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Scuola
Quando inizia la scuola?
Monday, 3/9/2007
L’inizio dell’anno scolastico, così come la fine e i “ponti”, vengono decisi dai singoli istituti in base all’utonomia scolastica. Le Regioni danno inicazioni di massima e il Ministero fissa solo le festività nazionali. Se volete sapere quando riaprirà la scuola dei vostri figli, quinid, non vi rimane che telefonare in segreteria o andare di persona.
Alcune scuole, però, decidono di pianifare il calendario già da giugno. Semplificando, così, la vita di molti, e dando un esempio concreto di buon funzionamento.
Riportiamo quanto compare sul sito Sirio della Regione Lazio
Nel Lazio le attività scolastiche nelle scuole statali e paritarie, per l’anno scolastico 2007/08 inizieranno :
il 12 settembre 2007 per i bambini della scuola dell’infanzia e per gli allievi della scuola primaria e secondaria di I grado;
il 13 settembre 2007 per gli allievi della scuola secondaria di II grado.
Avranno termine :
il 30 giugno 2008 per i bambini della scuola dell’infanzia;
il 7 giugno 2008 per gli allievi della scuola delle scuole: primaria, secondaria di I e II grado.
Il calendario delle festività, in conformità delle disposizioni vigenti, è il seguente :
tutte le domeniche;
1° novembre: festa di tutti i Santi;
8 dicembre: Immacolata Concezione;
25 dicembre: Natale;
26 dicembre: Santo Stefano;
1° gennaio: Capodanno;
6 gennaio: Epifania;
Lunedì dopo Pasqua;
25 aprile: anniversario della Liberazione;
1° maggio: festa del Lavoro;
2 giugno: festa nazionale della Repubblica;
Festa del Santo Patrono.
La sospensione delle lezioni è stabilita nei seguenti periodi:
dal 23 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008 (vacanze natalizie);
dal 20 marzo al 25 marzo 2008 (vacanze pasquali).
Il calendario delle lezioni per l’a.s. 2007/2008, e il loro svolgimento, sono stati definiti dalla Giunta regionale, su proposta della Direzione Regionale Istruzione e Diritto allo studio, con deliberazione della Giunta regionale D.G.R. 371\2007, nel rispetto delle festività e degli esami fissati a livello nazionale, in modo da consentire alle istituzioni scolastiche, alle famiglie e agli altri enti ed organi istituzionali, statali e locali, di poter programmare per tempo le attività organizzative di rispettiva competenza.
La data di inizio delle lezioni nel territorio regionale in due distinti giorni, rispettivamente il 12 settembre per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, ed il 13 settembre per la scuola secondaria di II grado , è stata deliberata al fine di attenuare l’impatto sui servizi pubblici.
Si è ritenuto necessario quantificare in 209 e in 210 i giorni di lezione delle istituzioni scolastiche del Lazio per consentire alle scuole una equilibrata articolazione del Piano dell’offerta formativa anche nel caso di necessitate e imprevedibili sospensioni delle lezioni.
Nel rispetto dei predetti principi, è facoltà delle istituzioni scolastiche apportare adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa, purché sia garantito il rispetto del monte ore annuale e pluriennale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie.
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Più ispettori nelle scuole italiane
Monday, 3/9/2007
150 nuovi ispettori (che si aggiungeranno ai 200 già in ruolo) stanno per essere reclutati dal Ministero della Pubblica Istruzione: avranno il compito di controllare che le norme siano applicate e aiuteranno le scuole a farlo, intervenendo nella formazione e nell’informazione dei dirigenti scolastic. Il ministro ha, infatti, avviato le procedure per rimettere in sesto un corpo ispettivo che negli anni si era andato via via prosciugando, nel numero e nel ruolo. I compiti specifici degli ispettori - spiegano al ministero - sono tanti: verifica e controllo dell’applicazione delle norme nelle scuole, statali e paritarie; assistenza e vigilanza sugli esami di Stato (nell’ultima edizione delle maturità un centinaio di scuole scelte a campione sono finite sotto la lente degli ispettori); verifica dell’andamento didattico con specifici riferimenti all’insegnamento delle varie discipline; sostegno ai collegi dei docenti per la progettazione, nell’ambito del Piano dell’offerta formativa, delle diverse attività, curricolari ed extracurricolari; supporto ai processi di miglioramento della qualità della didattica e della formazione dei docenti; aiuto nelle operazioni di valutazione degli apprendimenti; verifica e sostegno alle attività di laboratorio, soprattutto negli istituti tecnici, professionali e artistici. ”E’ importante - spiega Fioroni - che non ci si fermi alla politica degli annunci. E il contributo degli ispettori perché quel che è stato deciso si faccia davvero è fondamentale. Soltanto così si potrà restituire serietà alla scuola e serenità a genitori e ragazzi”.
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Scuole aperte di pomeriggio, stanziati 64 milioni di euro
Friday, 31/8/2007
A partire dal prossimo anno scolastico l’apertura pomeridiana delle scuole diventerà una realtà. Il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha infatti firmato la circolare che, in applicazione della legge Finanziaria 2007, assegna 64 milioni di euro aggiuntivi per favorire l’ampliamento dell’offerta formativa e un pieno utilizzo degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello delle lezioni, a favore di studenti e genitori ma anche dei giovani ormai usciti dal circuito educativo e degli adulti interessati ad aggiornare la propria formazione e ad avvicinarsi ai nuovi saperi.
I fondi sono così suddivisi:
- 30 milioni di euro per attività di recupero dei debiti formativi, corsi di sostegno e di aiuto allo studio, di approfondimento e sviluppo per gli studenti motivati.
- 34 milioni di euro per la sperimentazione di metodologie didattiche innovative allo studio delle discipline curricolari. In particolare, 15 milioni sono destinati ai laboratori scientifici, 2 milioni ai percorsi di approfondimento dello studio di Dante, 2 milioni alla promozione di attività motorie e sportive, 2 milioni all’approfondimento della cultura e della storia locale, 2 milioni all’apprendimento pratico della musica e 9 milioni alla coperture delle spese di apertura, funzionamento e pulizia dei locali delle scuole.
“L’apertura pomeridiana delle scuole - scrive il Ministro Fioroni nella circolare - è lo strumento privilegiato per la lotta al disagio giovanile e alla dispersione scolastica. La scuola può così tornare il centro di promozione culturale, relazionale e di cittadinanza attiva nella società civile in cui opera favorendo il recupero scolastico e creando occasioni di formazione in grado di elevare il livello culturale e di benessere generale del territorio”.
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Quanto sono preparati i nostri studenti? Un test ce lo dirà.
Wednesday, 29/8/2007
A partire dal prossimo anno verranno valutati i ragazzi nei momenti di ingresso e di uscita dalle singole scuole, su base campionaria, nella prospettiva di passare già dall’anno scolastico 2008-2009 a quello censimentario. Le classi sottoposte a test di italiano, matematica e scienze, saranno la II e la V della scuola primaria, la I e la III della scuola secondaria di primo grado e la II e V della scuola secondaria di secondo grado. Secondo una rilevazione del 2005-2006 commissionata dal Ministero della Pubblica gli alunni delle scuole elementari del Sud Italia sembravano più bravi di quelli del Nord. Ma il ministro Fioroni non ci ha creduto e ha commissionato nuove rilevazioni - questa volta con commissari esterni – che hanno dato un quadro diverso, più vicino a quello delle rilevazioni internazionali
Secondo i risultati della rilevazione censuaria del 2005/2006 nei test di italiano nella seconda elementare i ragazzi del Nord avevano un punteggio inferiore a quelli del Sud di oltre 11 punti percentuali. Per matematica la differenza era di 10,7 punti , e per scienze di 8,5 punti percentuali sempre a discapito del Nord.
Per la quarta elementare i risultati dei test di matematica indicavano addirittura che i punteggi del Nord erano di circa il 20 per cento inferiori a quelli del Sud, per l’Italiano del 9,7 per cento, e per scienze del 6,4 per cento. sempre a favore del mezzogiorno.
Una realtà territoriale in palese contrasto con la percezione collettiva – ha scritto Fioroni - Ci si può fidare di questi risultatati? Sono davvero affidabili? E’ vero che questi risultati derivano dalla preoccupazione di alcune scuole sugli esiti di una valutazione le cui finalità non sono state ben comunicate inducendo gli insegnanti ad “aiutare” gli studenti nei test?�?
Infatti, le indagini internazionali eseguite sulla 4 elementare davano risultati del tutto diversi
L’Indagine PIRLS eseguita nel 2002 sui ragazzi di 9-10 anni, cioè in quarta elementare, ci dicono che per quanto riguarda la capacità di lettura e di comprensione dei testi c’è una differenza a favore del nord di circa 5,6 punti percentuali.
Il test TIMMS somministrato ai ragazzi di IV nel 2003 indica una migliore performance dei ragazzi del Nord di 3,2 punti percentuali in matematica e di circa il 3,6 punti percentuali in scienze.
Avremmo avuto risultati diversi se la vigilanza durante le prove fosse stata affidata ad insegnati di scuole diverse da quelle testate?�?si chiede Fioroni e così nell’anno scolastico appena concluso è stata attuata una rilevazione campionaria con somministratori esterni.
Cosa dicono i risultati?
Per la 2 elementare dicono che in Italiano i ragazzi del nord hanno un punteggio superiore del 2,8 per cento rispetto a quelli del sud. Per matematica e scienze i livelli sono sostanzialmente analoghi.
Per la IV elementare i dati indicano un vantaggio degli studenti del Nord del 5 per cento in italiano,
I dati dell’ultima indagine sono più affidabili- scrive il Ministro della Pubblica Istruzione - perchè sono più simili a quelli fornite dalle indagini internazionali e perchè sono più coerenti con la nostra percezione di una scuola del sud più in difficoltà soprattutto per le situazioni di contesto (basti pensare ai dati sulla dispersione scolastica).
Per quanto riguarda i risultati della scuola secondaria di primo e secondo grado i dati confermano che esiste un divario tra il nord e il sud del paese e che questo cresce nei gradi superiori. La buona notizia è che questo divario sembra essere meno marcato di quello che ci indicano le indagini internazionali e in particolare PISA. Crediamo che questa differenza sia dovuta al fatto che quando le indagini si concentrano su quello che la scuola effettivamente fa, cioè lavorare all’apprendimento dei ragazzi, le differenze tra aree sono meno marcate. Il divario nelle competenze misurate da PISA riflette anche quello che i ragazzi apprendono dal contesto in cui sono inseriti. In questo le scuole del sud sono più svantaggiate.
“La credibilità della rilevazione degli apprendimenti – sottolinea il ministro - non è data dal fatto che ci sia un carabiniere a sorvegliare. Occorre la collaborazione delle scuole. Il somministratore esterno è un segnale di serietà ; la valutazione degli apprendimenti si fa con le scuole e non contro le scuole, cioè con la collaborazione degli insegnanti e non contro gli insegnanti. A questo si deve accompagnare, come è già stato fatto quest’anno una rilevazione dei dati di contesto e delle condizioni socio- culturali degli studenti sulla base delle quali leggere i dati sugli apprendimenti. Entro l’autunno l’Invalsi diffonderà i risultati di questa analisi di lettura critica e più completa .
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I vincitori del concorso “La Costituzione vista dai giovani”
Saturday, 2/6/2007
Concorso: “La Costituzione vista dai giovani�? |
La commissione selezionatrice ha avuto modo di apprezzare non solo l’ampia partecipazione al concorso di studenti e docenti di istituzioni scolastiche di ogni regione italiana, ma anche la qualità e l’originalità di moltissimi lavori. Non è stato facile, quindi, nella varietà e singolarità delle proposte creative e di ricerca pervenute, procedere alla pur necessaria individuazione, a norma del bando, delle opere da premiare.
Il concorso è stato l’occasione per una rilettura approfondita della Carta Costituzionale sia da parte di intere classi che di singoli allievi, appartenenti a istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dalla primaria alla secondaria superiore.
I prodotti grafici e multimediali, anche frutto di ricerche di tipo storico-sociale, testimoniano dell’impegno di docenti e studenti nel rispondere alle finalità che hanno ispirato il bando di concorso.
La riflessione sulla Costituzione nella sua interezza o su specifici articoli ha consentito agli studenti di interpretare visivamente, in modo molto personale, la perenne attualità dei contenuti, riuscendo, in molti casi, a produrre elaborati di notevole interesse e decisamente originali.
Il Capo Dipartimento
Giuseppe Cosentino
I VINCITORI:
* Le scuole sono responsabili dei materiali prodotti
Per l’istruzione primaria:
ISTITUTO COMPRENSIVO “CIRESOLA�? DI MILANO - CLASSE 1^A
Con la semplicità, la freschezza e la simpatia della loro età, bambini della prima elementare “interpretano�? in una sequenza fotografica i principi fondamentali della Costituzione.
Ne scaturisce un prodotto di organica ed efficace lettura, capace nello stesso tempo di lasciare il “segno�? nella classe stessa che risulta arricchita dalla partecipazione di etnie diverse.
Preleva l’elaborato (1.4 MB)
Per l’istruzione secondaria di primo grado vincitori ex equo:
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECARLO (LU) - SCUOLA MEDIA “ITALO CALVINO�? - CLASSE 1^B
La scuola si segnala per la qualità e l’intensità dell’impegno profuso, da docenti e studenti, con elaborati che mostrano interesse e coinvolgimento.
In particolare la classe I B ha dimostrato capacità di approfondimento dei valori fondamentali della Costituzione, soffermandosi sugli articoli 11 – 12 – 21, con interpretazioni molto personali attraverso testi scritti e elaborati pittorici in cui si apprezzano sensibilità, gusto compositivo e senso cromatico.
Preleva l’elaborato (3 MB)
ISTITUTO COMPRENSIVO “GRIMALDI“ SCUOLA MEDIA DI GRIMALDI (CS) CLASSE 3^A
L’originalità dei disegni e dei testi rende particolarmente degno di attenzione il lavoro della classe III A.
Le illustrazioni - realizzate con una grafica netta e incisiva, accompagnate da originali riflessioni scritte in forma poetica - esprimono in modo sintetico e significativo il “paesaggio�? in cui è stata generata e “vive�? la Costituzione italiana.
Preleva l’elaborato (93 KB)
Per l’istruzione secondaria di secondo grado:
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI STATO “G. GREGGIATI�? DI OSTIGLIA (MN) CLASSE 2^C
Il complesso e meritevole lavoro della classe II C risulta di particolare efficacia per la capacità di sintesi rappresentativa, in particolare si segnalano gli elaborati riferiti a due articoli della Costituzione:
art. 21 La “Libertà di stampa�? - parte dalla concretezza di un libro per acquistare la leggerezza di un vento vitale che ne scompone creativamente le pagine fino a trasformarle in un libero volo di gabbiani mentre i caratteri di stampa, una volta pesanti come il piombo che li formava, quasi transunstanziati, assumono la leggerezza dell’aria;
art. 30 “I genitori hanno il dovere di educare i figli�? - il principio fondamentale di ogni umana società viene visto attraverso la pupilla di un occhio materno/paterno, foggiata come un cuore, realizzando un intervento di immediata comunicazione: i figli per ogni genitore sono la pupilla dei propri occhi.
Inoltre la Commissione - per l’originalità dei contenuti espressi ed il livello qualitativo degli elaborati - ha ritenuto degne di menzione le sotto elencate scuole:
* Gli elaborati delle scuole che hanno la menzione di merito saranno resi disponibili nei prossimi giorni
Per l’istruzione primaria:
DIREZIONE DIDATTICA DI CATTABRIGHE
SCUOLA PRIMARIA “ANNA FRANK�? DI SANTA MARIA DELLE FABBRECCE (PE) - CLASSE 5^
Per l’istruzione secondaria di primo grado:
SCUOLA MEDIA “F. PASTONCHI�? DI ARMA DI TAGGIA (IM) - CLASSE 3^A
SCUOLA MEDIA STATALE “D. E. MONTEMURRO�? DI GRAVINA IN PUGLIA (BA) ALLIEVA GRAZIANA D’AGOSTINO - CLASSE 3^E
SCUOLA MEDIA STATALE “ MAMELI SEDE FALCONETTO �? DI PADOVA - CLASSE 2^A
SCUOLA MEDIA MALASPINA DI MASSA
brano musicale “Constitution symphony�? ALLIEVO LUCA FIALDINI - CLASSE 3^B
Per l’istruzione secondaria di secondo grado:
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “M. M. MILANO�? DI POLISTENA (RC)
ALLIEVO ALAN FELICE - CLASSE V^E/ARTI GRAFICHE
ISTITUTO STATALE D’ARTE “ E. GALVANI �? DI CORDENONS (PN)
ALLIEVA FRANCESCA CALGARO - CLASSE 5^A
ISTITUTO STATALE D’ARTE “ CHIERICI �? DI REGGIO EMILIA
ALLIEVO DAVIDE DE LUCIA - CLASSE 5^F
ISTITUTO TECNICO COMM. “ G. SALVEMINI �? DI CASALECCHIO DI RENO (BO)
CLASSE 5^ A M
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “ PIETRO GIANNONE �? DI FOGGIA - CLASSE 5^/PROGRAMMATORI e GIULIANO A. - CLASSE 4^C/PROGRAMM.
ISTITUTO TECNICO COMM. E PER GEOMETRI “ATESTINO�? DI ESTE (PD) - CLASSE 2^A /RAGIONIERIA
Vengono, infine, segnalati i lavori del CTPEEA presso la scuola media “ODDO BERNACCHIA�? di TERMOLI (CB) e dell’ ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “E. MAJORANA�? presso la CASA CIRCONDARIALE di LARINO operanti presso istituti di reclusione, non solo per l’originalità dei contenuti e delle modalità espressive, ma anche per taluni interessanti spunti di riflessione sulla fondamentale funzione della Costituzione.
Gli elaborati non mancano di umorismo e anche di una gradevole autoironia.
CTPEEA - CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE EDUCAZIONE ETA’ ADULTA presso SCUOLA MEDIA STATALE “ODDO BERNACCHIA�? DI TERMOLI (CB)
ALLIEVI: Lopez Alberto, Manzi Giancarlo, A. Levandoski, Alves Reboucas Raimondo, Ademi Sokol, Lanza Savino, Garinella Stefano e Sabino Salvator
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “E. MAJORANA�? presso CASA CIRCONDARIALE DI LARINO - CLASSI 1^A, 2^A e 3^A
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Bullismo:Napolitano richiama le famiglie e gli insegnanti alle loro responsabilità
Saturday, 21/4/2007
“C’è una grande responsabilità, nella scuola e nella famiglia, per scongiurare questi comportamenti che si traducono in atti di prepotenza, di presa in giro e persino di violenza, nei confronti dei più deboli. Chi si comporta con prepotenza si deve vergognare, si deve sentire non superiore ma inferiore agli altri”.
Tuonano le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano. E marcano un cambiamento di rotta deciso, sicuro, a 360° per tutti. Senza esclusioni di responsabilità: No alla violenza. No alla prepotenza. No ad un sistema di sopraffazione fisica o psicologica a scuola, in famiglia, nei luoghi di divertimento.
Il Capo dello Stato ha parlato di violenza e di bullsimo a oltre 700 studenti di tutta Italia accolti nella residenza di Castelporziano in occasione della Festa della Primavera dedicata, quest’anno, alla solidarietà e che si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione “Trenta Ore per la Vita”.
“Il bullismo – ha precisato il Capo dello Stato - non c’è solo quando ti danno le botte, ma anche quando i prepotenti deridono, umiliano, isolano gli altri.�?. Parole che partono dal cuore e arrivano al cuore. Un appello ai genitori, agli insegnanti, agli adulti, in genere, perché l’immagine del “vincente�? non sia più associata a quella del “violento�? o del “prepotente�? o del “sopraffattore�?. “Ripeto: ci sono grandi responsabilità anche da parte dei genitori. I ragazzi che fanno i bulli forse a casa non ricevono l’educazione severa di cui avrebbero bisogno e forse non hanno l’attenzione che meriterebbero in famiglia».
Il Presidente della Repubblica, rispondendo alle domande dei ragazzi, ha poi puntato il dito contro le società di calcio. “Se l’Italia ha perso la gara per l’organizzazione degli Europei di calcio, è anche perché si ha una brutta immagine di violenza nei nostri stadi, come recentemente accaduto a Roma, sia che sia stata colpa degli inglesi che degli italiani” Il problema della violenza negli stadi - continua il capo dello Stato - non sarà di facile soluzione, ma bisogna capire che si tratta di una cosa seria. Se ne devono occupare molto le società di calcio ed è importante -sottolinea- che i club non incoraggino i tifosi violenti”.
Napolitano ha poi invitato i giovani a leggere la Costituzione italiana. ‘’E’ buona per tutto - assicura - può garantire o quantomeno può ispirare soluzioni per molti problemi”. “Mi occupo quasi giorno e notte di Costituzione - sottolinea il capo dello Stato - La nostra Carta fondamentale può dare diritti e possibilità di affermazione a voi ragazzi, per realizzare la propria personalità e avere un ruolo nella società. Abbiate fiducia nella Costituzione e leggetela”.
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Scuola: entro il 27 gennaio 2007 le iscrizioni per il 2007/2008
Thursday, 21/12/2006
È stata firmata oggi dal Direttore generale per gli Ordinamenti scolastici Mario G. Dutto, la circolare con le istruzioni e le indicazioni per la presentazione delle domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2007/2008.
Il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato al 27 gennaio 2007.
La circolare riserva, rispetto al passato, una maggiore attenzione nei confronti dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e dei loro spazi decisionali per una qualificazione dell’offerta formativa, capace di coniugare le finalità generali del sistema di istruzione con le esigenze educative rappresentate dalla comunità scolastica locale. La circolare tiene conto, inoltre, di alcune misure contenute nella Finanziaria per il 2007.
Ecco le principali misure riguardanti i diversi settori scolastici:
Scuola dell’infanzia
In via ordinaria, la possibilità di iscrizione è consentita ai bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre 2007.
Possono essere iscritti, come da prassi amministrativa consolidata, anche i bambini che compiranno tre anni di età entro il 31 gennaio 2008, a condizione che ci sia disponibilità di posti e siano esaurite le eventuali liste di attesa. In questi casi, tuttavia, saranno le scuole a decidere se farli frequentare dall’inizio dell’anno scolastico o dal momento del compimento del terzo anno.
In via straordinaria, limitatamente all’anno scolastico 2007-2008, possono essere accolti, sulla base di intese locali tra le singole istituzioni scolastiche e i Comuni coinvolti, gli anticipi di iscrizione per coloro che compiono tre anni di età entro il 28 febbraio 2008.
Scuola primaria
Hanno l’obbligo di iscrizione i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 agosto 2007, possono iscriversi quelli che li compiono entro il 31 dicembre 2007.
Possono chiedere l’ammissione alla prima classe i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile 2008.
Scuola secondaria di I grado
Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe gli alunni che stanno frequentando l’ultimo anno della scuola primaria.
Scuola secondaria di II grado
Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe gli alunni che stanno frequentando l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado.
Come previsto poi dalla Legge Finanziaria 2007 è possibile anche l’iscrizione ai percorsi sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale.
Modulistica
Alla circolare viene allegato, oltre ai consueti modelli per avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica o delle scelte alternative, un modello di iscrizione valido per tutti gli ordini di scuola che ciascuna istituzione può integrare per consentire ai genitori la scelta tra le opportunità formative offerte.
Gli studenti che si iscrivono agli istituti di istruzione secondaria di II grado potranno effettuare l’iscrizione on-line.
La circolare - ripostata di seguito - è consultabile sul sito all’indirizzo www.pubblica.istruzione.it.
LA CIRCOLARE
Oggetto: Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado relative all’anno scolastico 2007/2008. |
Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia e ai diversi ordini e gradi di istruzione sono propedeutiche e funzionali alla gestione del servizio scolastico; segnano anche un momento significativo, che va oltre la mera procedura organizzativa, nei rapporti tra genitori, studenti, docenti e scuole. Sono uno strumento di politica attiva rispetto all’equità e alla certezza del servizio erogato. Una buona gestione delle iscrizioni permette un avvio tranquillo dell’anno scolastico è l’occasione per avviare un dialogo positivo dell’istituzione scolastica con i genitori e con gli studenti che per la prima volta entrano in contatto con la scuola.
Scuola e società civile
Per il collegio dei docenti, a cui compete l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (POF), deliberato dal Consiglio di Istituto, la fase delle iscrizioni rappresenta la sintesi dell’azione educativa e formativa; è l’occasione per valorizzare l’autonomia anche con l’eventuale progettazione della quota di istituto del 20% del curricolo (compensazione tra discipline, introduzione di nuove attività o discipline e progetti di recupero/arricchimento). Per i genitori l’iscrizione costituisce un momento significativo nel rapporto con l’istituzione scolastica. Tale rapporto si concretizza tra l’altro nell’esercizio di scelta delle opportunità formative offerte dal sistema di istruzione e nella consapevole condivisione del POF, che viene consegnato ad ogni genitore al momento dell’iscrizione.
Per gli studenti l’ingresso nella scuola o il passaggio, anche a seguito di iniziative di orientamento, ad un altro ordine o grado di istruzione segnano l’avvio o la continuità del percorso di crescita. Per gli studenti di lingua nativa non italiana è la presa di contatto con una nuova cultura, una diversa lingua e una fase nell’impegnativo percorso dell’integrazione. Al momento dell’iscrizione alla prima classe degli istituti di istruzione secondaria tutti gli studenti ricevono copia dello statuto degli studenti e delle studentesse.
Per l’Amministrazione scolastica l’iscrizione è la base per una serie di fasi, adempimenti e procedure di programmazione da cui dipende il regolare avvio dell’anno scolastico (determinazione della consistenza della popolazione scolastica, previsione ed elaborazione delle quantità e delle tipologie delle dotazioni di organico, mobilità del personale, conferimento degli incarichi, ecc.).
Da gennaio a settembre
L’Amministrazione e le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, riserveranno particolare cura alle operazioni di iscrizione, dalle quali dipendono in maniera rilevante la definizione degli assetti organizzativi e funzionali del sistema scolastico, nonché la programmazione e destinazione delle risorse e la predisposizione dell’accoglienza.
In particolare, la funzionalità e l’accuratezza delle procedure di iscrizione sono fondamentali per il controllo dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Tali procedure sono peraltro alla base della costruzione delle anagrafi scolastiche, importante strumento per prevenire i fenomeni di evasione e di dispersione. Le iscrizioni, oltre ad impegnare le istituzioni scolastiche e l’Amministrazione nelle sue articolazioni centrali e periferiche, chiamano in causa anche l’attività di soggetti e livelli istituzionali delle realtà interessate (Regioni ed Enti locali). Questi, in sinergia col sistema scolastico, svolgono una importante opera a supporto e sostegno dell’organizzazione del servizio (rete scolastica, integrazione dell’offerta formativa, servizi complementari di trasporto e di mensa, disponibilità di strutture edilizie, ecc.).
L’andamento delle iscrizioni rivela, altresì, tendenze e orientamenti di cui i diversi soggetti interessati possono tener conto per una equilibrata e funzionale determinazione degli assetti e della distribuzione dei percorsi di istruzione e di formazione sul territorio. Per l’anno scolastico 2007-2008 il termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia e alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è fissato al 27 gennaio 2007.
Con specifico riferimento ai diversi settori scolastici interessati, si forniscono le seguenti opportune istruzioni e indicazioni.
1. Scuola dell’infanzia Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2007, il terzo anno di età. Possono altresì essere iscritti, a conferma della consolidata prassi amministrativa, i bambini e le bambine che compiano i tre anni di età entro il 31 gennaio 2008. Per questi ultimi, l’ammissione alla frequenza può essere disposta, in presenza di disponibilità di posti e previo esaurimento delle eventuali liste di attesa; pertanto, nel caso in cui il numero delle domande di iscrizione sia superiore al numero dei posti disponibili, hanno la precedenza le domande di coloro che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre 2007.
Particolare attenzione va riservata alla gestione delle liste d’attesa al fine di assicurare pari condizioni, trasparenza nelle procedure e funzionalità del servizio. Rientra nell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche la possibilità di consentire la frequenza fin dall’inizio dell’anno scolastico anche per i bambini e le bambine che compiono i tre anni a gennaio.
L’offerta relativa alla scuola dell’infanzia è garantita da Stato, Comuni e scuole paritarie. Anche per tale ragione, gli Uffici Scolastici Regionali concorrono, attraverso i propri Uffici provinciali e d’intesa con gli Enti Locali, all’attivazione di opportune forme di coordinamento, in modo da:
- consolidare la generalizzazione del servizio nelle diverse realtà territoriali, tenendo conto della dinamica della domanda;
- razionalizzare l’offerta da parte delle scuole coinvolte, valorizzando compiutamente le risorse disponibili;
- rispondere al meglio alle richieste dei genitori.
1.1 Regime transitorio per l’a.s. 2007-2008
Limitatamente all’anno scolastico 2007-2008, ai sensi del decreto legge n. 173/2006 convertito con legge n. 228/2006, è prorogato il regime transitorio relativo all’accesso anticipato alla scuola dell’infanzia previsto dall’art. 12 del decreto legislativo n. 59/2004.
Alla luce delle suaccennate considerazioni, come già disposto per l’anno in corso, ferme restando le preclusioni individuate in sede ARAN per un’attuazione generalizzata dell’istituto dell’anticipo, non si esclude che, a livello locale, la frequenza per l’anno scolastico 2007/2008 di coloro che compiono i tre anni entro il mese di febbraio 2008 possa trovare ambiti di praticabilità, nel quadro di intese tra le singole istituzioni scolastiche e i comuni interessati, anche a seguito di informazione alle parti sociali.
Tali intese sono volte a garantire l’esistenza dei necessari requisiti, quali disponibilità di strutture, di dotazioni, di risorse professionali, di modalità organizzative, di posti una volta azzerate le liste di attesa; requisiti e condizioni che, ad ogni buon conto, si richiamano di seguito:
- esaurimento delle liste di attesa (costituite a livello di singola istituzione scolastica o a livello comunale, secondo l’organizzazione localmente adottata) delle bambine e dei bambini in possesso dei requisiti di accesso previsti dalla previgente normativa;
- disponibilità dei posti nella scuola interessata sia sul piano logistico che su quello della dotazione organica dei docenti, secondo le istruzioni che saranno successivamente fornite con lo specifico provvedimento annuale;
- assenso del Comune nel quale è ubicata l’istituzione scolastica interessata qualora lo stesso sia tenuto a fornire, con riguardo all’attuazione degli anticipi, servizi strumentali aggiuntivi: trasporti, mense, attrezzature, ecc..
Ulteriori condizioni per qualificare l’organizzazione didattica sono individuate dal protocollo sottoscritto in data 5 ottobre 2005 da ANCI e coordinamento interassociativo per le scuole dell’infanzia (www.anci.it), che può costituire utile base di riferimento per le intese locali.
Per la messa in atto della citata disposizione per le ammissioni anticipate alla scuola dell’infanzia, si rammenta il contenuto della circolare n. 45/2006 (adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto) che prevede, per l’iscrizione di bambini nati entro il 28 febbraio:
- la delibera del collegio dei docenti per la definizione delle modalità organizzative, pedagogiche e didattiche dell’azione educativa, espressione questa dell’autonomia didattica della scuola;
- la responsabilità dei dirigenti scolastici in ordine all’attivazione di intese istituzionali e al coordinamento didattico-organizzativo.
1.2 Gli orari di funzionamento
Gli orari annuali di funzionamento della scuola dell’infanzia sono compresi tra un minimo di 875 ore ed un massimo di 1.700 ore, corrispondenti, in linea di massima, rispettivamente a 25 e a 50 ore settimanali. All’atto dell’iscrizione i genitori esprimono la propria opzione per le articolazioni orarie, anche sulla base delle opportunità educative e dei modelli organizzativi offerti dalle scuole.
2. Scuola primaria
Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe della scuola primaria i bambini e le bambine che compiono sei anni di età entro il 31 agosto 2007; possono iscriversi, altresì, quelli che li compiono entro il 31 dicembre 2007 e, per anticipo (cfr.successivo paragrafo 2.1), coloro che li compiono entro il 30 aprile 2008.
I genitori o i soggetti che esercitano la potestà sul minore possono iscrivere l’alunno alla scuola del territorio di appartenenza o ad altra istituzione scolastica, prescelta in base alla offerta formativa e agli orari di funzionamento.
Le domande di iscrizione, al di fuori del territorio di appartenenza, sono accolte entro il limite massimo dei posti disponibili sulla base dei criteri stabiliti dai consigli di circolo/istituto.
Per una funzionale programmazione del servizio, i genitori possono presentare domanda di iscrizione ad una sola istituzione scolastica.
2.1 Gli anticipi di iscrizione alla prima classe
I genitori hanno la possibilità di iscrivere alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno di riferimento. Per l’anno scolastico 2007-2008 tale possibilità riguarda, pertanto, i bambini che compiranno 6 anni di età entro il 30 aprile 2008.
La scuola, cui consegue l’obbligo di accettazione, è impegnata ad assicurare nei confronti degli alunni, i cui genitori hanno richiesto l’iscrizione anticipata, una particolare attenzione per una proficua accoglienza ed un efficace inserimento, soprattutto tenendo conto dei ritmi di apprendimento e dei tempi di attività.
2.2 Gli orari di funzionamento
Il Piano dell’Offerta Formativa definisce il tempo-scuola in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie.
All’atto delle iscrizioni, compatibilmente con le disponibilità di posti e di servizi, i genitori possono effettuare la scelta del tempo scuola ordinario o del tempo pieno.
Le dotazioni di organico del personale docente della scuola primaria assicureranno l’organizzazione delle attività didattiche su un tempo scuola che comprende una quota obbligatoria di 27 ore (pari a 891 ore annue) e una quota facoltativa e opzionale di 3 ore (pari a 99 ore annue).
L’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola dispone e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Inoltre, sulla base delle quote d’organico assegnate dagli Uffici scolastici regionali, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 59/2004, le istituzioni scolastiche potranno attivare ulteriori modelli organizzativi unitari di tempo pieno funzionanti a 40 ore settimanali.
Anche per corrispondere alle richieste e alle aspettative delle famiglie, la progettualità delle singole istituzioni scolastiche viene potenziata, oltre che con offerte diverse di orario, soprattutto con la piena valorizzazione degli spazi di autonomia disponibili (quota del 20%, ecc.).
Le attività si articoleranno secondo le modalità previste dalle norme che regolano l’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999).
3. Scuola secondaria di primo grado
Sono soggetti all’obbligo di iscrizione per l’anno scolastico 2007-2008 alla scuola secondaria di I grado gli alunni che terminano nel 2006-2007 la scuola primaria con esito positivo.
Le domande di iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado, da indirizzare alla scuola prescelta, dovranno essere presentate per il tramite della scuola primaria di appartenenza, che provvederà a trasmetterle, entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine del 27 gennaio 2007, alla istituzione scolastica interessata.
3.1 Orari di funzionamento
Il Piano dell’Offerta Formativa definisce il tempo-scuola in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie.
All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con le disponibilità dei posti e dei servizi, i genitori possono effettuare la scelta del tempo scuola – ordinario o prolungato - nell’ambito della previsione normativa e in continuità con le proposte delle scuole stesse.
Le dotazioni di organico del personale docente della scuola secondaria di I grado assicureranno l’organizzazione delle attività didattiche su un tempo scuola che comprende una quota obbligatoria di 29 ore (pari a 957 ore annue) e una quota facoltativa e opzionale di 4 ore (pari a 132 ore annue).
L’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola dispone e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Inoltre, sulla base delle quote d’organico assegnate dagli Uffici scolastici regionali, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 59/2004, le istituzioni scolastiche potranno attivare ulteriori modelli organizzativi unitari di tempo prolungato fino a 40 ore settimanali.
Anche per corrispondere alle richieste e alle aspettative delle famiglie, la progettualità delle singole istituzioni scolastiche viene potenziata, oltre che con offerte diverse di orario, soprattutto con la piena valorizzazione degli spazi di autonomia disponibili (quota del 20%, ecc.).
Le attività si articoleranno secondo le modalità previste dalle norme che regolano l’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999).
Per l’anno scolastico 2007/2008, tenuto conto di quanto previsto dall’ articolo 14 del decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, art. 1, comma 7, che ha prorogato all’a.s. 2008/09 la messa a regime della scuola secondaria di primo grado, restano confermati, per tutte le classi, i criteri di costituzione dell’organico fissati dal DPR 14 maggio 1982, n. 782 e successive modifiche e integrazioni.
3.2 L’insegnamento delle lingue comunitarie
Nelle discipline obbligatorie rientrano l’insegnamento della lingua inglese (mediamente per tre ore settimanali) e di una seconda lingua comunitaria (mediamente per due ore settimanali).
In proposito, si conferma anche per il prossimo anno l’impossibilità di attuare la previsione normativa (comma 2, art. 25, decreto legislativo n. 226/2005) relativa all’insegnamento della lingua inglese per cinque ore settimanali con l’impiego del monte ore della seconda lingua comunitaria. È stato infatti prorogato al 2008-2009 l’avvio della riforma del secondo ciclo di istruzione, con il quale tale insegnamento potenziato dovrà raccordarsi.
4. Istituti comprensivi
Nell’ambito degli istituti comprensivi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, non è richiesta la domanda di iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado per gli alunni che hanno frequentato nello stesso istituto la quinta classe della scuola primaria.
Nel caso in cui i genitori intendano far frequentare ai propri figli un istituto scolastico diverso da quello comprensivo, nel quale stanno concludendo l’ultimo anno del corso di scuola primaria, presenteranno la domanda di iscrizione alla scuola prescelta per il tramite dell’istituto comprensivo di appartenenza che provvederà a trasmetterla, entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine del 27 gennaio 2007.
5. Scuola secondaria di secondo grado
Gli alunni che concludono nel presente anno scolastico il percorso del primo ciclo di istruzione con il superamento dell’esame di Stato hanno l’obbligo di iscrizione agli istituti secondari di secondo grado o, secondo quanto indicato nel successivo paragrafo, ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale. Le domande di iscrizione relative agli alunni frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado negli istituti statali e paritari, ai fini della prosecuzione del proprio percorso di studi nel sistema dell’istruzione, andranno indirizzate all’istituto secondario di II grado prescelto.
Le domande in questione saranno presentate alle scuole secondarie di I grado frequentate, le quali provvederanno a trasmetterle alle scuole di destinazione entro i cinque giorni successivi alla scadenza del 27 gennaio 2007, fermo restando quanto previsto dal successivo paragrafo 5.1.
Si richiama la particolare attenzione sull’esigenza di informare le famiglie che l’iscrizione alle prime classi di tutti gli istituti di istruzione secondaria di II grado, anche con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali, garantisce la prosecuzione degli studi, secondo il vigente ordinamento, per l’intera durata del corso di studi previsto.
Si conferma che la domanda di iscrizione deve essere presentata ad un solo istituto di istruzione secondaria di secondo grado.
5.1 Percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale
La legge finanziaria 2007 stabilisce la prosecuzione, anche per il prossimo anno scolastico, dei percorsi triennali sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 28 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, realizzati in attuazione dell’Accordo-quadro sottoscritto in data 19 giugno 2003 cui hanno fatto seguito specifici Protocolli di intesa stipulati con gli Uffici scolastici regionali.
I tempi e le modalità di attuazione dei suddetti percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale sono definiti d’intesa tra i competenti Assessorati delle rispettive Regioni e gli Uffici scolastici regionali e sono oggetto di una tempestiva e puntuale informazione ai dirigenti scolastici interessati.
6. Verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
In una scuola che ha a cuore il percorso di ogni studente, che non lascia indietro nessuno e che non lascia solo nessuno, si impone una seria riconsiderazione dell’obbligo d’istruzione come impegno per il diritto personale di ciascuno. In particolare si invitano gli Uffici scolastici regionali a sviluppare una efficace azione di prevenzione e contrasto.
6.1 Il riemergere dell’evasione scolastica
Nuove emergenze o nuovi aspetti dell’evasione scolastica sono oggetto di crescente preoccupazione; per quanto limitato sia il fenomeno, alcune realtà di disagio sociale e culturale stanno facendo riemergere un problema che si riteneva superato.
Occorre assicurare l’effettivo assolvimento dell’obbligo di istruzione a livello di scuola del primo ciclo, con una vigilanza attenta rispetto all’istruzione familiare e alla frequenza di scuole non statali e non paritarie (anche con rinnovata attenzione agli esami di idoneità), ai processi di immigrazione e ad alcuni gruppi di minoranze, allo sfruttamento del lavoro minorile e alle nuove povertà, di cui si hanno evidenze soprattutto nei contesti metropolitani.
L’Amministrazione, con rinnovato impegno, assicurerà tempestività degli interventi e accuratezza nel lavoro di vigilanza.
6.2 Il ruolo delle scuole
Con riferimento all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al citato Accordo quadro, sarà compito dei dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di primo grado, dai quali provengono gli studenti interessati:
- verificare il reale assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione da parte di studenti particolarmente a rischio, rilevando i casi e le ragioni di inosservanza;
- attivare tutti gli interventi che dovessero rendersi necessari, ivi comprese le segnalazioni alle autorità competenti.
6.3 L’anagrafe degli studenti
Lo sviluppo e la messa a punto dell’anagrafe degli studenti costituiscono una base per una rinnovata azione di controllo dell’obbligo d’istruzione. A questo scopo gli Uffici scolastici regionali assicurano la funzionalità delle operazioni connesse e promuovono iniziative, anche in collaborazione con gli Enti locali, per favorire l’integrazione dei dati riferiti anche ai percorsi sperimentali di formazione professionale.
Data la complessità della materia delle iscrizioni e la sua rilevanza per il diritto allo studio, è necessario che gli Uffici scolastici regionali e le istituzioni scolastiche seguano direttamente le varie operazioni attraverso le quali si effettuano le iscrizioni ed in particolare svolgano un’accorta e mirata opera di informazione, sensibilizzazione e orientamento nei confronti delle famiglie, degli alunni e di quanti, a vario titolo, sono coinvolti e interessati alla delicata incombenza. Al riguardo si segnala l’opportunità di rafforzare la collaborazione con le Regioni e, in particolare, con gli Enti locali, allo scopo di coordinare gli interventi sul territorio.
7. Trasferimenti di iscrizione
In caso di trasferimento da una scuola ad un’altra, statale o paritaria, vanno osservate le seguenti procedure.
La richiesta di trasferimento, debitamente motivata e documentata, va inoltrata al dirigente scolastico della scuola frequentata, il quale rilascia al genitore il nulla osta al trasferimento, trasmettendo d’ufficio alla scuola di destinazione tutta la documentazione relativa all’alunno. In caso di modifica di domanda di iscrizione già presentata è necessario un nulla osta da richiedere al dirigente scolastico della scuola a cui è la domanda medesima è stata inoltrata.
Si richiama l’attenzione sulla necessità del rilascio del nulla osta da parte della scuola di provenienza, quale condizione inderogabile per l’accoglimento della domanda di iscrizione da parte del dirigente scolastico della scuola di destinazione.
Le conseguenti rettifiche di anagrafe saranno curate dalle scuole interessate, previa verifica dell’avvenuta nuova iscrizione.
8. Alunni con cittadinanza non italiana
La presenza, in continuo aumento, di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da diversi anni le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la nostra scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione e di integrazione.
È opportuno ricordare che tutti i minori, presenti sul territorio nazionale e nei diversi gradi e ordini di scuola, ai sensi dell’articolo 45 del DPR 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 286/1998 sulla disciplina dell’immigrazione e sulle condizioni dello straniero�?, hanno diritto all’istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno; sono altresì soggetti all’obbligo di istruzione se in età di legge. L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva alla classe di assegnazione.
I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo, in attuazione del citato art. 45, comma 2, del DPR 394/99, che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
- dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica;
- del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;
- del titolo di studio eventualmente posseduto;
- dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione.
Al fine di realizzare nella maniera più idonea l’integrazione dei minori stranieri e creare i presupposti per una effettiva funzionalità ed efficacia dell’attività didattica, il collegio dei docenti delle istituzioni scolastiche interessate formulerà proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi, evitando la costituzione di classi in cui risulti predominante la loro presenza. Per un ulteriore approfondimento delle misure di accompagnamento consigliate per favorire l’integrazione dei minori stranieri, si rimanda alla lettura del citato articolo 45 del DPR 394/1999, nonché alle Linee guida emanate da questo Ministero (cfr. circolare n. 24 del 1 marzo 2006).
Si raccomanda ai Direttori generali degli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di promuovere opportune intese con gli Enti Locali per assicurare una equilibrata distribuzione della popolazione scolastica straniera e di fornire, anche nella prospettiva dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, adeguate informazioni sulle tipologie e indirizzi delle scuole secondarie di II grado.
9. Istruzione parentale
I genitori o gli esercenti la potestà parentale che intendano provvedere in proprio all’istruzione dei minori soggetti all’obbligo di istruzione nel primo ciclo, secondo quanto previsto dall’articolo 111 del decreto legislativo n. 297/94, devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola del territorio di residenza apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, di possedere capacità tecnica o economica per provvedervi, rimettendo al dirigente medesimo l’onere di accertarne la fondatezza.
Per quanto attiene all’esame di idoneità degli alunni che si siano avvalsi dell’istruzione parentale o comunque frequentanti scuole non statali e non paritarie, si rinvia alle disposizioni in materia, diramate con la nota prot. n. 777 del 31 gennaio 2006 e con la nota prot. n. 7265 del 31 agosto 2006. In merito, pertanto, si precisa che:
- gli alunni che frequentano scuole non statali e non paritarie hanno l’obbligo di sottoporsi all’esame di idoneità qualora intendano passare alla scuola pubblica; tale obbligo non sussiste per l’intero periodo di permanenza all’interno dell’istituzione privata;
- a decorrere dal prossimo anno scolastico 2007-2008 potranno sostenere l’esame di idoneità per il passaggio ad una classe della scuola primaria i ragazzi che abbiano la stessa età degli alunni che frequentano la classe di accesso;
- limitatamente al presente anno scolastico è possibile l’esame di idoneità alla seconda classe di alunni in età anticipata;
- sono comunque fatti salvi i diritti di accesso a classe successiva, mediante esame di idoneità, degli alunni che attualmente già frequentano scuole non statali e non paritarie in età anticipata rispetto all’obbligo ordinario.
Si ricorda fin d’ora che l’Amministrazione procederà all’attuazione di indagine ispettiva sul ricorso all’istruzione familiare e sugli esami di idoneità nel primo ciclo per un’attenta considerazione del significato che essi possono assumere come garanzia di un percorso di crescita per tutti. Procederà altresì all’inserimento nelle rilevazioni integrative di un’apposita funzione per l’acquisizione dei dati relativi ai due elementi oggetto di indagine.
10. Corsi per adulti
Allo scopo di far conseguire più alti livelli di istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata, con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, a partire dal 2007 verrà dato nuovo impulso all’istruzione degli adulti attraverso la riorganizzazione e il potenziamento dei centri territoriali permanenti e dei corsi serali su base provinciale, secondo le nuove previsioni normative contenute nella legge finanziaria 2007.
Il termine per l’effettuazione delle iscrizioni ai corsi per adulti finalizzati all’alfabetizzazione culturale, ai corsi di scuola secondaria di I grado per adulti (150 ore), ai corsi serali presso gli istituti di istruzione secondaria di II grado, nonché ai corsi aventi ad oggetto l’attuazione di progetti di sperimentazione finalizzati a favorire il rientro degli adulti nel sistema formativo, è fissato al 31 maggio 2007.
Tale termine non è ovviamente applicabile ai fini dell’ammissione ai corsi a carattere modulare rientranti nell’offerta formativa libera e non curricolare delle istituzioni scolastiche.
La fissazione del succitato termine ordinario mira a consentire l’ordinato svolgimento, nei tempi previsti, delle attività propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico. Tuttavia, in relazione a specifiche, eccezionali ragioni impeditive riferite a singoli interessati, è possibile, attraverso l’adozione di formale provvedimento, accettare iscrizioni anche dopo la data del 31 maggio 2007 e, ordinariamente, non oltre l’inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2007-2008.
Con l’occasione, conformemente al disposto di cui all’art. 2, comma 2 del decreto legislativo n. 76/2005, si raccomanda di porre in essere tutte le iniziative volte a realizzare le condizioni per il conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo da parte di coloro che ne siano sprovvisti.
Pertanto, come precisato dalla citata nota prot. n. 777 del 31 gennaio 2006, le istituzioni scolastiche statali e paritarie possono consentire, a coloro che, in età adulta, abbiano l’esigenza di conseguire la relativa attestazione, di sostenere, anche in corso d’anno, gli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione (ex licenza media).
11. Privacy e trattamento dei dati sensibili
Nel corso dello svolgimento delle diverse operazioni di iscrizione precedentemente richiamate e nella fase di acquisizione delle documentazioni a sostegno della richiesta di servizi educativi o assistenziali da parte delle famiglie, le istituzioni scolastiche possono esser interessate all’acquisizione e al trattamento di dati sensibili e giudiziari riferiti agli alunni o a loro familiari.
Si richiama l’attenzione dei dirigenti scolastici su questo particolare aspetto della privacy e sulla scrupolosa osservanza delle disposizioni previste in materia dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di trattamento dei dati personali).
12. Moduli e iscrizioni on-line
Si forniscono in allegato, a titolo orientativo, i modelli relativi alle iscrizioni degli alunni.
La modulistica comprende:
- Modulo unico di domanda valido per tutte le iscrizioni, che le scuole integreranno per le scelte delle opportunità formative nella scuola dell’infanzia e nei diversi ordini e gradi di scuola;
- Modulo A per avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica;
- Modulo B integrativo per le scelte degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.
Si conferma anche per l’anno in corso la possibilità di iscrizione on-line da parte degli alunni che si iscrivono alla prima classe di istituti di istruzione secondaria di II grado. Le istruzioni relative a tale procedura sono fornite direttamente sul sito di questo Ministero (www.pubblica.istruzione.it).
Firmato
Il Direttore Generale
Mario G. Dutto
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Technotown: alta tecnologia per i ragazzi, uno spazio rigorosamente off limits per tutti gli altri
Friday, 17/11/2006
E’ con grande piacere che Giacomino accoglie l’apertura di uno spazio ludoteca a Villa Torlonia.dedicato agli adolescenti. Si chiama Technotown e si trova nel Villino Medievale, vicino il ristorante la Limonaia (ingresso da via Spallanzani).
Che cos’è Technotown: E’ uno spazio al chiuso dove l’alta tecnologia la fa da padrone, a cominciare dall’ingresso sul quale – con un semplice gesto della mano, e senza toccare lo schermo, si può avere una panoramica delle sette sale interne, divise per argomenti e illustrate nei loro contenuti dall’orami storica voce dei documentari di Claudio Capone.
Cosa c’è nelle sette sale: C’è quanto di meglio la tecnologia può offrire, ovviamente sotto forma di gioco e di divertimento. Si può guidare una navicella indossando occhiali virtuali che proiettano il giocatore in un mondo tridimensionale. Si può viaggiare nel tempo. Si possono fare sculture di polistirolo da una fotografia. E poi comporre musica elettronica, camminare su pavimenti “di acqua�?, e realizzare un vero e proprio programma televisivo con tanto di effetti speciali, e sperimentare i materiali del futuro.
In ognuna delle sette sale, poi, c’è un “piccolo genio�?, ovvero giovani laureati in ingegneria meccanica, fisica ecc. ecc pronti a dare spiegazioni, a rispondere alle domande, a “contagiare�? i visitatori con la loro conoscenza e soprattutto con il loro entusiasmo per la scienza.
I commenti:“E’ il divertimento dei ragazzi la testimonianza della grandezza di questa iniziativa - dice il sindaco Veltroni - Ragazzi nell’età cruciale tra gli 11 e i 17 anni trovano qui una città che li accoglie�?.
E’ una grande semina - commenta il giornalista Piero Angela - auguro ai ragazzi di avere sempre il piacere e la curiosità della conoscenza”
Chi può visitare Technotown? Soltanto i ragazzi e le ragazze che anno fra gli 11 e i 17 anni. Lo spazio delle sale è rigorosamente proibito a tutti gli altri.
Gli orari:
Dal martedì alla domenica dalle 9,00 alle 19,00 (la mattina è riservata alle scuole mentre il pomeriggio e i festivi ai singoli visitatori)
Le scuole medie e superiori possono andare a Technotown dal martedì al venerdì dalle 9,00 alle 16,00 e il sabato dalle 9,00 alle 14,00 (prenotazione obbligatoria al numero 06399678009
I ragazzi che vanno individualmente possono entrare dal martedì al venerdì dalle 16,00 alle 19,00; il sabato dalle 14,00 alle 19,00 e la domenica e festivi dalle 9 alle 19,00
Biglietti:
Ingresso scuole : 3 euro a ragazzo
Ingresso ragazzo 5 euro
INFO 0682059127
SITO WEB www.technotown.it
Che fare mentre i ragazzi sono impegnati a scoprire Technotown?
La Limonaia: Accanto alla ludoteca, nella Limonaia, c’è la Caffetteria e focacceria dove si può prendere un caffé, fare uno spuntino o, perché no, fermarsi a pranzo o a cena.
I più piccoli possono fermarsi con i genitori nella sala lettura (la stessa dove si riunisce il Consiglio dei Bambini), oppure scatenarsi all’aperto sui bellismi prati.
La Casina delle Civette offre lo spettacolo delle sue vetrate Liberty
La magia del Parco: Il Parco di Villa Torlonia ha qualcosa di magico. Sotto gli alberi (Pino domestico, Palma Californiana, Pino americano, Palma nana, Cedro, Oleandro, Quercia verde e Fico) i visitatori sembrano riconquistare una serenità profonda e , come per magia, ci si incontra, si socializza, nascono amicizie, sbocciano amori.
E nascono giornali.
E proprio sui prati di Villa Torlonia, infatti, che è stato concepito Giacomino. Da un passaparola di mamme e papà, italiani e non, che si scambiavano notizie e informazioni sui servizi che la città offriva ai più piccoli.
Villa Torlonia e Giacomino: Dal 1992 – anno di nascita di mio figlio Giacomo (a lui è dedicato Giacomino) – un gruppo di mamme e papà (italiani e non), con i loro pargoletti, frequenta i prati di Villa Torlonia. Cosa fare nel tempo libero? In quale scuola iscrivere i nostri figli? Quale sport scegliere? C’è un teatro con spettacoli per bambini?
Erano queste le domande che giravano fra noi genitori. Non c’erano a Roma giornali specializzati (a parte qualche flash su Trovaroma) che davano informazioni o servizi di questo genere. Il passaparola fra genitori era l’unico mezzo con il quale ci scambiavamo suggerimenti e informazioni “Ho saputo che hanno aperto un centro sportivo qui vicino!�? Oppure “ So che ci sono corsi di nuoto per neonati!�? Ecc, ecc. Così, le amiche mi dicono:�? Tu che fai la giornalista, perché non ti inventi un giornale dove possiamo trovare informazioni, indirizzi e un po’ tutto quello che ci interessa come genitori?�? Giusto il tempo di far arrivare Internet in Italia, e nel 1998 nasce Giacomino.it – Il primo Internet Magazine alla scoperta della Roma dei bambini.
Il successo è stato grande e immediato. La gente mi telefonava per ringraziarmi di quanto facevo per i genitori. Il telefono era diventato “bollente�? : le nascenti attività a favore dei bambini (sport, teatri, muscia, ecc ecc) trovavano finalmente spazio su un giornale. Poi – per venire incontro a quanti non avevano ancora il computer e Internet – Giacomino viene stampato, a colori, e distribuito gratuitamente in 10 mila copie a Roma e provincia.
La soddisfazione fu talmente grande da ripagare l’enorme fatica – fisica ed economica – che accompagnò un anno di cartaceo. I bambini della Scuola Parco di Veio collaborarono attivamente alle pagine di Giacomino. La fondazione Collodi ci ha onorati accogliendoci con il n ostro fumetto dedicato a Pinocchio. Le Biblioteche di Roma trovarono in Giacomino un eccellente megafono alle tante iniziative organizzate grazie all’amore e alla passione del personale che lavora all’interno degli spazi dedicati ai bambini.
Ora mio figlio Giacomo è grande, ha 14 anni. A Villa Torlonia non ci andiamo più tutti i giorni. Insieme al gruppo dei ragazzi del ’92 abbiamo visitato l’edificio principale ancora in via di restauro e abbiamo accolto con grande favore i lavori di riqualificazione dell’intera Villa. La nostalgia, però, è venuta a trovarci. Per anni abbiamo auspicato che Villa Torlonia fosse strappata al degrado. Eppure, oggi, dopo i restauri, quando vediamo i prati regolari e le mura non più fatiscenti ci assale una strana sensazione, come se avessimo perso la “nostra�? la Villa. Sarà, forse, un sentimento legato alla malinconia per il tempo passato. Sarà che abbiamo desiderato così tanto questi restauri che ora abbiamo la tristezza conseguente “al sogno diventato realtà�?. Fatto sta che ci siamo un pò vergognati di non provare felicità per la nuova Villa Torlonia. Qulalcuno ha detto “E’ come se, ora, fosse finta�? oppure “ Bella così, la Villa diventa dei turisti e non è più nostra�?
La nostra cara Villa Torlonia ci ha sentiti. Ha percepito le nostre emozioni e ci ha risposto. “Ora sono più bella, così come mi avete desiderata per tanti anni. E come una donna più bella, sono più ammirata da tutti. Non siate gelosi, però. Io sono e sarò sempre la vostra Villa. I vostri bambini sono cresciuti giocando con la ghiaia dei miei viali e saltando sui tronchi caduti dei miei alberi, ed io non mi sono dimenticata di loro. E continuo ad accoglierli, adolescenti, tra le mie braccia�?.
Sara Musa
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Scuola e immigrazione:la proposta italiana e il Liceo Mediterraneo
Wednesday, 11/10/2006
Fioroni dice No al modello francese (che trasforma tutti gli immigrati in cittadini per legge e per bisogno); e No anche al modello inglese (soggetti diversi che rimangono tali e non si incontrano mai).
Il fenomeno degli immigrati nelle nostre scuole è strutturale, dice il ministro, ”se e’ vero che ogni anno registriamo la presenza media di 50-70mila ragazzi immigrati in piu’ e oltre il 75% degli istituti scolastici li vede tra i banchi” anche se l’Italia è all’ultimo posto, in Europa, per la presenza di stranieri nella scuola.
Il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Fioroni, intervenendo alla presentazione del laboratorio per l’integrazione “Integration”, promosso da Snals-Confsal, pone l’accento sulla “interculturalita’ che non può essere affidata alla bonta’ dell’autonomia scolastica e alla buona volonta’ degli insegnanti, ma deve essere un atteggiamento strutturale dell’intero sistema scolastico”.
Fioroni condanna apertamente le ‘classi-ghetto’ e le ’scuole-ghetto’ e propone, invece, un percorso di istruzione continua per la famiglia, con corsi di italiano per gli adulti immigrati “per riabituare la famiglia a crescere costantemente e renderla sempre piu’ adeguata a rispondere agli stimoli dei propri ragazzi”. E spezza una lancia a facore dell’istruzione tecnica e professionale(boicottata dagli studenti italiani dopo la riforma della Moratti) “indispensabile per rafforzare il tessuto industriale del Paese e qualificare la formazione professionale anche dei ragazzi emigranti”.
Il ministro, infine, lancia una interessante proposta per la creazione di un nuovo Liceo Mediterraneo “utile per poter realizzare una prospettiva di crescita culturale comune in cooperazione con altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
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Scuola: sindacati pronti allo sciopero
Wednesday, 27/9/2006
‘’Una Finanziaria seria prevede che si scrivano norme sulla scuola avendo conoscenza e consapevolezza del mondo della scuola , altrimenti si rischia di non sistemare i conti e di pregiudicare il sistema educativo italiano'’ sostiene il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni assicurando il suo impegno ‘’perche’ si rispettino gli impegni assunti in campagna elettorale, senza sottrarci alle nostre responsabilita’ per contribuire al risanamento dei conti pubblici'’.
La legge finanziaria presentata ieri da Prodi ai sindacati della scuola prevede tagli e restrizioni decisamente più severi di ogni possibile previsione.
Aumento del rapporto alunni-docenti che entro il 2012/2013 dovrà raggiungere il valore 12 e che già nel 2007/2008 non potrà superare il 10,6.
Stangata sul sostegno: attualmente c’èo un insegnante ogni 138 alunni. La Finanziaria ne prevede 1 ogni 168.
Fine della classi di 20 alunni (e anche meno) se ci sono alunni disabili.
Ma non finisce qui: sparisce da subito l’organico funzionale nella scuola dell’infanzia e nella primaria, mentre gli organici del personale ATA dovranno essere ridotti dei 6% a partire dal prossimo anno scolastico.
Immediate le reazioni dei sindacati che parlano già di sciopero generale della scuola e di manifestazione nazionale.
‘’Piu’ che a una proposta di Legge Finanziaria - dichiara il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - siamo di fronte a un chiaro esempio di come si può far impallidire anche un concetto come quello di macelleria sociale. Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di fermare subito queste indegne proposte, di impegnarsi a una netta discontinuità sul versante del precariato docente e ATA, degli investimenti per la scuola statale, dei rinnovi contrattuali, dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 almeno. O riceviamo risposte urgenti, nette e inequivocabili che disconoscano quel testo oppure apriremo unitariamente una grande stagione di lotta con scioperi, manifestazioni, presidi e altro ancora ‘’.
‘’Su quelle che riteniamo le tre gravi emergenze della scuola - finanziaria, contratto e precariato - abbiamo rivendicato la coerenza degli impegni assunti con il Paese nel programma elettorale e di governo, finalizzati a una netta discontinuità politica rispetto al passato, con investimenti tesi alla valorizzazione della scuola e del suo personale ‘’ ha aggiunto il segretario generale della Cisl scuola Francesco Scrima sottolineando come il Presidente del Consiglio abbia assunto personalmente l’impegno di affrontare con il Ministro dell’Economia le questioni sollevate. E su Padoa Schioppa si appuntano anche le critiche dell’Unione degli studenti: ‘’ci affianchiamo alle dichiarazioni del ministro Fioroni che in queste ore sta invocando a gran voce la necessità di fare retro marcia in materia di politica economica, soprattutto sulla previsione dei tagli di Padoa Schioppa'’. Duro anche il segretario generale della Uil scuola , Massimo Di Menna.
'’Abbiamo chiesto a Prodi di mettere mano al portafoglio e dare certezze in materia di contratto, fare un piano di assunzioni per i precari e bloccare la sciagurata politica di tagli. Il presidente del consiglio si e’ limitato a prendere atto delle nostre richieste. Certo e’ - ha concluso il sindacalista - che se non avremo risposte concrete nelle prossime ore, se non arriveranno soldi per il settore, la categoria sciopererà ‘’. ‘’Usciamo dall’incontro - ha dichiarato Paolo Nigi, segretario generale dello Snals dopo il colloquio con Prodi - con nessun impegno ma con la convinzione che non ci saranno assunzioni di precari, ci sarà una moratoria sui contratti, tagli agli organici e agli scatti di anzianità. Su queste basi - ha avvertito il sindacalista - la reazione della scuola sarà forte ‘’. Che il settore e’ pronto a dare battaglia lo conferma anche la Gilda: ‘’se la legge Finanziaria che uscira’ venerdi’ prossimo dal Consiglio dei Ministri confermerà i contenuti trapelati in questi giorni, chiameremo gli insegnanti alla mobilitazione, con inevitabili scioperi ‘’. E a dar man forte alle organizzazioni sindacali oggi sono scesi in campo tanti esponenti della stessa maggioranza , invitando al rispetto del programma elettorale, ma anche annunciando barricate - come il Verde Roberto Poletti - o un deciso sostegno (Italia dei valori) alle azioni dei lavoratori e dei sindacati ‘’per salvaguardare il diritto fondamentale all’istruzione'’.
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