Obbligo d’istruzione fino a 16 anni: il nuovo Regolamento sull’obbligo scolastico

7/9/2007

In Italia il 20.6% dei ragazzi esce dalla scuola senza diploma né qualifica professionale, e 19.000 “scompaiono�? dopo essersi iscritti al primo anno delle superiore.
“Sono tassi di “dispersione fisica e mentale�? non più tollerabili - dice il ministro della Pubblica Istruzione - l’ascensore sociale è fermo al garage, al piano -1: il sistema formativo italiano deve saper intercettare questa fuga fisica e mentale se vuol far tornare quell’ascensore a salire�?

Un dato, quello dell’abbandono scolastico, superiore alla media europea e ancora lontano dall’obiettivo del 10% fissato a Lisbona 2000. Gli anni più a rischio sono il primo e il secondo della scuola secondaria di secondo grado (con una media di 18.2% di bocciati al primo anno e di 13.1% al secondo anno), con punte del 30% nelle prime classi degli istituti professionali
Con l’intento di combattere questo fenomeno e convincere i ragazzi a proseguire gli studi fino al diploma,Giuseppe Fioroni, ha presentato, oggi,  il Regolamento sull’obbligo scolastico che porta l’obbligo di istruzione a 16 anni “Non si tratta di un livellamento verso il basso - ha spiegato il Ministro della Publbica Istruzione - non significa che gli studenti possano smettere di studiare a 16 anni. E’ uno strumento in più per consentire agli studenti di acquisire un bagaglio di sapere indispensabile”.

 

Il Regolamento prevede il raggiungimento di una serie di competenze e di saperi divisi in quattro assi (matematico, dei linguaggi, scientifico-tecnologico e storico-sociale) e ispirati alle “competenze chiave di cittadinanza” indicate dalla Commissione Ue, indipendentemente dalla scuola che frequentano.

Non si tratta tuttavia di una riforma che stravolge la scuola: gli ordinamenti scolastici non verranno modificati, non ci sarà l’adozione di un biennio uguale per tutte le scuole superiori, e gli istituti avvieranno l’insegnamento delle nuove competenze in maniera sperimentale per i primi anni.
“L’equità si garantisce ampliando l’offerta formativa in modo reale per incrociare gli stili cognitivi dei ragazzi e non facendo proliferare ulteriormente gli indirizzi. Non basta “stare�? o “andare�? a scuola: è cruciale quello che i ragazzi imparano”, dice il Ministro Fiornoni: Con l’obbligo di istruzione, l’Italia punta all’Europa facendo proprie le competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate dall’Ue il 18 dicembre 2006.Il regolamento sul nuovo obbligo di istruzione 22 agosto 2007 (G.U. n. 202 del 31 agosto 2007) contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano.

A che serve il nuovo Regolamento sull’obbligo scolastico?

L’obbligo di istruzione è uno strumento in più per un maggiore impegno ad educare (e non solo ad istruire) i giovani. E’ rappresentato dalle competenze e dai saperi indispensabili - pochi e essenziali - contenuti nel decreto.

Le otto competenze chiave di cittadinanza che tutti gli studenti devono acquisire a 16 anni sono necessarie per la costruzione e il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. La scarsa attenzione a queste competenze è una delle principali cause del disorientamento e del disagio giovanile.

Ecco quello che tutti devono sapere acquisire e sapere oggi per entrare da protagonisti nella vita domani

Le 8 competenze chiave di cittadinanza

1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. (Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad acquisirlo).2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. (Oggi molti di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità).3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. (Oggi i giovani hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana).

4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. (Oggi i giovani assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri).

5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. (Oggi spesso i giovani agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità).

6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. (Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro).

7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (Oggi molti giovani non possiedono questi strumenti).

8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. (Oggi molti giovani sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli).

Quattro assi culturaliI giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a questi quattro assi culturali:

asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
Padronanza della lingua italiana:

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativiUtilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali

asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.
 

Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.

Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessitàAnalizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienzaEssere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambienteRiconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
Cosa cambia nella scuola?

Il regolamento sull’obbligo di istruzione non cambia gli attuali ordinamenti scolastici, ma impegna le scuole, soprattutto i docenti, a utilizzare metodologie e modelli innovativi nell’organizzazione della didattica. Questo valorizza la loro libertà di insegnamento e professionalità. Insieme a questo richiede loro una maggiore collegialità perché i giovani raggiungano effettivamente i risultati di apprendimento attesi.

Le competenze e i saperi relativi ai quattro assi culturali hanno carattere sperimentale nella prima fase di attuazione dell’obbligo di istruzione, in questo e nel prossimo anno scolastico, in quanto è necessario validarli sul campo attraverso l’esperienza dei docenti prima di metterli a regime. La costruzione di una buona scuola capace di educare dipende soprattutto dal lavoro degli insegnanti e non da proposte “calate dall’alto�?.

In questa prima fase proseguiranno i percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale nel quadro dell’accordo con le Regioni e gli enti locali del 19/06/03, che sono frequentati da poco meno di 100.000 giovani. Si conta di potenziare i progetti e i percorsi per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, da realizzare presso strutture formative di qualità nell’ambito di accordi con le singole Regioni.

Come si attuerà il piano

Un apposito piano di intervento accompagnerà, a partire dalle prossime settimane, la realizzazione dell’obbligo d’istruzione. Esso riguarda l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie, la formazione dei docenti e misure di sostegno alle scuole secondarie superiori, il monitoraggio e la valutazione dei risultati progressivamente conseguiti, anche per la diffusione delle pratiche migliori.
L’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione ed anche l’ISFOL collaboreranno all’attuazione del piano, che costituisce una priorità nell’utilizzo delle risorse finanziarie già disponibili sul bilancio del ministero della pubblica istruzione in diversi capitoli di spesa, affinché questa innovazione sia effettivamente praticata nella scuola e non rimanga una mera esercitazione formale “sancita sulla Gazzetta Ufficiale�?.

E’ morto Pavarotti

6/9/2007

E’ morto alle 5 di questa mattina , nella sua casa alle porte di Modena, Luciano Pavarotti. Il tenore italiano aveva 72 anni e da tempo era ammalato di cancro al pancreas.

Salutiamo l’artista, amato e osannato in tutto il mondo. E l’uomo, dal cuore grande e dalla grande sensibilità, che tanto fece per i bambini più sfortunati.

 

Nato a Modena il 12 ottobre 1935, Pavarotti era figlio di un panettiere e le sue prime esperienze canore sono avvenute nel coro di Modena a fianco del padre, appassonato di canto.“Ci lascia un grande artista, un uomo buono. Luciano Pavarotti ha dato lustro a Modena nel mondo. Proporrò che gli venga intitolato il Teatro Comunale”, ha affermato il sindaco di Modena, Giorgio Pighi. “Luciano non è riuscito a vincere l’ultima battaglia, ma la sua arte e la sua figura vivranno per sempre” ha specificato ancora il primo cittadino.

Il suo debutto avviene il 29 Aprile del 1961 al Teatro di Reggio Emilia, con l’interpretazione di Rodolfo ne La Bohéme. A questo concerto seguono interpretazioni in tutta Italia e in Europa, che gli fanno conquistare il pubblico di Amsterdam, Vienna, Zurigo e Londra. Il debutto statunitense è del febbraio 1965, a Miami, con la Lucia di Lammermoor, a fianco di Dame Joan Sutherland: un’occasione che segna l’inizio di una collaborazione storica tra i due artisti. Con i debutti de La Bohéme a La Scala, a San Francisco e a New York conquista definitivamente il cuore dei fan sparsi in tutto il mondo.

Ma è il 17 febbraio del 1972 che scoppia il fenomeno Pavarotti con una rappresentazione de La Fille du Régiment al Metropolitan di New York. Pavarotti si esprime nei teatri più prestigiosi del mondo, collaborando con i più noti direttori d’orchestra. Le sue incisioni, veri e propri best-seller, comprendono numerose arie e recital, un concerto dal vivo alla Carnegie Hall e un’antologia di canzoni napoletane e italiane in genere. Le frequenti apparizioni televisive in performance, documentari, talk-show si vanno ad aggiungere alla notorietà in campo musicale. L’interpretazione del Rodolfo emoziona l’America nella storica prima del Live from the Met nel 1977, trasmessa in televisione. Dallo stesso palcoscenico, lui e Placido Domingo, insieme, celebrano il loro 25o anniversario nell’autunno del 1993.

Il concerto in Hyde Park a Londra, alla presenza di Carlo e Diana e con quasi duecentomila spettatori, è il primo concerto di musica classica nella storia del parco. Nel giugno 1993 più di cinquecentomila ammiratori apprezzano la performance del Maestro al Great Lawn in Central Park a New York, mentre milioni di spettatori in tutto il mondo seguono il concerto in televisione. Nel settembre dello stesso anno, canta all’ombra della Tour Eiffel.

Pavarotti si dedica inoltre allo sviluppo delle carriere di giovani cantanti. È del 1980 la Prima Edizione del Luciano Pavarotti International Vocal Competiton; oltre 100 dei talenti scoperti dal Maestro oggi calcano i palcoscenici dei teatri più prestigiosi del mondo.
Per le sue lezioni, nei Conservatori di tutto il mondo, le classi sono così affollate da prevedere solo posti in piedi.

Impegnato socialmente dal 1992 realizza l’annuale concerto di beneficenza che vede la partecipazione di numerose pop-star. Nel 1992 l’intero incasso, devoluto in favore della Fondazione Berloni impegnata nella lotta contro l’anemia mediterranea, ha consentito di realizzare un centro di accoglienza per le famiglie con bambini affetti da questa patologia. A questa prima positiva esperienza fanno seguito i concerti di War Child ai quali partecipano star come Bono, Elton John, Zucchero, Liza Minnelli. La somma raccolta serve alla realizzazione di un centro di musicoterapia a Mostar.
Grazie all’incasso del concerto I Tre Tenori, svoltosi a Modena il 17 giugno 1997, Pavarotti, con i tenori Domingo e Carreras, contribuisce alla ricostruzione dei teatri La Fenice di Venezia e Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Nello stesso anno è noto Ambasciatore della Pace dalle Nazioni Unite, per le innumerevoli opere di beneficenza caratteristiche di tutta la sua carriera artistica.

Il 21 dicembre 1997 è inaugurato a Mostar il Pavarotti Music Centre, realizzato grazie ai proventi raccolti nelle edizioni ‘95 e ‘96 del Pavarotti & Friends. Il 23 febbraio 1998, Pavarotti è insignito del titolo Person of the Year dall’associazione Music Cares.
Sempre nel 1998 la manifestazione
Pavarotti & Friends viene organizzata a favore dei bambini della Liberia. Mentre nel 1999 la stessa rassegna si propone di sostenere i bambini del Guatemala e del Kosovo e nel 2000 quelli del Tibet e della Cambogia.
Ma nel nuovo Millennio il suo nome spicca anche per un’altra iniziativa di grande impegno sociale: è al fianco di
Fabio Fazio e Teo Teocoli nella conduzione del 50o Festival di Sanremo, un’edizione che si propone di sostenere il progetto dell’ONU per la cancellazione del debito internazionale dei Paesi del Terzo Mondo. A magio 2001 è protagonista, insieme a Milly Carlucci, del Pavarotti & Friends Pro Afghanistan.

Mattel ritira dal mercato giocattoli pericolosi

5/9/2007

La Mattel, per la terza volta nelle ultime cinque settimane, ritira dal mercato giocattoli fabbricati in Cina a causa di “un inaccettabile livello di piombo“, come recita una nota della compagnia.

Una decisione che è il risultato dei controlli che il colosso mondiale di giocattoli ha iniziato sulle sue produzioni in Cina e che ha portato ieri al richiamo di 11 tipi di giocattoli, tra i quali pupazzi, oggetti della Barbie e tre diversi prodotti della Fischer Price. Ma nessuna Barbie, si sottolinea nella nota, è inclusa nella lista. In totale, sono 530 mila giocattoli interessati negli Stati Uniti, e 318 mila all’estero.

Una nuova tegola per la Mattel, colpita ai primi di agosto nella sua linea per infanti Fisher-Price, con il ritiro di circa 1,5 milioni di pezzi, e poi soltanto il 14 agosto scorso con il richiamo di 19 milioni di giocattoli nel mondo sia per l’eccessiva quantità di piombo presente nelle vernici sia per la presenza di magneti che staccandosi potevano facilmente essere inghiottiti dai bambini. Il piombo ingerito può provocare gravi lesioni cerebrali.
Adnkronos

Puliamo il mondo

3/9/2007
Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine.
Una campagna di pulizia che comunica la necessità e la voglia di riappropriarsi del proprio territorio prendendosene cura, che segna il bisogno della gente di mettersi in relazione per tutelare gli spazi pubblici, prendendo coscienza che oltre a ripulire, si dovrebbe imparare a non sporcare.
Puliamo il Mondo è anche l’occasione per mettere sotto la lente d’ingrandimento i problemi legati al degrado ambientale e per costruire insieme, nuove soluzioni per il nostro futuro.
Come è andata nel 2006
I risultati dell’ultima edizione di Puliamo il Mondo hanno raggiunto livelli senza precedenti. Hanno aderito 1.800 Comuni e più di 700mila volontari, che hanno ripulito circa 4.000 aree tra piazze, boschi, strade e spiagge, con un quantitativo di 2.000 tonnellate di rifiuti raccolti.

Quando inizia la scuola?

3/9/2007

L’inizio dell’anno scolastico, così come la fine e i “ponti”, vengono decisi dai singoli istituti in base all’utonomia scolastica. Le Regioni danno inicazioni di massima e il Ministero fissa solo le festività nazionali. Se volete sapere quando riaprirà la scuola dei vostri figli, quinid, non vi rimane che telefonare in segreteria o andare di persona.

Alcune scuole, però, decidono di pianifare il calendario già da giugno. Semplificando, così, la vita di molti, e dando un esempio concreto di buon funzionamento.

Riportiamo quanto compare sul sito Sirio della Regione Lazio

 

Nel Lazio le attività scolastiche nelle scuole statali e paritarie, per l’anno scolastico 2007/08 inizieranno :

il 12 settembre 2007  per i bambini della scuola dell’infanzia e per gli allievi della scuola primaria e secondaria di I grado;

il 13 settembre 2007 per gli allievi della scuola secondaria di II grado.

Avranno  termine :

il 30 giugno 2008 per i bambini della scuola dell’infanzia;

il   7 giugno 2008 per gli allievi della scuola delle scuole: primaria, secondaria di I e II grado.

Il calendario delle festività, in conformità delle disposizioni vigenti, è il seguente :

tutte le domeniche;

1° novembre: festa di tutti i Santi;

8 dicembre: Immacolata Concezione;

25 dicembre: Natale;

26 dicembre: Santo Stefano;

1° gennaio: Capodanno;

6 gennaio: Epifania;

Lunedì dopo Pasqua;

25 aprile: anniversario della Liberazione;

1° maggio: festa del Lavoro;

2 giugno: festa nazionale della Repubblica;

Festa del Santo Patrono.

La sospensione delle lezioni è stabilita nei seguenti periodi:

dal 23 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008 (vacanze natalizie);

dal 20 marzo al 25 marzo 2008 (vacanze pasquali).

Il calendario delle lezioni per l’a.s. 2007/2008, e il loro svolgimento, sono stati definiti dalla Giunta regionale, su proposta della Direzione Regionale Istruzione e Diritto allo studio, con deliberazione della Giunta regionale D.G.R. 371\2007, nel rispetto delle festività e degli esami fissati a livello nazionale, in modo da consentire alle istituzioni scolastiche, alle famiglie e agli altri enti ed organi istituzionali, statali e locali, di poter programmare per tempo le attività organizzative di rispettiva competenza.

La data di inizio delle lezioni nel territorio regionale  in due distinti giorni, rispettivamente il 12 settembre per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, ed il 13 settembre per la scuola secondaria di II grado , è stata deliberata al fine di attenuare l’impatto sui servizi pubblici.

Si è ritenuto necessario quantificare in 209 e in 210 i giorni di lezione delle istituzioni scolastiche del Lazio  per consentire alle scuole una equilibrata articolazione del Piano dell’offerta formativa anche nel caso di necessitate e imprevedibili sospensioni delle lezioni.

Nel rispetto dei predetti principi, è facoltà delle istituzioni scolastiche apportare adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa, purché sia garantito il rispetto del monte ore annuale e pluriennale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie.

 

Più ispettori nelle scuole italiane

3/9/2007

150 nuovi ispettori (che si aggiungeranno ai 200 già in ruolo) stanno per essere reclutati dal Ministero della Pubblica Istruzione: avranno il compito di controllare che le norme siano applicate  e aiuteranno le scuole a farlo, intervenendo nella formazione e nell’informazione dei dirigenti scolastic. Il ministro ha, infatti, avviato le procedure per rimettere in sesto un corpo ispettivo che negli anni si era andato via via prosciugando, nel numero e nel ruolo. I compiti specifici degli ispettori - spiegano al ministero - sono tanti: verifica e controllo dell’applicazione delle norme nelle scuole, statali e paritarie; assistenza e vigilanza sugli esami di Stato (nell’ultima edizione delle maturità un centinaio di scuole scelte a campione sono finite sotto la lente degli ispettori); verifica dell’andamento didattico con specifici riferimenti all’insegnamento delle varie discipline; sostegno ai collegi dei docenti per la progettazione, nell’ambito del Piano dell’offerta formativa, delle diverse attività, curricolari ed extracurricolari; supporto ai processi di miglioramento della qualità della didattica e della formazione dei docenti; aiuto nelle operazioni di valutazione degli apprendimenti; verifica e sostegno alle attività di laboratorio, soprattutto negli istituti tecnici, professionali e artistici. ”E’ importante - spiega Fioroni - che non ci si fermi alla politica degli annunci. E il contributo degli ispettori perché quel che è stato deciso si faccia davvero è fondamentale. Soltanto così si potrà restituire serietà alla scuola e serenità a genitori e ragazzi”.

Parchi e animali in fumo

1/9/2007

Dal capriolo garganico alle orchidee selvatiche dell’Alta Murgia, passando dal pino loricato del Pollino fino all’orso bruno marsicano della Majella. Tra le vittime degli incendiari ci sono anche loro, miriadi di specie animali e vegetali che costituiscono una fetta importante dei gioielli del Belpaese. Tanti animali strappati dalle fiamme ai loro habitat, mentre preziosi ecosistemi sono stati definitivamente distrutti

Dall’inizio dell’anno 679 incendi hanno interessato i Parchi nazionali e oltre 19mila ettari di vegetazione protetta sono andati in fumo. Più alto numero di incendi nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, 330 roghi. Secondo, il Parco nazionale del Pollino.

Record del Parco nazionale del Gargano per superficie bruciata. Incendi anche nel Parco nazionale della Sila, dell’Arcipelago Toscano, del Circeo e d’Abruzzo. Un solo incendio nei parchi delle Dolomiti Bellunesi e della Val Grande.

Ma che musica!

1/9/2007

 

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Avete mai provato ad ascoltare musica classica o musica jazz con i vostri bambini? E’ un esperienza bellissima, ricca di emozioni e di scoperte. Vedrete i vostri bambini saltare di gioia quando ci sono ritmi allegri o rannicchiarsi fra le vostre braccia se la musica evoca tristezza. 

Anche questa volta, dietro questa dimensione di eccezionale intimità fra genitori e figli che la musica riesce a creare c’è la genilità, la qualità e l’amore per la musica e i bambini di Andrea Apostoli, Presidente dell’AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’apprendimento Musicale) dal 2000, anno della sua fondazione.

Ho conosciuto Andrea Apostoli nel 1998 (anno della fondazione di Giacomino) e insieme abbiamo creato le prime pagine del giornale dedicate alla musica. Andrea era appena tornato dagli Stati Uniti dove aveva incontrato Edwin E. Gordon: ricordo ancora come si illuminavano i suoi occhi quando parlava della sua eperienza e dei progetti che aveva per la musica e i bambini. Subito dopo, a Roma, attiva  i primi corsi di Musicanifasce® (rivolti a bambini da 0 a 36 mesi)e  nel 2000, su indicazione dello stesso Gordon, fonda l’AIGAM associazione riconosciuta in esclusiva per l’insegnamento della Music Learning Theory in Italia.

L’entusiasmo e l’amore di Andrea Apostoli per la musica e i bambini si rinnovano in ogni sua iniziativa, e in ogni nota e immagine di questo libro.

Sara Musa

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 Un libro e, insieme, un CD che contiene brani di  musica classica e jazz da   ascoltare e da guardare, per bambini da 0 a 6 anni.  

A cura di Andrea Apostoli

Illustrazioni di Alexandra Dufey 

Edizioni Curci, Milano 2007

 

 

Introduzione

Questo libro fa parte di una collana dedicata allo sviluppo dell’attitudine
musicale del bambino secondo la Music Learning Theory di Edwin
E. Gordon.
A differenza degli altri titoli della stessa serie, rivolti ai genitori, agli educatori
e agli insegnanti, questo è il primo indirizzato direttamente al
bambino (da 0 a 6 anni), perché possa ascoltare i brani del CD allegato,
osservare le illustrazioni e ascoltare i testi letti da un adulto.
Le musiche proposte, sono state scelte per fornirgli un insieme di stimoli
musicali molto vari, quindi utili allo sviluppo della sua musicalità. Dalle
ricerche di Edwin E. Gordon, infatti, sappiamo che è fondamentale per il
bambino poter ascoltare musica di qualità durante i primi anni della
sua vita. E’ proprio grazie a questo ascolto precoce che egli potrà successivamente
capire, dunque, apprezzare generi musicali generalmente
inaccessibili a molti, e crearsi un vero e proprio «vocabolario
musicale» che gli potrà essere anche tanto utile per cantare o per suonare
uno strumento.
Le illustrazioni e i brevi testi dedicati a ciascun brano, forniranno un
valido supporto per coinvolgere i bambini nell’ascolto e per permettere
loro di avvicinarsi agli strumenti musicali, imparando a riconoscerli dal
suono che producono, dalla forma che hanno e dal nome che li identifica

 

Psichiatria infantile: firmata la Carta europea a Firenze. Proteste contro l’uso e l’abuso di psicofarmaci

1/9/2007

Il 24 agosto è stata firmata a Palazzo Vecchio la prima “Carta europea per i diritti ed i doveri per la tutela della salute mentale dei bambini e degli adolescenti” nel corso del “XIII Congresso Internazionale dell’ESCAP” (25-29 agosto 2007)
I firmatari della dichiarazione sollecitano gli stati dell’Unione europea ad unire gli sforzi e le risorse economiche per migliorare il livello delle cure primarie con la definizione di un formulario europeo per la regolazione dell’uso degli psicofarmaci nel trattamento di bambini e adolescenti

Anche il ministro per le politiche giovanili e le attività sportive Giovanna Melandri ha inviato un messaggio di saluto ai partecipanti al congresso.
La “Dichiarazione di Firenze” è stata firmata dalle più importanti istituzioni scientifiche della psichiatria e della psicologia clinica infantile dei Paesi dell’Unione Europea: Matt Muijen (della World Health Organization - Regional Office for Europe), Ernesto Caffo (European Academy of Child and Adolescent Psichiatry), Eugenio Giani (assessore alle relazioni internazionali del Comune di Firenze), Luigi Nigi (assessore alle politiche dell’ambiente e del territorio della Provincia di Firenze).
Alla vigilia del XIII Congresso internazionale, l’European Society for Child and Adolescent Psychiatry (Escap), venerdì 24 agosto alle ore 18, a Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, ha premiato il professore emerito Giovanni Bollea, fondatore della Neuropsichiatria infantile, primo presidente italiano dell’Escap, nonché organizzatore del Congresso internazionale del 1963. Così l’Escap ha voluto riconoscere i meriti scientifici, il ruolo e l’influenza del prof. Bollea nella comunità scientifica internazionale.

Sono oltre 11 milioni le richieste di aiuto che giungono in media ogni anno alle diversi linee telefoniche destinate ai bambini. Le stime sono di ‘Child Helpline International’, il network che comprende le linee telefoniche per bambini e adolescenti di tutto il mondo. I dati sono stati forniti durante il Symposium organizzato da Telefono Azzurro durante il XIII Congresso Europeo di Psichiatria Infantile.
  “Le linee telefoniche rappresentano uno strumento efficace per la tutela della salute mentale nell’infanzia e nell’adolescenza”, dichiara Thomas Mueller, a margine del simposio. “Lo dimostra il fatto che, solo nel 2005, anche se il primo motivo di chiamata resta sempre l’abuso, ben il 10% di oltre 1.350.000 chiamate ricevute dalle linee telefoniche europee fa riferimento a casi legati alla salute mentale”.
  Nell’ottica di armonizzare i servizi di utilita’ sociale in tutta Europa, la Commissione Europea ha optato per la creazione di una serie di numeri telefonici comuni che rimandino ad un’assistenza coordinata. Tra le priorita’ identificate in prima battuta, il numero unico di helpline per bambini, 116 111, ed il numero unico dedicato alla segnalazione di minori scomparsi, 116 000, che saranno disponibili nei vari Paesi europei a partire dal prossimo anno. Nei primi 4 mesi del 2007 sono stati effettuati dal 114 complessivamente 519 interventi in emergenza, con una media di circa 130 interventi al mese, vale a dire 4 al giorno. Il maggior numero di chiamate e’ pervenuto dalla regione Lazio, seguono nell’ordine Lombardia e Campania. Se maschi e femmine sembrano coinvolti in egual misura nelle situazioni di emergenza o di disagio (da gennaio 2007 i maschi sono stati il 50,6% e le femmine il 49,4%), in relazione alla classe di eta’ le segnalazioni pervenute al 114 riguardano per lo piu’ i bambini di eta’ compresa tra 0 e 10 anni.Quasi un bambino su quattro segnalato al 114 e’ straniero.
  La principale tipologia di emergenza per cui il 114 e’ stato chiamato e’ l’abuso nelle sue diverse forme (psicologico, fisico, sessuale, patologia della cura).
  Per quanto riguarda le “altre problematiche” per cui viene contattato il Servizio 114, e’ la piu’ frequente e’ il disagio riportato in seguito alla “separazione dei genitori” (12%). Il presunto responsabile della situazione di pregiudizio/pericolo per il minore e’ nel 36% dei casi la madre, quindi il padre nel 35% dei casi segue l’educatore nel 5% dei casi.

La protesta di Comitati e Associazioni

 In occasione del 13° Congresso Internazionale della Società Europea di Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (ESCAP) un migliaio di rappresentanti del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus, del Movimento Umanista di Firenze e dell’associazione “Genitori separati dai figli�? hanno marciato per le strade di Firenze per protestare “contro le false etichettature e l’uso ed abuso di psicofarmaci nei bambini”.

In Italia - sostengono i promotori della marcia - sono stati recentemente censiti ben 82 centri clinici, per la diagnosi del DDAI (Disturbo del Deficit di Attenzione e Iperattività - ADHD) e autorizzati alla somministrazione di psicofarmaci.

Questo “disturbo” è inserito nel libro psichiatrico più autoritario dei giorni nostri: il Manuale Diagnostico Statistico delle malattie mentali (DSM I-V) che, a prescindere dall’altisonante titolo, non è nient’altro che un elenco di disturbi votati per alzata di mano. Un metodo sicuramente molto democratico ma per niente scientifico.

I rappresentanti delle associazioni di protesta sostengono che “la psichiatria, senza solide basi scientifiche, sta medicalizzando il comportamento dei bambini, sostituendosi alla famiglia e agli educatori, impedendo di risolvere i reali problemi con false diagnosi e trattamenti estremamente pericolosi, sia dal punto di vista fisico che mentale, per il futuro del bambino”.

Il Vice presidente del CCDU Massimo Parrino ha detto: “Bisogna rendersi conto che etichettando il bambino come malato mentale si viola il suo Diritto Fondamentale alla vita. Il suo diritto di sperimentare, crescere e sviluppare il suo pensiero responsabile nei confronti della società stessa. Con questa etichetta mentale insegniamo ai bambini che il loro comportamento deriva dalla ‘malattia’ e li rendiamo irresponsabili e incapaci di reagire alle loro difficoltà dato che l’etichetta li giustifica. Che cosa insegneremo ai nostri bambini: una pillola, ora e nel futuro, risolve e risolverà il tuo problema di comportamento. Questa è la vera violazione dei loro Diritti Fondamentali.�?

Alla marcia era presente anche il del dott. Giorgio Antonucci:”Un medico dovrebbe curare una persona. La psichiatria invece, con le sue pratiche quali castrazione, lobotomia, elettroshock, torture e psicofarmaci,danneggia la salute delle persone violando il loro diritto ad avere un libero pensiero�?.

FESTADELMARE: Festival Internazionale di Ecologia organizzato da Legambiente.

1/9/2007

 

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Dal 6 Settembre parte la quarta edizione della FESTADELMARE: Festival Internazionale di Ecologia organizzato da Legambiente.
Anche quest’anno, sullo sfondo della meravigliosa torre di Santa Lucia di Siniscola, tra i vicoli della piccola borgata di Pescatori si susseguiranno 4 giornate intense dense di ambientalismo, ecologia, eventi culturali, enogastronomia, spettacoli, sport, dibattiti, concerti, e tanto altro ancora.

Un appuntamento unico in Sardegna per diffondere gli stili di vita ecosostenibili cari a Legambiente.

 

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