Famiglia

“Il racconto del lombrico”

Friday, 23/5/2008

E’ uscito in libreria per Orecchio Acerbo “Il racconto del lombrico” di Nino De Vita (pagg. 40, 14 euro), uno dei piu’ autorevoli poeti contemporanei. Un racconto (per bambini) sui mali della giustizia e della democrazia, una parabola semplice e immediata contro la demagogia e la scorciatoia dei capri espiatori, ma anche contro la pena di morte, pubblicato con a fronte il testo originale in dialetto siciliano e con le coloratissime immagini di Francesca Ghermandi.

Nino De Vita parla con la voce della poesia ai bambini. “E ccu e’ c’u sapi, forsi era ‘nnucenti” (”E chi lo sa, forse era innocente”). Il protagonista del racconto, quell’unico e solitario lombrico che vive nell’orto con gli altri animali viene accusato di mangiare la terra. Chiamato a rapporto dagli altri animali dice: “Si’, mi nutro mangiando la terra”. “A morte” fanno gli altri. E, in effetti, il lombrico viene condannato a rimanere nell’orto e a non mangiare piu’ la terra, finche’, mancandogli il cibo di cui si nutre muore.

Eppure dopo la sua morte: “Ma picchi’nni ’sta case’ntula era pi’ vui nnucenti?” (”Ma perche’ questo lombrico era per voi innocente?”). “Picchi’ ‘u viddanu aeri, ma puru ’sta matina arruvaua’u ‘i chianti’mi ri a’gghia e sparaceddu morti” (”Perche’ il contadino ieri, ma pure questa mattina ha trovato piantine di aglio e broccoletti morte”). “Il racconto del lombrico” e’ tratto dalla raccolta di poesie “Cu’ntura”

Intervista al Sottosegretario alla famiglia, alla droga e al servizio civile Carlo Giovanardi

Sunday, 18/5/2008

Rilanciare la famiglia italiana e il diritto delle donne al lavoro, ricostituire il dipartimento per le tossicodipendenze. Sono due delle priorità enunciate nell’intervista on line dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla droga, alla famiglia e al servizio civile Carlo Giovanardi

 

Segretario Giovanardi, Lei è stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio  con delega alla droga, alla famiglia e al servizio civile. Parliamo di famiglia: quali sono le priorità? 

 

Speriamo che nei prossimi anni non si parli più di famiglie di seria A, di serie B, di serie C, insomma il dibattito che negli ultimi anni ha avvelenato il clima politico, ma si parli invece di politiche serie, effettive e reali per il rilancio della famiglia italiana, dei diritti delle donne a lavorare e avere naturalmente anche dei figli, del quoziente familiare. Insomma una serie di politiche attive per rilanciare quello che è il fulcro della questione della società italiana.

 

Per quanto riguarda invece le tossicodipendenze?  

 

Rifare il Dipartimento che è stato smantellato due anni fa, quindi avere una plancia di comando all’interno della quale continuare le politiche internazionali, quelle nazionali, quelle delle persone e delle prevenzioni. Ho annunciato che rifaremo come la legge vuole, verso la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, la quarta conferenza nazionale  sulle tossicodipendenze, con invito a tutti gli operatori del pubblico e del privato sociale a sedersi attorno a un tavolo. Fermo restando che drogarsi è illecito: non si inquina l’ambiente, nessuno consente che si possa inquinare l’ambiente e non si può neanche consentire che le persone si inquinino.

 

 La sicurezza è al centro dell’agenda politica: secondo Lei si corre il rischio di confondere la criminalità con l’immigrazione?

 

Credo che si debbano fare 2 cose: garantire la sicurezza degli italiani ed extracomunitari, e quindi è intollerabile che oggi in Italia ci sia un tasso di criminalità fuori controllo che mette a rischio la vita e il bene di tutti, e dall’altra parte politiche di accoglienza per le persone per bene.

Io non distinguo fra il delinquente extracomunitario, il mafioso, quello della ‘ndrangheta o il criminale italiano, e mi sembra che la cosa sia semplicissima: si contrastano i criminali italiani o stranieri qualunque essi siano o chi viene in Italia per delinquere e si aprono le braccia a tutti coloro che vengono in Italia per lavorare. Tenendo conto che l’Italia non può accogliere dieci, 20 30, 70, 100 milioni di persone, quindi il fenomeno migratorio va controllato.

 

www.governo.it

 

 

 

La Tessera Sanitaria

Tuesday, 5/2/2008

Il 1 gennaio 2008 è entrata in vigore la norma contenuta nella legge 296/2006 (legge finanziaria 2007), che prevede la stampigliatura del codice fiscale dell’assistito sullo scontrino fiscale relativo all’acquisto di farmaci a pagamento o per la quota parte di ticket laddove previsti al fine di garantire che non vi fossero abusi nella deduzione o detrazione fiscale degli importi.
Il Ministero della Salute con una circolare alle farmacie ha chiarito che il farmacista è tenuto a fornire il farmaco, anche in caso di mancata esibizione della tessera sanitaria che, in ogni caso, si consiglia comunque di portare con sé al momento dell’acquisto.
Qualora non si fosse ancora in possesso della tessera sanitaria si ricorda che essa può essere richiesta direttamente telefonando al Numero Verde 800.030070 oppure cliccando sul sito dell’ Agenzia delle Entrate alla voce Servizi codice fiscale e tessera sanitaria.

Numero Verde per le adozioni internazionali

Tuesday, 29/1/2008

Da oggi,  29 gennaio 2008, è attivo il numero verde 800.002.393, “Linea CAI - uno spazio per la Comunicazione, l’Ascolto e l’Informazione”?. Il servizio è rivolto alle coppie che aspirano all’adozione, alle famiglie adottive, agli operatori dei Servizi territoriali e dei Tribunali per i Minorenni, a tutti cittadini interessati a diverso titolo alle tematiche dell’adozione internazionale (rapporti con i Paesi, enti autorizzati, fasi dell’adozione, agevolazioni fiscali, congedi parentali, bonus alle famiglie, rimborsi spese ecc.) .

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00. In alternativa è possibile inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica LINEACAI@palazzochigi.it, oppure al numero di fax 06-67.79.21.67.

È prevista la possibilità di essere ricontattati, nonché di un eventuale colloquio in sede

 

Le adozioni di bambini stranieri in Italia nel corso del 2007 sono state 3.420.

“È un risultato molto positivo - ha commentato il Presidente della CAI e Ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi - soprattutto perché molti dei Paesi da cui in passato erano arrivati più bambini hanno invece registrato delle flessioni, se non addirittura delle chiusure. Penso alle difficoltà che si stanno verificando nei paesi dell’Est e al capitolo Bielorussia. Ma questo risultato ci dice anche – ha aggiunto il Ministro Bindi - che il nostro sistema di adozioni internazionali è affidabile, ed è  merito dello sforzo congiunto che si è fatto per esplorare Paesi nuovi e per risolvere le criticità man mano che si presentavano?.

 Nel suo intervento il Ministro ha sottolineato le risorse impegnate: 16 milioni e 500mila euro stanziati a fine 2007 per rimborsare - con un bonus di 1200 euro - le spese sostenute in Italia da circa 14.000.000 coppie, e 30 milioni di euro destinati a questo settore per il 2008.

Ai rappresentati dei 73 enti presenti all’incontro il Ministro ha chiesto uno impegno di collaborazione per garantire maggiore efficienza e qualità, anche attraverso forme di coordinamento che consenta di ridurre il numero dei soggetti senza perdere il patrimonio di esperienze e di specificità che oggi li caratterizza.

Lo sci insieme a mamma e papà come alternativa alla Tv

Wednesday, 16/1/2008

Anche quest’anno, grazie al successo ottenuto nelle precedenti occasioni, è stato organizzato nel bellissimo comprensorio della Val Malenco - in località Palù - il Corso di Sci per ragazze e ragazzi delle scuole elementari di Berbenno, con l’intenzione di favorire nel contempo anche l’attività sportiva di mamme e papà.

 

 

L’iniziativa - giunta ormai alla terza edizione - è stata inoltre pensata per offrire valide alternative alla tv e al “famigerato” Nintendo.  

 

Una occasione - insomma - per  stare  insieme  all’aria aperta, per ossigenare anche lo spirito e per incentivare l’attività sportiva quale strumento di educazione e di vita.  

 

Grazie alle abbondanti nevicate di questi ultimi giorni, la stagione corsistica è stata aperta sotto i migliori auspici. Con le sei lezioni previste, che li vedrà impegnati il lunedì pomeriggio, ragazze e ragazzi di Berbenno potranno iniziarsi - o ormai affinarsi - ad una disciplina tipica dei nostri territori, che spesso però - per la mancanza di iniziative che la stimolino o completa assenza di incentivazioni - non può essere adeguatamente praticata.  

 

Non che ci si attenda qualche campioncino, ma comunque è una strada per appassionare i giovani allo sport e - perché no - anche per provarci… Valtellina e Valchiavenna avrebbero proprio bisogno di nuovi talenti in grado di rilanciare lo sci provinciale

Congedi di maternità e parentali, dichiarazione del Ministro Rosy Bindi

Thursday, 15/11/2007

“La norma approvata oggi dal Senato riconosce finalmente ai genitori adottivi gli stessi diritti dei genitori naturali. Sono molto soddisfatta perché grazie a questo provvedimento teniamo fede a un impegno assunto alla Conferenza nazionale della famiglia di Firenze, venendo incontro alle aspettative di tante famiglie italiane che hanno fatto la scelta impegnativa dell’adozione internazionale. Si mette fine alla disparità di trattamento per le coppie adottive che potranno usufruire come tutti gli altri genitori degli stessi congedi di maternità e parentali. Finora era possibile avere il congedo di maternità retribuito solo per tre mesi e solo dopo l’ingresso in Italia del bambino adottato. Con la norma approvata oggi, invece, sarà possibile avere il congedo per cinque mesi e potranno essere utilizzati anche prima dell’ingresso in Italia, quando la coppia si reca all’estero per incontrare il bambino e perfezionare le procedure adottive. Abbiamo inoltre previsto di eliminare il limite d’età del bambino per i congedi parentali, fissato oggi a 12 anni. E’ una scelta di equità e di giustizia per rendere più serena quella straordinaria esperienza di gratuità e accoglienza che è l’adozione di un bambino straniero, spesso proveniente da culture molto diverse dalla nostra”.

Roma, 13 novembre 2007

La Cassazione multa il genitore che non si accorge che il figlio marina la scuola

Thursday, 18/10/2007

 La Cassazione interviene duramente sull’obbligo scolastico: il genitore deve assicurarsi che il figlio non marini la scuola, altrimenti rischia una multa. A sua discolpa non può invocare che non era stato informato ufficialmente delle assenze. quanto ricorda la Suprema corte che, con la sentenza n. 37400 dell’11 ottobre, ha accolto il ricorso della procura contro la decisione del giudice di pace di Staiti Brancaleone con la quale era stato assolto un papà che non si era accorto delle assenze da scuola delle figlie minori. Lui si era da subito difeso sostenendo che nessuno dell’istituto lo aveva mai avvisato circa l’atteggiamento delle figlie. Il magistrato onorario gli aveva dato ragione. Ma la pubblica accusa ha impugnato la decisione di fronte alla Suprema corte facendo presente che “le assenze non potevano sfuggire a un genitore attento ai suoi doveri di esercente la potestà sulle figlie”. La tesi è piaciuta alla terza sezione penale del “Palazzaccio” che ha annullato l’assoluzione e rinviato la causa al giudice di pace che ora dovrà mettere la parola fine, una volta per tutte, alla vicenda. Solo in alcuni casi l’obbligo di istruzione è, per usare le parole dei giudici, “inattuabile”: e cioè quando c’è “mancanza assoluta di scuole o di insegnanti; lo stato di salute dell’alunno; la disagiata distanza tra scuola e abitazione se mancano mezzi di trasporto e le condizioni economiche dell’obbligato non consentono l’utilizzo dei mezzi privati; il rifiuto volontario ed assoluto del minore non superabile con l’intervento dei genitori e dei servizi sociali).

Iniziativa del Comune di Roma contro il carovita

Thursday, 4/10/2007

Inizia sabato 13 ottobre la campagna del Comune di Roma - Assessorato al Commercio – per “una spesa fatta bene”: la tradizionale iniziativa mirata ad attuare una politica di sistema per il contenimento dei prezzi attraverso una serie di accordi con le organizzazioni rappresentative dei commercianti, degli artigiani, della cooperazione e dei produttori.

L’allarme per la crescita dei prezzi e per le conseguenze negative specialmente sui redditi più bassi ha reso necessaria la sottoscrizione di un nuovo protocollo d’intesa con l’obiettivo di arginare la crescita dell’inflazione “bloccando” il prezzo del prodotto per un periodo concordato di tempo (quello di durata della campagna) e di promuovere la vendita anche di prodotti locali, di qualità, di stagione.romaspendebene.jpg

Tale intesa si pone nella tradizione della campagna RomaSpendeBene che ha dimostrato nelle passate edizioni quanto sia importante la collaborazione tra Comune e il “mondo” della produzione e della vendita.

A tale fine la campagna 2007/2008 comprende un “carrello” di generi alimentari che in questa occasione si arricchisce con ben 18 prodotti di qualità a 29 euro:

• pasta 500 gr.
• riso arborio 1 kg.
• caffè 250 gr.
• farina 1 kg.
• olio extra vergine di oliva 1 l.
• passata 700 gr.
• vino DOC/IGT Lazio 1,5 l.
• succhi brik 1 l.
• uova 6
• tonno 80gr. x 3
• frollini 400 gr.
• fette biscottate (40 fette)
• latte UHT 1 l.
• prosciutto crudo tipo montagna 100 gr.
• caciotta / mozzarella 250 gr.
• formaggio grattugiato busta mix 100 gr.
• carne / petti / macinato / salsicce 250 gr.
• marmellata 400 gr.

I negozi, la media e grande distribuzione che aderiscono all’iniziativa dovranno esporre agli ingressi nonché ai banchi in modo visibile l’insieme dei prodotti, che si impegnano a mantenere stabili per il periodo convenuto (13 Ottobre - 8 Dicembre 2007).

Anche I mercati rionali aderiscono all’iniziativa di Romaspendebene.

Contestualmente alla durata dell’iniziativa, ogni giovedì si terrà un “tavolo di lavoro” composto da rappresentanti dell’Assessorato, del Cargest s.r.l. e delle Associazioni di categoria per redigere, sulla base delle rilevazioni effettuate presso il Centro Agroalimentare Roma,

un elenco composto da almeno 4 prodotti ortofrutticoli e conseguentemente fornire informazioni sull’acquisto di quelli ritenuti consigliabili e per i quali, con ragionevole possibilità, non interverranno nella settimana successiva variazioni di prezzo sui banchi dei mercati si potranno trovare delle palette indicative dei prodotti che ogni settimana saranno indicati per la campagna.

I parrucchieri e acconciatori che aderiscono all’iniziativa, praticheranno lo sconto del 10% sulle tariffe esposte, nei giorni di mercoledì e giovedì.

Gli artigiani, autoriparatori (carrozzieri, elettrauto, gommisti, meccanici) applicheranno lo sconto del 10% sulla tariffa oraria.

I termoidraulici (specializzati anche al controllo e al rinnovo del bollino blu delle caldaie) applicheranno lo sconto del 10% sulla tariffa oraria in vigore.

I panificatori - dalle ore 7,30 alle 9,00 dei giorni feriali - applicheranno il prezzo di € 0,50 per l’acquisto di ogni pezzo di pizza bianca romana di circa 100 grammi.

Romaspendebene “Pizza” è rivolta prevalentemente agli alunni delle scuole elementari e medie per sensibilizzare ad una “sana” alimentazione durante la “ricreazione”.

Hanno finora aderito:

COOP
CONAD
GS CARREFOUR
GS GRUPPO LUCIANI
SMA S.P.A.
AUCHAN
PANORAMA
PAM
CRAI - LA CAPITALE
TUO
DESPAR
GRUPPO MERCURIO SIDIS
GROS e Company
SIR
CTS TROMBETTA
PIM
PEWEX
IDROMARKET
IL CASTORO
SACOPH
EFFEPIÙ
TER RISP
M.A. Supermercati
SUPERELITE,
e i MERCATI RIONALI.

E’ nato! Come fare la Dichiarazione di nascita

Wednesday, 3/10/2007

Quando avviene una nascita e’ obbligatorio fare la dichiarazione di nascita per l’iscrizione del nuovo nato nel registro comunale dello stato civile.

Chi fa la dichiarazione: Possono fare la dichiarazione di nascita:

uno dei genitori,

persona con procura speciale di uno dei genitori,

un medico, ostetrica o qualsiasi persona che abbia assistito al parto.

Chi fa la dichiarazione deve sempre rispettare l’eventuale volonta’ della madre di non essere nominata.

Dove: La dichiarazione di nascita puo’ essere fatta, alternativamente presso:

l’ospedale o la casa di cura dove e’ avvenuta la nascita ed è ricevuta dal direttore sanitario o da persona da lui delegata,

il Comune nel cui territorio e’ avvenuta la nascita,

il Comune di residenza dei genitori, se diverso da quello di nascita,

il Comune di residenza della madre, se diverso da quello di nascita, quando i genitori hanno residenze differenti,

il Comune di residenza del padre, se diverso da quello di nascita, quando i genitori hanno residenze differenti e sono d’accordo.

Nei casi in cui la dichiarazione sia fatta presso un Comune è ricevuta dall’ufficiale di stato civile.

Come: La dichiarazione deve essere fatta: oralmente, senza bisogno di testimoni entro il termine di tre giorni dalla nascita, se fatta presso un ospedale o casa di cura, dieci giorni dalla nascita, se fatta presso un Comune.

La dichiarazione deve essere iscritta nei registri dello stato civile, se ricevuta in Comune, formando un verbale se ricevuta presso un ospedale o casa di cura.

Per il caso di dichiarazione ricevuta presso un ospedale o casa di cura, il direttore sanitario ha l’obbligo di trasmettere la dichiarazione, entro dieci giorni dalla sua ricezione, all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza dei genitori del nuovo nato o, nel caso che questi abbiano residenze diverse, del Comune di residenza della madre.

La legge 15 maggio 1997, n.127 (G.U.del 17 maggio 1997, n.113), ha modificato l’ordinamento dello stato civile nella parte riguardante la dichiarazione di nascita.

Prima di questa riforma, soltanto l’ufficiale di stato civile del Comune di nascita poteva ricevere la relativa dichiarazione.
Con la riforma la dichiarazione può essere fatta anche presso un “centro di nascita”, cioé l’ospedale o la casa di cura dove é nato il bambino, davanti al direttore sanitario che può delegare per la sola ricezione della dichiarazione una persona addetta alla direzione sanitaria. Il direttore sanitario deve trasmettere la dichiarazione all’ufficiale di stato civile. E’ opportuna la formazione di un processo verbale, i cui modelli sono stati predisposti dal Ministero della Giustizia, con
circolare di istruzioni sull’applicazione della legge n.127/1997.

Il direttore sanitario, nell’esercizio dei compiti assegnatigli dalla legge, riveste il ruolo di pubblico ufficiale e ha rapporti funzionali con l’ufficiale di stato civile e con il procuratore della Repubblica presso il tribunale, che esercita la vigilanza sullo stato civile.

Congedi parentali: stessi diritti ai genitori affidatari

Wednesday, 3/10/2007

La legge sui congedi parentali n.53 dell’8 marzo 2000 introduce una nuova disciplina dell’astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore. In particolare la legge stabilisce che, decorso il periodo di astensione obbligatoria, i genitori hanno il diritto di astenersi dal lavoro - anche contemporaneamente - nei primi otto anni di età del bambino, per un periodo complessivo di sei mesi. Se utilizzati da entrambi i genitori, le astensioni dal lavoro non possono superare il limite complessivo di dieci mesi. Se il padre si assenta dal lavoro per un periodo continuativo non inferiore a tre mesi, il suo limite di sei mesi sale a sette e il limite massimo complessivo di fruizione tra i due genitori diventa di undici mesi (sette mesi per il padre e quattro mesi per la madre).
In presenza di un solo genitore, questi ha il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo non superiore ai dieci mesi.

Il diritto all’astensione facoltativa è riconosciuto anche qualora l’altro genitore non ne abbia diritto in quanto non occupato o perché appartenente ad una categoria diversa da quella dei lavoratori subordinati.
Il genitore deve preavvisare, salvo i casi di oggettiva impossibilità, il proprio datore di lavoro dell’intenzione di voler usufruire del congedo. Il congedo parentale può essere usufruito anche in caso di adozione e affido. In questi casi il congedo è fruito nei primi tre anni dall’ingresso del bambino in famiglia, se lo stesso ha un’età tra 6 e 12 anni.Il decreto legislativo 23 aprile 2003 n. 115 (pubblicato sulla G.U. n. 121 del 27 maggio 2003) ha esteso il diritto al congedo parentale e il relativo trattamento economico e previdenziale alle lavoratrici autonome, coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali, imprenditrici agricole a titolo principale, limitatamente ad un periodo di tre mesi, entro il primo anno di vita del bambino.

Ai lavoratori genitori di minore disabile è riconosciuto il diritto di prolungare fino a tre anni il periodo di astensione facoltativa dal lavoro.

La legge prevede che al genitore che usufruisce del congedo parentale sia riconosciuto un trattamento  economico pari al 30% dello stipendio. Con l’obiettivo di contrastare il precariato, la Finanziaria 2007 stabilisce che anche i lavoratori a progetto e iscritti alla gestione separata dell’Inps, e in generale i lavoratori con contratti precari, hanno diritto all’indennità di malattia e ai congedi parentali. Alle mamme con contratto a tempo determinato, in particolare, spetta, entro il primo anno di vita dei figli, un congedo di tre mesi con retribuzione pari al 30% del reddito percepito.

Viene inoltre rifinanziato l’articolo 9 della legge 53 del 2000 sulla flessibilità degli orari di lavoro e si innalza il limite d’età dei minori per i quali si può chiedere il congedo parentale: da 8 a 12 anni di età in caso di affidamento e da 12 a 15 anni in caso di adozione.Per usufruire del congedo occorre presentare apposito modulo di richiesta da presentare all’Inps o al proprio datore di lavoro.

 
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