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Generale
In Australia è stato decifrato il linguaggio delle balene
Friday, 9/11/2007
Dopo aver registrato migliaia di ore di suoni dei grandi cetacei al largo della costa del Queensland, gli scienziati australiani sono riusciti a “tradurre�? il linguaggio delle balene. Le megattere, o balene con la gobba, emettono suoni per manifestare rabbia, competizione, affetto, preoccupazione. “Un repertorio di suoni molto piu’ complicato di quanto non avessimo mai riconosciuto'’, scrivono gli autori della ricerca, pubblicata sul Journal of the Acoustic Society of America.
Gli studiosi dell’Università di Queensland,, guidati dalla prof. Rebecca Dunlop della scuola di scienze veterinarie dell’ateneo, hanno scoperto che sono solo i maschi delle megattere a esibirsi nel famoso ‘canto’ , quasi una serenata alle femmine, mentre i suoni sociali sono emessi dai cetacei dei due sessi, sia adulti che piccoli.
Il suono ‘wop’, ad esempio, e’ uno dei piu’ frequenti e significa un contatto fra la madre e il balenotto, spiega la Dunlop. Altri segnali di piu’ alta frequenza sono usati dai maschi quando competono per l’affetto di una femmina. ‘’Questi gridi acuti - aggiunge - si sentono anche quando sono in disaccordo, e si contendono il privilegio di accompagnare una femmina durante il lungo viaggio'’. Vi e’ poi un suono simile alla fusa di un gatto, che i maschi emettono per richiamare la femmina, con cui vorrebbero accoppiarsi. ‘’Piu’ basso e profondo e’ il suono, piu’ grande e’ l’animale'’. I suoni sono stati registrati usando un’antenna fissata su una boa a circa un chilometro dalla riva, mentre gli studiosi osservavano il comportamento dei cetacei da terra. La relazione, firmata da Dunlop insieme al collega Michael Noad, fornisce un catalogo delle vocalizzazioni delle megattere, usando 660 suoni registrati da 61 dei loro gruppi.
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Ritiro giocattoli pericolosi
Friday, 9/11/2007
Dopo l’Australia, anche gli Stati Uniti ritirano dal mercato il Bindeez. La casa produttrice, l’australiana Moose Enterprise, accusa i produttori dislocati fra Cina ed Hong Kong di aver usato materiali pericolosi per il gicattolo. Se ingeriti, i grani che compongono il gioco si trasformano in GHB, elemento chimico che compone il principio attivo di molte droghe sintetiche.
Il Bindeez, denuncia la stessa casa produttrice, contiene una droga potenzialmente mortale.
In un comunicato ufficiale, la Moose ha dichiarato di aver volontariamente ritirato il gioco dal mercato, perché contiene butanediolo, potenzialmente mortale, ed ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per stabilire la responsabilità dell’errore.
Intanto, le autorità italiane stanno ritirando dal mercato l’ennesimo gioco della Mattel con marchio Fischer Price commercializzato in Italia col nome “La casa” :”il rubinetto si potrebbe staccare e i 2 ganci che lo ancorano al gioco potrebbero essere ingeriti. Stesso rischio per le lancette di un orologio che è parte dello stesso gioco”, destinato a bambini fino a 3 anni.
Sul sito della Mattel c’è l’ elenco dei prodotti ritirati dal mercato e l’invito a contattare il Numero Verde. 800113711
Richiamo prodotti del 14 Agosto 2007
1. Mattel Playsets con calamita
2. Barbie e Tanner
3. Pixar Car “Il Sergente”
Richiamo prodotti del 5 Settembre 2007
4. Gli arredi di Barbie
5. Locomotiva trasporto merci GeoTrax di Fisher Price
Richiamo prodotti del 6 Novembre 2007
6. La Casa Laugh & Learn di Fisher-Price
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Scuola: è allarme matematica. Fioroni convoca il Comitato Scientifico
Thursday, 8/11/2007
Sono 408 mila gli alunni italiani (il 43,3% degli studenti ammessi con debito alle classi delle superiori) che hanno un debito in matematica.
Una carenza che accomuna trasversalmente gli indirizzi di ogni ordine e grado.In particolare gli studenti che nell’anno scolastico 2006/2007 hanno contratto il debito in questa materia sono:
129.000 negli istituti tecnici,
104.000 nei licei scientifici,
80.000 negli istituti professionali,
39.000 nei licei classici.
Ed è proprio la matematica ad unire in ignoranza l’Italia da Nord (44,5% degli studenti con debito, 90.000 alunni) a Sud (41,7%, 124.000 alunni) passando per il Centro (44%, 79.000 alunni) e le isole (44,1%, 55.000 alunni).
Un’emergenza per la quale il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha deciso di avviare un piano di interventi con più azioni. E questa mattina ha convocato, per la prima volta a Viale Trastevere il Comitato Scientifico della Matematica, composto da 29 esperti, presieduto dal prof. Edoardo Vesentini, docente di Analisi Matematica al Politecnico di Torino e coordinato dal prof. Mario Girardi, preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Roma 3.
“Stavolta ai matematici è chiesto di risolvere un problema che rischia, fra l’altro, di precludere ai ragazzi italiani la possibilità di competere con i loro colleghi europei” ha detto Fioroni. “Un’ altra causa di questa grande lacuna è il generale abbassamento della competenza linguistica. Più volte ho sollevato il problema dell’impoverimento del linguaggio provocato anche dal tipo di offerta del mezzo televisivo” ha aggiunto il Ministro. “Occorre agire in più direzioni: riuscire a destare la curiosità e la voglia di apprendimento dei ragazzi nei confronti delle materie scientifiche, ma anche aggiornare i docenti e ripensare alle modalità con cui vengono formati. Dagli esperti mi aspetto che, mentre si accingono a risolvere i sette enigmi della matematica ancora irrisolti, trovino anche il tempo di risolvere questo ottavo che per noi è anche il più importante: come far capire, studiare e piacere la matematica ai ragazzi”.
E tu, cosa ne pensi? Come si insegna la matematica nella tua scuola? Quali sono le difficoltà maggiori che incontri? Lascia il tuo commento su Giacomino
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Secondo te, c’è abbastanza spazio per l’educazione fisica a scuola? L’Europa chiede il tuo parere
Thursday, 8/11/2007
L’ora di educazione fisica a scuola è sempre stata vista dai più come un momento di svago e gioia, una pausa salutare fra una versione di latino e un compito di matematica. Ma il suo significato va al di là della corsetta o della partitella di pallavolo… Questo momento ginnico rappresenta di fatto l’unica materia di insegnamento che mira a educare gli studenti a una vita salutare.
Un compito divenuto via via sempre più difficile, se è vero che in Europa sovrappeso e obesità rappresentano un problema in forte crescita. Lo sport può fare da contrappeso a tale tendenza? In quale misura? L’ex-campione olimpico Pál Schmitt, oggi eurodeputato, è relatore del testo che affronta la questione, al voto la settimana prossima a Strasburgo.
Alcune cifre allarmanti
In Europa, il numero di bambini in sovrappeso o affetti da obesità aumenta ogni anno di oltre 400.000 unità, cifra che va ad aggiungersi ai 14 milioni già in sovrappeso. Nell’Ue a 27, tale condizione colpisce un bambino su quattro e il problema non sembra essere tanto l’eccesso di calorie, quanto piuttosto l’inattività fisica.
Oltre a rappresentare un costo per la società, molte delle malattie e disfunzioni che sorgono in età matura vanno ricondotte ai comportamenti del periodo giovanile. Ecco perchè un’attività regolare sin dalla giovane età può sortire effetti positivi in termini di benessere psico-fisico. Lo sport, inoltre, è anche un metodo efficace contro il vizio del fumo, oltre che un antidoto alla vita sedentaria.
Attività fisica = vita sana
L’ex-atleta olimpionico Pál Schmitt, eurodeputato del gruppo del partito popolare europeo (PPE-DE), ha redatto un testo sul ruolo dello sport nell’educazione al voto martedì prossimo in occasione della sessione plenaria. Il testo mette in primo piano il ruolo dello sport e l’ora di educazione fisica a scuola. Schmitt ci conferma che la relazione “mira a rendere consapevoli e responsabili gli Stati membri dello stretto legame che esiste fra sport a scuola e vita sana. Un binomio che è messo in pericolo dall’aumento dei tassi di obesità e dalla diminuzione delle ore concesse allo sport nel programma scolastico. In media nella scuola superiore nell'’Ue, si è infatti passati dalle 117 alle 101 ore.
Tre lezioni di educazione fisica
Per invertire la tendenza i deputati puntano il dito sulle attrezzature obsolete e sul disequilibrio fra attività indoor e all’aperto, oltre a rilevare la necessità di adeguare l’attività sportiva scolastica alle esigenze di tutti gli studenti. “In alcuni Stati membri, dichiara Schmitt, la mancanza di attrezzature sportive moderne, così come di professori all’altezza, fa sí che sovente l’attività sportiva sia sacrificata a discapito di altre materie”. Il Parlamento chiede pertanto che gli Stati membri propongano almeno tre lezioni di educazione fisica la settimana.
“Il mio consiglio ai bambini - conclude l’ex-atleta plurimedagliato - è quello di praticare attività fisica quotidianamente sia dentro che fuori la scuola, mentre agli adulti dico di fare sport almeno tre volte la settimana. ”.
Secondo te, c’è abbastanza spazio per l’educazione fisica a scuola? L’Europa chiede il tuo parere. Puoi lasciare il tuo commento all’indirizzo web-redattore-it@europarl.europa.eu (RIF.20071107STO12715)oppure direttamente a Giacomino che provvederà a inoltrarlo al Parlamento europeo
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La storia vista dalla parte dei bambini
Thursday, 8/11/2007
Chris Brazier
Una storia del mondo
Come non ce l’avevano mai raccontata
Edizioni Sonda
pp. 214 - € 14,50
collana «Manuali Educativi», n. 13
Con una introduzione pedagogica di Antonio Nanni e Claudio Economi.
Con una prefazione di Enzo Santarelli e William Beina
Il libro di Chris Brazier è una sfida al mondo della scuola, alla quale si rivolge offrendo suggerimenti didattici, schede e percorsi di lettura utili per gli insegnanti di storia e di lettere.
Nel mondo anglosassone questa breve “storia del mondo�? ha avuto notevole successo per la sua visione pacifista e riformatrice.
Diversamente da altri volumi storici che si soffermano sui dettagli di un singolo periodo e non si arrischiano a fornire visioni d’insieme, Chris Brazier si muove con disinvoltura dalle fangose origini dei primi organismi, fino alle sbilanciate relazioni di potere del Ventunesimo secolo.
L’autore insiste sul fatto che dovremmo staccarci dalle interpretazioni e narrazioni eurocentriche, per avere una visione maggiormente allargata sulle vicende del mondo e pretende che la storia delle donne e quella dei bambini acquistino una posizione centrale.
Ci ricorda continuamente che molte epoche e culture sono state caratterizzate da forti ineguaglianze: la specie umana ha affrontato questo problema lucidamente solo agli inizi del Ventunesimo secolo.
Straordinaria la sua capacità divulgativa, che rende appassionanti le vicende dei popoli più sconosciuti, e lascia precisa sensazione di aver capito perché le cose sono andate in quel determinato modo.
L’autore
Chris Brazier è nato nel 1956. Dal 1984 è direttore di «New Internationalist», una rivista inglese indipendente impegnata sul fronte dello sviluppo e della giustizia.
Ha pubblicato numerosi saggi riguardanti i paesi del Sud del mondo e il conflitto latente, ma periodicamente armato, con i paesi occidentali.
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Maga Martina torna nelle librerie con la collana Prime Letture
Thursday, 8/11/2007
Un libro per i bambini che iniziano a leggere. Ritorna la collana della Sonda “Prime Letture con Maga Martina” scritta in caratteri MAIUSCOLI, i primi che i bambini imparano a riconoscere. E con una storia accattivante scoprono il piacere della lettura. Delizioso il segnalibro: un piccolo aereo con l’orsetto a bordo. Piacevoli le illustrazioni di Birgit Rieger. Un strenna importante e sicuramente gradita.
KNISTER
Maga Martina e Leo. La maledizione del fantasma - Traduzione a cura di Stefania Terzi- Edizioni Sonda
Uuh-uuuuuuh… per casa si aggira un terribile fantasma che fa venire i brividi!
Martina però ha capito subito di chi si tratta e decide di spaventare ben bene Leo. Non le mancano certo i trucchi, deve solo consultare il suo libro magico.
Solo che nell’entusiasmo si è cacciata da sola nei guai: non riesce a mandare via il fantasma che si aggira per casa e che vuole trasformare lei e Leo in rospi. Che guaio!!!
KNISTER, che in tedesco significa «spumeggiante» è lo pseudonimo dello scrittore Ludger Jochmann nato nel 1952 a Bottrop, Germania. Ha studiato scienza della formazione all’Università di Essen e ha lavorato in ambito pedagogico, con un’esperienza come drammaturgo teatrale per bambini nel teatro comunale di Oberhausen. Inizia a scrivere libri per bambini nel 1978 ed è molto noto e apprezzato dai piccoli lettori. Gli piace spaziare dalla produzione di libri a quella di cd musicali, dalle pagine web ai testi teatrali, dagli audiolibri alle sceneggiature televisive, oltre a prestare la sua voce nella registrazione di programmi rivolti a un pubblico di ragazzi. Dal 2001 ha pubblicato anche alcuni testi per adulti con il suo vero nome.
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Il 17 e 18 novembre accendi la candela di Telefono Azzurro
Thursday, 8/11/2007
Sabato 17 e Domenica 18 Novembre 2007, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, migliaia di volontari di Telefono Azzurro Onlus saranno presenti in 1500 piazze italiane e presso le sedi di Confartigianato con l’iniziativa di sensibilizzazione “Accendi l’Azzurro�? e l’offerta di candele.
La tradizionale iniziativa “Accendi l’Azzurro�? sostiene l’operato dell’associazione che dal 1987 si impegna per prevenire i maltrattamenti e per difendere i più piccoli. Il 17 e 18 novembre tutti possono offrire il proprio sostegno concreto a favore dei bambini portando a casa le candele profumate, affinché Telefono Azzurro Onlus possa essere ancora più vicino a tutti i bambini e alle famiglie. Quest’anno l’Associazione invita inoltre a dire NO alla violenza sui bambini con un piccolo gesto:
“Il 20 novembre accendi la candela di Telefono Azzurro. Aiutaci ad illuminare le città d’azzurro e dai insieme a noi luce ai diritti dei bambini!�?
Quest’anno la tradizionale campagna di Telefono Azzurro Onlus servirà per sostenere la linea telefonica gratuita “19696″ e la linea istituzionale “199.15.15.15″ dedicata agli adolescenti e agli adulti che desiderano aiuto specialistico su casi che coinvolgono minori.
Per questa importante campagna Telefono Azzurro si è avvalso dell’immagine di un prestigioso testimonial, il Signor Giorgio Armani che afferma “sostengo Telefono Azzurro nella speranza che più nessuno un giorno debba servirsene�?.
Tutte le informazioni al Numero Verde 800.090.335.
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In difesa del latte materno
Wednesday, 7/11/2007
Il prossimo 14 novembre a Roma, davanti a Montecitorio, si terrà un sit-in di mamme che scenderanno in piazza per difendere il diritto di allattare al seno i propri figli.
A promuovere l’iniziativa sono Aicpam, Ibfan Italia, Leche League Italia, Mami. Obiettivo dell’iniziativa è ottenere dal Governo la piena attuazione del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno emanato da OMS e UNICEF nel lontano 1981, allo scopo di proteggere la salute dell’infanzia, sanzionando la scorretta commercializzazione ed ogni forma di promozione dei sostituti del latte materno. Anche l’Italia ha sottoscritto il Codice, così come tutti i paesi dell’Unione Europea. Ciò nonostante, l’attuale normativa è tuttora più debole del Codice Internazionale e delle successive risoluzioni, poiché limita le restrizioni commerciali alle sole formule lattee iniziali per neonati (latti 1), lasciando le compagnie libere di violare il Codice per tutti gli altri prodotti (latti2, latti3, tisane, omogeneizzati, biberon e tettarelle).
Entro il 31 dicembre 2007 proseguono le associazioni promotrici - il Governo italiano dovrà varare una nuova direttiva europea (la 2006/141/CE del 22 dicembre 2006), che comporterà una nuova e profonda revisione della disciplina vigente in materia. Sarà finalmente l’occasione per dettare regole chiare e precise sulla pubblicità e l’etichettatura dei sostituti del latte materno. E porre un freno agli episodi di conflitto di interessi tra sistemi sanitari ed aziende.
L’appuntamento è per mercoledì 14 novembre - dalle ore 10.30 alle 13.30 circa - in piazza Montecitorio a Roma. Durante il sit-in (ma è possibile aderire anche online) si terrà una raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa che saranno poi consegnate al Presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Una delegazione delle associazioni promotrici chiederà inoltre di essere ricevuta dal Ministro della Salute, On. Livia Turco.
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Il caro vita colpisce anche gli animali da compagnia
Wednesday, 7/11/2007
Per le famiglie italiane che hanno difficltà a far quadrare i conti, anche il costo per il mantenimento del proprio animale da compagnia rischia di diventare una spesa non più sostenibile. Le spese per l’alimentazione e le cure veterinarie, soprattutto per i cani di taglia medio-grande, possono essere la causa di abbandono. A segnalarlo è l’associazione italiana difesa animali e ambiente, Aidaa, che registra in questi giorni molte telefonate di persone che chiedono come devono fare per liberarsi del proprio cane perchè non riescono più a mantenerlo.
Per Milano e Roma il costo mensile di un cane di media taglia è di circa 100-120euro ‘’Il fenomeno e’ tutt’altro che da trascurare - dice il presidente di Aidaa Lorenzo Croce -, le persone che si rivolgono a noi sono tutte affezionate ai propri animali e, dopo aver snocciolato le scuse piu’ assurde (un trasloco in una casa piu’ piccola, un’allergia) alla fine ci confidano che il vero problema sono i circa 1400 euro l’anno (l’equivalente di uno stipendio) che non possono piu’ permettersi di spendere'’. Pero’ qualcosa di positivo si sta muovendo, segnala Croce, almeno in Lombardia dove nell’accordo tra la regione e la grande distribuzione sul blocco dei prezzi dei beni di prima necessita’ sono stati inseriti anche le confezioni di croccantini e di scatolette di cibo per cani e gatti il cui prezzo rimarra’ bloccato fino al prossimo aprile del 2008.
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Bindeez, il gioco delle perline magiche, è stato ritirato in Australia: la colla, se ingerita, si trasforma in droga
Wednesday, 7/11/2007
La notizie è di qualche ora fa. In Australia è stato ritirato dal mercato il gioco “Bindeez”, le perline magiche, perchè altamente tossico. Le perline, infatti, contengono sostanze chimiche che se ingerite si trasformano in una droga, e tre bambini sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni negli ultimi 10 giorni
In Australia era stato eletto ”giocattolo dell’anno” per il 2007, ma, non appena è stato scoperto che la colla, se ingerita, poteva trasformarsi in una pericolosa droga, le autorità imposto immediatamente il bando del gioco.
Dopo il ricovero dei bambini, la casa produttrice del giocattolo ha fatto analizzare la composizione della colla e ha scoperto che non era quella approvata.
I produttori a Hong Kong hanno sostitutio con una sostanza dannosa la colla non tossica comunemente usata nei giochi dei bambini.
Errore umano o dolo?
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