In TV pochi programmi per i bambini

30/10/2006

 Reti televisive che ‘’snobbano'’ i piu’ piccoli, canali come Rai 1, Canale 5 e Rete 4 che non trasmettono neanche 5 minuti di cartoni animati al giorno, per non parlare di trasmissioni educative e pensate apposta per i piu’ piccoli. Al massimo la Tv generalista si limita a trasmettere, sostengono quasi 8 esperti su 10, ‘’programmi tranquillante'’, ma a dominare i palinsesti rimangono trasmissioni assolutamente disadatte ai piu’ piccoli. E’ quanto emerge da uno studio promosso da Meta Comunicazione, realizzato attraverso 80 interviste a psicologi, psicopedagogisti e l’analisi dei palinsesti delle principali reti generaliste (Rai, Mediaset e La 7), in base a tipologie di programmi, contenuti e tipo di target cui si rivolgono, comparati con quelli delle Tv tematiche satellitari.

Per psicologi e psicopedagogisti il piccolo schermo e’ diseducativo (57%), poco comprensibile (48%) e addirittura potenzialmente traumatico (43%) e la responsabilita’ e’ in parte dei genitori (31%), poco attenti e informati su quello che i loro figli possono vedere, ma soprattutto della caccia agli ascolti (48%), che fa trascurare ogni ‘’dovere sociale'’ a quello che e’ il piu’ diffuso dei mass media. Unica difesa, emerge dallo studio, e’ la fuga sul satellite, dove si moltiplicano canali e programmi pensati ad hoc per i piu’ piccoli: secondo il 62% degli esperti, infatti, la Tv educativa e’ solo quella che passa attraverso la parabola.

Halloween ’s coming………………………..

30/10/2006

Libreria Tra le righe 

Martedì 31 ottobre alle ore 18

La libreria Tra le righe ospiterà maghi e streghette di ogni distretto e contea al raduno che si terrà nella sala del pianoforte. Sarà letta una storia e verranno offerti dolcetti e scherzetti, voi ricordatevi di indossare cappelli e mantelli e portare le vostre bacchette magiche, potrebbero sempre esservi utili..

Viale Gorizia, 29 Roma - tel. 0685354165

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Teatro San Carlino 

Il 31 ottobre, per la festa di Halloween, il teatro San Carlino si sposta a Explora, il museo dei bambini di Roma (via Flaminia, 82). Oltre allo spettacolo già in programma “Pulcinella scopre Halloween�? (che si terrà alle 17), gli artisti del Teatro San Carlino intratterranno i bambini tra una visita e l’altra dalle 10 alle 21

Pulcinella scopre Halloween Pulcinella che non crede a  fantasmi, streghe e mostri e ignora, dunque, la festa di Halloween. Ma in questa notte chi non accende la lanterna di Jack potrebbe fare strani incontri come quello che farà Pulcinella ed il pubblico che assisterà allo spettacolo. 

Il Papa ai vescovi irlandesi parla degli abusi sui minori

29/10/2006

Gli abusi sessuali sui minori commessi dai preti costituiscono un crimine particolarmente grave che danneggia la credibilita’ della Chiesa. E’ quanto si legge nel messaggio rivolto da Benedetto XVI ai vescovi irlandesi in visita ad limina apostolorum ricevuti oggi in Vaticano.

‘’Nell’esercizio del vostro ministero pastorale -ha detto il Papa- avete dovuto rispondere di recente di casi di abusi sessuali sui minori'’. Tali casi ‘’sono particolarmente tragici - ha affermato il Pontefice - quando colui che abusa è un prete'’. E’ dunque importante, ha affermato Ratzinger, ‘’stabilire cosa sia avvenuto realmente nel passato, e prendere ogni provvedimento affinche’ casi del genere non avvengano di nuovo'’. E’ poi necessario assicurarsi che i principi di giustizia siano pienamente rispettati quindi aiutare le vittime ‘’e tutti coloro che sono stati colpiti da questo grave crimine'’.

Su questa strada, ha aggiunto, si dovra’ compiere un grande sforzo ‘’ed essere sempre piu’ capaci di dare testimonianza del potere redentivo della Croce di Cristo'’. ‘’Io prego - ha aggiunto Benedetto XVI- affinche’ dalla grazia delo Spirito Santo questo tempo di purificazione rendera’ capace il popolo di Dio in Irlanda di conservare la santita’ ricevuta da Dio'’.

Tuttavia, ha osservato Ratzinger, la trasgressione di alcuni sacerdoti non oscura'’ la grande dedizione ‘’della grande maggioranza dei preti e dei religiosi in Irlanda'’.

Adnkronos

In India torna la paura della Polio:oltre 400 casi nel 2006

27/10/2006

New Delhi, 24 ott. - In India torna la paura della poliomielite, che nell’ultimo anno ha colpito 416 persone, un quarto dei malati nel mondo. L’allarme e’ stato lanciato dal ministero della Salute dopo che a New Delhi, dove l’incubo della polio era assente da quasi due anni, e’ stato registrato il quarto caso in pochi giorni.
“La situazione e’ molto seria e preoccupante”, hanno fatto sapere dal ministero, specificando che il virus ha colpito soprattutto la provincia settentrionale dell’Uttar Pradesh e si sta diffondendo velocemente nelle aree circostanti. Per far fronte all’emergenza, il governo avviera’, a partire dalla seconda settimana di novembre, una campagna di vaccinazione straordinaria che interessera’ 120 milioni di bambini. Il nuovo allarme polio arriva in un momento in cui le autorita’ sanitarie stanno risolvendo l’emergenza provocata dalla febbre dengue, che da agosto ha fatto non meno di 40 vittime e colpito piu’ di 3.300 persone.
Oltre che in India, la poliomielite e’ ancora endemica in Pakistan, Afghanistan, Europa orientale e Africa. L’infezione virale, che soprattutto nei bambini molto piccoli si puo’ diffondere al midollo spinale provocando la paralisi, si trasmette principalmente attraverso le feci.

Musica: Tutti a Santa Cecilia XI edizione

27/10/2006

Giunge alla sua XI edizione ‘’Tutti a Santa Cecilia'’, stagione di concerti, spettacoli e altre iniziative di carattere didattico e divulgativo che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedica ai bambini, ai giovani, alle scuole e alle famiglie, in programma fino a giugno 2007. File rouge della rassegna, il carattere interattivo delle attivita’ di formazione e l’attenzione al sociale.

‘’Non intendiamo sostituirci all’attivita’ svolta dalla scuola, ma supportarla e integrarla. Pensiamo che i bambini siano potenzialmente ascoltatori ma anche esecutori e cantori del futuro - ha dichiarato all’Adnkronos Cultura Bruno Cagli, presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presentando la stagione all’Auditorium Parco della Musica - Vogliamo che i bambini trovino la loro vocazione facendo parte del coro, ma soprattutto che si formino ad ascoltare la musica per l’apporto prezioso che essa puo’ offrire. Formazione, ma anche orientamento alla professione, con la JuniOrchestra composta da ben 150 elementi, sul modello della celebre orchestra giovanile del Venezuela di Dudamel e Abbado. Abbiamo inoltre fronteggiato i gravosi tagli alla produzione e ai finanziamenti dello Stato degli ultimi due anni e mezzo, con il maggiore apporto dei privati e l’incremento del pubblico, segno del buon lavoro svolto, senza pero’ eliminare nulla dal cartellone'’.

Un Pianeta non basta

26/10/2006

Gli ecosistemi naturali si stanno degradando ad un ritmo impressionate, senza precedenti nella storia della specie umana. E’ quanto riporta con grande chiarezza il “Living Planet Report 2006�?, l’ultimo rapporto del WWF, giunto alla sua sesta edizione, lanciato oggi al livello mondiale proprio da uno dei paesi a più rapido sviluppo, la Cina.

Dopo due anni di studi gli esperti, che hanno analizzato lo stato naturale del pianeta ed il ritmo attuale di consumo delle risorse (quali il terreno fertile, l’acqua, le risorse forestali, le specie animali, comprese le risorse ittiche), indicano che la popolazione umana entro il 2050 raggiungerà un ritmo di consumo pari a due volte la capacità del pianeta Terra, un ritmo davvero insostenibile visto che il pianeta Terra è un sistema biologico chiuso. Il Living Planet Report conferma anche una continua perdita di biodiversità, così come analizzato nelle precedenti edizioni.

I grafici degli andamenti delle popolazioni delle specie viventi dimostrano globalmente una pericolosa discesa: il rapporto dimostra che in 33 anni (dal 1970 al 2003) le popolazioni di vertebrati hanno subito un tracollo di almeno 1/3 e nello stesso tempo l’Impronta Ecologica dell’uomo - ovvero, “quanto pesa” la domanda di risorse naturali da parte delle attività umane - è aumentata ad un punto tale che la Terra non è più capace di rigenerare ciò che viene consumato.

Bullismo:bisogna saper ascoltare i campanelli d’allarme

25/10/2006

Non e’ ancora una emergenza sociale ma potrebbbe diventarlo. E’ il fenomeno del bullismo che colpisce il 42,3% dei bambini che tra i 7 e gli 11 anni dichiara di subire brutti scherzi. E ancora, in quella stessa fascia d’eta’, il 39,6% di loro afferma di essere oggetto di provocazioni o di essere stato preso in giro ripetutamente. Non solo: il 33,6% fa sapere di aver subito offese immotivate e ripetute. Sono cifre presentate oggi al convegno sul tema della Prevenzione, dell’alimentazione e della Nutrizione promosso dalla’Associazione Giuseppe Dossetti presieduta da Ombretta Fumagalli Carulli. Dati - di fonte Eurispes - che inducono operatori ed esperti ad analizzare e soprattutto a cercare risposte per poter evitare che il bullismo diventi una emergenza sociale.
Ancora secondo quanto emerso oggi, tra i minori, il 20,2% si dichiara minacciato da coetanei o ragazzi piu’ grandi, il 12,6% subisce furti di cose o di cibo, mentre il 4,8% viene derubato, il 12,1% dichiara di essere stato vittima di maltrattamenti ripetuti da parte di coetanei.
Bisogna allora “saper ascoltare i campanelli d’allarme”, “saper leggere i segnali di disagio inviati dai nostri ragazzi” - dice Antonella Minieri, avvocato specializzato in Diritto di Famiglia che insieme al criminologo Vittorio Pedone ha presentato il progetto ‘Pinocchio’, che si propone di operare nell’ascolto dei minori per quanto riguarda i disturbi della condotta, quelli dell’alimentazione, le vittime di abuso sessuale, di maltrattamenti, con genitori mentalmente instabili.
E bisogna anche saper interpretare il bullismo che - dice Pedone - non ha una unica tipologia. non ha una sola risposta ed e’ sicuramente un fenoeno dalle tante sfaccettatute legato al disagio giovanile.
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A Varese tornano “Le domeniche burattine”

25/10/2006

image1.jpgE’ autunno. E’ domenica. A Cazzago Brabbia, in riva al lago di Varese, questo significa che stanno per ricominciare gli spettacoli de “Le domeniche burattine�?.

La rassegna per famiglie, organizzata dall’associazione Arteatro e giunta alla sua undicesima edizione, aprirà i battenti domenica 29 ottobre con lo spettacolo di burattini L’Acquamagica: protagonista Pin Girometta, “maschera�? di Varese. 

“L’anno scorso ci sono venuti a trovare in teatro più di 2100 spettatori – racconta Enrico Colombo, anima dell’associazione – Quest’anno contiamo di fare meglio, anche grazie agli spettacoli che ospiteremo�?. 

Non solo burattini classici e produzioni dell’Arteatro caratterizzano i quattordici appuntamenti domenicali. Grandi e piccini potranno infatti assistere alle Avventure di Pulcinella dei burattini napoletani di Orlando della Morte (12 novembre), ad Alfabeto del Teatro Aldabra (4 febbraio), al Pierino e il lupo delle marionette di Teatro appeso a un filo (18 febbraio) e al Gatto con gli stivali di Viva Opera Circus, in cui si uniscono teatro di figura, d’attore e pittura dal vivo.  

In questa stagione debutteranno inoltre ben tre nuove produzioni dell’Arteatro: Cocco il bullo(10 dicembre), ispirato ad un racconto del noto scrittore per l’infanzia R. Dahl; La giostra disubbidiente (7 gennaio), spettacolo musicale ispirato alle illustrazioni di K. Pacovska; Il mistero della fattoria (4 marzo), con gli animali impegnati a svelare “il giallo�? che non fa dormire un’intera fattoria. 

“E’ un modo per stare insieme, grandi e bambini – sottolinea Enrico Colombo - lasciandosi affascinare da burattini e personaggi di carta e fantasia�?. 

Gli spettacoli dellArteatro e del Teatro dei burattini di Varese verranno replicati nel corso della domenica nel teatrino di Cazzago Brabbia (via Piave,3) alle ore 10,45, alle 15 e alle 17; così tutti potranno scegliere il momento più adatto alle proprie esigenze. Gli spettacoli ospiti verrano invece proposti alle 10,45 e alle 16. 

Ma quest’anno la novità domenicale che si affiancherà all’ormai tradizionale appuntamento de “Le Domeniche Burattine�? è la rassegna “Le altre domeniche�?. 

Non spettacoli in questo caso, ma pomeriggi dedicati al gioco creativo: protagonisti i bambini e i loro accompagnatori. Maschere, semplici scatole, luci e colori diventeranno gli strumenti per mettersi in gioco e guardare con occhi nuovi ci che ci circonda, sempre divertendosi. 

Si inizia il 5 novembre alle ore 16 con l’ombra e le sagome che da questa si possono realizzare. 

“Questi nuovi pomeriggi domenicali sono dedicati proprio all’incontro di bambini e adulti che giocano insieme – conclude Enrico Colombo - Non vorremmo che a “Le Altre Domeniche�? ci fossero solo bambini: si perderebbe un occasione per scoprire nuove esperienze insieme. Per questo l’ingresso per gli adulti è gratuito�?.

 image11.jpg

Il Teatro dei Burattini di Varese  - in quasi 30 anni di attività -  ha prodotto 28 spettacoli, sviluppando una ricerca espressiva che, partendo dalla tradizione, è giunta alla creazione di una propria identità artistica, originale ed unica, di teatro di burattini e di figura moderna.

Il rapporto fra Arte Figurativa e Teatro di Figura, l’equilibrata fusione dei linguaggi e la sperimentale contaminazione delle tecniche, sono gli ingredienti che hanno prodotto i risultati artistici ed il successo del Teatro dei Burattini di Varese.

Il fondatore della Compagnia, ENRICO COLOMBO, oltre ad essere l’anima artistica ed organizzativa, ha formato alcuni giovani burattinai per dare all’antica arte del Teatro dei Burattini un futuro assicurato.

I Burattini di Varese hanno recitato i loro spettacoli dal nord al sud della Penisola spesso anche all’estero.
Oggi, il Teatro dei Burattini di Varese, fa parte della ASSOCIAZIONE dei TEATRI di Figura di RILEVANZA NAZIONALE, riconosciuti dal MINISTERO dello SPETTACOLO.

Giornata delle OASI 2006

23/10/2006

All’iniziativa hanno partecipato 127 classi, rappresentative di tutto il territorio italiano, che hanno inviato complessivamente 1.400 elaborati tra cartoline e locandine.

l_sono parte di noi.jpgHanno aderito scuole primarie (45%), secondarie di primo grado (43%) e secondarie di secondo grado (12%).

Tutti gli elaborati sono stati esaminati da una commissione di esperti tra i quali Fulco Pratesi (presidente del WWF Italia), Francesco Taddeucci (direttore creativo dell’agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi), M. Antonietta Quadrelli (responsabile dell’Ufficio Educazione del WWF Italia), Claudio Scotto di Carlo (Channel Director Discovery Italia).

l_elica.jpgDai lavori è emerso che i ragazzi hanno colto perfettamente la complessità del concetto: dalla catena del DNA, alla diversità delle culture, dall’aspetto utilitaristico a quello valoriale, estetico. I ragazzi hanno adattato informazioni acquisite a scuola, giochi tradizionali, racconti e persino i reality televisivi, adattando e rielaborando gli stimoli ricevuti.
Le tecniche utilizzate sono state molteplici: dal collage, al disegno a pastello, dalla grafica al computer alle tempere, ecc.

I riconoscimenti previsti sono stati così ripartiti.

4 biblioteche composte da pubblicazioni scelte fra i 60 titoli della collana dei Quaderni di Educazione ambientale del WWF alle seguenti scuole che hanno coinvolto il maggior numero di classi:

  1. Direzione Didattica IV° Circolo “Cesaro”, Via Vittorio Veneto, Torre Annunziata (Na)
  2. Istituto Comprensivo “Salvo D’Acquisto”, Via Calispera, Contesse (Me)
  3. Istituto Comprensivo “Baccio da Montelupo”, Via Caverni, Montelupo Fiorentino (Fi)
  4. II° Circolo Didattico “F. Gianpaglia”, Via Semmola, Napoli

5 visite gratuite ad OASI del WWF alle seguenti classi che hanno inviato i 5 elaborati ritenuti migliori dalla commissione:

  1. Classe I D - Scuola Secondaria di Primo Grado “Jona”, C.so Genova 24, 14100 Asti
    (vedi disegno di Samuele >>>)
  2. I A - Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Manzoni”, Via Vitale 84, 88100 Catanzaro - Ponte Grande
    (vedi disegno >>>)
  3. IV B - Scuola Primaria “Carlo A. Dalla Chiesa”, Via Mascagni 36, 41035 Massa Finalese (Mo)
    (vedi disegno di Francesco >>>)
  4. III A - Istituto Comprensivo “Mazzi”, Via Fratelli Calvi 3, 24122 Bergamo
    (vedi disegno di Robin >>>)
  5. II B - Scuole Secondaria di Primo Grado “Palazzo”, Via Vittorio Veneto 4, 15025 Pontestura (Al)
    (vedi disegno di Manuel >>>)

Due scuole superiori hanno mandato lavori che hanno meritato due menzioni speciali:

  1. III Corso - Centro di Formazione Professionale “M. Belloni - Fondazione Luigi Clerici”, Via A. Belloni 3, 20162 Milano
    (vedi alcuni elaborati >>>)
  2. IV G - Istituto di Istruzione Superiore “Cellini”, Via Masaccio 8, 50136 Firenze
    (vedi gli elaborati >>>)

15 iscrizioni gratuite al programma Panda Club alle seguenti classi che hanno inviato il maggior numero di elaborati:

  1. III D - V° Circolo, Via Pompei 12, 70022 Altamura (Ba)
  2. 1 B - Scuola Secondaria di Primo Grado “D. Forlani”, Via Vernaleone 1, 70014 Conversano (Ba)
  3. 4 C - I° Circolo Didattico “Laini”, Via Scuole 1, 25015 Desenzano del Garda (Bs)
  4. 4 C - II° Circolo Didattico “”San Giuseppe”, Via Enrico Costa 63, 73100 Sassari
  5. 3 A - Scuola “Anna Frank”, Piazzale P. Valery 31, 16137 Genova
  6. 5 B - Scuola Primaria “P. Thouar”, Via Airaghi 9, 16157 Genova - Prà
  7. 1 D - Scuola Secondaria di Primo Grado “Jona”, Corso Genova 24, 14100 Asti
  8. 4 A - Scuola Secondaria di Primo Grado “3 Fontane”, Via Del Tintoretto, 00100 Roma
  9. 3 A - Circolo Didattico Bassano Romano, Plesso Montessori, 001030 Monterosi (Vt)
  10. 2 - II° Circolo Didattico “Campovico”, Via Prati Grassi 76, 23017 Morbegno (So)
  11. 2 A - Istituto Comprensivo “C. Crespellano”, L.go Ugo Foscolo 1, 40010 Calcara (Bo)
  12. 3 A - Scuola Primaria “Greppi”, Via Mario Greppi 13, 20097 San Donato Milanese (Mi)
  13. 3 F - Scuola Secondaria di Primo Grado “L.Amat”, Via Trento 24, 90048 Sinnai (Ca)
  14. 1 - Istituto Comprensivo “Gozzano”, Via De Sanctis, 58039 - Roccastrada (Gr)
  15. Scuola Primaria “Dal Pon”, Via A. Novello 21, 32100 Belluno
  16. La premiazione delle classi è avvenuta durante la Giornata delle Oasi presso il Centro di Educazione Ambientale WWF di Villa Paolina ad Asti e in quell’occasione è stata anche allestita una mostra con gli elaborati delle scuole.  Le idee e i lavori pervenuti saranno utilizzati dal WWF in occasione di iniziative di sensibilizzazione a favore della biodiversità, in occasione di specifiche campagne previste per il futuro.l_pinguino acrobata.jpgA tutte le classi è stato inviato un attestato di partecipazione e una lettera di ringraziamento.

    l_se ne stanno perdendo.jpg

Fermate le atrocità sui minori! Il Rapporto delle Nazioni Unite sulla violenza sui bambini

13/10/2006

Nel 2002 sono stati assassinati 53.000 bambini tra 0 e 17 anni. Nel 2000 erano 5,7 milioni i bambini coinvolti  in attività lavorative forzate o ridotti in semi schiavitù, 1,8 milioni i bambini che stavano nel giro di prostituzione e pornografia, 1,2 milioni vittime del traffico di esseri umani.

Sono i numeri sconvolgenti emersi dall’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite sulla violenza sui bambini presentato, ieri, a Roma, dall’UNICEF Italia e l’OMS Ufficio Regionale per l’Europa, in collaborazione con la SIOI e l’UNICRI. E la conclusione ancor più terribile dello Studio è che il fenomeno della violenza sui bambini rimane nascosto e spesso socialmente accettato.

«Il modo migliore di occuparsi della violenza contro i bambini è fermarla prima che sia commessa», afferma il Professor Paulo Sérgio Pinheiro, l’esperto indipendente che il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha incaricato di condurre lo studio.
 
«Ognuno ha un ruolo da svolgere, ma gli Stati devono assumersi la responsabilità principale. Questo significa proibire tutte le forme di violenza contro i bambini, ovunque si verifichino e a prescindere da chi sia a commetterle, investendo nei programmi di prevenzione per affrontare le cause di fondo del fenomeno.
Le persone devono essere considerate responsabili delle loro azioni, ma una solida cornice legale non può essere costituita da sole sanzioni. Si tratta altresì di inviare un segnale deciso e inequivocabile che la società non accetterà alcuna violenza contro i bambini».

La violenza sui bambini comprende la violenza fisica, quella psicologica, la discriminazione, l’abbandono e il maltrattamento.  
 
Essa varia dall’abuso sessuale tra le mura domestiche alle punizioni corporali e umilianti nella scuola; dal ricorso alla costrizione fisica negli asili alle brutalità subite per mano dei funzionari preposti all’applicazione della legge; dagli abusi e l’abbandono in istituti alle lotte tra bande nelle strade, dove i bambini giocano o lavorano; dall’infanticidio al cosiddetto “omicidio d’onore”.

Lo Studio, che integra i punti di vista dei diritti umani, della salute pubblica e della protezione dell’infanzia, si incentra su 5 contesti nei quali si perpetrano violenze sui bambini: la casa e la famiglia, la scuola e le altre strutture educative, gli istituti (d’accoglienza e penali), il posto di lavoro e la comunità d’appartenenza.

Atti di violenza efferata contro i bambini possono far notizia, ma lo Studio conclude che per molti bambini la violenza è una routine, è parte della loro realtà quotidiana.

 

In 16 paesi in via di sviluppo, la percentuale di bambini in età scolare che ha raccontato d’esser stata vittima a scuola d’atti verbali o fisici di bullismo variava dal 20% al 65%  

Secondo lo Studio, i bambini rinchiusi nei centri di detenzione sono frequentemente sottoposti a violenze compiute dal personale stesso degli istituti, sia come forma di controllo sia come punizione, spesso per infrazioni minime. In 77 paesi, gli istituti penali riconoscono punizioni corporali e altre punizioni violente come misure disciplinari legali.

Sebbene le conseguenze possano variare in base alla natura e alla gravità della violenza inflitta, le ripercussioni a breve e lungo termine sui bambini sono spesso gravi.
 
I segni fisici, emotivi e psicologici della violenza possono avere conseguenze pesanti sulle potenzialità di sviluppo, la salute e le capacità d’apprendimento del bambino. Le ricerche dimostrano che essere sottoposti a violenze durante l’infanzia è strettamente associato all’insorgere in età adulta di comportamenti rischiosi per la salute, come fumare, abusare di droghe e alcool, l’inattività fisica e l’obesità. 
 
A loro volta, questi comportamenti contribuiscono ad alcune delle cause di malattia e morte, tra cui cancro, depressione, suicidio e problemi cardiovascolari. «Che avvenga in famiglia, a scuola, nella comunità, negli istituti o sul posto di lavoro, gli operatori sanitari sono in prima linea nella risposta alla violenza contro i bambini», ha dichiarato il Direttore generale ad interim dell’OMS Anders Nordström.
 
«Dobbiamo dare il nostro contributo affinché tale violenza sia innanzitutto prevenuta sul nascere e, dove si verifichi, i bambini ricevano i servizi d’assistenza migliori possibili, per ridurne gli effetti dannosi. Gli Stati devono perseguire politiche e programmi di efficacia comprovata, diretti ai fattori che generano tale violenza, e garantire lo stanziamento di risorse adeguate per affrontare le cause di fondo, monitorando i risultati ottenuti dagli interventi».
 
«La violenza sui bambini costituisce una violazione dei loro diritti umani, una realtà inquietante delle nostre società», ha affermato Louise Arbour, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. «Tale violenza non può mai essere giustificata, sia essa commessa per ragioni disciplinari o per tradizioni culturali. Non esiste un accettabile ‘livello ragionevole’ di violenza. La violenza legalizzata contro i bambini in un contesto specifico rischia di creare una tolleranza generalizzata verso la violenza sui bambini».
 
«La violenza esercita effetti durevoli non solo sui bambini e le loro famiglie, ma anche sulle comunità e le nazioni», ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Ann Veneman. «Accogliamo con favore questo studio completo sull’impatto della violenza contro i bambini».

Il rapporto del Segretario Generale dell’ONU si auspica l’adozione di una vasta gamma di interventi al fine di prevenire e contrastare la violenza sui bambini in tutti i contesti in cui venga perpetrata. A livello mondiale, il rapporto auspica la nomina di un Rappresentante speciale per la violenza sui bambini, con un mandato iniziale di 4 anni, che agisca quale tutore d’alto profilo per la promozione della prevenzione e dell’eliminazione di ogni violenza e incoraggi la cooperazione e interventi che diano seguito alle iniziative.
 
Le dodici raccomandazioni in esso contenute abbracciano aree quali i sistemi e le strategie nazionali, la raccolta dati e la certezza della risposta.

 

  1. La violenza sui bambini non è inevitabile. Può e deve essere prevenuta.
  2. Ogni bambino ha il diritto a una vita libera dalla violenza. La violenza sui bambini non può mai essere giustificata.
  3. I bambini possono fornire un importante contributo per la comprensione della violenza commessa contro di loro e dei danni che arreca. Dobbiamo ascoltarli e imparare, coinvolgendoli nella ricerca delle soluzioni. 
  4. Il modo migliore di occuparsi della violenza sui bambini è fermarla prima che avvenga, investendo nei programmi di prevenzione. Gli Stati devono investire in politiche la cui efficacia è comprovata dai risultati e in programmi diretti ad affrontare le cause che accrescono la violenza sui bambini, assicurando che le risorse siano destinate al contrasto delle cause di fondo.
  5. Mentre si conferisce priorità alla prevenzione, gli Stati e tutti i settori della società devono anche ottemperare al loro obbligo di proteggere i bambini e considerare responsabili tutti coloro che li mettono a rischio.
  6. La violenza minaccia la sopravvivenza, il benessere e le prospettive future dei bambini. I segni fisici, emotivi e psicologici della violenza possono avere gravi conseguenze sullo sviluppo del bambino, sulla sua salute e capacità d’apprendimento.
  7. La violenza sui bambini non conosce confini. Avviene in ogni paese e segue una linea trasversale a tutti i gruppi sociali, culturali, religiosi ed etnici.
  8. Gran parte della violenza sui bambini rimane nascosta. Spesso l’abuso sui bambini avviene a porte chiuse ed è commessa da persone di cui i bambini dovrebbero poter fidarsi: genitori, familiari, conoscenti. I bambini spesso soffrono in silenzio, timorosi di uscire allo scoperto per paura di punizioni o per vergogna.
  9. Tutti i bambini sono a rischio di violenza per il fatto stesso che sono bambini. Alcuni bambini, però, risultano più vulnerabili, a causa della loro condizione di genere, razza, origine etnica, disabilità o stato sociale.
  10. La violenza sui bambini va oltre la pura fisicità. Gli abusi, l’abbandono e lo sfruttamento sono anch’essi forme di violenza. I bambini affermano che la discriminazione e le umiliazioni li feriscono profondamente e lasciano il segno.
  11. Infliggere una violenza su un bambino, di qualsiasi tipo essa sia, insegna al bambino che la violenza è accettabile, perpetuando in tal modo la spirale di violenza. Prevenendo le violenze oggi, contribuiremo a costruire un futuro in cui la violenza non sarà più tollerata.
  12. La violenza perpetua povertà, analfabetismo e mortalità precoce. I segni fisici, emotivi e psicologici della violenza derubano i bambini dell’opportunità di sfruttare a pieno le loro potenzialità. Moltiplicata su scala maggiore, la violenza priva l’intera società del suo potenziale di sviluppo, ostacolando i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo del millennio.

 

 

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