Generale

“I segreti del cuore” : i sentimenti multiculturali

Thursday, 15/11/2007

sonda i segreti del cuore.jpgI segreti del cuore

Nava Semel
Edizioni Sonda
collana «Ragazze come te», n. 9
Con una prefazione di Sarah Kaminski, docente di ebraico

“Come si ama altrove? Le ragazze e i ragazzi che vivono in Israele sognano
forse cose diverse? E, una volta superato l’imbarazzo, in quale lingua
dicono «mi piaci» o «ti amo?»” (Sarah Kaminski)

L’esperimento sui sentimenti multiculturali della collana di Sonda, Ragazze
come te, si allarga aprendo i suoi orizzonti ad un paese come Israele.

Nava Semel, autrice israeliana, specializzata in narrativa per ragazze, fa
scoprire alle giovani lettrici che i sentimenti, quelli veri, che animano la
vita delle adolescenti di tutto il mondo, sono gli stessi in qualunque
paese, solo che possono assumere significati diversi a seconda dell’ambiente
e della cultura in cui si sviluppano.

Così le lettrici italiane delle “Ragazze” impareranno che la cotta di Tom 48
(é una ragazza!) fa battere forte il cuore come a Nelly che si trova a
baciare Mick in Provaci ancora, Mick!, ma che la situazione in cui la loro
storia si svolge ha peculiarità proprie: apprenderanno cioè, attraverso la
lettura delle 7 storie de I segreti del cuore che Israele ha vissuto epoche
e tempi diversi, ha una cultura e una terminologia propria, che ha
affrontato la tragedia della guerra, senza ancora venirne fuori.

“Anni fa le vite dei ragazzi di altri paesi parevano lontane. C’è stato un
momento di guerra in terra di Israele, anni difficili in cui tutti quanti,
ebrei e arabi odiavano l’occupante inglese. Tutti, tranne Tamara; per lei
quando il paracadutista dell’esercito straniero cadde dal cielo e si trovò
ferito, come un cavaliere leggendario, a casa sua, il mondo e il cuore si
fermarono”.

L’autrice

Nava Semel (il cognome paterno è Hertzig) è nata a Tel Aviv nel 1954 dove,
tra piccole case, agrumeti

e mare, ha passato l’infanzia ed è cresciuta. Porta il nome della nonna
materna, Sheyndl, (Bella) che essendo un nome in yiddish e quindi legato al
passato, è stato tradotto in ebraico. Sempre a Tel Aviv ha compiuto gli
studi accademici, specializzandosi in storia dell’arte. Ha lavorato come
critico d’arte e giornalista, produttrice per la radio e la televisione. Ha
pubblicato quattro novelle, una raccolta di racconti, un libro di poesie,
due opere teatrali e sei libri per bambini. Ha inoltre tradotto manoscritti
e testi per il teatro. È membro dell’Istituto Massua (studi sulla Shoah) e
dell’importante Centro di studi e ricerca sulla Shoah Yad Vashem di
Gerusalemme. Scrittrice poliedrica, ha ricevuto importanti premi letterari
quali l’American National Jewish Book, l’Award for Children`s Literature, il
premio Mediterranean Women Writers Award (1994), l’Israeli Prime Minister`s
Prize (1996) e un premio per il miglior dramma (Austria, 1996). Le sue opere
sono state

Anche in Italia ritirato il gioco Bindeez

Tuesday, 13/11/2007

Anche in Italia la ditta “Giochi Preziosi” ha annunciato, così come già fatto in Spagna, di ritirare dal mercato il gioco “BINDEEZ”, distribuito per conto di una ditta australiana e prodotto in Cina. Ritirato già in Australia e negli Stati Uniti, il giocattolo è risultato tossico e alcuni bambini australiani sono finiti in ospedale dopo averne ingerito alcune parti. La società di giochi, l’australiana Moose Enterprise, aveva affermato che il Bindeez “contiene una droga potenzialmente mortale�? e aveva annunciato l’apertura di un’inchiesta per stabilire la responsabilità dell’errore. Nonostante  in possesso delle autorizzazioni per la commercializzazione nel rispetto della normativa CE, la stessa Moose Enterprise ha deciso di bloccarne la vendita e ritirarlo immediatamente dal mercato.

WWF: “E’ STRAGE NEL MAR NERO: 30.000 UCCELLI MORTI, 12 KM DI COSTA RUSSA INVASI DAL PETROLIO” Ma è presto per un bilancio definitivo

Monday, 12/11/2007

Il WWF esprime grande preoccupazione per quanto accaduto nelle acque del Mar Nero. Il disastro ambientale provocato dal naufragio delle 5 navi, cariche di zolfo, petrolio e materiali ferrosi, rischia di diventare ancora più grave perché l’Ucraina non sembra avere gli strumenti adeguati per affrontare e tamponare incidenti di questa portata.

La raccolta del petrolio fuoriuscito è iniziata, ma la situazione meteorologica, con forte vento e tempesta persistenti, rende difficile ogni intervento. Ci vorranno uno o due giorni per quantificare la reale gravità del disastro, ma il bilancio è già grave: il WWF riferisce che, secondo le autorità russe, sarebbero almeno 30.000 gli uccelli morti e 12 i chilometri di costa russa invasi dal petrolio. La morfologia delle coste, caratterizzate da spiagge basse e sabbiose, rischia di peggiorare la situazione favorendo la penetrazione del petrolio verso l’entroterra. Minori preoccupazioni desta invece la situazione dello zolfo, racchiuso in container che dovrebbero garantire una certa tenuta.

“Questo devastante incidente rischia di aggravare un’emergenza ambientale già conclamata nel Mar Nero, uno dei mari più inquinati e a rischio - dichiara Michele Candotti, segretario generale del WWF Italia - E’ un incidente che invita ancora una volta ad aprire gli occhi sui rischi del commercio del petrolio, di cui il mare, nonostante decenni di gravissimi disastri ambientali, rimane come sempre la vittima sacrificale.”

“L’incidente è una conseguenza naturale quando navi costruite per i fiumi vengono fatte navigare in mare - ha spiegato Alexey Knizhnikov, responsabile del Programma Petrolio e gas del WWF Russia - Le navi da mare, infatti, non possono entrare nei fiumi Don e Volga a causa della scarsa portata d’acqua, e nello Stretto di Kerch trasferiscono i loro carichi su navi da fiume. Queste ultime, però, non sono in grado di sostenere la forza delle tempeste marine.”

“Per minimizzare le conseguenze della fuoriuscita di petrolio nel mare - dichiara Oleg Tsaruk, responsabile del WWF Russia/Caucaso - è importante istituire un comitato permanente Russa-Ucraina che coordini i servizi d’emergenza dei due paesi, non solo per ripulire le dispersioni di petrolio, ma soprattutto per prevenire potenziali incidenti. Tutti erano stati avvertiti del sopraggiungere di una tempesta entro l’11 novembre, ma nessuno ha dato l’ordine di portare in posti sicuri le navi con carichi velenosi.”  

“Il WWF si augura che questo incidente porti all’adozione di una legge che garantisca la sicurezza delle operazioni di gestione del petrolio nei mari e nei fiumi, simili all’Oil Pollution Act adottato negli USA dopo il disastro ambientale della Exxon Valdez nel 1989″ è il commento di Evgeny Shvarts, responsabile della Conservation Policy del WWF Russia.

Lella Costa interpreta Amleto

Saturday, 10/11/2007

Lella Costa sarà l’ìinterprete di un singolare “Amleto” nella nuova stagione dell’Ambra Jovinelli di Roma, il teatro la cui direzione artistica è affidata a Serena Dandini. Lo spettacolo, in scena dal 13 novembre al 2 dicembre, la nota tragedia di William Shakespeare, ha la regia di Giorgio Gallione e il supporto significativo delle musiche di Stefano Bollani. L’attrice milanese porterà in scena il dramma del giovane astuto che, attraverso la finzione della follia, cerca di scoprire a tutti i costi la verità.

100 anni fa nasceva la mamma di Pippi Calzelunghe

Friday, 9/11/2007

astrid.jpg100 anni fa, il 14 novembre del 1907, nasceva, a Vimmerby, in Svezia, Astrid Anna Emilia Ericsson  meglio conosciuta come Astrid Lindgren. Autrice di libri per bambini. Molte delle sue opere sono state pubblicate in più di cento Paesi.

Nacque, seconda di quattro figli, nella regione dello Småland   nell’estremo sud della Svezia dove trascorse la sua infanzia nella fattoria di famiglia.

Il clima familiare, che spesso l’autrice ha descritto, fu molto sereno. La sua infanzia felice e spensierata fu anche la principale fonte di ispirazione per i suoi libri.

Fin da piccola amò la lettura. Dal 1924 al 1926 lavorò, prima, come correttrice di bozze e, poi, scrivendo piccoli contributi in un giornale locale. All’età di diciotto anni, a causa di una sua gravidanza fuori dal matrimonio, fu costretta a trasferirsi a Stoccolma per sfuggire al clima di moralismo e disapprovazione. A Stoccolma nacque il primo figlio, Lars, ma le difficoltà economiche la costrinsero a darlo in affidamento ad una famiglia di Copenaghen.

Nel 1928 trovò un impiego in un ufficio dell’Automobile Club del Regno. Nel 1930 la madre affidataria di Lars si ammalò e Astrid portò il figlio per un anno nella casa dei genitori. Il figlio tornò poi da lei a seguito del matrimonio di Astrid con il suo capo ufficio Sture Lindgren nel 1931. Nel 1934 nacque la figlia Karin.

Nel 1941 Karin ebbe una polmonite e ogni sera la madre si sedeva vicino al suo letto e le raccontava delle storie e fiabe. Accadde che una sera Karin le chiese la storia di Pippi Calzelunghe, un nome che si era inventata al momento: vista la stranezza del nome, la Lindgren decise che anche la storia della bambina dovesse essere oltremodo fuori dal comune. A Karin piacque così tanto la prima storia di Pippi che ne chiese sempre altre e negli anni seguenti Pippi divenne il principale personaggio dei racconti di casa Lindgren. Nel 1944, a causa di una caduta sul ghiaccio, la Lindgren si ruppe un’anca e fu costretta a letto; in quel periodo scrisse le storie di Pippi in un manoscritto, da lei anche illustrato, che pippi.jpgdonò alla figlia per il suo decimo compleanno.

Pippi Calzelunghe fu poi pubblicato nel 1945 (Pippi Långstrump edizione Rabén & Sjögren). Tra il 1946 e il 1970 lavorò come editor di una collana per l’infanzia della editrice Rabén & Sjögren.

Suo marito Sture morì nel 1952.

I suoi libri sono stati tradotti in più di 70 lingue, dall’arabo allo zulu. Pippi Calzelunghe ed Emil sono i suoi libri più noti ma Astrid Lindgren scrisse più di 115 altri racconti, inclusi gialli, racconti di avventura, fantasy e lavori per la televisione svedese e il cinema.

Fu molto impegnata nella difesa dei diritti dei bambini e degli animali.

Alla Lindgren sono stati assegnati numerosi premi per il suo lavoro tra i quali l’Hans Christian Andersen Award nel 1958 e il Lewis Carroll Shelf Award nel 1973 per Pippi Calzelunghe oltre all’International Book Award dell’UNESCO nel 1993 ed a numerose altre onorificenze e lauree honoris causa di numerose università.

 

Bambini bombardati da spot TV

Friday, 9/11/2007

In un anno i nostri ragazzi vedono ben 31.500 spot pubblicitari in tv, quasi 90 al giorno. Poco meno della meta’ dei bambini tra i 7 e gli 11 anni passa al piccolo schermo da una a tre ore ogni giorno mentre il 26,5% lo fa per meno di un’ora, l’8,3% da 4 a 5 ore e il 6,6% piu’ di 5 ore, solo il 10% non guarda la televisione tutti i giorni.

Sono i numeri di una ricerca condotta da Telefono Azzurro e Eurispes  tra 1.244 bambini fra i 4 e i 12 anni e 1.242 adolescenti. Dall’indagine risulta che i bambini che guardano la tv da un a tre ore al giorno sono aumentati mentre sono diminuiti quelli che la guardano per meno di un’ora. La televisione e’ per i bambini soprattutto un passatempo e un divertimento: il 37,1% la guarda per passare il tempo, il 28,1% perche’ e’ divertente, il 17% per conoscere cose nuove ed essere informato, l’8,2% perche’ tiene compagnia il 3,6% per parlare dei programmi con gli amici. Solo l’1,6% perche’ la guardano i propri genitori o nonni. In testa alle scelte dei piccoli telespettatori cartoni animati e film, scelti nel 2006 rispettivamente dall’89,1% e 79% del campione. Piu’ della meta’ dei ragazzi intervistati afferma di guardare documentari (57,4%), telefilm (54,6%), programmi di intrattenimento per ragazzi (51,6%), quiz (51,3%), programmi sportivi (50,5%), programmi comici e di satira (50,2%). Solo una minoranza di bambini guarda telenovelas e soap opera mentre sono piu’ numerosi gli spettatori dei reality show (43,1%). Considerati i contenuti e le forme espressive di molti programmi appartenenti a questi due generi, denuncia l’indagine, questi dati non possono che destare qualche preoccupazione. Per quanto riguarda l’informazione infine il 42,3% dei bambini guarda telegiornali e programmi di informazione. Abbastanza attenti alle indicazioni, poco piu’ della meta’ dei bambini intervistati nel 2006 (51%) afferma di non guardare mai i programmi contrassegnati con il bollino rosso anche se, l’anno precedente la percentuale era del 54,7%. Il 23% li guarda ma in compagnia di persone adulte, il 16,1% anche da solo e il 7% con amici e fratelli

Legambiente: doppia manifestazione per il NO al nucleare

Friday, 9/11/2007

A venti anni dal referendum contro il nucleare, l’associazione ambientalista organizza una doppia manifestazione. Legambiente inoltre prende parte alla conferenza alternativa al WEC organizzata dai Verdi europei.

Legambiente lancia una doppia manifestazione per un’energia più sostenibile, per una migliore efficienza energetica, per un contenimento dei consumi e per uno sviluppo delle fonti energetiche pulite.

Sabato 10 novembre, a venti anni dal referendum che ha bandito l’energia nucleare in Italia, alle 16:00 a Roma in Piazza Farnese Legambiente ribadisce le ragioni del No in favore di rinnovabili e efficienza energetica.

Per un modello energetico diverso Legambiente presidierà il 12 novembre, ore 9,30, (Nuova Fiera di Roma, Ingresso Nord, Via Portuense 1555, Lato stazione FS-Fiera di Roma) davanti al WEC, il World Energy Council (dall’12 al 15 novembre) per scongiurare l’aumento della produzione di energia da petrolio, carbone e nucleare. Il summit riunirà, per la prima volta a Roma, le più grandi aziende mondiali dell’energia che discuteranno di come aumentare la produzione di energia e di come migliorare la diffusione nel mondo di centrali che utilizzano le fonti fossili e l’energia dell’atomo.

Legambiente, inoltre, collabora insieme a Greenpeace e WWF Italia alla realizzazione della conferenza alternativa al WEC organizzata dai Verdi europei, Accendi l’energia verde, che si terrà a Roma il 9 e il 10 novembre a Piazza Montecitorio 123/a.

Sarà l’occasione per lanciare un dibattito pubblico sui mutamenti climatici e le scelte energetiche oltre che per presentare e discutere le proposte degli ambientalisti europei.

“Il futuro energetico e ambientale del nostro Paese – dichiara Roberto Della Seta, presidente di Legambiente - dovrebbe basarsi sull’innovazione tecnologica che investe sulle fonti rinnovabili. I produttori di energia elettrica devono diventare protagonisti sul mercato puntando su tecnologie ormai mature e competitive come e eolico e solare, così come nell’efficienza energetica degli impianti e degli edifici�?.

Marziale: stop ai reality in Rai

Friday, 9/11/2007

“Così com’è condotto, ad ampi tratti, il servizio televisivo targato Rai non può continuare ad essere di Stato”?. A pronunciarsi è Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e componente della commissione ministeriale che ha redatto il Codice Tv e Minori, secondo il quale: “Quando una conduttrice arriva al punto in cui è giunta Simona Ventura, ciò significa che leggi e protocolli, che peraltro ingiungono un canone agli utenti, sono da considerarsi carta straccia”?.

Marziale sottolinea: “Il pur apprezzabile tentativo di Simona Ventura di proteggere i figli minori di una partecipante al gioco da strumentalizzazioni giornalistiche, che potrebbero recar loro danno, ha tuttavia spalancato la porta alla pubblica offesa e tutto ciò – incalza il presidente dell’Osservatorio – è inammissibile e abbisogna di una risposta istituzionale ferma e decisa, in applicazione di quanto contemplato dalla legge per il riordino del sistema radiotelevisivo che recepisce il Codice Gasparri e dallo stesso Contratto di Servizio siglato dal Capo dello Stato”?.

Per Marziale: “Giacché la produzione è recidiva, eventuali sottovalutazioni del caso da parte degli organismi chiamati a pronunciarsi, cioè Comitato ministeriale per l’applicazione del Codice e Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, aprirebbero le porte ad un totale discredito delle stesse autorità costituite. Così come – conclude il presidente dell’Osservatorio – sarebbe auspicabile che la stessa Rai provvedesse ad arginare tali pesanti sconfinamenti con una sola concreta risposta: basta reality nell’azienda Tv di Stato”?

Il nuovo Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza

Friday, 9/11/2007

Si è insediato il 31 ottobre, a Palazzo Chigi, il nuovo Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. La prima riunione è stata presieduta dai Ministri delle Politiche per la Famiglia, Rosy Bindi, e della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero.

Compito dell’Osservatorio è quello di predisporre il Piano di azione per l’infanzia e l’adolescenza, un programma di lavoro per la realizzazione di interventi sul piano culturale, normativo ed amministrativo a favore dei minori, che si realizzerà con la partecipazione attiva della società civile in raccordo anche con l’Unione Europea.

Il Centro nazionale di documentazione ed analisi per l’infanzia e l’adolescenza – presieduto da Francesco Paolo Occhiogrosso, presidente del Tribunale per i minorenni di Bari, con il coordinamento tecnico-scientifico del sociologo Valerio Belotti – ha proposto lo schema del Piano che, secondo il calendario dei lavori, dovrà realizzarsi già a partire dal 2008. Tre gli elementi di innovazione che caratterizzano il piano: la partecipazione civica e sociale dei minori, il rispetto della cultura della differenza di genere e dell’equità sociale, e un processo di monitoraggio permanente per garantire la sua corretta attuazione.

Sette le priorità di intervento del Piano di azione. Il diritto alla partecipazione e a un ambiente a misura di bambino; il patto intergenerazionale; il contrasto alla povertà; la società interculturale; i minori Rom, Sinti e camminanti; il sistema delle tutele e delle garanzie dei diritti; la rete dei servizi integrati.

All’incontro erano presenti i rappresentanti degli altri ministeri coinvolti (Interno, Esteri, Salute, Giustizia, Lavoro e previdenza, Economia e finanze, Pari opportunità, Politiche giovanili, Istruzione, Comunicazioni) della Conferenza Stato Regioni, degli enti locali, di associazioni, sindacati ed ordini professionali.

“Non c’entriamo nulla con le finte bombe�?. Il comitato “Vaffafioroni day�? rivendica la propria estraneità all’iniziativa delle finte bombe piazzate, ieri, davanti ad alcune scuole romane

Friday, 9/11/2007

Il comitato “Vaffafioroni day�? rivendica la propria estraneità all’iniziativa delle finte bombe piazzate, ieri, davanti ad alcune scuole romane

“In seguito alle numerose richieste di spiegazioni, mi vedo costretto- dichiara Andrea Milan, portavoce del comitato Vaffanculo Fioroni di Roma- a sottolineare la mia assoluta estraneità a quanto avvenuto questa notte e questa mattina in alcuni licei della capitale. I ragazzi che hanno compiuto tale gesto - continua- si chiamano Studenti Irriverenti e hanno si aderito al Vaffanculo Fioroni day ma come potrebbe farlo chiunque, basta un click sul nostro sito. Ribadisco che non sono a conoscenza di altre informazioni su quanto avvenuto perché ne sono estraneo e aggiungo che la volontà del Fioroni day non è quella di intimidire ma quella di  incidere nella realtà scolastica in modo deciso ma assolutamente pacifico�?.

Ieri mattina, un movimento che si firma “Studenti irriverenti�? aveva piazzato dei finti pacchi bomba davanti alcune scuole romane, tra cui il classico “Mamiani�? di viale delle Milizie e lo scientifico “Cannizzaro�?. Dentro i pacchi le rivendicazioni degli studenti che si definiscono membri del “Vaffanculo Fioroni Day” che, per ora, vive soprattutto su un sito (www.vaffafioroni.org) da cui è partito l’appello per uno sciopero nazionale il 16 novembre contro il ministro.�? Mille i motivi che ci hanno portato a costituire questo comitato, mille ancora i perché della nostra mobilitazione – si legge nel sito - Siamo stanchi di essere considerati utenti nel sistema scuola, siamo stanchi di promesse e di finte riforme. Non vogliamo più sottostare all’arroganza di un ministro incompetente e di una classe docente impreparata che si nasconde dietro la spocchiosa volontà di costruire una scuola più seria, non vogliamo scuole fatiscenti, non vogliamo gli esami a settembre.�?

Queste le scuole dove sarebbero stati lasciati finti pacchi bomba: “Newton, Giulio Cesare, Mamiani, Talete, Orazio, Benedetto Da Norcia, III Isa, Russel; Vivona, Cannizzaro, Peano, Primo Levi, De Pinedo - si legge nel comunicato degli Studenti Irriverenti - sono solo le prime scuole che abbiamo visitato�?. 

 
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