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Informazione
100 anni fa nasceva la mamma di Pippi Calzelunghe
Friday, 9/11/2007
100 anni fa, il 14 novembre del 1907, nasceva, a Vimmerby, in Svezia, Astrid Anna Emilia Ericsson meglio conosciuta come Astrid Lindgren. Autrice di libri per bambini. Molte delle sue opere sono state pubblicate in più di cento Paesi.
Nacque, seconda di quattro figli, nella regione dello Småland nell’estremo sud della Svezia dove trascorse la sua infanzia nella fattoria di famiglia.
Il clima familiare, che spesso l’autrice ha descritto, fu molto sereno. La sua infanzia felice e spensierata fu anche la principale fonte di ispirazione per i suoi libri.
Fin da piccola amò la lettura. Dal 1924 al 1926 lavorò, prima, come correttrice di bozze e, poi, scrivendo piccoli contributi in un giornale locale. All’età di diciotto anni, a causa di una sua gravidanza fuori dal matrimonio, fu costretta a trasferirsi a Stoccolma per sfuggire al clima di moralismo e disapprovazione. A Stoccolma nacque il primo figlio, Lars, ma le difficoltà economiche la costrinsero a darlo in affidamento ad una famiglia di Copenaghen.
Nel 1928 trovò un impiego in un ufficio dell’Automobile Club del Regno. Nel 1930 la madre affidataria di Lars si ammalò e Astrid portò il figlio per un anno nella casa dei genitori. Il figlio tornò poi da lei a seguito del matrimonio di Astrid con il suo capo ufficio Sture Lindgren nel 1931. Nel 1934 nacque la figlia Karin.
Nel 1941 Karin ebbe una polmonite e ogni sera la madre si sedeva vicino al suo letto e le raccontava delle storie e fiabe. Accadde che una sera Karin le chiese la storia di Pippi Calzelunghe, un nome che si era inventata al momento: vista la stranezza del nome, la Lindgren decise che anche la storia della bambina dovesse essere oltremodo fuori dal comune. A Karin piacque così tanto la prima storia di Pippi che ne chiese sempre altre e negli anni seguenti Pippi divenne il principale personaggio dei racconti di casa Lindgren. Nel 1944, a causa di una caduta sul ghiaccio, la Lindgren si ruppe un’anca e fu costretta a letto; in quel periodo scrisse le storie di Pippi in un manoscritto, da lei anche illustrato, che donò alla figlia per il suo decimo compleanno.
Pippi Calzelunghe fu poi pubblicato nel 1945 (Pippi Långstrump edizione Rabén & Sjögren). Tra il 1946 e il 1970 lavorò come editor di una collana per l’infanzia della editrice Rabén & Sjögren.
Suo marito Sture morì nel 1952.
I suoi libri sono stati tradotti in più di 70 lingue, dall’arabo allo zulu. Pippi Calzelunghe ed Emil sono i suoi libri più noti ma Astrid Lindgren scrisse più di 115 altri racconti, inclusi gialli, racconti di avventura, fantasy e lavori per la televisione svedese e il cinema.
Fu molto impegnata nella difesa dei diritti dei bambini e degli animali.
Alla Lindgren sono stati assegnati numerosi premi per il suo lavoro tra i quali l’Hans Christian Andersen Award nel 1958 e il Lewis Carroll Shelf Award nel 1973 per Pippi Calzelunghe oltre all’International Book Award dell’UNESCO nel 1993 ed a numerose altre onorificenze e lauree honoris causa di numerose università.
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Il nuovo Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza
Friday, 9/11/2007
Si è insediato il 31 ottobre, a Palazzo Chigi, il nuovo Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. La prima riunione è stata presieduta dai Ministri delle Politiche per la Famiglia, Rosy Bindi, e della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero.
Compito dell’Osservatorio è quello di predisporre il Piano di azione per l’infanzia e l’adolescenza, un programma di lavoro per la realizzazione di interventi sul piano culturale, normativo ed amministrativo a favore dei minori, che si realizzerà con la partecipazione attiva della società civile in raccordo anche con l’Unione Europea.
Il Centro nazionale di documentazione ed analisi per l’infanzia e l’adolescenza – presieduto da Francesco Paolo Occhiogrosso, presidente del Tribunale per i minorenni di Bari, con il coordinamento tecnico-scientifico del sociologo Valerio Belotti – ha proposto lo schema del Piano che, secondo il calendario dei lavori, dovrà realizzarsi già a partire dal 2008. Tre gli elementi di innovazione che caratterizzano il piano: la partecipazione civica e sociale dei minori, il rispetto della cultura della differenza di genere e dell’equità sociale, e un processo di monitoraggio permanente per garantire la sua corretta attuazione.
Sette le priorità di intervento del Piano di azione. Il diritto alla partecipazione e a un ambiente a misura di bambino; il patto intergenerazionale; il contrasto alla povertà; la società interculturale; i minori Rom, Sinti e camminanti; il sistema delle tutele e delle garanzie dei diritti; la rete dei servizi integrati.
All’incontro erano presenti i rappresentanti degli altri ministeri coinvolti (Interno, Esteri, Salute, Giustizia, Lavoro e previdenza, Economia e finanze, Pari opportunità, Politiche giovanili, Istruzione, Comunicazioni) della Conferenza Stato Regioni, degli enti locali, di associazioni, sindacati ed ordini professionali.
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Ritiro giocattoli pericolosi
Friday, 9/11/2007
Dopo l’Australia, anche gli Stati Uniti ritirano dal mercato il Bindeez. La casa produttrice, l’australiana Moose Enterprise, accusa i produttori dislocati fra Cina ed Hong Kong di aver usato materiali pericolosi per il gicattolo. Se ingeriti, i grani che compongono il gioco si trasformano in GHB, elemento chimico che compone il principio attivo di molte droghe sintetiche.
Il Bindeez, denuncia la stessa casa produttrice, contiene una droga potenzialmente mortale.
In un comunicato ufficiale, la Moose ha dichiarato di aver volontariamente ritirato il gioco dal mercato, perché contiene butanediolo, potenzialmente mortale, ed ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per stabilire la responsabilità dell’errore.
Intanto, le autorità italiane stanno ritirando dal mercato l’ennesimo gioco della Mattel con marchio Fischer Price commercializzato in Italia col nome “La casa” :”il rubinetto si potrebbe staccare e i 2 ganci che lo ancorano al gioco potrebbero essere ingeriti. Stesso rischio per le lancette di un orologio che è parte dello stesso gioco”, destinato a bambini fino a 3 anni.
Sul sito della Mattel c’è l’ elenco dei prodotti ritirati dal mercato e l’invito a contattare il Numero Verde. 800113711
Richiamo prodotti del 14 Agosto 2007
1. Mattel Playsets con calamita
2. Barbie e Tanner
3. Pixar Car “Il Sergente”
Richiamo prodotti del 5 Settembre 2007
4. Gli arredi di Barbie
5. Locomotiva trasporto merci GeoTrax di Fisher Price
Richiamo prodotti del 6 Novembre 2007
6. La Casa Laugh & Learn di Fisher-Price
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Il 17 e 18 novembre accendi la candela di Telefono Azzurro
Thursday, 8/11/2007
Sabato 17 e Domenica 18 Novembre 2007, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, migliaia di volontari di Telefono Azzurro Onlus saranno presenti in 1500 piazze italiane e presso le sedi di Confartigianato con l’iniziativa di sensibilizzazione “Accendi l’Azzurro�? e l’offerta di candele.
La tradizionale iniziativa “Accendi l’Azzurro�? sostiene l’operato dell’associazione che dal 1987 si impegna per prevenire i maltrattamenti e per difendere i più piccoli. Il 17 e 18 novembre tutti possono offrire il proprio sostegno concreto a favore dei bambini portando a casa le candele profumate, affinché Telefono Azzurro Onlus possa essere ancora più vicino a tutti i bambini e alle famiglie. Quest’anno l’Associazione invita inoltre a dire NO alla violenza sui bambini con un piccolo gesto:
“Il 20 novembre accendi la candela di Telefono Azzurro. Aiutaci ad illuminare le città d’azzurro e dai insieme a noi luce ai diritti dei bambini!�?
Quest’anno la tradizionale campagna di Telefono Azzurro Onlus servirà per sostenere la linea telefonica gratuita “19696″ e la linea istituzionale “199.15.15.15″ dedicata agli adolescenti e agli adulti che desiderano aiuto specialistico su casi che coinvolgono minori.
Per questa importante campagna Telefono Azzurro si è avvalso dell’immagine di un prestigioso testimonial, il Signor Giorgio Armani che afferma “sostengo Telefono Azzurro nella speranza che più nessuno un giorno debba servirsene�?.
Tutte le informazioni al Numero Verde 800.090.335.
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Bindeez, il gioco delle perline magiche, è stato ritirato in Australia: la colla, se ingerita, si trasforma in droga
Wednesday, 7/11/2007
La notizie è di qualche ora fa. In Australia è stato ritirato dal mercato il gioco “Bindeez”, le perline magiche, perchè altamente tossico. Le perline, infatti, contengono sostanze chimiche che se ingerite si trasformano in una droga, e tre bambini sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni negli ultimi 10 giorni
In Australia era stato eletto ”giocattolo dell’anno” per il 2007, ma, non appena è stato scoperto che la colla, se ingerita, poteva trasformarsi in una pericolosa droga, le autorità imposto immediatamente il bando del gioco.
Dopo il ricovero dei bambini, la casa produttrice del giocattolo ha fatto analizzare la composizione della colla e ha scoperto che non era quella approvata.
I produttori a Hong Kong hanno sostitutio con una sostanza dannosa la colla non tossica comunemente usata nei giochi dei bambini.
Errore umano o dolo?
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Un Garante nazionale per l’infanzia
Sunday, 4/11/2007
Un garante nazionale per l’infanzia e norme piu’ severe per prevenire ed eliminare le violenze sui minori, che si consumano soprattutto in famiglia, a scuola, negli ambienti di lavoro. E anche un protocollo vincolante per le audizioni dei minori, in modo da evitare le difficolta’ incontrate nelle indagini sull’asilo di Rignano Flaminio. E’ quanto hanno chiesto Save the Children e la commissione parlamentare per l’Infanzia, presieduta dalla senatrice Anna Maria Serafini, a conclusione del seminario “La violenza sui bambini e le bambine” che si e’ tenuto a Roma nella biblioteca del Senato. Relatore principale dell’incontro, l’esperto di diritti umani Paulo Sergio Pinheiro, curatore un anno fa di uno studio dell’Onu sulla violenza nei confronti dei minori, secondo il quale milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi e maltrattamenti. “La violenza sui minori e’ un’emergenza globale che riguarda anche le nazioni ricche che si dicono democratiche e tollerano abusi nelle mura domestiche”.
Secondo il documento, inoltre, i minori non hanno adeguata protezione e tutela giuridica: sono 106 i Paesi che non hanno una legge specifica che vieti le punizioni corporali a scuola, di cui sono vittime oltre 1 miliardo e 250mila bambini.
Violenze che diventano ancora piu’ feroci per i circa 218 milioni di piccoli lavoratori, 126 milioni dei quali coinvolti in attivita’ rischiose. In particolare, ha rivelato Pinheiro, 5,7 milioni di bimbi sono costretti a lavorare per estinguere un debito, 1,8 milioni sono coinvolti nel giro della prostituzione e della pornografia, mentre almeno 1,2 milioni sono stati nelle mani dei trafficanti di schiavi.
Tuttavia per l’Italia è difficile avere dati certi sulla tratta dei bambini, mentre recenti studi hanno stimato che tra i 450 e i 500.000 ragazzini tra i 10 e i 14 anni sono costretti a lavorare in attivita’ o imprese di famiglia per poi passare a lavori piu’ pesanti alle dipendenze di parenti o conoscenti.
“La violenza contro un bambino e’ inaccettabile”, ha commentato la presidente della commissione, “perchè colpisce un individuo particolarmente vulnerabile e dipendente dagli adulti, nei quali ripone totale fiducia�?. Per questo la commissione bilaterale redigera’ un protocollo per le audizioni dei minori che hanno subito violenza .
Si tratta, ha continuato, di un problema “complesso e globale”, che per questo va affrontato con “un coordinamento internazionale che elimini le gravi violazioni dei diritti dei piu’ piccoli”. La politica “deve fare ancora molto in questo senso”, ha sottolineato, “deve creare un rapporto diretto con loro, assicurare istruzione, condividere le esperienze di altri Paesi e, quando necessario, intervenire in loro sostegno�?. La violenza ai danni dei minori “e’ un problema di tale entita’ e gravita’”, gli ha fatto eco Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia, “che tutti dobbiamo impegnarci ai massimi livelli per eliminarla, partendo dall’ascolto dei bambini”. Gli Stati, in particolare, ha argomentato, “debbono prevedere leggi e misure per contrastare ogni forma di violenza e assicurare un efficace sistema di protezione�?. Per questo l’organizzazione ha richiesto alla comunita’ internazionale la nomina di “un rappresentante speciale delle Nazioni Unite che guidi un’azione globale per fermare le violenze contro i bambini”, oltre “alla messa al bando di tutte le forme di violenza ai danni di minori in qualsiasi nazione si verifichino”.
Per l’Italia, invece, Save the Children ha auspicato l’istituzione di un garante per l’infanzia e “misure chiare” per contrastare le violenze. Torture, lavoro coatto, sfruttamento sessuale, pratiche tradizionali come le mutilazioni sessuali, matrimoni precoci, stupri, omicidi, gravi atti di bullismo sono le principali forme che puo’ assumere l’abuso. La famiglia, il posto di lavoro, la comunita’ di appartenenza sono i luoghi in cui solitamente la violenza si consuma, ad opera principalmente di genitori, compagni di scuola, insegnanti, datori di lavoro. Si stima che ogni anno 275 milioni di bimbi assistono a episodi di violenza e maltrattamenti nelle mura di casa, con conseguenze psicologiche devastanti che possono segnare per tutta la vita. In Italia, sarebbero circa 1 milione i minori che sperimentano questa forma di violenza assistita. Ma in famiglia si consumano anche abusi e violenze sessuali: da studi condotti in 21 Paesi industrializzati circa il 36% delle donne e il 29% degli uomini ha dichiarato di averne subiti durante l’infanzia.
Nei Paesi in via di sviluppo, invece, bambini e bambine sono maggiormente vittime di violenze legate a pratiche tradizionali come la mutilazione genitale e le fasciature immobilizzanti per le bambine, ma anche marchiature, riti di iniziazione, matrimoni precoci, esorcismi. Poi c’e’ la violenza di strada, acuita dalla rivalita’ tra bande o dalla pesante repressione delle forze dell’ordine, che puo’ essere alimentata dal consumo di droghe e alcol, e dal possesso di armi: nel 2002 sono stati 53.000 gli assassinati tra gli 0 e i 17 anni. (AGI)
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Bambini e psicofarmaci: il Piemonte vara una legge restrittiva. Fioroni tace
Sunday, 4/11/2007
Prosegue l’”assordante silenzio del ministro Fioroni, mentre viene approvata in Piemonte la prima legge italiana sull’iperattivita’ dei bambini e degli adolescenti che prevede lo stop a test psichiatrici nelle scuole e lo stop alla somministrazione di psicofarmaci senza consenso informato e consapevole dei genitori”. E’ quanto rende noto Luca Poma, portavoce della campagna nazionale di farmacovigilanza ‘Giu’ le Mani dai Bambini’, che parla di “un interessantissimo precedente legislativo”, riferito alla norma regionale del Piemonte, “che non limita il medico nell’esercizio della sua funzione, ma pone seri paletti all’uso disinvolto di psicofarmaci sui minori”.
E’ arrivata dunque al traguardo la prima legge regionale che pone sotto stretto controllo sul territorio il fenomeno dell’Adhd, la sindrome dei bambini troppo distratti e irrequieti: il Consiglio regionale del Piemonte, infatti, ha approvato ieri il provvedimento. Questi i punti salienti della norma: e’ previsto l’obbligo, in caso di somministrazione di psicofarmaci ai bambini, di raccolta, a cura del medico, di un consenso informato veramente consapevole da parte dei genitori. Le famiglie dovranno essere informate su ogni tipo di rischio afferente la terapia farmacologia proposta, con particolare riguardo alla possibilita’ di accedere a terapie alternative non a base di psicofarmaci. In secondo luogo, e’ previsto il riconoscimento della libertà di coscienza del medico che decide di non prescrivere psicofarmaci al minore. La legge regionale del Piemonte prevede anche il divieto di somministrare nelle scuole ‘test psichiatrici’ che mirano all’accertamento dell’esistenza della sindrome da iperattivita’ nei bambini, dal momento che e’ stato individuato negli screening ad ampio raggio della popolazione scolastica un rischio di sollecitazione indiretta al consumo di queste molecole psicoattive. Infine, si introduce l’obbligo per l’assessorato regionale alla Sanita’ di monitorare rigidamente le terapie sui minori a base di psicofarmaci, anche mediante una commissione che includera’ associazioni di settore qualificate ad esprimere pareri su queste tematiche.
“E’ una legge innovativa- commenta Poma- perchè pur non mettendo il bavaglio al medico istituisce dei principi rigidi di controllo a tutto favore dei cittadini e dei piccoli pazienti. Avevamo sollecitato in più occasioni il ministero della Pubblica istruzione ad intervenire con una circolare nazionale, ma probabilmente questa tematica non rientra tra le priorita’ di Fioroni”.
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Galà per l’infanzia al Teatro dell’Opera di Roma
Thursday, 1/11/2007
Sarà la prima ballerina del Teatro alla Scala Elisabetta Armiato, la madrina del Galà per l’Infanzia, l’iniziativa della campagna culturale “Perché non accada”, che si terrà al Teatro dell’Opera di Roma il 12 novembre.Organizzato da una serie di associazioni no profit, la campagna si propone come uno strumento di informazione sul tema dell’ADHD - letteralmente:”attention deficit hyperactivity disorder” - un deficit di attenzione e di iperattività che una serie di esperti ha decretato essere una malattia.
A favore di una maggiore informazione per la tutela di quei bambini che hanno l’unico difetto di essere più vivaci degli altri, saliranno sul palco del teatro romano Giovanni Allevi, Daniela Dessì, i Pooh, Luciana Savignano, Raffaele Paganini, Giorgio Gaslini, Virna Lisi, Manuel Frattini e tanti altri.
Durante la serata sarà, poi, consegnato il premio “Arte & Differenza” e una sovvenzione ai progetti d’arte attuati durante quest’anno nelle scuole pubbliche della capitale.
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8 Novembre: Festa europea della cucina
Wednesday, 31/10/2007
In tutta Europa si festeggia la cucina. E i grandi Chef insegnano ai bambini come cucinare in modo sano per poter mangiare in modo sano e combattere così l’obesità.
Cucinare bene per mangiare in modo sano: è questo l’obiettivo dell’8 novembre della Commissione europea e dell’organizzazione europea degli Chef, Euro-toque per dare un giro di vite alla lotta all’obesità infantile, che nel 2007 ha riguardato ben 22 milioni di bambini. Un numero enorme, soprattutto se confrontato con il dato 2005, allarmante anch’esso ma comunque nettamente inferiore e pari a 14 milioni. La settimana prossima verranno organizzati in tutta Europa degli atelier con i più grandi chef europei, volti a suscitare nei bambini un interesse per la cucina e per l’alimentazione. “Se i bambini imparano ad amare la cucina, il cibo sano e la ginnastica regolare fin dalla tenera età, è molto più facile che continuino a fare queste cose una volta che saranno adulti”, spiega la Commissione.
In occasione della ‘Giornata europea della cucina e dell’alimentazione sana’, i grandi cuochi andranno nelle scuole oppure inviteranno i bambini nei loro ristoranti per spiegare loro come cucinare e mangiare bene. In Italia sono previste iniziative a Parma e a Brescia . Circa 20.000 bambini obesi in tutta Europa soffrono di diabete, mentre 1 milione presenta allarmanti segnali di malattie cardiovascolari e 1,4 milioni ha i primi segni di disturbi del fegato. I bambini adulti hanno più possibilità di diventare adulti obesi, con una maggiore possibilità di avere un cancro, problemi di cuore e depressione.
La Commissione Europea e ETI (Euro Toques International - l’associazione europea degli chef) hanno inaugurato quest’anno un sito web per ragazzi chiamato “Minichef europei” che si prefissa l’obiettivo di lottare l’obesità infantile tramite la promozione di sane abitudini alimentari e in cucina. http://eu.mini-chefs.eu/
L’associazione europea degli chef – di cui Gualtiero Marchesi è Presidente fondatore - fu istituita nel 1986 da Pierre Romeyer, uno dei più grandi cuochi belgi ed aveva come scopo la segnalazione dei rischi derivanti dagli abusi del cibo ma soprattutto dalla mancanza di qualità. Insieme ad altri colleghi europei con i quali condivideva la passione per la professione, istituirono l’Associazione degli chef europei che fu riconosciuta nello stesso anno dall’allora presidente della Commissione Europea, Jaques Delors, come un ente di rappresentanza a difesa della qualità del cibo. Furono così collocati in tutti i paesi membri ristoranti aventi un unico scopo: quello di promuovere e stimolare la cultura della biodiversità e combattere con tutti i mezzi la standardizzazione nell’alimentazione in cucina. L’obiettivo comune agli uffici collocati in tutti i paesi aderenti all’iniziativa è conservare la cultura, i colori, le tradizioni, le identità che si esprimono tramite il linguaggio culinario per non farlo diventare un facile bersaglio della standardizzazione e dell’uniformità.
I governi europei hanno dichiarato che l’obesità costituisce una delle sfide più pressanti per la salute pubblica, particolarmente per i bambini
Il problema dell’obesità, richiama l’attenzione della Commissione Europea in quanto, oltre alle ripercussioni economiche (ad oggi circa il 5% della spesa sanitaria pubblica è dedicata ad affrontare le problematiche derivanti dal soprappeso) ha anche ripercussioni sociali non indifferenti in quanto i soggetti obesi o sovrappeso soffrono anche a livello emotivo. Al fine di affrontare questo problema esteso a tutta l’Unione, la Commissione europea ha lanciato la Piattaforma europea per l’azione sull’alimentazione e l’attività fisica. La piattaforma riunisce rappresentanti chiave a livello UE dei settori alimentare, al dettaglio, di catering e pubblicitario, organizzazioni di consumatori e ONG sanitarie.
Si calcola che ogni anno 400.000 bambini si vengano ad aggiungere ai 3 milioni già obesi. In Europa 1 bambino su 4 è sovrappeso. Spagna, Portogallo e Italia segnalano che oltre il 30 % dei bambini nella fascia di età compresa tra i 7 - 11 anni sono obesi
Tra i fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio dell’obesità, ormai noti a tutti, rientrano: somministrazione di alimenti poveri di micronutrienti e ricchi di energia, una vita sedentaria, consumo di bevande zuccherate come i succhi di frutta e bevande analcoliche zuccherate, un marketing aggressivo di alimenti energetici e poveri di micronutrienti e condizioni socioeconomiche avverse. Due sono le strategie per combattere il soprappeso e l’ obesità individuate dalla commissione Europea: la sana alimentazione e l’attività fisica. Le cattive abitudini perciò si possono sconfiggere con la cultura della sana alimentazione recepita fin dall’infanzia considerato anche il rischio, evidenziato dalle ricerche, che un individuo con tendenza all’obesità durante l’infanzia ha più probabilità di consolidare questa tendenza durante gli anni della sua adolescenza e della maturità. In tal senso ci sono studi condotti da parte di alcuni rappresentanti del mondo scientifico europeo che evidenziano per alcuni individui la predisposizione genetica all’obesità, o per tendenza più di altri a conservare il grasso nelle cellule o per disfunzioni congenite che rendono difficile a loro controllare il senso della fame. Secondo i suddetti studi una percentuale che va tra il 40 e il 70 % della massa di grasso presente negli individui obesi è determinata da fattori genetici.
Il progetto Helena si propone l’obiettivo, tramite uno studio multidisciplinare incrociato, di fornire per la prima volta informazioni sullo stato nutrizionale degli adolescenti europei, in un’ età considerata cruciale, durante la quale è opportuno monitorare attentamente i cambiamenti fisiologici e psicologici che vanno ad incidere anche sui bisogni e le abitudini alimentari. Gli aspetti che saranno oggetto di studi approfonditi coinvolgono: informazioni nutrizionali e attitudini alimentari, scelte di cibi e preferenze, rapporto dell’alimentazione con lo sviluppo fisiologico nell’età adolescenziale, presenza di lipidi e profili metabolici, lo stato vitaminico, le funzioni immunitarie legate all’ assunzione degli alimenti, l’attività fisica e il fitness e la loro connessione con le abitudini alimentari, il genotipo (specialmente nell’analisi dei geni dei nutrienti e le interazioni genetiche con l’ambiente circostante).
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FAI la tua parte! ACQUA&ENERGIA per scoprire che il mondo è anche nelle nostre mani
Thursday, 18/10/2007
ACQUA&ENERGIA
ACQUA&ENERGIA
per scoprire che il mondo è anche nelle nostre mani
La protezione dell’ambiente riguarda tutti noi: i comportamenti quotidiani, le abitudini domestiche, i consumi (… e gli sprechi!) hanno conseguenze decisive sui paesaggi, sul clima, sui monumenti, sul futuro. La creazione di questa coscienza nei ragazzi e nelle famiglie di oggi e di domani è il primo fondamentale passo per la tutela dell’ambiente.
Il progetto Fai la tua parte! Acqua&Energia, in partnership con Indesit Company, si pone l’obiettivo di accrescere nei ragazzi della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado la consapevolezza dell’interdipendenza uomo-ambiente e di divulgare corretti comportamenti di rispetto ambientale.
Come?
Alle classi che lo richiedono viene inviato un kit composto da una guida e un Cd-Rom interattivo con informazioni, spunti di lavoro e suggerimenti comportamentali sul tema dell’acqua e dell’energia.
La classe, dopo l’analisi dei contenuti del kit e una conseguente riflessione, individua e attua un proprio programma di azioni ecologiche di rispetto ambientale, che contribuirà non solo a tutelare l’ambiente domestico e scolastico, ma anche a conservare l’ambiente e il paesaggio. Infatti le classi potranno creare il loro carnet di “buone azioni” convalidate dall’insegnante. Comunicate al FAI, le “buone azioni” saranno tradotte, grazie al sostegno di Indesit Company, in progetti concreti di salvaguardia e valorizzazione dei Beni gestiti dal FAI
Per ulteriori informazioni
www.fondoambiente.it/faiscuola
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