petrini (Liceo Classico “M.T.Varrone di Rieti) che ha vinto una macchina fotografica; terzo posto per Serena Polidori (Istituto comprensivo di Casperia) premiata con un lettore dvd.
Il progetto triennale, promosso dalla Regione Lazio e curato dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dall’Istituto per la storia del risorgimento italiano, prevede ora, nella fase conclusiva, una mostra che si svolgerà al Vittoriano ad aprile del prossimo anno nella quale saranno esposte tutte le foto più belle che hanno partecipato al concorso.
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Settimana di Sviluppo Sostenibile: dal 10 al 16 novembre 2008
Thursday, 12/6/2008
“Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile� Terza Edizione dal 10 al 16 novembre 2008 “ Rifiuti: riduzione e riciclaggio “.
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Lo scorso 15 maggio si è riunito a Roma il Comitato Nazionale DESS (Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile) composto da tutte le principali realtà che operano ad ogni livello in tutta Italia per diffondere la “cultura della sostenibilità �: Ministeri, Enti Locali, Rappresentanze socio-economiche, Associazioni, Istituzioni di Ricerca e Formazione, Reti di Scuole e Agenzie ambientali.
Nel corso del predetto incontro il Comitato Nazionale DESS ha proclamato la terza edizione della Settimana di Sviluppo Sostenibile che si terrà dal 10 al 16 novembre 2008 sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Le prime due edizioni della “Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile�, si sono svolte dal 6 al 12 novembre 2006 (dedicata all’energia sostenibile) e dal 5 all’11 novembre 2007 (dedicata alla lotta ai cambiamenti climatici), hanno avuto uno straordinario successo partecipativo dalle istituzioni, alle scuole, alla società civile che in occasione di tale evento hanno aderito con dei giochi, escursioni, convegni, mostre, laboratori ed altro.
La terza edizione della “Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile� sarà dedicata ad una tematica di prioritaria evidenza per il nostro Paese: “ RIFIUTI : riduzione e riciclaggio� allo scopo di sviluppare negli individui come nella collettività , negli enti locali, nelle imprese capacità operative e di azione responsabile volte alla riduzione dei rifiuti e alla promozione delle più efficaci forme di raccolta differenziata e dal riciclo del rifiuto ottenere delle risorse.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, raccogliendo l’invito della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO confida nella più ampia partecipazione di tutti coloro che a vario livello si sono impegnati nell’educazione alla sostenibilità sul territorio e di aderire alla manifestazione, proponendo eventi e iniziative sul tema, curandone l’aspetto organizzativo.
Considerata l’attualità delle problematiche trattate, si invitano le SS.LL. a voler dare la massima diffusione all’iniziativa in oggetto.
Manifestazioni di interesse possono essere comunicate per e-mail alla CNI UNESCO (Dott.ssa Federica ROLLE – Tel. 06/6873713/12 int. 208 – federica.rolle@esteri.it). Ulteriori dettagli saranno pubblicati a breve sul sito: www.unescodess.it .
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Scuole d’Arte e dei Mestieri: aperte le iscrizioni fino al 25 giugno
Thursday, 12/6/2008
Sono aperte le iscrizioni, a Roma, per le Scuole d’Arte e dei Mestieri per l’anno 2008/2009. Termineranno il 25 giugno 2008 e accoglieranno coloro che, avendo superato l’età dell’obbligo scolastico, desiderano acquisire nuove competenze nel campo artistico- artigianale o nel settore tecnico-scientifico.
La domanda deve essere presentata alla Segreteria della Scuola presso la quale si intende frequentare il Corso dal lunedì al venerdì dalle ore 16,00 alle ore 19,00. Le scuole d’arte del Comune sono quattro e hanno sede in via di San Giacomo 8, piazza San Paolo alla Regola 43, viale Glorioso 5 e via Macedonia 120. Si occupano di grafica, arazzi, mosaico, informatica avanzata.
Le quote di iscrizione variano in relazione al corso scelto e tengono conto dell’indicatore ISEE.
L’ammissione ai corsi avverrà secondo l’ordine di presentazione delle domande di iscrizione che riprenderanno .dal 2 settembre fino ad esaurimento posti disponibili
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Entro il 31 Agosto dovranno essere recuperati i debiti scolastici
Wednesday, 4/6/2008
Il Consiglio di Stato respinge il ricorso d’urgenza persentato dai Cobas della scuola contro il Decreto Fioroni sul recupero dei debiti scolastici. Gli esami di recupero, quindi, si terranno nei mesi di luglio, agosto e i primi di settembre.
 In un comunicato, il Ministero della Pubblica Istruzione precisa che si sta studiando “la possibilità di un ulteriore finanziamento per le scuole al fine di far fronte all’organizzazione del recupero dei debiti scolastici”, e che le iniziative di recupero dovranno comunque concludersi entro la data di inizio delle lezioni.
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Risale al 3 ottobre 2007 il decreto - firmato dall’ex ministro della Pubblica Istruzione Fioroni - che introduce le nuove modalità di recupero dei debiti formativi nelle scuole secondarie superiori.
Il decreto prevede che:
- le scuole dovranno organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che abbiano presentato insufficienze.
- I Consigli di classe decideranno come organizzare i corsi di recupero, che potranno essere tenuti dagli insegnanti della scuola o con la collaborazione di soggetti esterni.
- Dopo i corsi di recupero, che si terranno nel corso dell’anno scolastico, gli studenti dovranno affrontare delle verifiche intermedie per dimostrare di aver superato il debito.
- Alla fine dell’anno scolastico, il Consiglio di classe avviserà le famiglie degli studenti che prenderanno voti insufficienti in una o più materie, e rimanderà la decisione di promuoverli a dopo il 31 agosto, quando ci sarà la verifica finale del superamento dei debiti.
- Dopo lo scrutinio finale la scuola organizzerà ulteriori corsi di recupero, che si terranno durante l’estate, per gli studenti che non hanno ottenuto la sufficienza in una o più discipline.
- Entro il 31 agosto di ogni anno si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutinio con il giudizio definitivo: promozione o bocciatura. All’inizio delle lezioni tutti entreranno in classe senza debiti e i docenti potranno sviluppare il programma dell’anno regolarmente.
- I genitori potranno decidere se far seguire ai propri figli i corsi di recupero, sia quelli intermedi che quelli estivi, oppure se avvalersi di altre modalità di recupero comunicandolo sempre alla scuola. Anche in quest’ultimo caso i docenti della classe mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi del recupero e nel verificare l’esito. L’importante è che alla fine i ragazzi passino le verifiche e dimostrino quindi di aver superato il debito (art.3).
- Per i candidati all’esame di maturità per quest’anno si continuano ad applicare le disposizioni vigenti.
- Alla fine del terz’ultimo e del penultimo anno di corso agli studenti che supereranno la verifica finale saranno attribuiti crediti scolastici.
Decreto ministeriale n. 80
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Il Ministro della Pubblica Istruzione |
Roma, 3 ottobre 2007 |
Vista la legge 11 gennaio 2007, n. 1, recante “Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università ”, che sostituisce gli articoli 2, 3 e 4 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, in particolare l’art. 2, comma 1;
Visto il Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165 e successive modificazioni e, in particolare, l’art. 4;
Vista la Legge 14 gennaio 1994 n. 20 e in particolare l’art. 3, comma 1, lettera b);
Visto il Testo Unico, di cui al Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e in particolare l’articolo 193, comma 1, riguardante gli scrutini finali di promozione;
Visto il Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 marzo 1999, n. 275, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, e, in particolare, l’art. 4, commi 4 e 6 e l’art. 14, comma 2 per le parti che riguardano il recupero del debito formativo;
Vista l’Ordinanza ministeriale del 21 maggio 2001, n. 90, in particolare l’art. 13, concernente gli scrutini finali negli istituti di istruzione secondaria superiore;
Vista la legge dell’8 agosto 1995, n. 352 recante disposizioni urgenti concernenti l’abolizione degli esami di riparazione e di seconda sessione e l’attivazione dei relativi interventi di sostegno e di recupero;
Visto il Decreto ministeriale del 22 maggio 2007, n. 42 recante modalità di attribuzione del credito scolastico e di recupero dei debiti formativi nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
Considerato che la valutazione ha l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti e a innalzare i traguardi formativi delle singole istituzioni scolastiche e del Paese;
Preso atto che le attuali modalità di recupero dei debiti formativi non assicurano una adeguata risposta al tempestivo superamento delle carenze riscontrate negli studenti durante il loro percorso scolastico;
Considerato opportuno che il recupero dei debiti venga effettuato entro la conclusione dell’anno scolastico in cui questi sono stati contratti affinché, oltre a sviluppare negli studenti una maggiore responsabilizzazione rispetto ai traguardi educativi prefissati, garantisca la qualità del percorso formativo e la corrispondenza, rispetto agli obiettivi del piano dell’offerta formativa, dei livelli di preparazione raggiunti dalla classe, come prerequisito per la programmazione didattica dell’anno scolastico successivo, favorendo negli studenti stessi un compiuto e organico proseguimento del proprio corso di studi, in coerenza con gli obiettivi formativi specifici per ciascun anno dell’indirizzo seguito;
Ravvisata pertanto la necessità di procedere ad una più efficace applicazione del vigente istituto giuridico dei debiti formativi, con particolare riferimento ai tempi e alle modalità di regolazione del saldo dei medesimi debiti formativi, da realizzarsi in data certa;
Ritenuto di dovere quindi procedere ad una interpretazione della normativa vigente, funzionale a tale più efficace applicazione;
Visto il parere del C.N.P.I., espresso nell’adunanza  plenaria del 21/09/07 :
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D E C R E T A :
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Art. 1
Le attività di sostegno e di recupero, come previsto dal D.M. n. 42 del 22 maggio 2007, costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa.
Le istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi  di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate.
Art. 2
Gli studenti di cui all’articolo 1 sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti. Al termine di tali attività saranno effettuate, da parte dei docenti delle discipline della classe di appartenenza, verifiche intermedie di cui si dà comunicazione alle famiglie.
Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi  dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma.
Art. 3
Nella organizzazione degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi può essere adottata, - anche nell’ambito della utilizzazione della quota del 20% prevista dal D.M. n. 47 del 13.06.2006 - una articolazione diversa da quella per classe, che tenga però conto degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti dagli alunni.
Le istituzioni scolastiche possono individuare e/o approvare anche modalità diverse ed innovative di attività di recupero attraverso l’utilizzazione dei docenti della scuola,ai sensi della vigente disciplina contrattuale, e/o collaborazioni con soggetti esterni, volte a soddisfare gli specifici bisogni formativi di ciascuno studente.Â
In tutti i casi i Consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo. Il Dirigente scolastico è tenuto a promuovere, nel rispetto delle prerogative degli Organi Collegiali della scuola, gli adempimenti necessari per assicurare lo svolgimento delle attività programmate.
Art. 4
Il recupero dei debiti formativi può avvenire anche utilizzando modalità laboratoriali.
Art. 5
Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale.
La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità e tempi delle relative verifiche.
Analogamente a quanto previsto dal precedente art. 2, se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al comma precedente..
Art. 6
A conclusione dei suddetti interventi didattici, di norma entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento, salvo particolari esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche, e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva.
Art 7
Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il Consiglio di classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di credito scolastico.
Art. 8
Per i candidati agli esami di Stato, a conclusione dell’anno scolastico 2007/2008, continuano ad applicarsi - relativamente ai debiti formativi e all’attribuzione del punteggio per il credito scolastico, ai sensi dell’art. 3, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1 - le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore della medesima legge n. 1/2007.
A decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio del primo trimestre o del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e relative verifiche, da svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’esame di Stato.
Art. 9
Il piano dell’offerta formativa di ciascuna istituzione scolastica definisce le modalità di recupero e di verifica dell’avvenuto saldo dei debiti formativi, sulla base di criteri generali stabiliti con Ordinanza del Ministro della Pubblica istruzione.
Le relative modifiche del piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2007/2008 sono effettuate entro il 31 dicembre 2007 e comunicate alle famiglie.
Art. 10
I criteri per la utilizzazione del personale docente e non docente da impiegare nelle attività di recupero e le modalità di attribuzione dei relativi compensi sono definiti in sede di contrattazione nell’ambito delle risorse specificamente dedicate agli interventi di recupero didattici ed educativi confluite nel fondo di istituto delle singole istituzioni scolastiche, e  delle ulteriori risorse che verranno destinate alle medesime istituzioni scolastiche a carico del capitolo 1287 del Bilancio del Ministero della Pubblica Istruzione per l’anno finanziario 2007 e seguenti.
Art. 11
Il presente Decreto è trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b), della legge 14 gennaio 1994 n. 20.
IL MINISTRO
Giuseppe Fioroni |
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Stop ai menù etnici nelle scuole romane
Wednesday, 4/6/2008
Stop ai menù etnici nelle mense scolastiche comunali: lo ha disposto l’assessore alla scuola Laura Marsilio, insieme all’apertura di un tavolo di concertazione con insegnanti, genitori, associazioni ed enti (Ministero Agricoltura, Confagricoltura, università ) sull’adozione di menù all’insegna della cucina regionale italiana e mediterranea.
Sul gradimento dei menù etnici nelle scuole romane l’Assessorato ha effettuato una rilevazione a campione, da cui risulta che i bambini scartano i menù est-europei nel 50-80% dei casi, quelli peruviani e cinesi nel 30-40%. La media del rifiuto si attesta sul 55%.
In parallelo ai nuovi menù e al confronto con le parti interessate, l’assessore prevede di valutare le proposte delle scuole su iniziative per la conoscenza delle diverse culture alimentari: laboratori, progetti speciali e ogni strumento utile all’integrazione (che passa anche per l’approccio al cibo).
Sempre sui piatti serviti nelle scuole, l’assessore ha in programma uno studio sugli scarti di tutti i menù proposti, come indizio, oltre che di scarso gradimento del cibo, di un disagio emotivo che merita attenzione
comune.roma.it
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Stop all’uso degli animali nelle esercitazioni scolastiche
Wednesday, 21/5/2008
Niente più animali (rane, girini ecc) da usare come cavie durante le lezioni di scienza! Lo stabilisce una nota ufficiale che il ministero dell’Istruzione ha inviato ai direttori degli uffici scolastici regionali e provinciali in merito all’uso degli animali nelle esercitazioni didattiche di scuole elementari, medie e superiori. Nota in cui si invita ad impiegare metodi didattici alternativi. Lo ha reso noto la Lega antivivisezione (Lav), che e’ anche la promotrice dell’iniziativa.
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 La Lav ricorda che l’impiego di animali nelle esercitazioni puo’ prevedere la loro cattura in natura (in particolare nel caso di invertebrati come lumache e lombrichi o piccoli vertebrati come rane e gechi), l’acquisto di animali morti o di parti di essi presso mercati o macellerie, o ancora, in casi rari, l’uccisione nella stessa scuola.
‘’Operiamo da sempre per prevenire questi interventi sulla base della loro valenza diseducativa - spiega Roberta Bartocci della Lav - oltre che in certi casi vere e proprie illegalita”’. Infatti e’ datato 1999 il protocollo d’intesa che la Lav ha sottoscritto con il ministero dell’Istruzione per sensibilizzare studenti e docenti a un corretto rapporto con gli animali. Proprio sulla base di questo documento e’ stata emanata la nota ministeriale, che invita all’uso di supporti didattici moderni ed efficaci, oltre che eticamente sostenibili, ‘’al fine di prevenire episodi penalmente rilevanti che avrebbero ricadute negative anche in termini pedagogici'’. ‘’L'uso di animali per esercitazioni didattiche - sottolinea la Lega antivivisezione in una nota - oltre a essere obsoleto, e’ in certi casi addirittura pericoloso per l’educazione dei ragazzi'’. Per questo i sostenitori della Lav sono soddisfatti della misura adottata dal ministero, la cui ‘’applicazione - spiega Bartocci - consentira’ di risparmiare la vita di moltissimi animali, selvatici e da allevamento'’.
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Si svolgeranno il 24 Maggio 2008 a Larino (CB) le prime Olimpiadi della Lingua Italiana
Monday, 19/5/2008
Le prime Olimpiadi della Lingua Italiana inizieranno il 24 Maggio e termineranno il 26 Maggio 2008 e verteranno, in questa prima edizione, sulla grammatica della lingua italiana.
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Aperte a tutte le classi terminali delle scuole primarie, secondarie di primo grado e agli studenti del secondo anno delle secondarie di secondo grado sono state organizzate dal gruppo GISCEL Molise (formato da docenti di scuola e universitari attivi nel campo dell’Educazione Linguistica e legato alla Società di Linguistica Italiana) con il patrocinio dell’Università degli Studi del Molise e la partecipazione del centro Linguistico di Ateneo. Le Olimpiadi della Lingua Italiana “intendono rilanciare in maniera anche giocosa l’importanza della riflessione sulla lingua in tutti gli ordini della scuola. L’iniziativa mira a richiamare l’attenzione non soltanto sulla rilevanza della conoscenza della grammatica ai fini di un uso corretto della lingua e di un potenziamento delle competenze di lettura, ma anche sul suo statuto di sapere di per sé formativo e in grado di sviluppare e affinare la capacità di analisi e di risoluzione dei problemi�.
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La selezione degli �atleti� è stata fatta ad aprile: gli allievi - preparati alle Olimpiadi con prove intermedie – disputeranno le semifinali e le finali il  24 maggio 2008 a partire dalle 9.00 del mattino. Le semifinali consisteranno in test di circa 100 ITEM da svolgersi in forma scritta. I test delle semifinali verranno corretti immediatamente e sulla base del punteggio ottenuto dalle singole squadre verrà formulata una graduatoria. Le prime 3 squadre di ciascun ordine di scuola si confronteranno poi in diretta nelle finali che si svolgeranno nel pomeriggio. La squadra che avrà riportato il punteggio più alto vincerà (una squadra per ogni ordine di scuola).
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Le Olimpiadi della Lingua Italiana si concluderanno il 26 maggio 2008 con la premiazione finale che avverrà durante il convegno di studi sulla Didattica della grammatica, didattica delle lingue tra scuola e università (Campobasso, Università del Molise). Sono previsti premi per le tre squadre vincitrici (una per ogni ordine di scuola) in libri, dizionari o altri beni e strumenti per lo studio. Per le altre squadre che entrano nella graduatoria finale dopo le semifinali sono previsti premi di consolazione.
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Scuola: trionfo dei meritevoli
Monday, 19/5/2008
Nel 2007 sono stati circa 4.400 gli studenti che hanno raggiunto risultati di eccellenza, 3.026 quelli che hanno conseguito 100 e lode nell’ultimo esame di Stato e 1.370 hanno riportato risultati di eccellenza in vari confronti regionali, nazionali ed internazionali. Questi studenti si sono distinti nell’informatica come nella matematica, in chimica come in latino, nella danza come in fisica. Quattordici tra questi hanno anche vinto gare a livello internazionale.
In questi mesi si è registrato, come emerge dalle competizioni in atto, anche un incremento degli studenti che prenderanno parte ad olimpiadi, certamina e confronti, grazie anche ad una crescente sensibilità delle scuole e dei docenti. Un incremento che si è riscontrato a seguito dalla nuova legge sugli esami di Stato (legge n. 1/2007)  che per la prima volta prevede la valorizzazione delle eccellenze, finalizzata a migliorare la qualità dell’offerta formativa delle scuole e ad innalzare i livelli di apprendimento degli studenti.
La valorizzazione delle eccellenze è anche una misura di contrasto ai risultati poco soddisfacenti evidenziati nelle indagine internazionali (OCSE – PISA).
Fatta giustizia dei “furbi�, ecco dunque le cifre dei “bravi�, quelli veri.
Le Olimpiadi di matematica hanno registrato nelle ultime due edizioni un incremento di partecipazione da 1.666 a 1.728 scuole.
Nella partecipazione al Kangourou di matematica si è evidenziato un aumento rilevante nella partecipazione dal 2007 al 2008, passata da 480 a 705 scuole e nella presenza degli studenti, rispettivamente 36.000 nel 2007 e 47.000 nel 2008. Un analogo andamento ha riguardato anche il Kangourou di inglese: in questo caso, dal 2007 al 2008 si è passati da 261 a 347 scuole e da 8.897 alunni a 11.514.
Le Olimpiadi di fisica hanno coinvolto nel 2007 574 scuole e 594 nel 2008.
Le Olimpiadi delle scienze naturali hanno registrato nel 2006 la partecipazione di circa 280 scuole, aumentate a 320 nel 2007 e a 403 nel 2008. Inoltre quest’anno per la prima volta l’Italia partecipa alle Olimpiadi Internazionali di Biologia, che si terranno a Mumbai, in India, dal 13 al 20 luglio 2008. Ad esse parteciperanno i vincitori dell’edizione italiana delle Olimpiadi delle Scienze Naturali.
Nel concorso “I giovani e le scienze� è cresciuto il numero dei progetti presentati, da 84 nella passata edizione a 99 dell’edizione attuale, edizione nella quale si è manifestato anche un miglioramento della qualità dei progetti. La partecipazione interessa studenti di tutte le regioni.
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Esami di 3a media: il 17 giugno, per la prima volta, una prova scritta nazionale
Sunday, 18/5/2008
Si svolgerà il 17 giugno 2008 su tutto il territorio nazionale la prova scritta prevista, quest’anno per la prima volta, a conclusione del primo ciclo d’istruzione che riguarderà l’italiano e la matematica: è quanto stabilito nella circolare n. 32 del 14 marzo 2008 sugli scrutini e gli esami per l’anno scolastico 2007/2008.
L’introduzione di una prova a carattere nazionale, uguale per tutti gli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado che affrontano l’esame, ha la funzione di integrare gli elementi di valutazione di cui già dispongono gli esaminatori, verificando anche i livelli di apprendimento conseguiti dagli studenti in alcune discipline oggetto della stessa prova.
Rispetto al normale svolgimento delle prove d’esame dove le Commissioni predispongono appositamente i testi da assegnare, la prova nazionale si baserà invece su procedure standardizzate con impiego di prove strutturate e semistrutturate predisposte appositamente a livello centrale.
Sarà infatti l’Istituto per il sistema nazionale di valutazione, Invalsi, a predisporre i testi delle prove tra le quali il Ministro sceglierà quella da svolgere.
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