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Studio ONU sulla violenza sui bambini - Negli istituti
13/10/2006
In tutto il mondo 8 milioni di bambini sono affidati alle cure delle istituzioni, soprattutto se disabili, o poveri o con problemi familiari.
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Questi bambini sono altamente esposti al rischio di subire violenza da parte di chi dovrebbe prendersi cura di loro e raramente hanno accesso a meccanismi efficaci di protesta.
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Le violenze possono consistere in:
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Violenza da parte del personale degli istituti - spesso fatta passare per “disciplina” - compreso il picchiare i bambini con le mani, bastoni e tubi di gomma, sbattergli la testa contro il muro, chiuderli in sacchi di tela, incatenarli ai mobili, rinchiuderli in stanze gelide e lasciarli giacere in mezzo ai propri escrementi.Â
Bullismo da parte di altri bambini. Questo fenomeno spesso riflette le “gerarchie” esistenti tra i bambini in questi posti. I bambini disabili, appartenenti a minoranze etniche o che sono considerati per qualche ragione diversi sono maggiormente esposti al rischio di violenza, sia da parte dei coetanei che da parte di coloro che dovrebbero prendersene cura.Â
Violenza mascherata come terapia per i bambini disabili. Alcuni bambini, a volte di soli nove anni, hanno subito trattamenti elettro-convulsivi, senza che fossero utilizzati rilassanti muscolari o fossero anestetizzati. Possono anche essere utilizzate droghe per controllare il comportamento dei bambini.Â
Abbandono. In molte strutture di accoglienza per bambini disabili non è prevista alcuna attività didattica, di svago o di riabilitazione psico-motoria.
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Secondo le stime, circa un milione di bambini nel mondo si trovano in istituti di detenzione. La maggior parte erano al primo reato commesso e sono accusati di reati minori o veniali; molti sono accusati di essersi assentati da scuola o sono senza casa. In molti paesi, la maggior parte è solo in attesa di giudizio. Questi bambini sono esposti a rischi di:
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Violenza da parte del personale carcerario, spesso esercitata come forma di controllo. In almeno 77 paesi le punizioni corporali sono legalmente consentite all’interno degli istituti di detenzione. In almeno 31 paesi e territori è ammesso condannare i bambini a pene corporali. I bambini possono essere picchiati, frustati, legati e sottoposti a trattamenti umilianti. Le bambine che si trovano all’interno di strutture di detenzione sono particolarmente esposte al rischio di subire abusi, specialmente se sorvegliate da personale carcerario maschile.
Violenza da parte delle forze di polizia, sia quando i bambini vengono presi in custodia sia quando sono detenuti. A volte la violenza sui bambini è utilizzata per estorcere confessioni o durante gli interrogatori.
Detenzione insieme agli adulti, malgrado la Convenzione sui diritti dell’infanzia richieda strutture separate. Questa situazione espone i bambini al rischio di violenze, anche sessuali, da parte dei detenuti adulti.
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Raccomandazioni:
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Avere come priorità quello di preservare l’unità familiare. Quando è necessaria una tutela al di fuori delle mura domestiche, fare ricorso ad alternative ricorrendo a familiari e alla comunità locale, facendo sì che l’inserimento in istituto sia considerato solo in ultima istanza e solo se ritenuto appropriato per il singolo bambino.Â
Depenalizzare quei reati che costituiscono crimini solo perché commessi da bambini, come ad esempio l’assenza ingiustificata da scuola e la fuga da casa, e i comportamenti legati alla sopravvivenza come chiedere l’elemosina, rovistare tra i rifiuti o vagabondare.Â
Istituire meccanismi efficaci per segnalare situazioni di disagio e pericolo, per indagare e fare rispettare le leggi e assicurare che i bambini in istituto, siano esse strutture di cura o di detenzione, siano a conoscenza dei loro diritti.Â
Assicurare il monitoraggio efficace e l’accesso regolare alle istituzioni di cura e di giustizia da parte di organi indipendenti. Creare meccanismi sicuri che consentano ai bambini e ai loro rappresentanti di poter segnalare facilmente e in maniera sicura le situazioni di disagio e di pericolo.
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Studio ONU sulla violenza sui bambini - La violenza nell’ambito domestico e familiare
13/10/2006
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I bambini normalmente sono più felici e più protetti quando sono nelle proprie case e con la loro famiglia.
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La Convenzione sui diritti dell’infanzia riconosce la famiglia come l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere dei bambini. Purtroppo, per alcuni di loro l’ambiente domestico è un luogo di violenza.
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In gran parte, questo genere di violenza rimane nascosta dietro le porte del focolare domestico per vergogna o per paura.
Molti bambini sperimentano la violenza nella forma di una disciplina educativa dura: non solo punizioni corporali ma anche umiliazioni ed insulti. Finora, solo 16 Paesi hanno proibito le punizioni corporali che si consumano entro le mura domestiche.
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I bambini sono abusati sessualmente di solito da qualcuno che conoscono, troppo frequentemente dai genitori o da qualche altro membro appartenente alla ristretta cerchia familiare o degli amici.
L’abbandono e i maltrattamenti costituiscono una violenza indiretta sui bambini.
Dall’analisi complessiva di una serie di studi realizzati in 21 Paesi industrializzati è emerso che circa il 36% delle donne e il 29% degli uomini hanno riferito di essere stati vittime di abusi sessuali durante l’infanzia. La maggior parte degli studi rileva che la percentuale di ragazze che hanno subito abusi è superiore a quella dei ragazzi.
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L’esposizione alla violenza domestica può avere un grave impatto sul bambino - un impatto che può durare tutta la vita. È stato stimato che ogni anno circa 275 milioni di bambini nel mondo assistono a episodi di violenza domestica.
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Insulti, calunnie, isolamento, emarginazione, minacce, indifferenza emotiva e umiliazioni sono tutte forme di violenza psicologica che possono danneggiare lo sviluppo di un bambino, soprattutto se provengono da un genitore o da qualcuno che dovrebbe prendersi cura di loro.
L’abbandono rappresenta un importante causa di mortalità tra i bambini più piccoli. In alcune regioni la sproporzione del rapporto tra femmine e maschi suggerisce che sono le prime ad essere maggiormente esposte al rischio di abbandono. I bambini disabili possono essere particolarmente vulnerabili al rischio di abbandono e abusi.
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In alcune parti del mondo, i bambini subiscono la violenza sotto forma di pratiche tradizionali particolarmente dannose, inclusa la mutilazione/taglio dei genitali femminili (FGM/C), fasciature immobilizzanti, marchiature, riti di iniziazione violenti, costrizioni ad ingrassare, matrimoni precoci, i cosiddetti crimini “d’onore” e violenze legate alla dote, gli esorcismi e le credenze legate alla “stregoneria”, che possono provocare vittime tra bambini.
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Raccomandazioni
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Sforzarsi di trasformare gli atteggiamenti che condonano o normalizzano la violenza sui bambini, inclusa l’accettazione di punizioni corporali e pratiche tradizionali dannose.
Sviluppare o potenziare i programmi a sostegno dei genitori e di chi si prende cura dei minori, inclusi programmi educativi sensibili alle differenze di genere diretti ai genitori e incentrati su forme di disciplina non violente.
Gli investimenti nei servizi d’assistenza sociale dovrebbero contemplare anche programmi di qualità per lo sviluppo della prima infanzia, l’assistenza domiciliare, servizi prenatali e neo natali e programmi per favorire la produzione di reddito a sostegno dei gruppi più svantaggiati.
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Studio ONU sulla violenza sui minori - Violenza nelle scuole e nelle altre strutture educative
13/10/2006
La Convenzione sui diritti dell’infanzia prescrive che gli Stati adottino tutte le misure necessarie a garantire che la disciplina scolastica sia impartita conformemente a quanto stabilito dal suo testo. Sebbene le scuole giochino un ruolo importante nel proteggere i bambini dalla violenza, per molti di loro la scuola rappresenta un luogo di violenza.
Le violenze perpetrate dagli insegnanti e dal personale scolastico includono la violenza fisica, tipologie di punizioni psicologicamente umilianti, violenze sessuali o discriminanti e il bullismo. Punizioni corporali come picchiare o fustigare i bambini sono pratiche comuni nelle scuole di molti paesi. Sebbene le punizioni corporali nelle scuole siano state messe al bando in 102 Paesi, l’impegno a eliminarle non è stato ancora mantenuto in maniera uniforme.
Gli stessi bambini possono essere crudeli, causando dolore e sofferenza attraverso il bullismo. Questo può comportare non solo aggressioni fisiche ma anche quotidiane, ripetute vessazioni che lasciano cicatrici profonde. Il bullismo troppo spesso non viene preso seriamente dalle autorità scolastiche e i bambini sono riluttanti a denunciarlo.
Il bullismo, sia da parte degli studenti che del personale scolastico, è spesso associato alla discriminazione contro gli studenti provenienti da famiglie povere, o da gruppi emarginati o con particolari caratteristiche personali, inclusi i bambini disabili. Il bullismo è per lo più verbale, ma può anche sfociare in episodi di violenza fisica. Spesso il bullismo è reiterato e insidioso.
La violenza sessuale e di genere è spesso diretta contro le ragazze ad opera di insegnanti e compagni di classe maschi. Tali violenze sono favorite dall’incapacità dei governi di mettere in atto misure legislative in grado di proteggere gli studenti dalle discriminazioni. Le violenze sono anche indirizzate contro lesbiche, omosessuali, bisessuali e trans-gender.
Le scuole risentono dei problemi che affliggono l’intera comunità , come la cultura delle bande e le attività criminali ad esse correlate, soprattutto legate allo spaccio di droga.
Raccomandazioni
Promulgare leggi che proibiscano le punizioni corporali nelle scuole e nelle strutture educative e mettere in atto meccanismi in grado di raggiungere tale risultato. Creare canali accessibili e adeguatamente pubblicizzati che consentano ai bambini e alle loro famiglie di denunciare le violenze sui bambini in maniera sicura e anonima.
Assicurare che nelle scuole vengano impiegate strategie e metodi didattici non violenti e che siano adottati provvedimenti disciplinari che non siano basati sulla paura, sulle minacce, sull’umiliazione o la forza fisica.
Creare programmi che riguardino l’intero ambiente scolastico, incluse questioni come la risoluzione non violenta dei conflitti e le politiche anti-bullismo.
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Scuola e immigrazione:la proposta italiana e il Liceo Mediterraneo
11/10/2006
Fioroni dice No al modello francese (che trasforma tutti gli immigrati in cittadini per legge e per bisogno); e No anche al modello inglese (soggetti diversi che rimangono tali e non si incontrano mai).
 Il fenomeno degli immigrati nelle nostre scuole è strutturale, dice il ministro, ”se e’ vero che ogni anno registriamo la presenza media di 50-70mila ragazzi immigrati in piu’ e oltre il 75% degli istituti scolastici li vede tra i banchi” anche se l’Italia è all’ultimo posto, in Europa, per la presenza di stranieri nella scuola.
 Il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Fioroni, intervenendo alla presentazione del laboratorio per l’integrazione “Integration”, promosso da Snals-Confsal, pone l’accento sulla “interculturalita’ che non può essere affidata alla bonta’ dell’autonomia scolastica e alla buona volonta’ degli insegnanti, ma deve essere un atteggiamento strutturale dell’intero sistema scolastico”.
Fioroni condanna apertamente le ‘classi-ghetto’ e le ’scuole-ghetto’ e propone, invece,  un percorso di istruzione continua per la famiglia, con corsi di italiano per gli adulti immigrati “per riabituare la famiglia a crescere costantemente e renderla sempre piu’ adeguata a rispondere agli stimoli dei propri ragazzi”. E spezza una lancia a facore dell’istruzione tecnica e professionale(boicottata dagli studenti italiani dopo la riforma della Moratti) “indispensabile per rafforzare il tessuto industriale del Paese e qualificare la formazione professionale anche dei ragazzi emigranti”.
Il ministro, infine, lancia una interessante proposta per la creazione di un nuovo Liceo Mediterraneo “utile per poter realizzare una prospettiva di crescita culturale comune in cooperazione con altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
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Cos’è, il Paradiso? No, è Villa Borghese che da oggi diventa “Parco di Culture�
10/10/2006
Per il sindaco di Roma, Walter Veltroni, è il coronamento di 10 anni di lavoro e oggi, 10 Ottobre 2006, Villa Borghese diventa “Parco di Culture�.
Grazie alla sinergia tra la Fondazione Bioparco di Roma, l’Azienda Speciale Palaexpo e Zetema Progetto Cultura in collaborazione con il comune di Roma, prende vita un progetto per la promozione, valorizzazione e tutela del Parco di Villa Borghese. Â
“Tutti gli edifici di Villa Borghese sono stati ristrutturati – dice con orgoglio il sindaco – ed oggi ci sono 89 siti: dalla Casina di Raffaello al Silvano Titi Globe Theatre alla Casa del Cinema al Bioparco che ha compiuto una vera e propria rivoluzione da quel triste luogo che era il vecchio Giardino Zoologico all’attuale Bioparco, un posto allegro e dove si lavora alla conservazione delle specie animali e all’educazione ambientale.�
Presentare Villa Borghese come un unico luogo “dove si può vivere, ma non dormireâ€? con un logo a forma di cuore verde che contraddistingue tutto ciò che accade all’interno del Parco non è solo una operazione di immagine. L’obiettivo – afferma il sindaco della Capitale – è quello di creare una Fondazione per Villa Borghese e di promuoverla all’estero.Â
Dal prossimo Gennaio 2007 sarà disponibile una Card che consentirà di avere biglietti ridotti per l’accesso alle strutture e uno sconto del 10 per cento sui servizi commerciali. Ed è già attivo un sito Internet www.villaborghese.it  che raccoglie tutte le informazioni utili per orientarsi nella Villa.
“Per il più grande Parco culturale del mondo – ha dichiarato Veltroni – è allo studio con l’AMA una sistema sperimentale per la pulizia e la manutenzione che – una volta collaudato – sarà esteso alle altre Ville della Capitale.”Â
Infatti, nonostante le recenti ristrutturazioni di siti come Villa Paganini, i Parchi romani soffrono di una carenza cronica di pulizia, aggravata dalla mancanza di sorveglianza per un pubblico, ahimè! troppo spesso incurante del rispetto dei luoghi pubblici. E proprio per sensibilizzare l’amministrazione pubblica sulla necessità di pulire e sorvegliare i parchi e le Ville di Roma, domenica prossima gli abitanti del II Municipio e Lega Ambiente organizzeranno una “pulizia straordinaria� del Parco Nemorense, ristrutturato da un decennio e recentemente recintato, sprovvisto, però, di una servizio di manutenzione e sorveglianza. Il Parco Virgiliano – nonostante i divieti – viene frequentato (soprattutto al mattino) dai cani lasciati liberi dai proprietari che, spesso, dimenticano di raccogliere gli escrementi.
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Grande successo per la Giornata degli animali
9/10/2006
Una gara di solidarietà e un enorme successo di pubblico in tutta Italia per le iniziative della “Giornata degli animali� Enpa 2006: oltre duecento banchetti su tutto il territorio nazionale, che hanno visto i volontari e gli amici della Protezione Animali incontrare migliaia di persone per sensibilizzarle sui problemi degli animali. Ottimi i risultati della raccolta di pet food, che darà un aiuto ai tanti trovatelli dei rifugi, ma l’invito per tutti è di non dimenticare i nostri amici al di fuori di questo appuntamento annuale.
Fino al 15 ottobre si potrà infatti continuare a contribuire al lavoro dell’Enpa attraverso l’sms solidale: inviando un sms al 48585 (1 euro da telefonini Tim, Vodafone, Wind, 3) o chiamando questo numero da casa al costo di 2 euro (se il proprio gestore di telefonia fissa è differente da Telecom, fare il prefisso 1033). Ogni euro donato darà nuove speranze ai trovatelli ospiti dei rifugi.
Anche l’Operazione 1×3, in collaborazione con Effeffe, ha avuto presso i banchetti della Protezione animali un grande riscontro: numerose le firme, per ognuna delle quali tre pasti verranno regalati dallo sponsor a quattrozampe sfortunati. I cani fantasia che hanno fatto da testimonial per l’operazione hanno coinvolto tutti con la loro simpatia. Presso gli stand sono state regalate copie del mensile “Quattrozampeâ€? , appena tornato in edicola con una nuova veste e contenuti interessanti sul tema degli animali.
Il 5 ottobre a Roma è stato presentato a Palazzo Ferrajoli in una suggestiva esposizione il libro “Animali Padroni�, una raccolta di circa ottanta immagini suggestive realizzate da Giorgio De Camillis, tra le quali sono state scelte le foto dei vip immortalati con i loro amici animali nel calendario Enpa 2007; per la realizzazione del calendario e del libro la cura della grafica è stata offerta gratuitamente dall’agenzia Saatchi& Saatchi. La pierre dell’evento “Animali Padroni� è stata Laura Rossi. Prossima tappa della mostra omonima del libro sarà Treviso, che ospiterà dal 24 ottobre le opere di De Camillis presso la Piola.
Particolare riscontro è stato dato alla raccolta firme per la petizione Animals matter to me , una campagna che ha visto l’Enpa unico rappresentante italiano di una coalizione di associazioni internazionali tesa a portare in sede Onu la proposta di una Dichiarazione universale dei diritti degli animali; l’obiettivo è più vicino grazie alla partecipazione degli amici che hanno firmato, ma è ancora possibile dare il proprio apporto attraverso il sito nazionale, che consente di firmare la petizione online. (10 ottobre)
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Mostra Bibliografica “Premio Città di Roma per Gianni Rodari”
5/10/2006
Termina alla fine di Ottobre la Mostra Bibliografica “Premio Città di Roma per Gianni Rodari”
La mostra espone libri di narrativa per ragazzi di autori italiani pubblicati nel 2005. Si tratta dei 109 libri che hanno partecipato alla seconda edizione del “Premio Città di Roma per Gianni Rodari” istituito dall’Assessorato alle Politiche di Promozione dell’infanzia e della Famiglia, Dipartimento XVI, per promuovere il significato dell’opera di Gianni Rodari attraverso nuove opere di scrittori italiani
La Mostra - accompagnata da attività di animazione e laboratori- sta girando da maggio nelle Biblioteche di Roma ed è curata dell’Assessorato alle Politiche dell’Infanzia e della Famiglia, Dipartimento XVI, con la collaborazione delle Biblioteche di Roma.
Ultimo appuntamento con la  mostra dal 3 al 31 ottobre alla Biblioteca Cornelia (Municipo Roma XVIII- Aurelio Montespaccato) via Cornelia 45
Tra i libri esposti troviamo il libro che è stato premiato quest’anno di Silvana Gandolfi: Qui vicino mio Ariel (Salani Edizione, 2005)
Silvana Gandolfi dimostra la capacità di usare creativamente e mettere a confronto nella narrazione stessa due punti di vista diametralmente opposti. C’è prima il punto di vista sognatore e fantastico di un’anziana ricca scrittrice tanto ossessionata dalla paura della solitudine da crearsi un angelo bambino protettore e ispiratore del suo nuovo romanzo.
C’è dopo il punto di vista assai pratico del bambino-angelo, povero e scaltro, proveniente dallo sfruttamento di un’infanzia venduta che troverà proprio in questa disgrazia quella forza di reagire alla paura dell’abbandono che gli consentirà di ricongiungersi alla sua lontanissima famiglia.
Il confronto tra culture diverse, spesso banalizzato e appiattito nelle storie per ragazzi, è reale nella raffigurazione del magico Brasile, meta del turismo di massa, con i suoi delfini rosa e i cabocli, le danze e i riti portafortuna, la povertà estrema insieme alla gioia di vivere.Â
Ma soprattutto nella valorizzazione della solidarietà umana che diventa il valore guida dell’avventura fantastica di Eleonora e Paulo. La fantasia e i valori di Rodari governano dunque pienamente questo romanzo d’avventura che usa elementi della nostra quotidianeità per rovesciare positivamente il punto di vista del lettore, bambino e adulto.
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Un SMS per gli animali
1/10/2006
Quest’anno la Giornata degli Animali si terrà sabato 7 e domenica 8 ottobre in centinaia di piazze italiane.
La zampa di un cane che “batte un cinque� con la mano di un uomo: è questo il simbolo della Giornata degli animali. La festa dei nostri amici con la coda, che cade durante il weekend successivo alla ricorrenza di San Francesco, è un appuntamento ormai tradizionale per gioire insieme ai nostri animali, oltre che un’occasione fornita dall’Enpa per compiere qualche buona azione verso i loro fratelli più sfortunati.
Tantissime le novità di quest’anno, tante le conferme.SMS SOLIDALE
Per il terzo anno consecutivo e con le stesse modalità della passata edizione, dal 15 settembre al 15 ottobre, con l’unico numero 48585, si potrà donare a Enpa non solo 1 € con un sms da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3 e da telefoni di casa, ma anche 2 € con una telefonata da rete fissa.
C’è però un’importante novità che è diventata uno “sloganâ€? proposto anche dalla pagina stampa e dalla locandina “Batti un cinqueâ€?: con un euro riempi una ciotola. Per ogni euro ricevuto con l’sms solidale, infatti, verrà donato un pasto a un trovatello di un nostro rifugio. In questo modo cercheremo di attirare nuovi donatori aumentando sensibilmente le forniture di petfood gratuito alle Sezioni, che si aggiungeranno a quelle garantite dalla “Operazione 1×3â€?.
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Indagine sui ruoli maschile e femminile nei testi scolastici
27/9/2006
‘’Il percorso di emancipazione della donna non si e’ ancora concluso ed e’ fondamentale porsi il problema dell’educazione dei bambini e delle bambine, a partire dall’uso del linguaggio'’. Con queste parole la presidente della Commissione Attivita’ culturali e turismo Ambra Giorgi ha presentato ieri a Firenze, nella sede del Consiglio regionale della Toscana, il libro ‘’Sessi e sessismo nei testi scolastici'’ di Irene Biemmi.
‘’E’ di particolare importanza che questa ricerca venga pubblicata proprio quest’anno - ha proseguito Giorgi - in cui ricorre il sessantesimo anniversario del voto alle donne'’. A presentare il libro in Palazzo Panciatichi, anche la presidente della commissione Pari Opportunita’ Chiara Grassi, i professori Arturo Tosi, docente di sociolinguistica, e Cecilia Robustelli, docente di linguistica.
‘’Sessi e sessismo nei testi scolastici'’, pubblicato dalla Commissione regionale per le Pari opportunita’, analizza le modalita’ di rappresentazione dei generi femminile e maschile nei libri di testo delle elementari. ‘’La proposizione di modelli stereotipati e tradizionali fino dall’infanzia e’ uno dei principali intralci all’affermazione di una vera parita’ - ha scritto nella prefazione del libro la presidente della commissione Pari Opportunita’ Chiara Grassi - che sia capace di valorizzare la cultura di cui entrambi i generi sono portatori, rispettandone le differenze'’.
L’indagine dell’autrice, che si inserisce nel quadro del progetto Polite (Pari Opportunita’ nei Libri di Testo), partendo dai libri di lettura delle quarte elementari, fa un’analisi quantitativa e qualitativa della presenza di figure maschili e femminili. Quello che risulta e’ ancora il prevalere del ruolo maschile, e la tendenza all’immobilismo nel rappresentare la famiglia e il mondo del lavoro. Con una sorpresa: mentre il modello femminile sta lentamente cambiando, e’ quello maschile a rimanere fissato in stereotipi tradizionali.
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Scuola: sindacati pronti allo sciopero
27/9/2006
‘’Una Finanziaria seria prevede che si scrivano norme sulla scuola avendo conoscenza e consapevolezza del mondo della scuola , altrimenti si rischia di non sistemare i conti e di pregiudicare il sistema educativo italiano'’ sostiene il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni assicurando il suo impegno ‘’perche’ si rispettino gli impegni assunti in campagna elettorale, senza sottrarci alle nostre responsabilita’ per contribuire al risanamento dei conti pubblici'’.
La legge finanziaria presentata ieri da Prodi ai sindacati della scuola prevede tagli e restrizioni decisamente più severi di ogni possibile previsione.
Aumento del rapporto alunni-docenti che entro il 2012/2013 dovrà raggiungere il valore 12 e che già nel 2007/2008 non potrà superare il 10,6.
Stangata sul sostegno: attualmente c’èo un insegnante ogni 138 alunni. La Finanziaria ne prevede 1 ogni 168.
Fine della classi di 20 alunni (e anche meno) se ci sono alunni disabili.
Ma non finisce qui: sparisce da subito l’organico funzionale nella scuola dell’infanzia e nella primaria, mentre gli organici del personale ATA dovranno essere ridotti dei 6% a partire dal prossimo anno scolastico.
Immediate le reazioni dei sindacati che parlano già di sciopero generale della scuola e di manifestazione nazionale.
‘’Piu’ che a una proposta di Legge Finanziaria - dichiara il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - siamo di fronte a un chiaro esempio di come si può far impallidire anche un concetto come quello di macelleria sociale. Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di fermare subito queste indegne proposte, di impegnarsi a una netta discontinuità sul versante del precariato docente e ATA, degli investimenti per la scuola statale, dei rinnovi contrattuali, dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 almeno. O riceviamo risposte urgenti, nette e inequivocabili che disconoscano quel testo oppure apriremo unitariamente una grande stagione di lotta con scioperi, manifestazioni, presidi e altro ancora ‘’.
‘’Su quelle che riteniamo le tre gravi emergenze della scuola - finanziaria, contratto e precariato - abbiamo rivendicato la coerenza degli impegni assunti con il Paese nel programma elettorale e di governo, finalizzati a una netta discontinuità politica rispetto al passato, con investimenti tesi alla valorizzazione della scuola e del suo personale ‘’ ha aggiunto il segretario generale della Cisl scuola  Francesco Scrima sottolineando come il Presidente del Consiglio abbia assunto personalmente l’impegno di affrontare con il Ministro dell’Economia le questioni sollevate. E su Padoa Schioppa si appuntano anche le critiche dell’Unione degli studenti: ‘’ci affianchiamo alle dichiarazioni del ministro Fioroni che in queste ore sta invocando a gran voce la necessità di fare retro marcia in materia di politica economica, soprattutto sulla previsione dei tagli di Padoa Schioppa'’. Duro anche il segretario generale della Uil scuola , Massimo Di Menna.
 '’Abbiamo chiesto a Prodi di mettere mano al portafoglio e dare certezze in materia di contratto, fare un piano di assunzioni per i precari e bloccare la sciagurata politica di tagli. Il presidente del consiglio si e’ limitato a prendere atto delle nostre richieste. Certo e’ - ha concluso il sindacalista - che se non avremo risposte concrete nelle prossime ore, se non arriveranno soldi per il settore, la categoria sciopererà ‘’. ‘’Usciamo dall’incontro - ha dichiarato Paolo Nigi, segretario generale dello Snals dopo il colloquio con Prodi - con nessun impegno ma con la convinzione che non ci saranno assunzioni di precari, ci sarà una moratoria sui contratti, tagli agli organici e agli scatti di anzianità . Su queste basi - ha avvertito il sindacalista - la reazione della scuola sarà forte ‘’. Che il settore e’ pronto a dare battaglia lo conferma anche la Gilda: ‘’se la legge Finanziaria che uscira’ venerdi’ prossimo dal Consiglio dei Ministri confermerà i contenuti trapelati in questi giorni, chiameremo gli insegnanti alla mobilitazione, con inevitabili scioperi ‘’. E a dar man forte alle organizzazioni sindacali oggi sono scesi in campo tanti esponenti della stessa maggioranza , invitando al rispetto del programma elettorale, ma anche annunciando barricate - come il Verde Roberto Poletti - o un deciso sostegno (Italia dei valori) alle azioni dei lavoratori e dei sindacati ‘’per salvaguardare il diritto fondamentale all’istruzione'’.
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